
Si tratta di Zagirne, nella regione di Zaporizhzhia. "Zelensky dovrebbe pensare all'offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata". Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. I terroristi che questa mattina avevano preso in ostaggio, armati di coltello, due guardie carcerarie nella prigione di Rostov, nel sud della Russia, sono stati neutralizzati. Illesi gli ostaggi. Comunicato finale del summit di pace in Svizzera approvato non da tutti i partecipanti
in evidenza
Sono stati uccisi i sei detenuti dell'Isis che questa mattina avevano preso in ostaggio due guardie carcerarie nel centro di custodia cautelare nella regione di Rostov, nel sud della Russia. Gli ostaggi sono illesi. "Durante un'operazione speciale (...) i criminali sono stati eliminati e i dipendenti presi in ostaggio sono stati rilasciati e non sono rimasti feriti", hanno riferito in un comunicato i servizi penitenziari.
Comunicato finale del summit di pace in Svizzera approvato non da tutti i partecipanti al vertice: "riafferma l'integrità territoriale" dell'Ucraina. Il comunicato finale del vertice di Lucerna è stato firmato da 80 Paesi, su 92 presenti a vari gradi di rappresentazione. I Paesi che non compaiono sulla lista sono: Armenia, Brasile (osservatore), Colombia, Vaticano (osservatore), India, Indonesia, Libia, Messico, Arabia Saudita, Sud Africa, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti. Nella lista dei firmatari compaiono la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio d'Europa ma non altre organizzazioni internazionali.
Mosca intanto ha rivendicato la conquista di un'altra città nel sud dell'Ucraina. Si tratta di Zagirne, nella regione di Zaporizhzhia. "Zelensky dovrebbe pensare all'offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata". Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Gli approfondimenti:
- Spesa militare, quali Paesi hanno investito di più nel 2023. La classifica
- Cosa sono i Patriot e i Samp/T che Kiev chiede agli alleati
- Ucraina, quali sono i Paesi che forniscono più aiuti a Kiev?
- Linea baltica, accordo di difesa antirusso tra Estonia, Lettonia e Lituania. Cosa sapere
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui
Continua a seguire tutti gli aggiornamenti sul liveblog di lunedì 17 giugno
Guerra Ucraina, come funzionano i caccia Mirage 2000-5 che Parigi invierà a Kiev
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato durante le celebrazioni dell'80esimo anniversario del D-Day che spedirà all'esercito ucraino alcuni dei suoi caccia di difesa aerea. Tra i loro fiori all'occhiello un sistema radar particolarmente avanzato, capace di funzionare con missili MICA e SCALP. "La Francia è pronta a partecipare direttamente al conflitto militare in Ucraina", ha denunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. DI COSA SI TRATTA
Guerra Ucraina, Yermak a Sky Tg24: "Non attacchiamo civili come fa la Russia"
"L'Ucraina sta difendeno non solo sè stessa, ma tutta l'Europa e tutto il mondo e il sistema di valori su cui si basa la società civile. E' importante dire che quando uno viene attaccato deve avere la possibilità di difendersi". A dirlo è il braccio destro del presidente ucraino Zelensky, che oggi ha incontrato anche il Papa e il ministro del Made in Italy Adolfo Urso. L'INTERVISTA
Sky TG24 nella fabbrica in Sardegna che produce munizioni per l'Ucraina
La fabbrica di Domusnovas punta a fabbricare quest'anno oltre 15mila munizioni per l'Ucraina. L'impianto è in funzione giorno e notte per soddisfare gli ordini quintuplicati. IL REPORTAGE
Zelensky a Sky TG24: "Da Putin ultimatum, è nuovo nazismo"
Nel corso dell’intervista con il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, il presidente ucraino ha affrontato diversi temi: dalla risposta alla proposta di Putin per fermare la guerra alla conferenza di Lucerna, passando per gli incontri avuti durante il G7 in Italia, ecco che cosa ha detto. L'INTERVISTA ESCLUSIVA
Ucraina, Prodi: 'Come si fa a fare la pace se non si parlano Cina e Usa?'
