Esplora tutte le offerte Sky

Guerra Ucraina Russia, Zelensky incontra a Kiev il cardinal Parolin

©Ansa
Telefonata Trump-Zelensky, concordato un incontro sulla pace
NEWS
Telefonata Trump-Zelensky, concordato un incontro sulla pace
00:01:53 min

Il presidente ucraino ha riferito di aver avuto un incontro ''costruttivo'' con il Segretario di Stato della Santa Sede. "Ci siamo concentrati - ha spiegato - sulle decisioni del primo summit di pace e sul ruolo del Vaticano nello stabilire una pace giusta e duratura per l'Ucraina". Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba è in visita in Cina per discutere le modalità di una soluzione pacifica del conflitto

in evidenza

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un incontro ''costruttivo'' con il Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin, in visita a Kiev. Lo ha scritto lo stesso Zelensky su 'X' dicendo che con Parolin ''abbiamo discusso delle conseguenze dell'aggressione russa contro l'Ucraina, del terrorismo aereo in corso, della difficile situazione umanitaria e degli esiti del nostro incontro con Papa Francesco a giugno''. In particolare, ha aggiunto, ''ci siamo concentrati sulle decisioni del primo summit di pace e sul ruolo del Vaticano nello stabilire una pace giusta e duratura per l'Ucraina. Sono grato per il sostegno del Cardinale al nostro Paese e al nostro popolo''.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è arrivato in Cina, alleata della Russia che sta provando a fare da mediatore fra i due Paesi in guerra, in una visita che punta a discutere le modalità di una soluzione pacifica. La visita di Kuleba, che durerà fino a venerdì, è la prima in Cina dall'inizio dell'operazione russa, pochi giorni dopo le aspre critiche della Nato contro gli aiuti economici di Pechino a Mosca e una settimana dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto, per la prima volta, la porta ai colloqui con la Russia, dicendosi favorevole alla presenza di Mosca a un futuro vertice di pace. 

Le forze armate russe hanno rivendicato di aver abbattuto 21 droni lanciati dai militari ucraini sulla Crimea e sul Mar Nero nelle prime ore di oggi, spiegando che uno di questi ha colpito un traghetto nel porto di Kavkaz. Come spiega il governatore della Crimea Veniamin Kondratyev, la nave colpita si trovava nello stretto di Kerch e dopo l'attacco si è scatenato un incendio. 



Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog finisce qui

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Quante armi nucleari possiede Mosca e dove possono colpire

Avviate le  esercitazioni dello Stato Maggiore Generale russo  sull'uso di armi  nucleari non strategiche. Le esercitazioni saranno dedicate "ai    preparativi e al dispiegamento" di armi nucleari tattiche e hanno come    obiettivo quello di "garantire l'integrità territoriale e la  sovranità   dello Stato russo". LE TESTATE NUCLEARI 

Morti, avvelenati o in carcere, ecco che fine hanno fatto i nemici di Putin

Sono numerosi i decessi misteriosi e controversi di personaggi non graditi    al presidente russo. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello di Alexei  Navalny che è morto il 16 febbraio 2024 nella colonia penale a regime    speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo-Nenets, dove era    rinchiuso LE MORTI SOSPETTE

Russia, giornalista Usa Evan Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Il giornalista americano del Wall Street Journal era accusato di    spionaggio e il processo, che si è svolto a porte chiuse, è iniziato  il   26 giugno. Biden: "Stiamo spingendo per il rilascio". LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Ucraina-Russia, Mosca schiera per la prima volta il sistema Prometheus

I russi schierano il loro unico sistema di difesa aereo in Crimea, la  penisola ucraina occupata e annessa nel 2014. Si tratta dell'S-500, più  conosciuto come Prometheus, e promette di intercettare i missili  balistici e altre armi a distanza. Non era mai stato utilizzato in  battaglia fino ad ora. ECCO DI COSA SI TRATTA

Zelensky: Harris? Importante non diminuisca lavoro per pace giusta

"Oggi, il capo dell'ufficio del Presidente Andriy Yermak ha parlato con Phil Gordon, consigliere per la sicurezza nazionale del vicepresidente americano Kamala Harris. È stato a livello di vicepresidente che l'America ha partecipato al primo vertice di pace ed è importante che le dinamiche del nostro lavoro congiunto lavorino per il bene di una pace giusta". Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky parlando nel suo messaggio serale della candidata dem Kamala Harris. Il presidente ha sottolineato che "tutti i nostri partner a tutti i livelli sanno e continueranno a sapere quali prospettive ci sono e che una pace giusta può davvero essere ripristinata il più presto possibile".

