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Israele colpisce Unifil in Libano: 2 caschi blu feriti. Raid a Beirut: ci sono morti

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Spari Israele contro Unifil, non evacuiamo da postazioni
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Spari Israele contro Unifil, non evacuiamo da postazioni
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Unifil conferma che a essere colpite "ripetutamente" e "deliberatamente" dall'esercito israeliano sono state le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura: feriti due militari indonesiani. "La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto 

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Israele spara contro la missione Unifil dell'Onu nel sud del Libano. Feriti due caschi blu indonesiani. Colpita una base italiana: danni a mezzi e telecamere di sicurezza, illesi i mille militari. Sarebbe stato un attacco deliberato per costringere i soldati 'a ritirarsi' e non avere 'testimoni scomodi' in vista di 'pianificazioni future' dell'Idf nella zona. Respinta dall'Unifil la richiesta di Israele di spostarsi 5 chilometri a nord del confine. Durissima reazione del governo italiano. Il ministro della Difesa Crosetto ha convocato l'ambasciatore di Israele, parlando di 'attacco intollerabile' e 'crimine di guerra': 'Onu e Italia non prendono ordini da Israele'. La premier Meloni ha espresso 'forte vicinanza' ai soldati italiani. Ferma condanna dell'Ue: 'Atto inammissibile'. Israele ha deciso la risposta all'attacco missilistico dell'Iran del primo ottobre. Nel mirino 'strutture militari', scrive Times of Israel: ieri notte un vertice di 5 ore con Netanyahu sulla rappresaglia.



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Israele a Onu, Unifil deve fare suo dovere contro Hezbollah

"Israele vuole un Libano sovrano, libero da Hezbollah e dall'Iran". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan durante il Consiglio di Sicurezza. "Unifil e l'esercito israeliano devono farsi avanti, compiere il loro dovere e cacciare Hezbollah oltre il fiume Litani", ha sottolineato. 

Unifil: Israele a Onu, "rinnoviamo appello a spostarsi"

"ll vostro silenzio ha armato la nostra mano. Ora affrontiamo le conseguenze della decisione. Dobbiamo guardare avanti, noi dobbiamo discutere il futuro del Libano, un Libano libero da Hezbollah". Lo ha detto Danny Danon, ambasciatore di Israele all'Onu, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza. Danon ha chiesto la piena applicazione della risoluzione 1701 e lo spostamento delle forze di pace dalla linea blu, quella cuscinetto, che si trova nel sud del Libano. "Noi - ha continuato - abbiamo chiesto a Unifil di spostare temporaneamente le forze di pace cinque chilometri a nord per evitare pericoli. Con l'intensificarsi dei combattimenti, Unifil ha scelto di restare. Noi chiediamo loro di riconsiderare questa decisione in modo da proteggere il personale". Danon ha poi rivolto in arabo un appello ai libanesi, dicendo: "La terra del Libano e' solo dei libanesi e non degli iraniani. Il Libano appartiene ai libanesi e non agli iraniani".


Crosetto dopo attacco di Israele all'Unifil: "Potrebbe essere un crimine di guerra"

"Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. Ho detto all'ambasciatore di riferire al governo israeliano che le Nazioni Unite e l'Italia non possono prendere ordini dal governo israeliano" ha detto il ministro della Difesa in conferenza stampa a Palazzo Chigi. LEGGI ARTICOLO

Libano, Unifil: "Tank israeliano ha aperto il fuoco, due peacekeeper rimasti feriti"

In un comunicato ufficiale, la missione Onu in Libano ha denunciato l'attacco dell'esercito israeliano contro il quartier generale a Naqura e il ferimento di due peacekeeper. "Un tank Merkava delle Idf ha aperto il fuoco contro una torretta di osservazione", si legge nella nota. "Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario", riferisce Unifil. LEGGI L'ARTICOLO

Russia a Onu, "arroganza di Israele merita risposta"

"Stiamo avendo sempre più prove dell'arrogante atteggiamento di Israele". Lo ha detto il rappresentante della Russia nel suo intervento al Consiglio di sicurezza dell'Onu, convocato per discutere di Medio Oriente. "Israele - ha aggiunto l'ambasciatore russo Vasily Nebenzya - ha scelto l'escalation alla diplomazia". Nebenzya ha definito l'attacco alle forze di pace un "crimine di guerra" e "merita la reazione più decisa da parte di tutti noi

Iran, non cerchiamo una guerra più ampia

Il ministero degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha ribadito ancora una volta che Teheran non è alla ricerca di una guerra più ampia, pur respingendo l'accusa secondo cui l'Iran avrebbe abbandonato i suoi alleati in Libano. Il primo ministro israeliano Netanyahu è "l'unico che vuole la guerra per distruggere la regione e restare al potere. Pertanto, nelle nostre consultazioni, invitiamo i Paesi della regione a essere vigili in questa materia", ha affermato il massimo diplomatico iraniano dopo un incontro con funzionari del Qatar a Doha. Araghchi ha anche respinto l'argomentazione secondo cui l'Iran, principale sostenitore di Hezbollah, avrebbe abbandonato il gruppo mentre i suoi combattenti stanno combattendo le truppe israeliane nel Libano meridionale. "L'Iran non abbandonerà  il suo sostegno alla resistenza", ha affermato, sottolineando di aver portato questo messaggio durante una recente visita a Beirut. 

Iran, basi militari e siti sotterranei: i possibili obiettivi per l’attacco di Israele

La lista dei possibili target spazia dalle installazioni delle Forze di terra dell'esercito della Repubblica islamica a quelle utilizzate dai Pasdaran, passando dalle accademie militari fino alle basi aeree. L'APPROFONDIMENTO

Unifil: Israele a Onu, avevamo detto loro di spostarsi

"Stiamo parlando con i nostri colleghi. Avevamo detto a Unifil di spostarsi cinque chilometri a nord, ma sfortunatamente hanno deciso di restare. I soldati libanesi si sono già spostati". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon, rispondendo alle domande dei giornalisti che, prima dell'inizio del Consiglio di sicurezza, gli hanno riportato la dichiarazione del ministro della Difesa Guido Crosetto, che aveva definito l'attacco a Unifil "potrebbe costituire un crimine di guerra". Alla domanda sul percheè Unifil dovrebbe spostarsi, Danon ha risposto: "Perchè Hezbollah mette in pericolo i loro soldati. Noi ci coordiniamo ancora con loro, discutiamo con loro ogni giorno".

Mar Rosso: Houthi attaccano due navi (una è maltese)

I ribelli Houthi nello Yemen affermano di aver preso di mira una nave identificata come la petroliera Olympic Spirit, battente bandiera liberiana, nel Mar Rosso e la nave portacontainer St.John, battente bandiera maltese, nell'Oceano Indiano. 

Cina all'Onu,sia aperta un'indagine sull'attacco ad Unifil

L'ambasciatore della Cina all'Onu ha chiesto che l'attacco all'Unifil in Libano sia "indagato". Nel suo intervento al Consiglio di sicurezza, Fu Cong ha anche auspicato che "i responsabili paghino le conseguenze"

Hezbollah: 'Fallito tentato omicidio capo sicurezza, Safa è vivo'**

Le Idf hanno ''fallito'' nel loro ''tentativo di assassinare Wafiq Safa, capo dell'apparato di sicurezza di Hezbollah'' nonché cognato di Hassan Nasrallah, obiettivo dei due raid israeliani condotti questa sera sul centro di Beirut. Lo ha riferito Hezbollah, secondo quanto riporta l'emittente al-Manar che cita ''una fonte del comando del partito''.

Cina a Onu: "Responsabili ne rispondano"

“Chiediamo che l’incidente venga sottoposto a indagine e i responsabili  ne rispondano”. Lo ha detto il rappresentante della Cina nel suo  intervento al Consiglio di sicurezza, commentando l’attacco di Israele  alle forze di pace Unifil nel sud del Libano. La Cina ha 418 peacekeeper  nel contingente Unifil.

Gb all'Onu: 'Gli attacchi alle forze di pace sono inaccettabili'

"Gli attacchi alle forze di pace sono inaccettabili". Lo ha detto l'ambasciatrice della Gran Bretagna all'Onu, Barbara Woowdward, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza. "L'Iran deve immediatamente fermare gli attacchi a Israele e il suo sostegno alle milizie per evitare che una situazione già tragica dal punto di vista umanitario si deteriori ulteriormente".

Sale a 22 morti e 117 feriti il bilancio dei raid su Beirut

Continua a salire il bilancio delle vittime dei raid israeliani su Beirut: ventidue persone sono state uccise e 117 sono rimaste ferite nei due attacchi. Lo indica un nuovo rapporto del ministero della Sanità libanese. Secondo fonti della sicurezza libanese, citate dai media israeliani, il capo negoziatore di Nasrallah, Wafik Safa, obiettivo del raid, sarebbe sopravvissuto.

Forum ostaggi: impensabile che Unrwa possa vincere Nobel Pace

"Domani verrà annunciato il premio Nobel per la pace e Unrwa è uno dei candidati. L'idea che questa organizzazione possa vincere un premio Nobel per la Pace è impensabile. Nell'ultimo anno, a partire dagli orribili eventi del 7 ottobre, le prove contro Unrwa si sono accumulate. Tra queste ci sono immagini di un assistente sociale di Unrwa che trasporta il corpo di Yonatan Samerano, 21 anni, registrazioni di insegnanti di Unrwa che hanno rapito donne, e la stessa Unrwa che ammette che 9 dei suoi dipendenti potrebbero essere stati coinvolti negli attacchi del 7 ottobre". Così in una nota Benedetto Sacerdoti rappresentante per l'Italia del Forum delle famiglie degli ostaggi.

Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari

Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani  starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi  giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il  momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli  impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI

Tajani: Unifil deve resta per evitare che la situazione degeneri

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato al Tg2 Post che la missione Unifil resta nell'area. 'Sì, lo confermo. Non è il governo italiano che decide lo spostamento delle truppe delle Nazioni Unite. I militari italiani sono stati sempre disponibili, sia con gli israeliani, sia con Hezbollah: hanno svolto benissimo il lavoro e a loro va la mia solidarietà e quella di tutto il governo e degli italiani per come si sono comportati da portatori veri di pace. Noi li seguiamo come fossero nostri figli", ha sottolineato Tajani. "La missione deve continuare per evitare che la situazione degeneri", ha precisato.

Usa: grande preoccupazione per attacco a Unifil, Israele chiarisca

Gli Stati Uniti so sono detti ''estremamente preoccupati'' per le notizie secondo cui le forze israeliane avrebbero aperto il fuoco sulle postazioni dell'Unifil, le forze di peacekeeping dell'Onu presenti nel Libano meridionale. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti stanno facendo pressione su Israele per ottenere i dettagli su quanto accaduto. Lo ha affermato un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca a Washington. ''Sappiamo che Israele sta conducendo operazioni mirate nei pressi della Blue Line per distruggere le infrastrutture di Hezbollah che potrebbero essere utilizzate per minacciare i cittadini israeliani. Mentre intraprendono queste operazioni, è fondamentale che non minaccino la sicurezza e la protezione delle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite'', ha detto il portavoce.



Tajani: 'Seguiamo nostri militari come figli, missione deve andare avanti'

"Gli italiani" in Libano "si stanno comportando da veri portatori di pace. Li stiamo seguendo come figli, chiediamo aggiornamenti minuto per minuto. Noi facciamo tutto quello che è in nostro possesso per garantire l'integrità di questi ragazzi ma la missione deve andare avanti per garantire la pace e impedire che la situazione degeneri". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Tg2 Post. 

Onu: 'Israele ritiri le sue forze di terra dal Libano'

"Israele ritiri le sue forze di terra dal Libano". Lo ha detto la sottosegretaria generale dell'Onu, Rosemary DiCarlo durante il Consiglio di sicurezza. "La soluzione diplomatica deve prevalere", ha sottolineato.

Biden sarcastico su Netanyahu: 'Piani contro Iran? Ci aiuterà con l'uragano'

''Sta arrivando per aiutarci con l'uragano'' Milton. Così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha risposto, sarcastico, a un giornalista che, durante un briefing alla Casa Bianca, gli ha chiesto se avesse parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dei suoi piani di rappresaglia nei confronti dell'Iran.

Tajani: 'Situazione di grande pericolo, inaccettabile quanto accaduto'

La situazione è di grande pericolo ed è inaccettabile quello che è accaduto". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Tg2 Post. 

Tajani: 'Aspettiamo spiegazioni e scuse da Israele'

"E' stata aperta un'inchiesta e noi ora aspettiamo spiegazioni e scuse da Israele. Non è concepibile che si spari un colpo di mortaio contro una base dell'Unifil. Bisogna fare in modo che quello che è accaduto nei giorni scorsi non accada più". Così il  ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Tg2 Post.  


Portavoce Unifil: 'La nostra presenza in Libano rimane'

"La situazione sicuramente è preoccupante, quanto successo oggi lo fa vedere ancora di più, è un atto voluto deliberato dell'esercito israeliano" ma "la presenza rimane, siamo rimasti anche in questi giorni quando gli israeliani ci hanno detto di muoverci dalle postazioni vicino alla Linea Blu, al momento è importante rimanere". Lo ha detto il portavoce di Unifil Andrea Tenenti in collegamento a Otto e Mezzo su La7. In questi giorni "ci è stato chiesto quotidianamente di spostarci in posizioni lontane dalla Linea Blu, non ci siamo spostati adesso e nel 2006. E' importante che ci sia presenza, oggi più di 10.400 soldati da 50 Paesi".

Unifil: nostra missione non è disarmare Hezbollah

"La nostra  missione non è disarmare Hezbollah". Lo afferma il portavoce  dell'Unifil, Andrea Tenenti, a 'Otto e mezzo'. Sul futuro della missione Unifil, Tenenti afferma che "decide il  Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Per applicare la risoluzione 1701  dell'Onu serve la cooperazione dei Paesi. Negli ultimi 12 mesi in Libano  ci sono stati migliaia di morti". Su Israele Tenenti rimarca che "oggi siamo stati colpiti 3 volte in 24 ore".

Unifil: "Attacco atto deliberato Idf, nostra presenza rimane"

"L'attacco è un atto deliberato dell'esercito israeliano. La nostra presenza rimane". Lo afferma a 'Otto e mezzo' il portavoce dell'Unifil, Andrea Tenenti, confermando che Israele aveva chiesto a Unifil di spostarsi.

Israele-Iran, i risvolti cyber della crisi. PODCAST

Con Pierguido Iezzi facciamo il punto sugli aspetti cyber della guerra, in particolare sullo scontro tra Israele e Iran. ASCOLTA IL PODCAST

Sale il bilancio del raid israeliano a Beirut, 18 morti

Il bilancio del raid israeliano nel centro di Beirut è salito a 18 morti e 92 feriti. Lo afferma il ministero della Sanità libanese.

Libano, 11 morti e 48 feriti nei raid israeliani a Beirut

Undici persone sono state uccise e altre 48 ferite negli attacchi israeliani questa sera contro quartieri densamente popolati di Beirut. Lo ha riferito il ministero della Sanità libanese, precisando che si tratta del "primo bilancio". 

Ambasciatore Israele: "Purtroppo l'Unifil non ha voluto ritirarsi"

"Israele ha raccomandato più volte ai militari italiani dell'Unifil di ritirare parte delle loro forze dall'area per ragioni di sicurezza, ma purtroppo la richiesta è stata respinta". Lo afferma l'ambasciata d'Israele in Italia in una nota. "Israele sta investigando su quanto accaduto con grande attenzione e continuerà a compiere ogni sforzo possibile per non colpire le forze dell'Onu e le persone non coinvolte nel conflitto in corso con Hezbollah", aggiunge.

Tajani: "Inaccettabile l'attacco a Unifil"

Quanto successo a Unifil "è inaccettabile, ma sono episodi diversi. Il primo è di parecchi giorni fa, poi ce n'è stato un secondo in cui è partito un colpo di un carro armato contro un muro di cinta della base e oggi soldati israeliani hanno fatto un'operazione nell'area Unifil e sono rimasti feriti due indonesiani. Abbiamo fin dal primo giorno protestato, ho parlato tre volte col ministro israeliano Katz chiedendo sicurezza per i nostri militari, mi sono rivolto anche a Herzog, entrambi hanno dato assicurazioni. Lì c'è la Brigata Sassari, li seguiamo come se fossero nostri figli". Così Antonio Tajani a Dritto e Rovescio su Rete4.

Usa: Preoccupati per gli spari contro l'Unifil"

"Siamo preoccupati per gli spari contro l'Unifil" in Libano. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre precisando tuttavia di non avere "abbastanza informazioni" sui fatti.

Fonte medica: almeno 6 morti nei raid su Beirut

È di almeno sei morti il bilancio degli attacchi a Beirut, secondo una fonte medica.

Idf: "Dato ordine a Unifil di restare al sicuro poi sparato"

"Stamattina, le truppe dell'Idf hanno operato nell'area di Naqura, accanto a una base Unifil. Di conseguenza, l'Idf ha ordinato alle forze Onu nell'area di rimanere in spazi protetti, dopodiché ha aperto il fuoco nell'area". Lo scrive l'esercito israeliano sui social. L'Idf spiega che "Hezbollah opera all'interno e in prossimità di aree civili nel Libano meridionale, comprese le aree vicine alle postazioni Unifil". E aggiunge di "mantenere comunicazioni di routine con Unifil".

Media: obiettivo raid a Beirut è capo negoziatore Hezbollah

 Secondo il canale saudita Al-Hadth, l'obiettivo dell'attacco a Beirut era Wafik Safa, che era il capo negoziatore del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Safa, scrive Ynet, è responsabile dell'unità di collegamento e coordinamento di Hezbollah e si occupa del coordinamento con le forze di sicurezza libanesi. Già nel 1987 era stato nominato capo del "Comitato di Sicurezza", la cui denominazione è stata successivamente modificata in "Unità di Collegamento e Coordinamento".

Idf: "Tre soldati israeliani uccisi a nord di Gaza"

Tre soldati israeliani sono stati uccisi nei combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Lo annunciano le forze armate israeliane (Idf), scrive Haaretz.

Attacchi in centro Beirut: "diverse vittime"

Gli attacchi israeliani su due quartieri nel centro di Beirut hanno provocato "diversi morti e feriti" secondo al-Manar, la testata di Hezbollah citata da L'Orient Le Jour. 