Ieri e oggi ci sono state "le trattative in Svizzera per la pace in Ucraina ma non c'è la Cina e non c'è la Russia. Come si fa a fare la pace se non c'è il dialogo fra Cina e Usa?". Così Romano Prodi a Repubblica delle Idee.
G7, la dichiarazione finale: dall’Ucraina a Gaza fino alla tregua olimpica, cosa contiene
Mentre il vertice del G7 in Puglia sta volgendo al termine, i leader del gruppo hanno rilasciato la dichiarazione finale dell’incontro. È assente nell’ultima bozza il termine aborto. Ci sono, invece, i diritti Lgbtqia+, la lotta al traffico di essere umani e la richiesta di un cessate al fuoco a Gaza. Nel documento trovano spazio anche il Piano Mattei per l’Africa e l’approccio condiviso dei Paesi nei confronti dell’intelligenza artificiale, fino alla richiesta di rispettare la tregua olimpica. COSA SAPERE
Caso Ucraina sul gas, Kiev dà ok all’acquisto dagli Usa, ma non vieta transito a Gazprom
Kiev ha firmato un accordo con la società statunitense Venture Global per l'importazione di gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Louisiana fino al 2026. Al contempo sta collaborando per consentire al colosso russo dell'energia di passare nel suo territorio anche dopo la scadenza del contratto. Sullo sfondo la battaglia tra Washington e Mosca per il dominio nel mercato europeo del gas. LE NOVITÀ
Meloni in Svizzera: "Uniti per aiutare Ucraina". Ma alcuni Paesi non firmano dichiarazione
La premier, nel suo intervento alla plenaria del vertice per la pace in Ucraina, assicura che il sostegno dell'Italia c'è. Ma le posizioni dei partecipanti non sono d'unità: molti Paesi chiave del Sud Globale, come Arabia Saudita, Messico, India, Brasile, Sud Africa e Indonesia, non hanno firmato la dichiarazione finale in cui si "riafferma l'integrità territoriale" dell'Ucraina. L'INTERVENTO
Svizzera: non arresteremmo Putin se venisse a negoziati
Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe recarsi in Svizzera per partecipare a ipotetici negoziati senza essere arrestato, nonostante il mandato emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale. Lo ha dichiarato la presidente della Federazione Viola Amherd, al termine del vertice di pace per l'Ucraina. L'ordine d'arresto prevede eccezioni in caso di negoziazione, ha spiegato la presidente in una conferenza stampa dopo il vertice, precisando che il permesso d'ingresso in territorio svizzero dovra' essere approvato dal Consiglio federale, l'esecutivo nazionale di cui lei stessa fa parte. Dopo un vertice che la Svizzera e l'Ucraina, i due co-organizzatori, hanno considerato un successo per l'elevato numero di leader riuniti per dimostrare il loro sostegno alla causa ucraina, Amherd ha assicurato che il Paese ospitante e' disposto anche al dialogo con altri Paesi che si sono rifiuti di partecipare, come la Cina. Il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis ha aggiunto che informera' la Russia e le altre nazioni sui risultati dell'incontro di questo fine settimana e analizzera' anche "le modalita' per convergere" con altre potenze come Cina e Brasile. Secondo la stampa svizzera, durante un incontro avuto con Amherd lo scorso 12 giugno a Ginevra, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che non era presente a Burgenstock, si sarebbe offerto di mediare tra Kiev e Mosca.
Rod Stewart dedica canzone a Kiev: fischiato a concerto
Rod Stewart e' stato fischiato durante un concerto in Germania per aver dato voce al suo sostegno all'Ucraina. La pop star britannica ha reso omaggio a Kiev presentando la canzone "Rhythm of My Heart" durante lo show tutto esaurito a Lipsia, ma, riferiuce il notiziario Tag 24, e' stato accolto da 'boo' e fischi. Indossando i colori della bandiera ucraina, ha dedicato la canzone al popolo e all'esercito ucraino prima di insultare il presidente russo Vladimir Putin. Mentre eseguiva la canzone, sullo schermo dietro di lui venivano mostrate le immagini della guerra, della bandiera ucraina e del presidente Volodymyr Zelensky. Il pubblico ha risposto con un coro di fischi. Il suo sostegno all'Ucraina era stato ben accolto nei precedenti concerti a Copenaghen e Amsterdam, ma in Germania l'opinione pubblica rimane divisa: c'e' chi teme che il sostegno a Kiev finisca per intensificare la guerra e chi lamenta la quantita' di denaro spesa per l'Ucraina. I partiti tedeschi di estrema sinistra e di estrema destra che si oppongono al sostegno del governo all'Ucraina hanno entrambi ottenuto importanti guadagni nelle elezioni europee della scorsa settimana.