Strategia di Putin, da proposta per accordo con Kiev al potenziamento delle armi nucleari

Il presidente russo ha fatto sapere che Mosca prevede di continuare a  sviluppare i propri armamenti nucleari "come garanzia di deterrenza  strategica e equilibrio di potere nel mondo". Ma qual è la situazione  sul campo? E qual è la posizione della Nato di fronte delle manovre  russe? Intanto, l'Ucraina ha detto "no" alla proposta di accordo  avanzata dai russi. LA SCHEDA

Guerra in Ucraina, Russia sgancia la bomba planante FAB-3000: cos’è e come funziona

Pochi  giorni fa l’esercito russo ha sganciato l'ordigno su un obiettivo in  Ucraina. Lo sgancio è avvenuto da un bombardiere Sukhoi Su-34, e aveva  come obiettivo un edificio Lyptsi - una cittadina pochi chilometri a  nord di Kharkiv - che secondo l’intelligence di Mosca era utilizzato  come punto di raccolta dall’esercito ucraino. I DETTAGLI

Guerra in Ucraina, da Bucha a Kramatorsk: le peggiori stragi di civili

L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla  città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro  centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture  sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. Ecco quali sono stati gli attacchi  più cruenti per la popolazione ucraina. L'APPROFONDIMENTO

F-16 all’Ucraina, dai radar di precisione all’addestramento dei piloti: tutte le incognite

L’imminente arrivo degli aerei di fabbricazione statunitense nelle basi di Kiev, dovrebbe nei piani aiutare a coprire dal punto di  vista numerico le perdite subìte dall'inizio delle ostilità con la  Russia. Ma la fornitura di caccia a questo punto del conflitto interroga  gli analisti, divisi tra chi crede possibile una svolta nella controffensiva e chi vede troppi ostacoli ad  una reale efficacia dei velivoli. Un mese fa il presidente ucraino  Volodymyr Zelensky dalla Moldavia aveva ringraziato gli Alleati Nato  parlando di un'offerta "seria e potente". IL PUNTO

Mosca vieta l'ingresso a 13 cittadini giapponesi

In risposta alle sanzioni di Tokyo, Mosca introduce il divieto d'ingresso nella Federazione Russa per 13 cittadini giapponesi. Lo si legge in un messaggio del ministero degli Esteri russo. "In risposta alle sanzioni in corso da parte del Giappone contro il nostro Paese in relazione ad un'operazione militare speciale, è stato deciso di vietare permanentemente l'ingresso nella Federazione Russa ai seguenti cittadini giapponesi: il presidente dell'Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale Tanaka Akihiko, il presidente della il consiglio di amministrazione della Toyota Motor Toyoda Akio, il fondatore della società Rakuten, Mikitani Hiroshi, e altri ancora”.

Spesa militare Nato, Italia lontana dalla soglia del 2%: la situazione negli altri Paesi

Il vertice a Washington è l’occasione per l’Alleanza di ribadire la  necessità che tutti i Paesi arrivino al 2% del proprio Pil nelle spese  militari e il proprio impegno per l’Ucraina. L’Italia è uno dei pochi  Stati nel Continente europeo che non investe quanto dovrebbe: secondo le  stime Nato nel 2023 Roma ha speso 28,6 miliardi per la Difesa, circa 10  miliardi in meno rispetto ai 39 previsti dalla soglia. Di questo si è  parlato a “Numeri”, programma di Sky TG24. COSA SAPERE

Russia, esperti Onu denunciano processi farsa ai giornalisti

Due esperte indipendenti delle Nazioni Unite hanno denunciato i "processi fasulli" e le recenti condanne in Russia per Evan Gershkovich e Alsu Kurmasheva e ne hanno chiesto la liberazione immediata. "Siamo scioccate" dalla condanna del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e della collega di Radio Free Europe/Radio Liberty Alsu Kurmasheva per "crimini che non hanno commesso. Il loro unico 'crimine' è stato quello di aver riportato notizie sulla Russia, inclusa la guerra contro l'Ucraina. La natura affrettata e segreta dei loro processi - rispettivamente della durata di tre e due giorni e a porte chiuse - è l'ennesima dimostrazione dei processi fasulli e delle condanne su accuse inventate nei confronti di giornalisti che stavano semplicemente facendo il loro lavoro", affermano la relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nella Federazione Russa, Mariana Katzarova, e la relatrice speciale Onu sul diritto alla libertà di opinione e di espressione, Irene Khan, in una dichiarazione resa nota a Ginevra. Insieme a Evan Gershkovich e Alsu Kurmasheva, almeno 33 giornalisti sono attualmente detenuti in Russia, affermano rilevando in Russia "una pericolosa tendenza a intensificare la repressione nei confronti dei media indipendenti e delle voci dissenzienti dall'inizio dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022". Le due esperte chiedono alla Russia il rilascio immediato e incondizionato di tutti i giornalisti detenuti esclusivamente per aver svolto il loro lavoro e di abrogare tutte le leggi che limitano indebitamente la libertà di espressione.