Media: raid israeliano colpisce il centro di Beirut

I media statali libanesi affermano che un attacco israeliano ha colpito il centro di Beirut.

Unifil: denunciò uso fosforo bianco da parte di Israele

L'Unifil, la missione Onu in Libano, denunciò l'uso di fosforo bianco da  parte di Israele. «Abbiamo osservato colpi di artiglieria in cui sono  state utilizzate munizioni al fosforo bianco in almeno tre occasioni: il  3 marzo vicino a Dayr Amis (Settore Ovest), il 3 aprile vicino ad Ayta  al-Sha’b (Settore Ovest) e il 6 giugno vicino ad Arab al-Luwayzah  (Settore Est)». Il Consiglio di Sicurezza Onu ricevette il 12 luglio  2024 il dettagliato report dell'Unifil di 26 pagine.

Crosetto: alcuni mezzi colpiti da proiettili Israele

“In data 10  ottobre l’avamposto è stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco da  parte delle forze armate israeliane. I proiettili hanno colpito alcuni  mezzi, le taniche del carburante dislocate all’interno della base e reso  inefficienti le camere ottiche del sistema di sorveglianza  dell'installazione che è stata a lungo sorvolata anche da un drone  dell'esercito israeliano”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido  Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi per fare il punto sulla  situazione in Libano dopo gli spari contro due basi italiane della  missione Unifil da parte dell’esercito israeliano. "Come sapete non c'è  stato nessun ferito tra i caschi blu italiani, i quali - ha spiegato  Crosetto - per ragioni di sicurezza si trovavano già precauzionalmente a  riparo nei bunker a causa dell'innalzamento del livello di 'Force  Protection' dovuto agli sconti in atto tra Hezbollah e le forze  israeliane".

Amnesty a Israele: fuorvianti gli ordini di evacuare Libano sud L'Ong teme spostamenti di massa

Amnesty International ha espresso preoccupazione per il fatto che gli ordini israeliani di evacuare il Libano meridionale potrebbero portare a uno "spostamento di massa" e ha denunciato come "fuorvianti" le istruzioni per quanto riguarda la periferia meridionale di Beirut, roccaforte di Hezbollah. "Gli avvertimenti israeliani nel Libano meridionale coprono vaste aree geografiche, sollevando il timore che siano stati lanciati per uno sfollamento di massa", afferma l'Ong. Amnesty teme che "la maggioranza della popolazione civile sarà costretta a spostarsi" verso sud, al confine con Israele, dove i soldati israeliani stanno intensificando le operazioni di terra, sostenute da devastanti bombardamenti aerei. Nella periferia sud della capitale, dove gli attacchi aerei sono ormai quotidiani e talvolta scuotono l'intera città, la responsabile di Amnesty, Agnès Callamard, denuncia ordini di evacuazione "inadeguati". Alcuni erano accompagnati da "mappe fuorvianti" e distribuiti troppo tardi, anche "meno di 30 minuti prima dei raid, nel cuore della notte e sui social", in un momento in cui i residenti, addormentati e non potevano vederli, ha aggiunto. Solo durante la prima settimana di ottobre, Israele ha ordinato l'evacuazione di 118 comunità nel sud del Libano, compreso il villaggio cristiano di Ain Ebel che non ha legami noti con gli Hezbollah sciiti, ha riferito Amnesty.

Crosetto: ‘Scelta se restare è dell’Onu, Italia è per far prevalere spazi di pace’

“Abbiamo preparato nel tempo piani di contingenza per qualunque accadimento possa avvenire in quell’area, abbiamo accelerato i tempi e le possibilità di intervento qualora fosse necessario. Non è una scelta nazionale ma internazionale, è una scelta Onu, su cui rifletteranno tutti i 40 paesi contributori. La mia idea e quella del governo è di cercare di far prevalere gli spazi di pace”. Lo ha detto il Ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo alle domande sul possibile ritiro del nostro contingente Unifil in Libano dopo gli attacchi di ieri e oggi. 

Unifil, Lacroix informa alle 21 il Consiglio di Sicurezza Onu

Il capo del peacekeeping Onu Jean Pierre Lacroix informera' il Consiglio di Sicurezza oggi alle 21 italiane sull'attacco israeliano alle basi di Unifil nel Libano meridionale. Lo ha reso noto il portavoce dell'Onu Farhan Haq. "E' vitale per l'attivita' dei caschi blu che nessuno prenda di mira le attrezzature che permettono di svolgere il loro mandato", ha detto il portavoce definendo l'azione israeliana "una grave violazione della legge umanitaria".

Crosetto: nessun ferito tra caschi blu italiani

“Non c’è  stato alcun ferito tra i caschi blu italiani”. Lo conferma il ministro  della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi per  fare il punto sulla situazione in Libano dopo gli spari contro il  quartier generale e contro due basi italiane della missione Unifil da  parte dell’esercito israeliano.

Fonti Unifil al Wp: per ora restiamo ma è dura

"Per ora restiamo ma è dura": lo ha dichiarato al Washington Post un funzionario delle Nazioni Unite, parlando a condizione di anonimato dopo che Israele ha aperto il fuoco contro 3 postazioni della missione Unifil.

Sale a 2.169 il numero delle vittime della guerra in Libano

Secondo il ministero della Salute libanese, l'ultimo bilancio delle vittime delle operazioni militari israeliane in Libano include 28 persone uccise e 113 ferite nelle ultime 24 ore e porta quindi il bilancio totale a 2.169 morti e 10.212 feriti dallo scoppio della violenza. Lo riferisce l'emittente tv libanese Lbci nel suo sito web riferendo che il coordinatore del comitato di emergenza e ministro dell'ambiente Nasser Yassin ha pubblicato il 15mo rapporto di emergenza che descrive in dettaglio gli ultimi attacchi aerei israeliani e la crisi umanitaria in corso nel paese. Secondo tale rapporto, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 61 attacchi aerei, portando il numero totale di attacchi israeliani dall'inizio della guerra a 9.531. Finora sono stati aperti 1.023 centri per ospitare gli sfollati, con 822 di queste strutture che hanno raggiunto la capacità massima. Il National Operations Center ha registrato 186.400 sfollati (38.700 famiglie) in rifugi ufficiali. Tra il 23 settembre e il 10 ottobre 2024, la sicurezza generale del Libano ha registrato lo spostamento di 314.481 cittadini siriani e 111.801 libanesi che tornavano in Siria, riferisce ancora la stessa fonte, aggiungendo che il comitato di emergenza del governo continua a ricevere e distribuire aiuti internazionali, con il sostegno dell'Unione Europea in aumento.

Onu: "Tocca a Israele dare spiegazioni proprie azioni”

“Non  abbiamo niente da comunicare, al momento. Ovviamente, tocca a Israele  dare spiegazioni delle proprie azioni”. Lo ha detto Farhan Haq, vice  portavoce della segreteria generale dell’Onu, rispondendo alla domanda  dei giornalisti se Israele avesse fornito spiegazioni sull’attacco a  soldati Unifil nel sud del Libano.

Attacco a Unifil: Parigi 'attende spiegazioni' da Israele

Dopo l'attacco israeliano all'Unifil che ha provocato il ferimento di due Caschi blu, la Francia ha fatto sapere di "attendere spiegazioni" da Israele. Lo ha affermato il ministero degli Esteri a Parigi. "La protezione dei Caschi blu - ha sottolineato il Quai d'Orsay in un comunicato - è un obbligo che si impone a tutte le parti in conflitto". Parigi, conclude il comunicato, "condanna tutte le violazioni della sicurezza dell'Unifil".

Militari italiani Unifil: 'Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere'**

"Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa". Lo dicono fonti militari italiane in Libano dopo l'attacco israeliano al quartier generale Unifil.

Unifil: soldati indonesiani feriti sono in ospedale ma non gravi

I due militari Onu indonesiani feriti dall'attacco di Israele alla base di Naqura, quartier generale della missione Unifil, sono in ospedale ma non sono in gravi condizioni. Lo ribadiscono fonti Unifil ai media libanesi.

Unifil respinge richiesta Israele di evacuare al confine

Un portavoce dell'Unifil ha dichiarato al sito di notizie Walla, ripreso dal Times of Israel, che la forza multinazionale di mantenimento della pace nel Libano meridionale ha respinto la richiesta israeliana di evacuare le postazioni lungo il confine tra Israele e Libano. Il portavoce invita Israele e Hezbollah a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che impone a Israele di non oltrepassare la Linea Blu e a Hezbollah di disarmare e ritirare le sue truppe a nord del fiume Litani, a 18 miglia dal confine.

Crosetto: esercito libanese ed afghano? A Beirut sono democratici

"La differenza tra le forze armate libanesi e l'esercito afghano è che in Libano esiste una cultura democratica non paragonabile a quella dell'Afghanistan. Il Libano ha una sensibilità democratica, il suo problema è che è una nazione che ha due milioni di profughi e una percentuale di profughi sulla popolazione che non ha nessun altro Paese al mondo. Abbiamo una condizioni che in qualunque altro Paese al mondo avrebbe fatto scoppiare di tutto e nonostante tutto finora il Libano aveva tenuto un precario equilibrio che questo attacco israeliano sta mettendo in crisi. Da quel territorio arrivano attacchi a Israele, che vuole far tornare nei loro territori gli sfollati nel nord di Israele". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Israele all'Unifil: si sposti di 5 chilometri a nord

Israele raccomanda che la forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite (Unifil) nel Libano meridionale si sposti verso nord, ha affermato l'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su diverse posizioni delle Nazioni Unite, ferendo due caschi blu. "La nostra raccomandazione è che l'Unifil si sposti di 5 km (3 miglia) a nord per evitare pericoli mentre i combattimenti si intensificano e mentre la situazione lungo la Linea Blu rimane instabile a causa dell'aggressione di Hezbollah", afferma Danon in una dichiarazione. Lo riferiscono i media israeliani.