Tensione al Pride a Kiev, ultranazionalisti insultano gli Lgbt
Tensione al Pride oggi a Kiev in Ucraina. Attivisti ultranazionalisti hanno urlato insulti omofobi contro i circa 500 manifestanti che si sono riuniti per la prima marcia del gay pride dall'invasione russa, sotto la pesante protezione della polizia. Poco dopo la dispersione del corteo, che si è tenuto in uno spazio "protetto", i nazionalisti hanno protestato marciando attraverso la capitale ucraina e hanno schernito i manifestanti. Tra i partecipanti alla marcia c'erano diversi soldati apertamente gay, tra cui Petro Zherukha, 28 anni, autorizzato dalla sua unità a partecipare al Pride. I sondaggi mostrano che i gay, le lesbiche e le persone transgender sono sempre più accettati nel Paese dall'inizio della guerra e che i soldati apertamente omosessuali non esitano ad arruolarsi nelle forze armate. "Tra i manifestanti molti hanno chiesto che vengano autorizzate ufficialmente nel Paese le unioni civili tra persone dello stesso sesso. La mancanza di un quadro giuridico per le coppie dello stesso sesso significa che i partner dei soldati Lgbtq uccisi o feriti potrebbero non essere informati di ciò che è accaduto ai loro cari.
Ucraina, il regista Abel Ferrara: 'E' una catastrofe, si parla solo di armi'
"La guerra in Ucraina è una catastrofe per l'Europa. E in questo scenario tragico, la diplomazia non funziona come dovrebbe, tanto che si parla soprattutto di armamenti. La storia anche della seconda guerra mondiale non ha insegnato molto, purtroppo. Sembra che il mondo ogni tanto abbia bisogno di un bagno di sangue". Lo ha detto il regista statunitense Abel Ferrara nel corso di una conferenza stampa a Bologna per presentare il suo documentario sulla guerra in Ucraina "Turn in the Wound", con la voce di Patti Smith, al Biografilm Festival. "La mia posizione è pro-vita. Il primo comandamento della nostra civiltà dovrebbe essere: non uccidere", ha dichiarato Ferrara all'Adnkronos.
Il regista del film di culto "Il cattivo tenente" ha intervistato anche il presidente Volodymyr Zelensky: "E una personalità che mi ha impressionato. Si capisce benissimo dalle sue parole che è convintissimo di essere dalla parte giusta. Non c'era bisogno che mi convincesse della sua posizione: io sono americano e il concetto della libertà è nel mio Dna". Abel Ferrara ha osservato: "L'Ucraina è Europa, ha gli stessi valori europei. Non dovrebbe essere considerata solo come un campo di battaglia ma come parte dell'Europa".
"La morte e la distruzione possono essere combattute solo con azioni contrarie, amore, compassione, empatia, poesia. Ed anche con i film o con la letteratura", ha aggiunto il regista di "Pasolini" e "Padre Pio".
Tajani: "L'Italia vuole essere protagonista della pace in Ucraina"
"Lucerna: Conferenza per la pace in Ucraina. Lavoriamo con tutti i Paesi alleati e partner per una pace giusta senza una resa dell'Ucraina. L'Italia vuole essere protagonista della pace e della ricostruzione". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Zelensky: "Gli aiuti militari non sono sufficienti a vincere la guerra"
"Gli aiuti militari occidentali sono abbastanza per vincere la guerra? No. Sono arrivati in ritardo? Sì. Ma stiamo lavorando per rafforzare i pacchetti di aiuti". Lo ha detto Volodymyr Zelensky rispondendo alle domande dei giornalisti.