Guerra in Ucraina, ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti

L’economia  russa - a dispetto delle previsioni di forte contrazione negli ultimi  anni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e le conseguenti sanzioni  economiche disposte da Stati Uniti ed Ue - non solo non è affondata, ma è  invece in crescita e diversi oligarchi si stanno arricchendo. A dirlo è  un’analisi condotta dall’agenzia Bloomberg, secondo cui almeno  una dozzina di imprenditori hanno guadagnato più di 11 miliardi di  dollari nel 2023 e primo trimestre del 2024. Molti di questi hanno  stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin e alcuni sono  anche stati colpiti dalle sanzioni per la guerra in Ucraina, che è ormai  entrata nel terzo anno di combattimenti. LA SCHEDA

La città di Mosca darà 20.000 euro ai cittadini che si arruolano

Gli abitanti di Mosca che si arruolano nell'esercito russo riceveranno un pagamento aggiuntivo una tantum di 1,9 milioni di rubli, cioè circa 20.000 euro: lo riferiscono diversi media russi citando l'amministrazione comunale di Mosca. La misura viene annunciata non a caso nel pieno dell'aggressione militare contro l'Ucraina da parte delle truppe russe. "Il governo di Mosca ha deciso di fornire alle persone che hanno stipulato un contratto di servizio militare con il ministero della Difesa russo un pagamento aggiuntivo una tantum: una nuova misura di sostegno sociale da parte di Mosca per un importo di 1,9 milioni di rubli sarà a disposizione del personale militare selezionato dal punto di selezione della città per il servizio militare con contratto a partire dal 23 luglio 2024. Il decreto corrispondente è stato firmato dal sindaco di Mosca Sergei Sobyanin", recita una nota citata dall'agenzia di stampa statale russa Tass. Secondo l'ufficio del sindaco, "l'importo totale dei pagamenti a un soldato a contratto" proveniente dalla capitale russa "sarà di oltre 5,2 milioni di rubli per il primo anno di servizio", cioè quasi 55.000 euro. Citando dati del gruppo "Re: Russia", la testata online indipendente Meduza scrive che il governo russo ha pagato ai soldati e ai loro familiari stipendi e risarcimenti per un totale compreso tra 31 e 33,9 miliardi di dollari tra il luglio del 2023 e il giugno del 2024, cioè l'equivalente dell'1,4-1,6% del Pil previsto per il 2024 e il 7,5-8,2% delle spese del bilancio federale.

Shevchuk: Santa Sede farà tutto il possibile per pace giusta

"La Santa Sede farà tutto il possibile affinché venga trovata una formula di pace operativa e giusta per porre fine all'aggressione russa in Ucraina". Così, in un commento rilasciato alla stampa e riportato dal Sir, l'arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, parla della visita del cardinale segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin in Ucraina definendola "storica". "Oggi - osserva Shevchuk - molti smettono di parlare della tragedia del popolo ucraino, e quindi la sua visita da noi non è solo un gesto per manifestare solidarietà al popolo ucraino da parte di papa Francesco, ma è anche un messaggio alla comunità internazionale". Nel ripercorrere le tappe di questo intenso viaggio, Shevchuk ricorda l'incontro con il Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose e "la conversazione estremamente sincera, molto aperta, in certi momenti persino incisiva". Secondo quanto fa sapere l'arcivescovo maggiore dei greco-cattolici ucraini, nel corso dell'incontro, il card. Parolin ha evidenziato la "triplice missione della Santa Sede riguardo alla guerra in Ucraina". La prima missione "è fare tutto il possibile affinché il mondo non dimentichi questa guerra". La seconda missione è quella umanitaria. A questo riguardo, si è discusso anche "dell'attività della Santa Sede per la liberazione dei prigionieri di guerra. In particolare - scrive Shevchuk -, si è sottolineata la necessità di poter visitare i prigionieri di guerra militari e civili che, oggi, sono detenuti illegalmente dalla Russia, portando loro cibo, vestiti necessari e, soprattutto, letteratura religiosa - ciò, di cui hanno bisogno per la loro vita spirituale". Il terzo livello di servizio riguarda la diplomazia. Parolin ha sottolineato che la diplomazia vaticana "ha un unico obiettivo, promuovere una pace giusta e prevenire la guerra" perchè "la guerra non può mai essere uno strumento per risolvere i problemi contemporanei, perché la guerra è sempre una sconfitta per l'umanità". Pertanto, Parolin ha dichiarato che "il Vaticano, fin dall'inizio, sostiene la Formula di Pace del presidente dell'Ucraina. Ovviamente, sostiene in modo specifico le aree dove ha competenza, in particolare nelle questioni umanitarie".