Unifil, La Russa: episodio molto preoccupante chiarire subito

"Sincera vicinanza, mia personale e del Senato della Repubblica, ai militari italiani impegnati in Libano nell'ambito della missione ONU e della bilaterale Mibil. Da molti anni le nostre donne e i nostri uomini in divisa ricoprono in quella delicata regione un ruolo fondamentale e quanto avvenuto oggi alla base del contingente Unifil è un episodio molto preoccupante che mi auguro possa essere chiarito al più presto". Così in una nota il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Idf: eliminati a Gaza terroristi che presero parte al 7 ottobre

L'Idf ha reso noto di aver eliminato a Jabaliya, nel nord di Gaza, 12 terroristi di Hamas. Alcuni di loro avevano preso parte al massacro del 7 ottobre.

Crosetto: implementare missione italiana addestramento in Libano

La missione bilaterale Mibil, di formazione delle forze armate libanesi, è fondamentale e adesso è ridotta perché non ci sono condizioni di sicurezza, ma in futuro dovrà esser implementata. Parlo di tempi di pace, non sicuramente sotto i bombardamenti". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Crosetto: 'Il ritiro di Unifil non è una scelta nazionale'

"Abbiamo preparato piani di contingenza per qualsiasi avvenimento, accelerando i tempi di intervento se necessario" ma ritirare il contingente Unifil dal Libano "non è una scelta nazionale, è una scelta dell'Onu e ci rifletteranno i 40 paesi contributori. La mia idea è far prevalere spazi di pace, non far passare l'idea che possa esserci una continua guerra". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Insieme a lui c'è il comandante di vertice interforze, generale Francesco Figliuolo.

Crosetto: nessun motivo militare, colpi non sono per errore

"Gli atti avvenuti non hanno una motivazione militare. Aspettiamo la risposta per capire cosa abbia portato a fare ciò che è avvenuto. Non sono colpi partiti per errore". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Crosetto: 'In Libano non è stato errore,vogliamo spiegazioni'

"Non si tratta di un errore né di un incidente quindi abbiamo bisogno di avere spiegazioni reali nei tempi più rapidi possibili". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Crosetto: 'L'attacco di Israele a Unifil crimine di guerra'

"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra, si tratta di gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali, non giustificate da alcuna ragione militare". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Crosetto: l'Italia e l'Onu non prendono ordini da Israele

"Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. Ho detto all'ambasciatore di riferire al governo israeliano che le Nazioni Unite e l'Italia non possono prendere ordini dal governo israeliano. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi".

Crosetto: colpiti mezzi italiani di Unifil durante attacco

"Sono stati colpiti mezzi e telecamere di sicurezza, ma nessun italiano è coinvolto nell'attacco. I nostri caschi blu monitrano la situazione dalla sala operativa a della nostra base a Shama. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Scholz: 'Germania fornirà altre armi a Israele'

''Abbiamo fornito armi e forniremo armi" a Israele. Lo ha annunciato il cancelliere tedesco Olad Scholz durante un evento in parlamento a Berlino per commemorare le vittime dell'attacco di Hamas del 7 ottobre. Il governo tedesco ha preso decisioni "che garantiscono che ci saranno ulteriori consegne a breve", ha affermato il cancelliere rispondendo al leader dell'opposizione Friedrich Merz che lamentava un ritardo nella consegna di armi tedesche a Israele. Nel 2023 la Germania ha approvato esportazioni di armi in Israele per un valore di 326,5 milioni di euro, tra cui equipaggiamento militare e armi da guerra, ovvero 10 volte in più rispetto al 2022. Il ministero dell'Economia ha spiegato che, da gennaio al 21 agosto, le esportazioni sono state pare a 14,5 milioni di euro.

Casco blu Unifil: 'Ero sotto la torretta, ci hanno puntato'

"Ero sotto la torretta. C'è stato un primo colpo che ci ha sfiorato. E poi quello che ha preso in pieno il posto di osservazione". E' il racconto all'ANSA di un casco blu di Unifil, la missione Onu nel sud del Libano, di quanto avvenuto stamani quando l'esercito israeliano ha colpito una torre di osservazione del quartiere generale di Unifil nella base di Naqura. "Non è possibile che sia stato un errore. Il carro armato ha puntato deliberatamente su di noi", ha aggiunto il militare interpellato in forma anonima perché non autorizzato a parlare con i media.

Militari italiani Unifil: rimaniamo a fare il nostro dovere

"In questo momento l'unica cosa che possiamo fare è proteggerci. Quando gli spari nella base sono arrivati eravamo nei bunker. Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere, nel perimetro della nostra sicurezza, fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa". Così fonti militari italiane in Libano in merito all'attacco.

Da lunedì nuova campagna anti-polio, ok a pause umanitarie a Gaza

Il 14 ottobre inizierà una nuova fase della campagna di vaccinazione contro la poliomielite per 590mila bambini di età inferiore ai 10 anni nella Striscia di Gaza. Lo rende noto il direttore generale dell'Unicef Catherine Russell spiegando che sono state concordate pause umanitarie per permettere le vaccinazioni. "Sono state concordate delle pause umanitarie specifiche per area. E' fondamentale che queste pause siano rispettate da tutte le parti. Senza di esse, è impossibile vaccinare i bambini", ha affermato Russell in una nota.

Borrell: l'attacco all'Unifil è un atto inammissibile

"Un'altra linea è stata pericolosamente superata in Libano: i bombardamenti dell'Idf contro le forze di pace dell'Onu di cui si conosce la posizione. Condanniamo questo atto inammissibile, per il quale non esiste alcuna giustificazione. L'Ue ribadisce il suo pieno sostegno all'Unifil e alle sue truppe nella missione che le è stata affidata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". Lo afferma l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.

Meloni: ruolo fondamentale di Unifil, a lavoro per de-escalation

Meloni, in un colloquio con il comandante del Settore Ovest della missione Unifil, generale Messina, ha ricordato che gli italiani continuano a prestare un'opera preziosa per la stabilizzazione dell'area, in aderenza al mandato delle Nazioni Unite. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. Il governo, nel confermare il ruolo fondamentale di Unifil nel sud del Libano, - si prosegue nella nota - continua a lavorare per la cessazione delle ostilità e alla de escalation della regione.

Fonti: 'Attacco a Unifil per non avere testimoni scomodi'

L'attacco di Israele alla missione Unifil avrebbe l'obiettivo di "costringerla a ritirarsi" per non avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future" dell'esercito di Tel Aviv in Libano. E' questa, secondo quanto si apprende da qualificate fonti della sicurezza che seguono il dossier mediorientale, la lettura che Unifil dà dell'attacco israeliano contro le basi della missione Onu. Sempre secondo quanto si apprende, la situazione starebbe ora tornando alla normalità e il comandante di Unifil, il generale Arnoldo Lazaro, avrebbe già contattato gli israeliani per esprimere la condanna all'attacco e protestare ufficialmente.

Meloni: "Forte vicinanza ai militari italiani in Libano"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un colloquio con il comandante del Settore Ovest della missione Unifil, Generale Messina, ha ricevuto un aggiornamento sulla missione e sulla situazione del nostro contingente impegnato in Libano, dopo che il quartier generale e due basi italiane che si trovano negli avamposti sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell'esercito israeliano. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Meloni, che segue in maniera attenta gli sviluppi, in costante contatto con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso la forte vicinanza, sua personale e del governo, ai nostri militari attualmente impegnati in Libano nell'ambito della missione Onu e di quella bilaterale Mibil.

Meloni: "Inammissibile quanto accaduto, protesta con Israele"

Il governo italiano ha formalmente protestato con le autorità israeliane e ha ribadito con fermezza che quanto sta accadendo nei pressi della base del contingente Unifil non è ammissibile. Anche per questo, il governo, attraverso il ministro della Difesa, ha convocato l'Ambasciatore d'Israele in Italia. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, in cui si scrive che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il comandante del Settore Ovest della missione Uifili, Generale Messina.

Borrell: "Con attacco a Unifil un'altra linea superata"

"Un'altra linea è stata pericolosamente superata in Libano: i colpi delle Idf sui peacekeeper dell'Onu la cui localizzazione e' nota. Condanniamo questo atto inammissibile, per il quale non c'è giustificazione. L'Ue ribadisce il suo pieno sostegno all'Unifil, alla sua missione e alle sue truppe autorizzate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

Madrid: "Ferma condanna degli attacchi alle basi Unifil"

"Israele ha il dovere di proteggere le forze di mantenimento della pace delle Nazioni Unite". Lo dichiara su X il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares. Il governo iberico ha espresso "la ferma condanna" degli attacchi alle basi Unifil in Libano, in cui sono rimasti feriti due caschi blu indonesiani. Albares segnala che "i soldati spagnoli stanno bene" e non sono rimasti feriti. Nelle postazioni attaccate oggi si trovano 49 militari spagnoli, segnala il ministero della Difesa, mentre la gran parte del contingente distaccato in Libano - 621 soldati - si trova alla base Miguel de Cervantes, a Marjayoun.

