Il premier israeliano Netanyahu avrebbe preso decisioni chiave sulla risposta da dare all'attacco missilistico del primo ottobre. L'attenzione di Israele sarebbe rivolta alle strutture militari iraniane. Telefonata Biden-Netanyahu di 50 minuti. Idf: 90 razzi lanciati dal Libano su Alta Galilea
Israele ha deciso la risposta all'attacco missilistico dell'Iran del primo ottobre. Nel mirino 'strutture militari', scrive Times of Israel: ieri notte un vertice di 5 ore con Netanyahu sulla rappresaglia. "Se non combattiamo l'Iran, moriamo. Ma non è solo la nostra lotta, è la lotta del mondo libero contro chi vuole soggiogarlo e riportarlo ai tempi bui", ha detto il premier a una delegazione dei presidenti delle organizzazioni ebraiche Usa. I piani di Israele per colpire l'Iran sono stati al centro di una telefonata di 50 minuti con il presidente degli Stati Uniti Biden, la prima dopo mesi di tensione con Netanyahu sulla guerra in Medio Oriente.
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Attacco a campo profughi Jabaliya a Gaza, almeno 15 morti
Almeno 15 persone sono state uccise in un attacco israeliano all'ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya a Gaza. Lo rende noto il ministero della Salute palestinese citato da Al Jazeera online, secondo cui l'ospedale colpito ospita famiglie sfollate che vivono in tende.
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Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari
Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI
Biden a Netanyahu: "Serve accordo diplomatico Libano per rientro civili loro case"
Nel corso della telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente Usa Joe Biden ha sottolineato "la necessità di un accordo diplomatico per riportare in sicurezza i civili libanesi e israeliani nelle loro case su entrambi i lati della Linea Blu". E' quanto si legge in una nota della Casa Bianca.
Usa ritengono che Sinwar sia vivo, nascosto in tunnel a Gaza
Gli Stati Uniti ritengono che il leader di Hamas Yahya Sinwar sia vivo e probabilmente nascosto in un tunnel sotterraneo di Gaza con ostaggi nelle vicinanze: lo ha detto l'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Brett McGurk. "Yahya Sinwar rimane il decisore. Rimane - crediamo - vivo e in un tunnel sotto Gaza, con ostaggi e probabilmente con ostaggi nelle vicinanze", ha affermato durante una chiamata per le festività ebraiche con i rabbini americani. Questo è l'aggiornamento più dettagliato sullo stato di Sinwar da parte di un alto dirigente statunitense in settimane, se non mesi. Negli ultimi giorni, Sinwar avrebbe ristabilito i contatti con i funzionari di Hamas fuori Gaza dopo più di un mese in cui non si erano avute sue notizie.
A Fiumicino volo charter dal Libano con un centinaio di italiani
A distanza di poco meno di una settimana dal primo, un nuovo volo charter organizzato con il sostegno del ministero degli Esteri per facilitare il rientro dei connazionali dal Libano, è atterrato all'aeroporto di Roma Fiumicino poco dopo le 22 proveniente da Beirut con un centinaio di italiani e i loro familiari di nazionalità libanese (lo scorso 4 ottobre ne arrivarono 178, ndr). A bordo dell'aereo, anche una ventina di cittadini di vari Paesi europei e 37 profughi siriani arrivati nell'ambito del programma dei Corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, in accordo con i ministeri dell'Interno e degli Esteri. I cittadini siriani, tra cui una bambina di pochi mesi, risiedevano in alloggi precari a Beirut e Saida, nel sud del Libano, e nei campi profughi della Valle della Bekaa. Verranno accolti nel nostro Paese in case messe a disposizione da famiglie italiane, associazioni, Diaconia valdese e Comunità di Sant'Egidio.
Arrestati in Libano due siriani sospettati di spiare per Israele
L'esercito libanese ha annunciato sul suo account X di aver arrestato due cittadini siriani sospettati di spionaggio a favore di Israele. Lo riferisce il quotidiano libanese L'Orient le Jour aggiungendo che, nel suo messaggio, l'esercito libanese precisa che le due persone arrestate stavano "fotografando luoghi diversi" colpiti dall'esercito israeliano, che dalla fine di settembre sta bombardando varie zone Libano, compresa la capitale Beirut. Secondo la stessa fonte, i due uomini arrestati hanno anche seguito "le operazioni di ricerca, salvataggio e identificazione dei corpi" delle vittime di questi attacchi.
Attacco a campo profughi Jabaliya a Gaza, almeno 15 morti
Almeno 15 persone sono state uccise in un attacco israeliano all'ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya a Gaza. Lo rende noto il ministero della Salute palestinese citato da Al Jazeera online, secondo cui l'ospedale colpito ospita famiglie sfollate che vivono in tende.
Anche Blinken ha partecipato a telefonata Biden-Netanyahu
Il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Matthew Miller, ha affermato che anche il Segretario di Stato, Antony Blinken, ha partecipato alla conversazione tra il Presidente, Joe Biden, la Vicepresidente Kamala Harris e il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Miller ha anche fatto riferimento ai combattimenti nel Libano meridionale e ha osservato che "cio' a cui stiamo assistendo oggi sul campo sono azioni limitate dell'IDF lungo il confine, senza addentrarci nel territorio".