Abu Mazen riceve inviato speciale russo Safronkov

Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen)  ha ricevuto presso la sede presidenziale nella città di  Ramallah, l'inviato speciale russo per il Medio Oriente Vladimir  Safronkov, alla presenza dell'ambasciatore russo in Palestina, Goche  Buachidze. L'ospite russo - scrive l'agenzia palestinese Wafa - ha trasmesso al  presidente Abbas i saluti del Presidente russo Vladimir Putin,  sottolineando la ferma posizione della Federazione Russa nei confronti  della questione palestinese e sostenendo i diritti del popolo  palestinese alla libertà e all'indipendenza. Abbas ha trasmesso i suoi saluti e il suo apprezzamento al Presidente  Putin per la ferma posizione della Russia nei confronti del popolo  palestinese, sottolineando le relazioni storiche che legano i due Paesi  amici. Il Presidente Abbas ha informato l'ospite russo sugli ultimi  sviluppi nella scena palestinese e sulla continua aggressione israeliana  contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania,  compresa Gerusalemme. Abbas - prosegue la Wafa - ha inoltre ribadito l'urgente necessità di  fermare immediatamente l'aggressione israeliana, di consegnare aiuti  umanitari all'intera Striscia di Gaza, di completare il ritiro  israeliano dalla Striscia, di fermare gli attacchi israeliani in  Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.

Russia verso un ampliamento della legge su enti 'indesiderati'

La Duma di Stato - il ramo basso del Parlamento russo - ha adottato in terza e ultima lettura un progetto di legge che prevede la possibilità di riconoscere come "indesiderate" anche le organizzazioni fondate o partecipate da enti governativi stranieri. Lo riporta la testata online Meduza. Per diventare legge, il progetto deve essere ancora approvato dal Senato e poi firmato dal presidente russo. La proposta arriva in un momento di tensione politica tra Russia e Occidente, e mentre Mosca inasprisce la repressione del dissenso e il controllo sulla società civile. In questi anni il Cremlino ha bollato come enti "indesiderati" gruppi di opposizione, organizzazioni per la difesa dei diritti umani, organizzazioni per il monitoraggio indipendente delle elezioni come Golos, giornali indipendenti come Novaya Gazeta Europe e Meduza, e persino enti per la difesa dell'ambiente come Greenpeace e il ramo internazionale del Wwf.

Vucic: 'Nessun peggioramento dei rapporti con Putin'

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha smentito le notizie diffuse negli ultimi tempi da taluni media su un presunto peggioramento dei suoi rapporti con il presidente russo Vladimir Putin. Parlando con i giornalisti nel corso di una visita oggi a Nis (sud della Serbia), Vucic ha ricordato un suo cordiale incontro con Putin in occasione dell'ultimo vertice sulla Via della seta a Pechino lo scorso ottobre. La Serbia, ha detto, è in ottimi rapporti con la Federazione russa, e continuerà ad averli nonostante coloro che vorrebbero il contrario. "Non vi preoccupate dei miei rapporti con la Federazione russa, che sono ottimi", ha detto il presidente serbo.

Russia, denunciò guerra, 8 anni in contumacia a reporter

Un tribunale di Mosca ha condannato in contumacia a otto anni e mezzo di reclusione il giornalista Mikhail Zygar accusandolo di "diffusione di informazioni false" sull'esercito russo per aver denunciato le atrocità di cui i soldati russi sono accusati a Bucha. Lo riporta la testata online Mediazona. Le accuse contro Zygar, 43 anni, deriverebbero da alcuni suoi post pubblicati su internet nell'aprile del 2022.

Kuleba, serve "dialogo diretto" con Cina sulla pace

Per il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, è "importante" che l'Ucraina e la Cina, alleata della Russia, parlino direttamente dei piani per risolvere il conflitto in Ucraina. "E' molto importante che Kiev e Pechino si impegnino in un dialogo diretto e in uno scambio di posizioni", ha affermato il capo della diplomazia ucraina in un video pubblicato sui social media dopo il suo arrivo a Pechino.



Zelensky: "Con Parolin incontro costruttivo"


Il cardinal Parolin incontra a Kiev il presidente Zelensky

"Ho avuto un incontro significativo con il Segretario di Stato della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin. Abbiamo discusso delle conseguenze dell'aggressione russa contro l'Ucraina, del terrorismo aereo in corso, della difficile situazione umanitaria e degli esiti del nostro incontro con Papa Francesco a giugno in Italia. Ci siamo concentrati in particolare sulle decisioni del primo vertice di pace e sul ruolo del Vaticano nello stabilire una pace giusta e duratura per l'Ucraina. Sono grato per il sostegno del Cardinale al nostro Paese e al nostro popolo". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Parlamento ucraino proroga la legge marziale e la mobilitazione

Il parlamento ucraino ha approvato i progetti di legge sul prolungamento della legge marziale e sulla mobilitazione generale presentati dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A riferirlo è il deputato ucraino Yaroslav Zhelezniak in un messaggio su Telegram. "Il Parlamento ha sostenuto la proroga della legge marziale per 90 giorni, dal 12 agosto al 9 novembre", ha scritto il parlamentare sottolineando che ora "è necessaria solo la firma del presidente". In un altro messaggio, Zhelezniak ha riferito che il Parlamento "ha inoltre sostenuto la proroga della mobilitazione generale per 90 giorni, anche in questo caso dal 12 agosto al 9 novembre". "Si tratta - ha sottolineato il deputato - del 12esimo voto del Parlamento su questi due temi". 