Zelensky: "Putin combatte per se stesso, sa che è isolato"
"Putin combatte per se stesso, comprende che è isolato anche se non totalmente". Lo ha detto Volodymyr Zelensky al termine del summit di pace. "Per questo per la Cina Putin non è un player, abbiamo sollevato l'argomento con la Cina e ne siamo convinti. Il nostro compito è fare di tutto perché la società comprenda il suo isolamento, così avremmo una speranza di finire la guerra diplomaticamente. Ma Putin crede che può ancora dividere l'Europa e altri alleati", ha aggiunto.
Zelensky: "La Cina ci aiuti, vogliamo sia nostra amica"
"La Cina ha influenza politica sulla Russia, può aiutarci". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla fine del vertice di pace in Svizzera.
"Rispettiamo la Cina e la sua integrità territoriale, chiediamo che Pechino rispetti la nostra. Non abbiamo mai detto che la Cina è nostra nemica, abbiamo un solo nemico: Putin" e "vorrei che la Cina fosse nostra amica", ha aggiunto.
Zelensky: "Non tutti i Paesi hanno firmato? Arriveranno"
"Alcuni Paesi hanno deciso di non firmare, dobbiamo rispettare le opinioni di tutti: arriveranno".
Lo ha detto Volodymyr Zelensky alla fine del vertice di pace.
"In 84 hanno firmato subito, per me è un grande successo", ha detto. "Certi Paesi hanno la loro visione sulla guerra e c'è anche l'eredità storica dell'Urss nelle relazioni con alcuni Paesi e questo va tenuto conto".
Dichiarazione summit pace: "Inammissibili minacce nucleari"
"Qualsiasi utilizzo dell'energia nucleare e degli impianti nucleari deve essere sicuro, protetto, tutelato e rispettoso dell'ambiente. Le centrali e gli impianti nucleari ucraini, inclusa la centrale nucleare di Zaporizhzhia, devono funzionare in modo sicuro e protetto sotto il pieno controllo sovrano dell'Ucraina e in linea con i principi dell'AIEA e sotto la sua supervisione". Lo si legge nel comunicato finale del summit per la pace in Ucraina. "Qualsiasi minaccia o uso di armi nucleari nel contesto della guerra in corso contro l'Ucraina è inammissibile", recita il documento.
Zelensky: "La Russia non è pronta alla pace, è un errore"
"La Russia e il suo leader non sono pronti alla pace. Putin ha però compiuto un grande errore, utile per noi: perché le sue parole, il suo cosiddetto piano di pace, hanno mostrato che non è interessato alla pace e questo lo hanno riconosciuto qui anche Paesi che hanno visioni diverse". Lo ha detto Volodymyr Zelensky al termine del summit di pace.
Trudeau, in Canada un incontro sul costo umanitario della guerra
"Oggi ho partecipato a una sessione sui prigionieri e le persone deportate, compresi bambini: si stima che 20 mila bambini siano stati portati via dalle loro case e famiglie ma anche dalla loro lingua e cultura" nella guerra in Ucraina. "La comunità internazionale deve unirsi in un appello affinché tutto questo finisca. Nei prossimi mesi il Canada intende ospitare un incontro a livello di ministri degli Esteri per fare progressi sul lavoro in merito al costo umano di questa guerra". Lo ha detto il premier canadese Justin Trudeau al summit per la pace in Ucraina in Svizzera.
Zelensky, al lavoro per il secondo vertice di pace, mesi non anni
Questi gruppi di lavoro, secondo Zelensky, potrebbero essere ospitati da diversi Paesi disponibili ad accogliere le delegazioni, che saranno a vari livelli, sia di "consiglieri" - come nelle prime fasi del processo che ha portato al vertice di Lucerna - sia di "ministri". Si lavorerà su "temi specifici". "È importante che tutti i partecipanti hanno sostenuto l'integrità territoriale dell'Ucraina, altrimenti non ci sarà pace".