Attacco Israele a ospedale Jabaliya, almeno 15 morti
Almeno 15 persone sono state uccise in un attacco israeliano all'ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya a Gaza. Lo rende noto il ministero della Salute palestinese. L'ospedale ospita famiglie sfollate che vivono in tende. Il campo si trova nel nord di Gaza, vicino a un villaggio con lo stesso nome. Era il campo profughi piu' popolato della Striscia di Gaza, sede anche di 26 scuole gestite dall'UNRWA.
Usa, Sinwar è vivo e si nasconde in tunnel vicino a ostaggi
Gli Stati Uniti ritengono che Yahya Sinwar sia vivo e che probabilmente si nasconde in un tunnel di Gaza, vicino agli ostaggi israeliani. A dirlo è stato l'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, secondo cui il leader di Hams "resta colui che prende le decisioni: noi crediamo che sia vivo e che si trovi in un tunnel sotto Gaza, con gli ostaggi probabilmente vicini a lui". Le parole di McGurck, pronunciate durante una call con i rabbini americani, sono le prime così nette sulle sorti di Sinwar da parte di funzionari statunitensi negli ultimi mesi. Oggi il Wall Street Journal ha scritto che il leader di Hamas avrebbe dato ordine di riprendere gli attacchi suicidi contro Israele.
Usa a Israele, "operazione in Libano non sia come a Gaza"
Gli Stati Uniti avvertono Israele: l'operazione in Libano, avviata nove giorni fa, non sia come quella a Gaza, dove in un anno sono state uccise oltre 42mila persone. "Dico molto chiaramente che non ci dovrebbe essere alcuna azione militare in Libano che assomigli a quella a Gaza e che abbia un esito che assomigli a Gaza”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller in un briefing con i giornalisti. D'altra parte, ha ammesso, gli Stati Uniti "sono consapevoli della lunga storia di Israele che inizia con operazioni di terra limitate che si trasformano in operazioni su larga scala” e poi in “occupazione”. “È qualcosa a cui ci opponiamo in modo molto chiaro. Siamo contrari”, ha scandito Miller.
Israele-Iran, i risvolti cyber della crisi. PODCAST
Con Pierguido Iezzi facciamo il punto sugli aspetti cyber della guerra, in particolare sullo scontro tra Israele e Iran. ASCOLTA IL PODCAST
Casa Bianca: "Telefonata Biden-Netanyahu diretta"
La telefonata tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è stata "diretta" e "produttiva" e ha incluso discussioni su un potenziale attacco all'Iran. Lo ha detto ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in una conferenza stampa.
Ancora attacchi su Beirut, Israele prepara risposta a Iran
Idf: distrutti centinaia obiettivi Hezbollah in Libano
Centinaia di obiettivi infrastrutturali di Hezbollah, tra cui i tunnel che l'organizzazione stava utilizzando in preparazione per il raid sul territorio israeliano, sono stati distrutti durante l'incursione di terra in Libano, hanno riferito le IDF. Inoltre, l'esercito ha affermato che le forze hanno ucciso centinaia di terroristi, tra cui il comandante di Hezbollah della regione di Maroun El Ras.
Hamas-Israele, un anno fa l’attacco che ha infiammato il Medioriente: cosa succede ora
Un anno fa i terroristi penetravano nel Sud dello Stato ebraico e attaccavano i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state oltre 1.200. Israele ha risposto lanciando l’operazione "Spade di Ferro" con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un'offensiva di terra. Ancora oggi la Striscia è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 40mila morti. Ma nel corso dei mesi il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano, e all'Iran, il Paese al centro dell' "Asse della resistenza", cioè dell'insieme dei gruppi contrari a Israele. Teheran, varcando di fatto una nuova soglia, ha attaccato direttamente il territorio israeliano, ad aprile e a ottobre 2024. E in Medio Oriente, ogni giorno, è più concreto il rischio dell’esplosione di una guerra su larga scala, a livello regionale. COSA SUCCEDE ORA?
Casa Bianca, telefonata Biden-Netanyahu onesta e produttiva
Le telefonate tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu sono sempre state "oneste, dirette e molto produttive" e "così è stata" la telefonata di stamattina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con i giornalisti.
Usa: "Preoccupati per Gaza, Israele pianifichi dopoguerra"
L'amministrazione Biden sosterrà sempre il diritto di Israele di colpire i terroristi, ma Israele deve pianificare la gestione di Gaza nel dopoguerra. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller. "Continuiamo ad avere preoccupazioni sul fatto che senza un piano politico, un piano per il giorno dopo a Gaza che includa un percorso politico affinche' il popolo palestinese realizzi le sue legittime aspirazioni, Israele rimarra' impantanato, con terribili effetti umanitari per il popolo palestinese e con reali problemi di sicurezza per il popolo israeliano", ha detto Miller durante una conferenza stampa. Miller ha aggiunto che gli Stati Uniti vogliono ancora vedere l'attuazione della loro proposta di cessate il fuoco graduale a Gaza, che "aiuterebbe a rispondere a questa domanda su come sara' il giorno dopo per la situazione a Gaza".