Peskov: "Furto beni russi da parte Ue non resterà senza risposta"

''Certamente non resterà senza risposta'' quello che il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito ''il furto di beni russi da parte dell'Europa''. Riferendosi alla decisione della Ue di utilizzare a favore dell'Ucraina i profitti dei beni russi congelati, Peskov ha detto che ''le azioni di questi ladri non possono essere lasciate senza risposta''.In particolare, Peskov ha affermato che ''valuteremo l'opportunità di perseguire giuridicamente e legalmente quegli individui coinvolti nel prendere decisioni e nell'implementare tali decisioni, perché questa è una violazione del diritto internazionale, viene calpestato il diritto di proprietà".

La prima tranche di fondi provenienti dal congelamento di beni russi, pari a 1,4 miliardi di euro, darà la possibilità all'Unione europea nella prima settimana di agosto di acquistare mezzi di difesa aerea e munizioni per Kiev.

Mosca: Abu Mazen visiterà la Russia a metà agosto

Il presidente palestinese Abu Mazen visiterà la Russia a metà agosto. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov, citato da Ria Novosti. "Presto. A metà agosto, anche un po' prima", ha detto ai giornalisti. 

Ue, 'finora nessun rischio dallo stop di Kiev al petrolio russo'

La Commissione europea sta "raccogliendo maggiori informazioni" sullo stop di Kiev alle forniture di petrolio russo verso l'Ue attraverso l'oleodotto Druzhba: "al momento non vi è alcun impatto immediato sulla sicurezza dell'approvvigionamento petrolifero dell'Ue". Lo ha detto un portavoce dell'esecutivo Ue spiegando che Bruxelles sta ora "esaminando" la lettera inviata ieri da Ungheria e Slovacchia nella quale i ministri degli Esteri dei due Paesi denunciano che l'azione ucraina di interrompere il transito del greggio di Lukoil mette a rischio la sicurezza energetica di entrambi i Paesi. La Commissione europea "è pronta a sostenere gli Stati membri colpiti nella ricerca di una soluzione insieme all'Ucraina", ha sottolineato il portavoce, indicando che la situazione è sotto monitoraggio e che Bruxelles è "in stretto contatto con le autorità ungheresi, con quelle slovacche e con Kiev". Budapest e Bratislava "hanno richiesto una riunione del comitato di politica commerciale" Ue domani "e questo offrirà una opportunità per discutere la questione", ha riferito ancora il portavoce. 

Mosca, 'eliminati 50 istruttori stranieri in Ucraina'

Il ministero della Difesa russo ha annunciato di avere "eliminato circa 50 istruttori stranieri" in un attacco realizzato con il sistema missilistico Iskander-M sul villaggio di Dergachi, nella regione ucraina di Kharkiv. Lo riportano le agenzie Tass e Interfax.

Parolin in Ucraina, visita la chiesa di San Nicola a Kiev

"In visita in questi ultimi giorni in Ucraina, il card. Pietro Parolin non ha potuto fare a meno di visitare la Chiesa e la comunità di San Nicola a Kiev: incontro sincero e preghiera per tutto ciò che è più desiderato dai parrocchiani: una rapida vittoria sul nemico, una giusta pace e, ovviamente, per il ritorno ufficiale dell'edificio della Chiesa alla comunità". Lo scrive su Facebook l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, pubblicando anche foto della visita. 

Mosca, conquistato un altro villaggio nel Donetsk

Il ministero della Difesa russo ha affermato che l'esercito ha conquistato il villaggio di Ivano-Darivka, nella regione orientale ucraina di Donetsk. Lo riporta la Tass. 

Isw, il Cremlino legittima la persecuzione dei dissidenti

La bozza della nuova cosiddetta strategia antiterrorismo della Russia codifica i termini per legittimare la persecuzione di coloro che non sono d'accordo con le politiche del Cremlino e la sua guerra contro l'Ucraina: lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). Mosca sta adottando misure per codificare termini che ampliano la definizione ufficiale russa di estremismo perseguibile, come parte dei suoi continui sforzi per perseguire penalmente e soffocare l'opposizione interna al Cremlino e alla sua guerra in Ucraina, si legge nel rapporto del centro studi statunitense. Ieri il ministero degli Interni russo ha pubblicato una bozza della nuova cosiddetta strategia antiterrorismo, che stabilisce le definizioni legali di "russofobia" e "xenofobia", oltre a modificare le definizioni di "radicalismo", "lotta all'estremismo" e "temi della lotta all'estremismo". Il think tank osserva che queste definizioni, in particolare la disposizione che inquadra il sostegno ai cambiamenti della Costituzione russa come "radicalismo", tentano di collegare informalmente e persino di definire l'opposizione alle azioni e alla struttura attuali del governo russo come intolleranza etnica nei confronti dei russi che sostengono le politiche del Cremlino e la guerra in Ucraina, odio per la cultura e la storia russa e sostegno agli Stati che sono "ostili" alla Russia nella mente dei russi. Gli analisti dell'Isw aggiungono che il Cremlino sta probabilmente cercando di usare queste definizioni e ulteriori vessazioni per accattivarsi i favori dei cosiddetti ultranazionalisti russi, dal momento che Mosca ha recentemente intensificato la repressione dell'immigrazione clandestina tra le tensioni etniche con il pretesto di combattere l'estremismo, ma non ha affrontato adeguatamente la minaccia dell'estremismo islamico nel Paese stesso. 