Nobel: in Israele petizione contro Unrwa, 12mila si oppongono a premio per Pace

E' stata firmata da 12mila persone in Israele una petizione per chiedere che l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei profughi palestinesi, non venga più candidata al premio Nobel per la pace. In vista dell'annuncio previsto per domani, gli israeliani denunciano i legami che l'Unrwa avrebbe con Hamas, affermando che alcuni membri dell'organizzazione hanno partecipato al massacro del 7 ottobre. I firmatari hanno inviato la petizione al Peace Research Institute di Oslo, l'organizzazione responsabile della selezione dei premi Nobel per la pace, chiedendo di riconsiderare la candidatura dell'Unrwa.

Secondo i firmatari, assegnare il premio Nobel per la Pace all'Unrwa rappresenterebbe ''un fallimento morale''. A febbraio Henrik Urdal, direttore del Peace Research Institute Oslo, ha pubblicato la rosa di candidati per il premio Nobel per la pace 2024 che includeva l'Unrwa. L'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi è stata nominata per il suo impegno umanitario a sostegno della popolazione palestinese della Striscia di Gaza.

Crosetto in contatto con Meloni, l'attacco a Unifil in Cdm

"Con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni c'è piena intesa sul fatto che la sicurezza dei militari italiani schierati in Libano è la priorità assoluta. La tengo costantemente aggiornata sull'evolversi della situazione, che segue con grande attenzione e partecipazione. La sicurezza è l'unico modo per garantire che i peacekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla pace e alla stabilità nella regione". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale - secondo quanto si apprende - è costantemente in contatto con la premier.

Mo: Crosetto, 'Meloni costantemente informata'

Il premier Giorgia Meloni è stata costantemente informata dal ministro della Difesa Guido Crosetto di quanto accaduto nel sud del Libano. Crosetto, d'accordo con il presidente del Consiglio, ha sentito questa mattina il suo omologo israeliano Yoav Gallant e convocato d'urgenza questo pomeriggio l'ambasciatore israeliano in Italia per esprimere la ferma protesta del governo per quanto sta accadendo "nel Sud del Libano, verso il contingente, il quartier generale e, in particolare, verso le basi italiane di Unifil".

Colpita una petroliera al largo dello Yemen

Una petroliera battente bandiera liberiana è stata colpita da un proiettile non identificato nel Mar Rosso a circa 73 miglia nautiche (135 chilometri) a sud-ovest del porto yemenita di Hodeida.  Lo riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat citando la società di sicurezza navale britannica Ambrey, secondo cui la nave è stata colpita sul lato di dritta, sul ponte, causando danni minori. Circa quattro ore dopo, altri due proiettili sarebbero esplosi entro 0,27 miglia nautiche dal lato di sinistra della nave.  In precedenza, l'agenzia per le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (Ukmto) aveva a sua volta riferito di aver ricevuto una segnalazione di un incidente nella stessa area. Il capitano della nave, ha aggiunto la stessa fonte, ha riferito che la sua unità è stata colpita da tre proiettili, subendo danni, ma non sono stati segnalati incendi o vittime. 

Libano, 4 morti e 17 feriti in attacco israeliano a Karak

Il ministero della salute libanese ha riferito che Israele ha ucciso oggi nella valle della Bekaa 4 persone e ne ha ferite 17. L'attacco aereo è avvenuto nella cittadina di Karak. Le immagini televisive in diretta dal luogo del raid mostrano due palazzine distrutte e una strada ricoperta di macerie. 

Hezbollah, colpiti soldati israeliani che tentavano di avanzare

Hezbollah ha rivendicato un attacco avvenuto alle 15.30 locali (le 14:30) contro soldati israeliani "durante la loro avanzata verso la regione (libanese) di Knayse, tra Mais al Jabal e Mhaibib", nel settore centrale della linea di demarcazione con Israele. 

Svezia: arrestato 13enne per spari vicino impresa israeliana

E' un tredicenne ad aver sparato vicino alla società di difesa israeliana Elbit Systems a Kalleback, nella città di Gothenburg in Svezia. Lo ha reso noto il portavoce della polizia svedese August Brandt all'emittente Svt spiegando che il ragazzo è stato arrestato e che è stata aperta un'indagine per tentato omicidio.

Parigi e Roma riuniscono Paesi europei contributori Unifil

Parigi e Roma riuniranno i Paesi europei contributori di Unifil dopo che l'esercito israeliano ha sparato contro tre basi della missione Onu in Libano. Lo ha annunciato il ministero della Difesa francese. 

Crosetto: da Gallant garanzie sulla sicurezza dei militari

"Ho contattato il ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, per protestare con lui e ricordargli in modo fermo che quanto sta avvenendo nei pressi delle basi italiane di Unifil nel Sud del Libano e, in generale, verso il contingente Unifil a partire dagli spari contro il quartier generale di Unifil è, per me e per il governo italiano, inaccettabile. Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto.

- "Nell'ambito delle mie prerogative, oggi pomeriggio, ho convocato anche l'ambasciatore di Israele in Italia con cui ho fermamente protestato chiedendogli di rappresentare formalmente al ministro della Difesa ed al capo delle Forze armate Israeliane che quanto sta accadendo nel Sud del Libano, verso il contingente, il quartier generale e, in particolare, verso le basi italiane di Unifil non è assolutamente ammissibile, oltre che in netto contrasto al Diritto Internazionale e in aperta violazione della Risoluzione 1701", ha aggiunto Crosetto.

Idf, 105 razzi lanciati da Hezbollah sul nord di Israele

Questo pomeriggio Hezbollah ha lanciato dal Libano 105 razzi sul nord di Israele, una parte è stata intercettata. Lo riferisce l'Idf. Le sirene d'allarme suonano da questa mattina in Galilea. In mattinata l'esercito israeliano aveva reso noto che 40 razzi erano stati lanciati sull'Alta Galilea.

Crosetto: contro l'Unifil episodi intollerabili

"Questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. Per tali motivi ho protestato con il mio omologo israeliano e con l'ambasciatore di Israele in Italia. Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l'inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell'Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per me e per tutto il governo italiano, affinchè i paecekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla Pace e alla stabilità del Libano e dell'intera regione". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Crosetto: in Libano colpito l'interno di una base italiana

Ieri, in serata, militari regolari dell'Idf avevano neutralizzato alcuni componenti del sistema di video sorveglianza presso la base 1-31, il sistema di illuminazione e un ripetitore radio presso la base 1-32A con il tiro di armi portatili. Stamattina, poi, alcuni colpi di armi portatili hanno colpito l'interno della base 1-31, su cui è seguito il sorvolo di un drone. La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Onu, 'Israele vuole distruggere sistema sanitario Gaza'

Israele sta deliberatamente prendendo di mira le strutture sanitarie e uccidendo e torturando il personale medico a Gaza, hanno dichiarato giovedì gli investigatori dell'Onu, accusando il paese di "crimini contro l'umanità". "Israele ha attuato una politica concertata per distruggere il sistema sanitario di Gaza come parte di un attacco più ampio contro Gaza", ha affermato in un comunicato la Commissione d'Inchiesta Internazionale Indipendente delle Nazioni Unite.

L'Unifil ricorda a Israele: "Obbligo di garantirci sicurezza"

Dopo i colpi sparati dall'Idf contro il quartier generale Unifil a Naqoura, nel sud del Libano, la missione Onu ha ricordato a Israele "l'obbligo di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà dell'Onu e di rispettare l'inviolabilità dei locali in ogni momento". "Qualsiasi attacco deliberato alle forze di peacekeeping è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza", ha aggiunto, dopo che due caschi blu sono stati feriti dai colpi sparati da un carro armato israeliano. 

Libano, Unifil: "Tank israeliano ha aperto il fuoco, due peacekeeper rimasti feriti"

In un comunicato ufficiale, la missione Onu in Libano ha denunciato l'attacco dell'esercito israeliano contro il quartier generale a Naqura e il ferimento di due peacekeeper. "Un tank Merkava delle Idf ha aperto il fuoco contro una torretta di osservazione", si legge nella nota. "Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario", riferisce Unifil. LEGGI L'ARTICOLO

Erdogan: "Netanyahu minaccia l'ordine globale con l'aggressione"

"Il governo (del premier israeliano Benyamin) Netanyahu, andando oltre l'ambito regionale, sta minacciando l'ordine globale con la sua aggressione". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante una conferenza stampa congiunta con il premier albanese, Edi Rama, a Tirana, trasmessa dalla tv di Stato Trt. "Il genocidio che va avanti da un anno a Gaza è una vergogna per tutta l'umanità", ha aggiunto il leader turco, lanciando un nuovo appello alla comunità internazionale per "mettere sotto pressione Israele", "un cessate il fuoco permanente" e "l'invio di aiuti umanitari". 