Usa: "Da Putin proposta non ragionevole, sfida il buon senso"
"Nessuna nazione responsabile può dire che questa sia una base ragionevole per la pace. Sfida la Carta delle Nazioni Unite, sfida la moralità fondamentale, sfida il buon senso". Così il consigliere americano per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha respinto a Burgerstock la proposta di pace presentata dal presidente russo Vladimir Putin, affermando che soddisfare le richieste di Mosca renderebbe Kiev ancora più vulnerabile a ulteriori aggressioni. Lo riporta il Guardian.
Von der Leyen, nessuno accetterebbe i termini di Putin
"Nessun Paese accetterebbe mai i termini vergognosi di Putin. Il percorso per la pace reale richiede determinazione, alla fine toccherà all'Ucraina decidere i termini di una pace giusta. Chiedo alla Russia di ascoltare la voce della comunità internazionale". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine del vertice di pace.
Zelensky: "Al lavoro per 2/o vertice di pace, mesi non anni"
"Siamo in guerra, non abbiamo tempo, il lavoro per il prossimo vertice deve prendere mesi, non anni". Lo ha detto Volodymyr Zelensky al termine del summit, precisando di aver già proposto la creazione di "gruppi di lavoro". "Quando saremo pronti, ci sarà un nuovo vertice e alcuni Paesi si sono già offerti di ospitarlo".
Sauditi, India e Brasile non firmano comunicato del summit
Il comunicato finale del vertice di Lucerna è stato firmato da 80 Paesi, su 92 presenti a vari gradi di rappresentazione. I Paesi che non compaiono sulla lista sono: Armenia, Brasile (osservatore), Colombia, Vaticano (osservatore), India, Indonesia, Libia, Messico, Arabia Saudita, Sud Africa, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti. Nella lista dei firmatari compaiono la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio d'Europa ma non altre organizzazioni internazionali.
Dichiarazione summit pace: "Restituire i bimbi deportati"
La dichiarazione finale del vertice per la pace in Ucraina in corso in Svizzera - non firmata tuttavia da tutti i Paesi partecipanti - sollecita il completo scambio di prigionieri di guerra e il ritorno dei bambini deportati dalla Russia.
Dichiarazione Svizzera,dialogo tra parti necessaria a pace
Il vertice di pace sull' Ucraina, in corso in Svizzera, afferma nella dichiarazione finale, non firmata da tutti, che "il dialogo tra tutte le parti è necessario per porre fine alla guerra".
Dichiarazione summit pace riafferma integrità dell'Ucraina
Il comunicato finale approvato non da tutti i partecipanti al vertice di pace in Svizzera "riafferma l'integrità territoriale" dell'Ucraina.
Nyt pubblica documenti sul negoziati di pace Mosca-Kiev del 2022 (2)
Ora il Nyt rivela che uno dei punti che hanno probabilmente contribuito a far saltare un'intesa è il cosiddetto articolo 5: in caso di un altro attacco armato contro l'Ucraina, gli "Stati garanti" che avrebbero firmato il trattato - Gran Bretagna, Cina, Russia, Stati Uniti e Francia - sarebbero intervenuti direttamente in difesa dell'Ucraina. Ma Mosca volle inserire una clausola secondo la quale "tutti gli Stati garanti, Russia compresa", avrebbero dovuto approvare la risposta nel caso in cui l'Ucraina fosse stata attaccata. Insomma, una sorta di diritto di veto di Mosca, che di fatto avrebbe potuto nuovamente invadere il territorio ucraino. La clausola, giudicata assurda, fece precipitare le cose: con questo cambiamento, disse uno dei negoziatori ucraini "non avevamo alcun interesse a continuare i colloqui".
Nyt pubblica documenti sul negoziati di pace Mosca-Kiev del 2022
Il New York Times pubblica la documentazione che racconta le trattative di pace tra Russia e Ucraina nel 2022, aprendo uno squarcio sui dettagli dei negoziati, poi falliti.