Card. Parolin: "Papa vorrebbe contribuire a sentieri di pace"

Con la sua visita a in Ucraina, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha voluto portare il messaggio di vicinanza del Papa, il quale – ha detto lo stesso cardinale parlando con i media locali - “condivide il dolore del popolo ucraino” e “vorrebbe contribuire a formare sentieri di pace”. Le parole del cardinale sono state pronunciate a margine della visita del segretario di Stato vaticano alla cattedrale greco-cattolica Resurrezione di Cristo, la sede dell’Arcivescovo maggiore, avvenuta lo scorso 21 luglio. Il cardinale Parolin ha intrattenuto una approfondita conversazione con Sviatoslav Shvechuk, capo e padre della chiesa greco-cattolica ucraina. 

Il cardinale Parolin è in Ucraina dall’11 a oggi. Scopo principale della sua presenza è stata la partecipazione al termine del pellegrinaggio al santuario mariano di Berdychev, che è il luogo di pellegrinaggio dei cattolici di rito latino in Ucraina. Il cardinale è stato nominato da Papa Francesco suo Legato per le celebrazioni riguardanti il pellegrinaggio. 

Nel corso della conversazione, Sviatoslav Shevchuk ha ringraziato il cardinale Parolin per la visita durante la guerra, gli ha raccontato dettagliatamente il servizio svolto dalla Chiesa greco-cattolica ucraina nel contesto degli orrori della guerra, e ha chiesto di portare i ringraziamenti al Papa per gli sforzi profusi dalla Santa Sede per la liberazione dei due sacerdoti greco- cattolici Ivan Levytsky e Bohdan Heleta, che sono stati tenuti in cattività per quasi due anni e liberati lo scorso 28 giugno in una operazione di scambio di prigionieri. La Santa Sede, e in particolare il Papa all’urbi et orbi di Pasqua, ha chiesto una liberazione degli ostaggi e uno scambio completo dei prigionieri secondo la formula “tutti per tutti”.

Mosca, reagiremo se nostri asset in Europa usati per Kiev

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che la Russia risponderà a un eventuale utilizzo dei proventi dagli asset russi in Europa per sostenere militarmente l'Ucraina invasa dalle truppe del Cremlino. Lo riporta l'agenzia Interfax. "In un modo o nell'altro, ci sarà una risposta. Queste azioni da ladri non possono rimanere senza reciprocità", ha dichiarato Peskov. "Naturalmente esploreremo la possibilità di perseguire legalmente le persone coinvolte nell'adozione e nell'attuazione di queste decisioni, poiché si tratta di una violazione del diritto internazionale, violazione dei diritti di proprietà e così via", ha detto. 

Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba arrivato in Cina

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è arrivato oggi a Pechino su invito del suo omologo Wang Yi, nella sua prima missione in Cina dall'aggressione della Russia ai danni di Kiev lanciata a febbraio del 2022, allo scopo di discutere tutte le modalità praticabili per la ricerca di una soluzione politica alla guerra in corso nell'est dell'Europa.   Nonostante gli stretti legami economici, diplomatici e militari con Mosca, Pechino ha espresso più volte la volontà di svolgere un ruolo di mediatore nel conflitto, presentandosi come un interlocutore misurato nei confronti degli occidentali, accusati di "gettare benzina sul fuoco" consegnando armi all'Ucraina.   La visita di Kuleba, che durerà fino a venerdì 26 luglio, è maturata dopo le aspre critiche Nato agli aiuti economici cinesi a Mosca e a una settimana dall'apertura fatta, per la prima volta, dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai colloqui con la Russia alla presenza di Mosca a un futuro vertice di pace. La prima conferenza a metà giugno in Svizzera si è tenuta alla presenza di un centinaio di Paesi: la Russia non è stata invitata, mentre la Cina ha deciso di non parteciparvi, ritenendo mancassero le condizioni. Per Pechino, tutti i soggetti coinvolti dovrebbero essere presenti ai colloqui così come dovrebbe esserci l'esame di tutte le proposte di pace. "L'argomento principale di discussione sarà la ricerca di modi per fermare l'aggressione russa e il ruolo della Cina nel raggiungimento di una pace giusta e duratura", ha detto il ministero degli Esteri ucraino sulla visita di Kuleba. Sulla missione, la portavoce della diplomazia cinese, Mao Ning, ha affermato che gli scambi si concentreranno sulla "cooperazione sino-ucraina e su altre questioni di interesse comune. La Cina crede ancora che un cessate il fuoco anticipato e la ricerca di una soluzione politica siano nell'interesse comune di tutte le parti", ha precisato Mao nel briefing quotidiano. La Cina condivide con la Russia il desiderio di limitare l'influenza Usa: all'inizio di luglio, il presidente Xi Jinping ha invitato la comunità internazionale a "creare le condizioni" per un "dialogo diretto" Kiev-Mosca. 