Bonelli: "Netanyahu è un criminale di guerra, va arrestato"

"Netanyahu ha superato ogni limite. Il bombardamento delle postazioni Unifil in Libano è un fatto gravissimo, un attacco deliberato contro l'Onu di Guterres. Netanyahu si conferma un criminale di guerra, cercando di trasformare il Libano in una nuova Gaza. In poco più di 24 ore, Israele ha bombardato il campo profughi di Jabila e una scuola, uccidendo 70 persone, e ora ha colpito le postazioni Unifil e due basi italiane". Così Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare Avs.   "Netanyahu continua a seminare distruzione e morte, poiché nessuno ha la volontà di fermarlo; anzi, riceve supporto militare. In questo contesto, trovo assolutamente indecente il silenzio del governo italiano di fronte ai crimini contro l'umanità perpetrati da Netanyahu, che dovrebbe essere arrestato. Mi auguro che la Meloni, nella sua relazione di martedì prossimo al Parlamento in vista del Consiglio Europeo, eviti di cadere nell'ipocrisia", conclude Bonelli. 

Netanyahu

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Unifil: "Attacchi deliberati a peacekeeper rappresentano una grave violazione del diritto internazionale"

"Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza" delle Nazioni Unite che nel 2006 pose fine ai 34 giorni di guerra tra Israele e Hezbollah libanesi. E' quanto si legge nella nota di Unifil, la missione Onu nel sud del Libano, incentrata sugli eventi delle ultime ore nel Paese dei Cedri. La Missione precisa di essere in contatto con le Idf. 

Unifil ricorda "alle Idf e a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza e l'incolumità del personale e delle strutture Onu e di rispettare l'inviolabilità dei locali Onu in ogni momento". Nella nota si sottolinea come i peacekeeper di Unifil siano presenti nell'area "per sostenere un ritorno alla stabilità sotto il mandato del Consiglio di Sicurezza". 

Unifil

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Teheran: "Vedremo come sarà l'attacco di Israele e valuteremo la risposta"

"Vedremo come sarà l'attacco e, sulla base di questo, decideremo la risposta, che sarà valutata attentamente". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, commentando in un'intervista ad Al Jazeera l'annunciata rappresaglia israeliana contro la Repubblica islamica per l'attacco missilistico del primo ottobre.

Araghchi, che oggi è a Doha nell'ambito di un tour diplomatico regionale che ieri l'ha portato in Arabia Saudita, ha sottolineato che l'Iran non cerca la guerra, ma è pronto ad affrontare qualsiasi scenario. "Sebbene non stiamo cercando un'escalation della tensione, siamo pronti per qualsiasi scenario, gli israeliani possono mettere alla prova la nostra volontà", ha affermato.

Unifil: "Basi colpite ripetutamente e deliberatamente da Israele"

Unifil conferma che a essere colpite "ripetutamente" e "deliberatamente" dall'esercito israeliano sono state le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura, pochi chilometri di distanza da entrambe le basi. Unifil conferma il ferimento di due militari indonesiani a Naqura. "Il quartier generale di Naqoura di Unifil e le posizioni vicine sono state ripetutamente colpite", ha detto Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu.  "Questa mattina, due caschi blu sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell'esercito israeliano ha sparato verso una torre di osservazione presso il quartier generale dell'Unifil a Naqura, colpendola direttamente e facendoli cadere. Le ferite sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono in ospedale". "I soldati dell'esercito israeliano hanno anche sparato sulla posizione UNP 1-31 a Capo Naqura, colpendo l'ingresso del bunker dove si erano rifugiati i caschi blu e danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione". Secondo il portavoce di Unifil, "un drone dell'esercito israeliano è stato osservato volare all'interno della posizione Onu fino all'ingresso del bunker". E ancora, secondo Tenenti, nelle ultime ore "i soldati dell'esercito israeliano hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale della posizione" 1-31. "E hanno deliberatamente sparato su UNP 1-32A, dove si tenevano regolari riunioni tripartite (tra libanesi, israeliani e vertici Unifil) prima dell'inizio del conflitto, danneggiando l'illuminazione e una stazione di trasmissione".

Crosetto a colloquio con l'ambasciatore israeliano

Il ministro Guido Crosetto ha convocato con urgenza l'Ambasciatore israeliano in Italia per gli eventi occorsi alle basi Unifil dove opera il personale italiano. L'incontro è tuttora in corso. Lo riferisce la Difesa.

Crosetto

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Unifil conferma, Israele ha colpito tre nostre basi

"Ho potuto parlare al telefono con Han Kang. Sembrava stesse trascorrendo una giornata normale: aveva appena finito di cenare con suo figlio. Non era preparata per questo, ma abbiamo iniziato a discutere dei preparativi per dicembre": lo ha detto - secondo quanto riporta il Guardian - il segretario permanente dell'Accademia svedese Mats Malm dopo aver annunciato il vincitore del Nobel della Letteratura 2024 che le sarà consegnato il 10 dicembre. Secondo Anders Olsson, segretario dell'Accademia, Kang "ha una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, vivi e morti e con uno stile sperimentale è diventata innovatrice''. 

Libano, nel mirino drone Idf anche bunker soldati italiani

L'esercito di Israele ha sparato oggi su una delle basi italiane lungo la linea di demarcazione con il Libano. Lo riferiscono all'ANSA fonti dell'intelligence militare libanese, secondo cui Israele ha aperto il fuoco contro la base UNP 1-31 sulla collina di Labbune, nell'area di responsabilità del contingente italiano. Secondo le fonti locali, dopo che un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, i colpi israeliani hanno preso di mira l'ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani. Nell'attacco, affermano le fonti, sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando Unifil a Naqura.

Media, ritardo nel raggiungere Sinwar causa problemi a negoziati

Il leader di Hamas Yahya Sinwar viene tenuto informato sugli eventi all'interno e all'esterno di Hamas, ma a volte per motivi di sicurezza ci sono ritardi nelle decisioni e nei messaggi e questo ha portato ad "almeno tre occasioni mancate per un accordo finale" su un cessate il fuoco con Israele. Lo hanno detto "fonti a conoscenza dei negoziati" al quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat. Di recente Sinwar ha inviato un messaggio ai mediatori tramite la leadership del movimento, scrive ancora il giornale nel suo sito web, in questo caso citando "fonti interne ad Hamas" e aggiungendo che il capo di Hamas nel messaggio ha ribadito le richieste del movimento, tra cui il ritiro completo di Israele da Gaza, la ricostruzione dell'area, la revoca del blocco, il ritorno degli sfollati senza ostacoli e un dignitoso accordo di scambio di prigionieri.

Libano, i due caschi blu Unifil feriti sono indonesiani

Secondo le fonti militari libanesi, due caschi blu di nazionalità indonesiana sono rimasti feriti nella base di Naqura dopo che un carro armato israeliano ha sparato contro una torretta di osservazione della base. La torre è stata centrata e i due militari Onu sono precipitati a terra. Le loro condizioni non sono gravi, riferiscono fonti mediche locali.

Colpite due basi Unifil italiane, distrutte le telecamere

Alcune telecamere che si trovano negli avamposti italiani di due basi di Unifil sono state distrutte da colpi di armi portatili. L'episodio - a quanto apprende l'ANSA - sarebbe avvenuto alla base di Naqura, dove il luogo sarebbe stato preso di mira dall'esercito israeliano. Secondo quanto riferiscono le fonti, non ci sono militari italiani tra i feriti. 

Scholz, forniamo armi a Israele e continueremo a farlo

La Germania continuerà a fornire armi ad Israele. È quello che ha detto oggi il cancelliere Olaf Scholz al Bundestag, durante un dibattito parlamentare dedicato all'anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre. "Abbiamo consegnato armi e continueremo a consegnare armi", ha scandito il Kanzler. Prima del suo intervento, il capo dell'opposizione aveva accusato il governo di non sostenere abbastanza Israele, riferendosi proprio alle armi: "da settimane e mesi il governo rifiuta l'autorizzazione all'export verso Israele di munizioni e pezzi di ricambio di panzer", aveva detto Friedrich Merz (Cdu). 

Libano, colpito quartier generale Unifil, almeno 2 feriti

Ci sono almeno due feriti tra i caschi blu del quartier generale di Unifil, la missione Onu schierata nel sud del Libano, a Naqura, presa di mira dall'esercito israeliano. Lo riferiscono all'ANSA fonti della sicurezza militare libanese. 

Fonti Onu: "L'Idf ha sparato contro basi Unifil"

Fonti Onu, riprese dall'agenza Reuters, hanno dichiarato che "soldati israeliani hanno sparato contro posizioni dell'Unifil nel sud del Libano".

Medio Oriente, si allontana speranza tregua tra Israele e Hezbollah

Le speranze di una tregua tra Israele e Hezbollah appaiono ancora lontane dal concretizzarsi. Secondo fonti informate a Beirut, citate dai media arabi, l'attuazione della risoluzione 1701 dell’Onu, che prevede la cessazione delle ostilità lungo il confine libanese-israeliano, rimane "più vicina ai desideri che alla realtà".

Da parte sua, L’amministrazione Usa, secondo un rapporto del Wall Street Journal, vede il conflitto come un'opportunità per minare il potere di Hezbollah in Libano. Amos Hochstein, consigliere Usa per gli affari energetici, ha suggerito a leader arabi che l'indebolimento di Hezbollah con gli attacchi israeliani potrebbe essere sfruttato per sbloccare lo stallo politico del Libano e facilitare l'elezione di un nuovo presidente. Tuttavia, l’Egitto ed anche il Qatar hanno avvertito gli Stati Uniti che questa strategia è rischiosa, ritenendo irrealistico e pericoloso tentare di destabilizzare Hezbollah in questo momento, temendo che potrebbe innescare nuovi conflitti settari nel paese dei cedri, come già accaduto in passato.

