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Israele colpisce Unifil in Libano: 2 caschi blu feriti. Raid a Beirut: ci sono morti

©Ansa

Unifil conferma che a essere colpite "ripetutamente" e "deliberatamente" dall'esercito israeliano sono state le basi italiane 1-31 e 1-32A lungo la linea di demarcazione, oltre al quartier generale di Naqura: feriti due militari indonesiani. "La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto 

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Israele spara contro la missione Unifil dell'Onu nel sud del Libano. Feriti due caschi blu indonesiani. Colpita una base italiana: danni a mezzi e telecamere di sicurezza, illesi i mille militari. Sarebbe stato un attacco deliberato per costringere i soldati 'a ritirarsi' e non avere 'testimoni scomodi' in vista di 'pianificazioni future' dell'Idf nella zona. Respinta dall'Unifil la richiesta di Israele di spostarsi 5 chilometri a nord del confine. Durissima reazione del governo italiano. Il ministro della Difesa Crosetto ha convocato l'ambasciatore di Israele, parlando di 'attacco intollerabile' e 'crimine di guerra': 'Onu e Italia non prendono ordini da Israele'. La premier Meloni ha espresso 'forte vicinanza' ai soldati italiani. Ferma condanna dell'Ue: 'Atto inammissibile'. Israele ha deciso la risposta all'attacco missilistico dell'Iran del primo ottobre. Nel mirino 'strutture militari', scrive Times of Israel: ieri notte un vertice di 5 ore con Netanyahu sulla rappresaglia.



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Israele a Onu, Unifil deve fare suo dovere contro Hezbollah

"Israele vuole un Libano sovrano, libero da Hezbollah e dall'Iran". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan durante il Consiglio di Sicurezza. "Unifil e l'esercito israeliano devono farsi avanti, compiere il loro dovere e cacciare Hezbollah oltre il fiume Litani", ha sottolineato. 

Unifil: Israele a Onu, "rinnoviamo appello a spostarsi"

"ll vostro silenzio ha armato la nostra mano. Ora affrontiamo le conseguenze della decisione. Dobbiamo guardare avanti, noi dobbiamo discutere il futuro del Libano, un Libano libero da Hezbollah". Lo ha detto Danny Danon, ambasciatore di Israele all'Onu, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza. Danon ha chiesto la piena applicazione della risoluzione 1701 e lo spostamento delle forze di pace dalla linea blu, quella cuscinetto, che si trova nel sud del Libano. "Noi - ha continuato - abbiamo chiesto a Unifil di spostare temporaneamente le forze di pace cinque chilometri a nord per evitare pericoli. Con l'intensificarsi dei combattimenti, Unifil ha scelto di restare. Noi chiediamo loro di riconsiderare questa decisione in modo da proteggere il personale". Danon ha poi rivolto in arabo un appello ai libanesi, dicendo: "La terra del Libano e' solo dei libanesi e non degli iraniani. Il Libano appartiene ai libanesi e non agli iraniani".


Crosetto dopo attacco di Israele all'Unifil: "Potrebbe essere un crimine di guerra"

"Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. Ho detto all'ambasciatore di riferire al governo israeliano che le Nazioni Unite e l'Italia non possono prendere ordini dal governo israeliano" ha detto il ministro della Difesa in conferenza stampa a Palazzo Chigi. LEGGI ARTICOLO

Libano, Unifil: "Tank israeliano ha aperto il fuoco, due peacekeeper rimasti feriti"

In un comunicato ufficiale, la missione Onu in Libano ha denunciato l'attacco dell'esercito israeliano contro il quartier generale a Naqura e il ferimento di due peacekeeper. "Un tank Merkava delle Idf ha aperto il fuoco contro una torretta di osservazione", si legge nella nota. "Qualsiasi attacco deliberato ai peacekeeper è una grave violazione del diritto internazionale umanitario", riferisce Unifil. LEGGI L'ARTICOLO

Russia a Onu, "arroganza di Israele merita risposta"

"Stiamo avendo sempre più prove dell'arrogante atteggiamento di Israele". Lo ha detto il rappresentante della Russia nel suo intervento al Consiglio di sicurezza dell'Onu, convocato per discutere di Medio Oriente. "Israele - ha aggiunto l'ambasciatore russo Vasily Nebenzya - ha scelto l'escalation alla diplomazia". Nebenzya ha definito l'attacco alle forze di pace un "crimine di guerra" e "merita la reazione più decisa da parte di tutti noi

Iran, non cerchiamo una guerra più ampia

Il ministero degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha ribadito ancora una volta che Teheran non è alla ricerca di una guerra più ampia, pur respingendo l'accusa secondo cui l'Iran avrebbe abbandonato i suoi alleati in Libano. Il primo ministro israeliano Netanyahu è "l'unico che vuole la guerra per distruggere la regione e restare al potere. Pertanto, nelle nostre consultazioni, invitiamo i Paesi della regione a essere vigili in questa materia", ha affermato il massimo diplomatico iraniano dopo un incontro con funzionari del Qatar a Doha. Araghchi ha anche respinto l'argomentazione secondo cui l'Iran, principale sostenitore di Hezbollah, avrebbe abbandonato il gruppo mentre i suoi combattenti stanno combattendo le truppe israeliane nel Libano meridionale. "L'Iran non abbandonerà  il suo sostegno alla resistenza", ha affermato, sottolineando di aver portato questo messaggio durante una recente visita a Beirut. 