L'Iran pianifica il lancio di 2 satelliti in ottobre dalla Russia

I satelliti iraniani 'Hod Hod' e 'Kosar' saranno lanciati in orbita terrestre bassa in ottobre da una stazione in Russia. Lo ha annunciato il capo dell'agenzia spaziale iraniana, Hassan Salariyeh, facendo sapere che il 'Kosar' è stato sviluppato in Iran dalla compagnia privata Omid Faza e da un gruppo di studenti dell'università Amirkabir. "Il satellite Kosar, che è un satellite di osservazione, dovrebbe essere lanciato e messo in orbita quest'anno. Anche il satellite Hod Hod, in quanto satellite di ricerca e comunicazione, dovrebbe essere lanciato contemporaneamente", ha detto Salariyeh, come riferisce Mehr. Kosar è un satellite di osservazione con una risoluzione di immagine di 3,5 metri per pixel, che può essere utilizzato per scopi agricoli, di rilevamento e di demarcazione e ha una durata orbitale di due anni mentre è previsto che Hod Hod venga utilizzato nei settori dell'Internet of Things (IoT), dell'agricoltura, dei trasporti e della gestione delle crisi. 

Ieri 39 bombe guidate russe nel Kharkiv, 5 feriti

Le forze russe hanno lanciato ieri 39 bombe guidate nelle regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord-orientale, ferendo almeno cinque civili: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Syniehubov, come riporta Ukrinform. Negli attacchi sono stati colpiti i villaggi di Hlushkivka, Lisne e Podoly nel distretto di Kupiansk e il villaggio di Ruska Lozova, nel distretto di Kharkiv. La  Russia ha lanciato anche una raffica di razzi contro Ivanchukivka e  Senkove, rispettivamente nei distretti di Izium e Kupiansk. 

Magi: "Trump e i Patrioti fanno gli interessi di Putin e non portano la pace"

"Trump e il suo vice hanno detto che dell'Ucraina a loro non interessa nulla e che qualora vincessero nel giro di poco tempo porterebbero la pace. I leghisti raccontano in maniera surreale che l'invasione dell'Ucraina è colpa di Biden e non dell'imperialismo di Putin. Peccato che i leghisti stiano in Europa con i patrioti, che io definisco patrioti russi, con Orban che, appena assunta la presidenza dell'Unione europea è andato in Russia senza alcun mandato. Dopo 24 ore Putin ha bombardato un ospedale pediatrico ucraino. Se questo è quello che intendono per capacità di portare la pace di questa alleanza transnazionale di conservatori sovranisti, io penso che dobbiamo preoccuparci e sperare che non torni a essere Trump il presidente americano". Lo ha detto questa mattina ad Agorà su RaiTre il segretario di Più Europa Riccardo Magi. 

Tass: "Un morto e 5 feriti in raid di droni vicino alla Crimea"

Una persona sarebbe morta e cinque sarebbero rimaste ferite in quello che le autorità russe denunciano come un attacco di droni ucraini sul porto di Kavkaz, dove sarebbe stato colpito un traghetto: lo sostiene l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, citando i servizi di emergenza locali. 

Isw: "Le forze russe sono recentemente avanzate vicino a Vovchansk, Siversk, Toretsk e Donetsk"

Russia, droni ucraini su nave in porto vicino a Crimea

Droni ucraini hanno attaccato una nave in un porto della Russia meridionale, proprio di fronte alla penisola annessa della Crimea, uccidendo e ferendo alcuni membri dell'equipaggio e i lavoratori. "I droni hanno attaccato una nave traghetto nel porto di Kavkaz", ha dichiarato il governatore russo di Krasnador Veniamin Kondratyev in un post su Telegram. "Purtroppo ci sono feriti e morti tra l'equipaggio e il personale portuale". 