Secondo le fonti a Beirut, sostiene il quotidiano panarabo Al-Sharq Al-Awsat, Le difficoltà si manifestano a più livelli. A livello internazionale, il Consiglio di sicurezza dell’Onu è paralizzato dalle divisioni tra i membri permanenti, soprattutto a causa delle tensioni tra Russia e Stati Uniti e il deterioramento delle relazioni con la Cina.

Hezbollah

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Media, due persone accoltellate nel nord di Israele

Due persone sono state accoltellate questa mattina a Pardes Hanna, nel nord di Israele. Si tratta di un settantenne e un trentenne, come riferiscono i media israeliani senza fornire per il momento altri dettagli. Non si sa ancora se si sia trattato di un attacco terroristico. 

Tv: "Netanyahu riceverà l'ok del gabinetto per l'attacco all'Iran"

Secondo indiscrezioni ottenute dalla tv pubblica Kan, il gabinetto politico e di sicurezza che si riunirà stasera dovrebbe autorizzare il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Galant a prendere una decisione finale sulla risposta di Israele all'attacco missilistico effettuato dall'Iran la scorsa settimana. Il senso del voto - sottolinea Kan - è che Netanyahu e Gallant avranno l'autorità di decidere sulla data e sulle modalità dell'attacco. 

Gaza, 42.065 il nuovo bilancio dei morti

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha comunicato il nuovo bilancio delle persone uccise dall'inizio dell'offensiva israeliana: 42.065.

Gaza

©Ansa

Wafa: "28 morti in un raid di Israele sugli sfollati in una scuola di Gaza"

Almeno 28 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi e altri 54 feriti in un bombardamento israeliano su una scuola che ospitava sfollati a ovest della città di Deir al-Balah, nel centro di Gaza. E' quanto ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche.

Hezbollah, colpiti e danneggiati due carri armati israeliani

Hezbollah ha affermato di aver colpito e danneggiato almeno due carri armati israeliani lungo la linea di demarcazione tra i due paesi, nei pressi di Capo Naqura, sulla costa mediterranea. La TV di Hezbollah al Manar trasmette in diretta le immagini di mezzi incendiati e in lontananza si vedono dense colonne di fumo levarsi dalle colonne di Labbune. 

Israele, sventato attentato a iconiche torri Azrieli di Tel Aviv

La polizia israeliana e il servizio di sicurezza Shin Bet hanno annunciato di aver recentemente sventato un piano di cinque cittadini arabo-israeliani per compiere un attentato con un'autobomba al centro commerciale Azrieli di Tel Aviv, sotto l'egida dell'Isis. I cinque - residenti di Taybeh, nel centro di Israele - sono stati arrestati dopo un'indagine segreta durata un mese e saranno formalmente accusati nei prossimi giorni. I leader della cellula sono stati identificati in Mahmoud Azam e Ibrahim Sheik Yousef, che hanno reclutato gli altri tre: Sajed Masarwa, Abdullah Baransi e Abdel Kareem Baransi. La polizia e lo Shin Bet affermano che i cinque hanno studiato gli attacchi terroristici in Siria e discusso la quantità di esplosivi necessari per abbattere le iconiche torri Azrieli di Tel Aviv. Secondo gli inquirenti, Azam e Yousef erano in contatto con agenti stranieri dell'Isis e avevano pianificato di recarsi all'estero per incontrarli. Il piano è stato scoperto con l'aiuto di "operazioni di intelligence precise ed efficaci" ed è stato bloccato nelle sue fasi preliminari. 

Mosca: "L'espansione delle ostilità una catastrofe per il Medio Oriente"

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che l'espansione della "geografia delle ostilità" in Medio Oriente ha "conseguenze catastrofiche" per la regione. Lo riporta Ria Novosti. "Con nostro rammarico, la geografia delle ostilità si sta già espandendo. Tutto ciò, ovviamente, porta alla distruzione delle infrastrutture civili. Decine e centinaia di migliaia di persone stanno perdendo la casa, i mezzi di sussistenza, il lavoro e così via. Quindi, ovviamente, non voglio nemmeno parlare di un'ulteriore espansione geografica; le conseguenze di tutto ciò sono catastrofiche per la regione", ha detto Peskov. 

Libano, bilancio delle vittime sale a oltre duemila. VIDEO

Media Libano: "Trattative sulla riorganizzazione di Hezbollah"

"Hezbollah ha subito un duro colpo, i danni inflitti dagli attacchi israeliani riguardano tutta l'organizzazione. Sono in corso trattative per la riorganizzazione del gruppo sciita, anche sotto il fuoco". Lo ha scritto Ibrahim al Amin, direttore del quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah. Con Nasrallah la gestione dell'organizzazione era centralizzata e sotto il suo controllo, "ora bisogna abituarsi alla nuova situazione, Hezbollah ne è consapevole e si sta preparando per un conflitto a lungo termine", ha aggiunto.

Quasi mille cittadini turchi evacuati dal Libano

La Turchia ha avviato le operazioni di evacuazione dei suoi cittadini dal Libano via mare, con due navi militari arrivate ieri a Beirut. Sono in tutto 878 i cittadini turchi evacuati assieme a 64 parenti e 24 turco ciprioti, riferisce la tv di Stato Trt citando fonti nel ministero degli Esteri di Ankara, aggiungendo che 2.500 turchi avevano presentato domanda per essere evacuati, mentre circa 1.000 persone si sono radunate al porto di Beirut per l'evacuazione ma alcuni hanno deciso all'ultimo momento di non imbarcarsi. L'ambasciatore di Ankara a Beirut, Ali Baris Ulusoy, ha dichiarato che ci sono tra i 13 e i 14mila cittadini turchi in Libano, ufficialmente registrati presso le missioni diplomatiche, e che potrebbe aumentare il numero di coloro che vogliono essere evacuati "se l'aggressione di Israele si intensifica".
Le due navi militari per l'evacuazione sono arrivate dalla Turchia a Beirut cariche di circa 300 tonnellate di aiuti umanitari destinati agli sfollati libanesi, tra cui tende, coperte, cibo e prodotti per l'igiene personale.
"Non possiamo più reggere questa situazione. Nessuno sa dove questo Paese ci sta portando. L'assedio sta diventando più grande. Qui non c'è pane. Non c'è futuro in Libano", ha affermato Issa Malak, un libanese con cittadinanza turca, mentre si registrava per salire su una delle navi per l'evacuazione.

Spari vicino alla sede di una ditta israeliana in Svezia

Colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi nei pressi degli uffici dell'azienda israeliana Elbit systems, nella periferia di Goteborg, in Svezia. L'azienda si occupa di alta tecnologia opera nel campo della difesa ed è stata già presa di mira in passato da proteste e atti intimidatori. Nessuna persona è rimasta ferita.
E' subito scattata una vasta operazione di polizia con diverse volanti ed elicotteri e l'operazione è ancora in corso.
Un adolescente di 15 anni è stato fermato, sospettato di tentato omicidio e porto d'armi illecito.

Idf, Hamas ha lanciato un drone in territorio israeliano

Il portavoce dell'Idf ha annunciato che un drone lanciato dalla Striscia di Gaza è entrato in territorio israeliano. Il velivolo senza pilota è stato abbattuto, "non ci sono state vittime né danni", ha riferito l'esercito. Raramente Hamas usa droni, preferendo l'uso dei razzi.

Media: "Governo voterà oggi sulla risposta all'Iran"

"Il governo israeliano voterà oggi sulla risposta all'attacco iraniano del primo ottobre". Lo ha riferito una fonte israeliana alla Cnn.

Idf, 110 attacchi aerei in Libano nelle ultime 24 ore

L'Idf ha fatto sapere di aver effettuato oltre 110 attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano nelle ultime 24 ore, colpendo infrastrutture in superficie e nel sottosuolo. Le truppe che operano sul terreno nel Libano meridionale si sono scontrate con "molti" miliziani di Hezbollah e con l'assistenza dell'aeronautica militare li hanno "eliminati".

Libano, 12 persone uccise da Israele in 3 raid sulla Bekaa

Dodici persone uccise e tre ferite è il bilancio delle ultime ore di raid israeliani nella valle libanese della Bekaa. Lo riferisce il ministero dell'informazione libanese, secondo cui stamani due persone sono state uccise in un attacco di Israele a Sohmor, mentre sei persone sono state uccise a Buday e quattro nei pressi di Baalbeck.

Libano, Israele bombarda la Protezione civile, 5 uccisi

La Protezione Civile libanese ha riferito stamani che cinque dei suoi membri operativi nel sud del Libano sono stati uccisi nelle ultime ore a seguito di un raid aereo israeliano nei pressi di Tiro, 90 km a sud di Beirut.
Il comunicato dell'istituzione statale libanese ha riferito che i cinque si trovavano nel centro della Protezione civile a Derdeghaya, alla periferia est di Tiro.

"Cittadino israeliano arrestato a Beirut trasferito negli Usa"

Yehoshua (Shoki) Tartkovsky, l'ex ultraortodosso di Gerusalemme arrestato martedì a Beirut, è stato portato dal Libano negli Stati Uniti. Lo riferiscono i media israeliani. Tartakovsky è stato arrestato, secondo un report pubblicato ieri a Beirut, dopo essere entrato in Libano nei giorni scorsi come "giornalista investigativo". Il suo comportamento ha destato sospetti tra i libanesi e, dopo essere stato catturato, gli investigatori hanno trovato in suo possesso un passaporto israeliano. Secondo i suoi resoconti sui social media, questa non era la prima volta che visitava la capitale libanese.