Iran, basi militari e siti sotterranei: i possibili obiettivi per l’attacco di Israele

La lista dei possibili target spazia dalle installazioni delle Forze di terra dell'esercito della Repubblica islamica a quelle utilizzate dai Pasdaran, passando dalle accademie militari fino alle basi aeree. L'APPROFONDIMENTO

Unifil: Israele a Onu, avevamo detto loro di spostarsi

"Stiamo parlando con i nostri colleghi. Avevamo detto a Unifil di spostarsi cinque chilometri a nord, ma sfortunatamente hanno deciso di restare. I soldati libanesi si sono già spostati". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Danny Danon, rispondendo alle domande dei giornalisti che, prima dell'inizio del Consiglio di sicurezza, gli hanno riportato la dichiarazione del ministro della Difesa Guido Crosetto, che aveva definito l'attacco a Unifil "potrebbe costituire un crimine di guerra". Alla domanda sul percheè Unifil dovrebbe spostarsi, Danon ha risposto: "Perchè Hezbollah mette in pericolo i loro soldati. Noi ci coordiniamo ancora con loro, discutiamo con loro ogni giorno".

Mar Rosso: Houthi attaccano due navi (una è maltese)

I ribelli Houthi nello Yemen affermano di aver preso di mira una nave identificata come la petroliera Olympic Spirit, battente bandiera liberiana, nel Mar Rosso e la nave portacontainer St.John, battente bandiera maltese, nell'Oceano Indiano. 

Cina all'Onu,sia aperta un'indagine sull'attacco ad Unifil

L'ambasciatore della Cina all'Onu ha chiesto che l'attacco all'Unifil in Libano sia "indagato". Nel suo intervento al Consiglio di sicurezza, Fu Cong ha anche auspicato che "i responsabili paghino le conseguenze"

Hezbollah: 'Fallito tentato omicidio capo sicurezza, Safa è vivo'**

Le Idf hanno ''fallito'' nel loro ''tentativo di assassinare Wafiq Safa, capo dell'apparato di sicurezza di Hezbollah'' nonché cognato di Hassan Nasrallah, obiettivo dei due raid israeliani condotti questa sera sul centro di Beirut. Lo ha riferito Hezbollah, secondo quanto riporta l'emittente al-Manar che cita ''una fonte del comando del partito''.

Cina a Onu: "Responsabili ne rispondano"

“Chiediamo che l’incidente venga sottoposto a indagine e i responsabili  ne rispondano”. Lo ha detto il rappresentante della Cina nel suo  intervento al Consiglio di sicurezza, commentando l’attacco di Israele  alle forze di pace Unifil nel sud del Libano. La Cina ha 418 peacekeeper  nel contingente Unifil.

Gb all'Onu: 'Gli attacchi alle forze di pace sono inaccettabili'

"Gli attacchi alle forze di pace sono inaccettabili". Lo ha detto l'ambasciatrice della Gran Bretagna all'Onu, Barbara Woowdward, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza. "L'Iran deve immediatamente fermare gli attacchi a Israele e il suo sostegno alle milizie per evitare che una situazione già tragica dal punto di vista umanitario si deteriori ulteriormente".

Sale a 22 morti e 117 feriti il bilancio dei raid su Beirut

Continua a salire il bilancio delle vittime dei raid israeliani su Beirut: ventidue persone sono state uccise e 117 sono rimaste ferite nei due attacchi. Lo indica un nuovo rapporto del ministero della Sanità libanese. Secondo fonti della sicurezza libanese, citate dai media israeliani, il capo negoziatore di Nasrallah, Wafik Safa, obiettivo del raid, sarebbe sopravvissuto.

Forum ostaggi: impensabile che Unrwa possa vincere Nobel Pace

"Domani verrà annunciato il premio Nobel per la pace e Unrwa è uno dei candidati. L'idea che questa organizzazione possa vincere un premio Nobel per la Pace è impensabile. Nell'ultimo anno, a partire dagli orribili eventi del 7 ottobre, le prove contro Unrwa si sono accumulate. Tra queste ci sono immagini di un assistente sociale di Unrwa che trasporta il corpo di Yonatan Samerano, 21 anni, registrazioni di insegnanti di Unrwa che hanno rapito donne, e la stessa Unrwa che ammette che 9 dei suoi dipendenti potrebbero essere stati coinvolti negli attacchi del 7 ottobre". Così in una nota Benedetto Sacerdoti rappresentante per l'Italia del Forum delle famiglie degli ostaggi.

Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari

Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani  starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi  giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il  momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli  impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI

Tajani: Unifil deve resta per evitare che la situazione degeneri

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato al Tg2 Post che la missione Unifil resta nell'area. 'Sì, lo confermo. Non è il governo italiano che decide lo spostamento delle truppe delle Nazioni Unite. I militari italiani sono stati sempre disponibili, sia con gli israeliani, sia con Hezbollah: hanno svolto benissimo il lavoro e a loro va la mia solidarietà e quella di tutto il governo e degli italiani per come si sono comportati da portatori veri di pace. Noi li seguiamo come fossero nostri figli", ha sottolineato Tajani. "La missione deve continuare per evitare che la situazione degeneri", ha precisato.

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