"Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. Ho detto all'ambasciatore di riferire al governo israeliano che le Nazioni Unite e l'Italia non possono prendere ordini dal governo israeliano" così il ministro della Difesa in conferenza stampa a Palazzo Chigi per fare il punto sulla situazione in Libano dopo gli spari contro il quartier generale e due basi italiane della missione Unifil da parte dell'esercito israeliano
"Italia e Nazioni Unite non possono prendere ordini da Israele". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi sull'attacco israeliano alle basi Unifil. Insieme a lui il comandante di vertice interforze, generale Francesco Figliuolo. "Non si tratta di un errore o un incidente" e non può essere una giustificazione il fatto che Israele avesse chiesto di evacuare le basi, ha aggiunto il ministro, "vogliamo capire perchè è successo quello che è successo".
Crosetto: "Atti compiuti da forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra"
"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra, si tratta di gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali, non giustificate da alcuna ragione militare" ha detto ancora il ministro della Difesa. Su un eventuale ritiro di Unifil dal sud del Libano "la decisione spetterebbe alla comunità internazionale ma non siamo ancora a quel punto" ha aggiunto.
Crosetto: "Ritiro Unifil non è scelta nazionale"
"Abbiamo preparato piani di contingenza per qualsiasi avvenimento, accelerando i tempi di intervento se necessario" ma ritirare il contingente Unifil dal Libano "non è una scelta nazionale, è una scelta dell'Onu e ci rifletteranno i 40 paesi contributori. La mia idea è far prevalere spazi di pace, non far passare l'idea che possa esserci una continua guerra" ha commentato il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Crosetto: "Implementare missione italiana addestramento in Libano"
La missione bilaterale Mibil, di formazione delle forze armate libanesi, è fondamentale e adesso è ridotta perché non ci sono condizioni di sicurezza, ma in futuro dovrà esser implementata. Parlo di tempi di pace, non sicuramente sotto i bombardamenti". ha aggiunto l ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Crosetto: "Esercito libanese ed afghano? A Beirut sono democratici"
"La differenza tra le forze armate libanesi e l'esercito afghano è che in Libano esiste una cultura democratica non paragonabile a quella dell'Afghanistan. Il Libano ha una sensibilità democratica, il suo problema è che è una nazione che ha due milioni di profughi e una percentuale di profughi sulla popolazione che non ha nessun altro Paese al mondo" ha commentato il ministro Crosetto. "Abbiamo una condizione che in qualunque altro Paese al mondo avrebbe fatto scoppiare di tutto e nonostante tutto finora il Libano aveva tenuto un precario equilibrio che questo attacco israeliano sta mettendo in crisi. Da quel territorio arrivano attacchi a Israele, che vuole far tornare nei loro territori gli sfollati nel nord di Israele".
Crosetto: "Fondamentale dialogo tra Meloni e Schlein"
Il dialogo tra Giorgia Meloni e Elly Schlein sul Medio Oriente "secondo me è fondamentale. Ci sono dei temi su cui la contrapposizione politica non ha alcun senso. Ci sono cose su cui non si fa polemica e le questioni internazionali sono una di quelle". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi rispondendo ad una domanda dei giornalisti. "Abbiamo bisogno del sostegno e di avere tutte le informazioni possibili e immaginabili. Io oggi ho deciso di venire qua perchè era un momento fondamentale. Abbiamo bisogno - sottolinea Crosetto - dell'aiuto e dei consigli di tutti. Servono meno le critiche fatte in modo strumentale. Non stiamo parlando di cose che riguardano Fratelli d'Italia o il centrodestra ma stiamo parlando di cose che riguardano l'Italia e la pace nel mondo".