Israele, riunione governo questa sera su risposta all'Iran

Il governo israeliano si riunirà questa sera per discutere della risposta all'attacco iraniano del primo ottobre.

Iran: "Israele può mettere alla prova la nostra determinazione"

"Anche se non cerchiamo la guerra con l'aumento della tensione, siamo pronti a qualsiasi scenario.
Gli israeliani possono mettere alla prova la nostra determinazione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, facendo riferimento alla risposta annunciata da Israele dopo l'attacco missilistico in territorio israeliano da parte dell'Iran la scorsa settimana. "Vedremo come sarà l'attacco e, in base a ciò, determineremo come rispondere", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran, come riferisce Isna, durante un'intervista mentre si trova in Qatar per consultazioni. Araghchi ha anche fatto sapere di avere condotto "consultazioni su come stabilire un cessate il fuoco e fermare le uccisioni e la distruzione", mentre restano aperti i canali diplomatici con gli Usa, con i quali c'è uno scambio di messaggi indiretto mediato da Paesi terzi. "Non è solo l'Iran che non vuole una guerra su larga scala, tutti sono consapevoli della natura catastrofica di questa guerra", ha detto Araghchi, affermando che "Israele sta cercando una guerra su larga scala e spinge alcuni Paesi verso questa guerra".

Media arabi, Hezbollah ha ricevuto droni dalla Russia

Il quotidiano libanese al Nahar ha riferito, citando fonti di intelligence, che Hezbollah ha recentemente ricevuto droni di fabbricazione russa e che un certo numero di esperti stanno addestrando i miliziani sciiti dell'organizzazione ad usarli.

Wsj: "Usa sfrutta l'offensiva di Israele per eliminare Hezbollah"

Secondo il Wall Street Journal, l'amministrazione Biden sta cercando di sfruttare l'offensiva di Israele contro Hezbollah in Libano per porre fine al predominio del gruppo ed eleggere un nuovo presidente. Funzionari statunitensi e arabi hanno riferito al Wsj che l'iniziativa americana ha il sostegno dell'Arabia Saudita. Tuttavia, Egitto e Qatar ritengono questo piano irrealistico e pericoloso, sostenendo che Israele non riuscirà a distruggere Hezbollah e che deve essere parte di qualsiasi accordo politico per porre fine al conflitto.
Il report aggiunge che l'Egitto ha espresso preoccupazioni sul fatto che l'interferenza internazionale nella politica libanese potrebbe innescare tensioni interne che sono rimaste dalla guerra civile nel Paese, conclusa nel 1990.

Iran a Bin Salman, Israele trascina la regione nella catastrofe

"Il regime israeliano sta trascinando l'intera regione in una catastrofe. Visione, saggezza, coraggio e cooperazione sono ciò di cui la regione ha bisogno per superare questo momento difficile". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, riferendosi ad un colloquio avuto ieri a Riad con il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman. Con il principe ereditario "ho avuto discussioni molto importanti su questioni critiche di comune interesse", ha scritto su X lo stesso capo della diplomazia di Teheran. Durante il colloquio, "è stata discussa la situazione nella regione ed è stata sottolineata la vitalità della cooperazione regionale e internazionale per fermare il genocidio e la guerra a Gaza e in Libano", ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei. "Il regno dell'Arabia Saudita è determinato a continuare questo processo nelle relazioni bilaterali", ha affermato Bin Salman, secondo quanto riferisce Mehr. Iran e Arabia Saudita avevano interrotto le relazioni diplomatiche nel 2016, dopo che fondamentalisti avevano attaccato la missione diplomatica saudita nella capitale iraniana in reazione all'esecuzione a Riad di un importante predicatore sciita. Nel marzo del 2023 in Cina, Iran e Arabia Saudita hanno trovato un accordo per riprendere le relazioni e successivamente sono state riaperte le ambasciate nei rispettivi Paesi.

Idf, 40 razzi sono stati lanciati dal Libano sull'Alta Galilea

L'Idf ha reso noto che 40 razzi sono stati lanciati da Hezbollah sull'Alta Galilea questa mattina. Alcuni sono stati intercettati mentre numerosi altri sono caduti in aree aperte.

"Netanyahu aperto a argomentazioni Usa su attacco all'Iran"

Nel colloquio telefonico con il presidente Joe Biden, il premier israeliano Benyamin Netanyahu non ha presentato un piano completo per la risposta di Israele all'attacco iraniano del primo ottobre, ma i funzionari Usa si sono detti "soddisfatti" alla luce dei dettagli condivisi. Lo ha riferito la tv americana Abc aggiungendo che - stando a fonti statunitensi - il governo israeliano è aperto alle argomentazioni che gli sono state presentate, in particolare riguardo agli obiettivi da colpire in Iran.

Idf: "Eliminati due comandanti di Hezbollah" (2)

"Il terrorista Ahmad Moustafa al-Haj Ali... (era) responsabile di centinaia di attacchi missilistici e anticarro verso l'area di Kiryat Shmona", si legge nel comunicato.
Mohammad Ali Hamdan è stato ucciso in un altro attacco, prosegue la nota, sottolineando che l'uomo era "responsabile di numerosi attacchi con missili anticarro contro le comunità del nord di Israele".

Idf: "Eliminati due comandanti di Hezbollah"

L'esercito israeliano (Idf) ha "eliminato" la notte scorsa due comandanti di Hezbollah ed ha colpito "diversi depositi di armi nell'area di Dahieh, a Beirut, e depositi di armi e altre infrastrutture terroristiche nel sud del Libano": lo rende noto l'Idf su Telegram.
I comandanti uccisi sono Ahmad Moustafa al-Haj Ali, che guidava il Fronte Houla del movimento filo-iraniano, e Mohammad Ali Hamdan, capo dell'unità anticarro di Hezbollah nell'area di Meiss El Jabal.

Consiglio di sicurezza Onu diffida Israele dal bando all'Unrwa

Il giorno dopo un simile avvertimento lanciato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, compresi gli Stati Uniti, ha messo in guardia Israele contro il voto di una legge che proibirebbe le attività dell'Agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi (Unrwa).
Dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, lo Stato ebraico accusa l'Unrwa di impiegare "terroristi". In Consiglio di Sicurezza l'ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield ha avvertito che seguiva "con grande preoccupazione la proposta di legge israeliana che potrebbe modificare lo status legale dell'agenzia Onu, sottolineando il rischio di compromettere la sua "capacità di comunicare con i responsabili israeliani" e di "revocare i privilegi e le immunità diplomatiche di cui godono le organizzazioni e i dipendenti delle Nazioni Unite.
Al centro della riunione erano due testi approvati dalle commissioni Affari esteri e Difesa della Knesset per mettere fine all'attività e allo status dell'Unwra nei Territori palestinesi occupati da Israele. L'Algeria, membro non permanente del Consiglio che aveva chiesto la riunione, ha ricordato che "da anni le autorità israeliane hanno chiaramente espresso il loro desiderio e volontà di smantellare l'Unrwa", agenzia creata dall'Assemblea Generale nel 1949, poco dopo la nascita dello Stato di Israele, e che gestisce ospedali e scuole a Gaza, in Cisgiordania, Libano, Siria e Giordania ed è considerata "la spina dorsale" dell'assistenza umanitaria internazionale a Gaza. Nella Striscia di Gaza, "la distribuzione degli aiuti non può essere immaginata senza l'Unrwa", ha avvertito l'ambasciatore francese Nicolas de Rivière, invitando "Israele a rinunciare ai progetti che mirano a criminalizzare le attività dell'Agenzia e a chiudere i suoi uffici a Gerusalemme Est".
Le relazioni tra l'Onu e Israele sono storicamente difficili e sono peggiorate nell'ultimo anno con il segretario generale Guterres, dichiarato "persona non grata" dallo Stato ebraico.
Martedì, Guterres aveva annunciato di aver scritto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mettendo in guardia dalla "catastrofe" umanitaria che una legge che proibisse l'Unrwa provocherebbe, definendo l'agenzia "indispensabile e "insostituibile".

Un soldato israeliano ucciso in Libano, il bilancio sale a 12

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato oggi che un soldato è morto ieri durante i combattimenti con Hezbollah nel sud del Libano, aggiornando a 12 il bilancio dei militari caduti nell'offensiva di terra lanciata da Israele contro la milizia sciita appoggiata dall'Iran.
La vittima è il riservista 36enne Ronny Ganizate, specificano le Idf aggiungendo che un altro soldato è rimasto gravemente ferito nello stesso incidente. Hezbollah da parte sua afferma di aver ucciso almeno 25 soldati israeliani dall'inizio dei combattimenti sul terreno in Libano.

Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari

Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani  starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi  giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il  momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli  impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI

Attacco a campo profughi Jabaliya a Gaza

Almeno 47 persone sono state uccise in un attacco israeliano all'ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya a Gaza. Lo rende noto il ministero della Salute palestinese citato da Al Jazeera online, secondo cui l'ospedale colpito ospita famiglie sfollate che vivono in tende.

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