La Cina prova a mediare con Mosca, Kuleba a Pechino

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è arrivato in Cina, alleata della Russia che sta provando a fare da mediatore fra i due Paesi in guerra, in una visita che punta a discutere le modalità di una soluzione pacifica. Nonostante gli stretti legami economici, diplomatici e militari con Mosca, ulteriormente rafforzati dall'invasione russa lanciata nel febbraio 2022, Pechino intende svolgere un ruolo di mediazione nel conflitto. La visita di Kuleba, che durerà fino a venerdì, è la prima in Cina dall'inizio dell'operazione russa, pochi giorni dopo le aspre critiche della Nato contro gli aiuti economici di Pechino a Mosca e una settimana dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto, per la prima volta, la porta ai colloqui con la Russia, dicendosi favorevole alla presenza di Mosca a un futuro vertice di pace. Il primo si è tenuto a metà giugno in Svizzera, con diverse decine di paesi rappresentati ma in assenza della Russia, e quindi anche della Cina.

Kuleba

©Ansa

Guerra in Ucraina, ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti

L’economia russa - a dispetto delle previsioni di forte contrazione negli ultimi anni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e le conseguenti sanzioni economiche disposte da Stati Uniti ed Ue - non solo non è affondata, ma è invece in crescita e diversi oligarchi si stanno arricchendo. A dirlo è un’analisi condotta dall’agenzia Bloomberg, secondo cui almeno una dozzina di imprenditori hanno guadagnato più di 11 miliardi di dollari nel 2023 e primo trimestre del 2024. Molti di questi hanno stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin e alcuni sono anche stati colpiti dalle sanzioni per la guerra in Ucraina, che è ormai entrata nel terzo anno di combattimenti. LA SCHEDA

Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 23 luglio 2024"

Kiev, nella notte distrutti 7 droni russi su 8

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa sull'Ucraina un missile guidato Kh-69 e otto droni kamikaze Shahed, sette dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. Il missile Kh-69, ha aggiunto, "non ha raggiunto il suo obiettivo" grazie alle "contromisure attive" adottate. L'attacco si è concentrato nella regione di Sumy, si legge inoltre nel messaggio. 

Mosca, nella notte abbattuti 25 droni ucraini

Il ministero della Difesa russo ha reso noto che la notte scorsa le sue forze hanno abbattuto 25 droni ucraini. Lo riporta la Tass. Due velivoli senza pilota sono stati distrutti nella regione russa di Bryansk, altri due nella regione di Belgorod e  21 tra la Crimea occupata e il Mar Nero. 

Mosca: "Esplosivi da Italia e Germania per attentati"

Mosca nel mirino di atti terroristici. E' quanto affermano i Servizi segreti che puntano il dito contro Kiev dopo aver bloccato una fornitura per la consegna in Russia di esplosivi e detonatori inviati in pacchi dall'Italia e dalla Germania, nascosti nelle cavità dei ricambi per auto. L'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti scrive che le attività di coloro che pianificavano un attentato in Russia erano dirette dall'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Gli aggressori che preparavano un atto terroristico sono stati identificati e arrestati, mentre le loro attività sono state supervisionate dal vice capo dell'ufficio di Zelensky, Roman Mashovets, che è ricercato in Russia" si legge in un comunicato del Servizio di sicurezza russo (Fsb).

Ucraina: Repubblica Ceca fornirà droni a Kiev

La Repubblica Ceca si è ufficialmente unita alla coalizione internazionale, guidata da Lettonia e Regno Unito, per fornire droni all'Ucraina. Lo ha riferito il ministero della Difesa lettone. la notizia e' rilanciata dalla Pravda ucraina. La Repubblica Ceca si e' unita alla "coalizione dei droni" dopo che la sua delegazione ha firmato un memorandum d'intesa durante il vertice della NATO a Washington l'11 luglio. Dopo l'adesione della Repubblica Ceca, il numero dei partecipanti alla coalizione e' salito a 16.

Zelensky, pronti altri 4 accordi di sicurezza con Paesi partner

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che l'Ucraina sta preparando altri 4 accordi bilaterali di sicurezza con i Paesi partner. "Sono pronte 4 nuove intese. Molto presto inizieremo i negoziati e prepareremo documenti per la firma. Questi accordi riguarderanno il sostegno alla difesa, le finanze e la cooperazione umanitaria", ha detto Zelensky in un video, scrive Ukrinform. "Abbiamo voluto includere diversi Paesi, non solo i membri della Nato. Tuttavia, tutti loro sono ugualmente pronti ad aiutarci a difendere i nostri valori condivisi. E questo avverrà. Indipendentemente da ciò che accade nel mondo, abbiamo bisogno di strumenti propri per sostenere il nostro popolo e il nostro Stato, di accordi di sicurezza che funzionino in qualsiasi condizione. Questo è esattamente ciò che stiamo facendo", ha aggiunto Zelensky. L'Ucraina ha già firmato 25 accordi di sicurezza con, tra gli altri, Stati Uniti, l'Ue, Regno Unito, Germania, Francia, Danimarca, Canada e Italia. 

Mondo: I più letti