I file erano stati già resi noti dal Wall Street Journal a marzo scorso, che aveva pubblicato la bozza di trattato di pace redatta dai negoziatori russi e ucraini del 15 aprile 2022, a sei settimane dall'inizio della guerra. Tra i punti dell'intesa in larga parte stipulata nel corso dei negoziati a Istanbul del marzo di quell'anno, l'Ucraina doveva diventare uno Stato permanentemente neutrale e non aderire a blocchi militari come la Nato. La Crimea sarebbe rimasta russa ma senza il riconoscimento di Kiev, che sarebbe stata costretta a non disporre di armi straniere e a ridurre le sue Forze armate, che dovevano passare a 85mila effettivi, 342 carri armati e 519 pezzi di artiglieria. La lingua russa doveva essere usata su un piano paritario con l'ucraino, mentre le sorti del Donbass sarebbero state discusse in un secondo momento.
Sauditi, India e Brasile non firmano comunicato del summit
Molti Paesi chiave del Sud Globale - come Arabia Saudita, Messico, India, Brasile, Sud Africa, Indonesia - non hanno firmato la dichiarazione finale del vertice di pace di Lucerna.
Riga: Zelensky illegittimo? Putin vuole minare il vertice
"Le accuse di illegittimità del Cremlino a Volodymyr Zelensky sono chiaramente una strategia per minare il processo di pace". Lo ha detto all'ANSA Baiba Braže, ministra degli Esteri della Lettonia, nel corso di un'intervista a margine del vertice di pace a Lucerna. "Mosca - ha aggiunto - ha esercitato grande pressioni su diversi Paesi perché non partecipassero al vertice ma non ha avuto successo: quello che vediamo qui è la nascita di una maggioranza di sostegno globale ai principi della Carta dell'Onu". "Il fatto che la Cina non sia qui è una perdita per Pechino e penso che lo realizzeranno".
Mosca, conquistata un'altra città nel sud dell'Ucraina
Mosca ha rivendicato la conquista di un'altra città nel sud dell'Ucraina. Si tratta di Zagirne, nella regione di Zaporizhzhia, scrivono le agenzie russe. "Le unità del raggruppamento delle forze orientali hanno liberato l'insediamento di Zagirne nella regione di Zaporizhia e hanno occupato posizioni più favorevoli", ha affermato il ministero della Difesa russo nel suo briefing quotidiano.

©Ansa
In foto a sinistra e a destra le due guardie prese in ostaggio questa mattina nel carcere di Rostov da sei detenuti dell'Isis (uno di loro al centro della foto). I terroristi sono stati uccisi e le guardie liberate
Cremlino: Putin non rifiuta dialogo ma Zelensky illegittimo
"Il presidente russo Vladimir Putin non rifiuta i negoziati con l'Ucraina, ma il loro esito deve essere approvato dal legittimo governo ucraino. Volodymyr Zelensky non appartiene a questa categoria". Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, scrive la Tass. Zelensky "non è la persona con cui si può registrare un accordo per iscritto perché de jure questa registrazione sarà illegittima". "Tuttavia, Putin non rifiuta nulla, non rifiuta la possibilità di negoziati, secondo la costituzione del Paese", ha aggiunto Peskov.
Papa: non cessiamo di pregare per pace in Ucraina e M.O.
"Non cessiamo di pregare per la pace nella martoriata Ucraina, in Terra Santa, in Sudan, in Myanmar e dovunque si soffre per la guerra". Lo ha affermato Papa Francesco all'Angelus rinnovando il suo appello per la pace nel mondo.
Meloni: "Confondere la pace con soggiogazione è pericoloso"
"La pace non significa resa, come Putin sembra suggerire. Confondere la pace con la soggiogazione sarebbe un pericolo precedente per tutti". Lo ha detto Giorgia Meloni intervenendo alla plenaria del vertice di pace in Svizzera.
Meloni a Zelensky, puoi contare su di noi
L'Ucraina può continuare a contare sull'appoggio dell'Italia "per tutto il tempo necessario". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo alla conferenza di pace al resort di Burgenstock, in Svizzera. "Zelensky può contare su di noi per tutto il tempo necessario", ha detto la premier.
Cremlino: Zelensky rifletta sulla proposta di Putin
"Zelensky dovrebbe pensare all'offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata". Lo afferma Dmitry Peskov, il portavoce del presidente russo, come scrive la Tass.
Torna il Pride a Kiev, 500 persone al primo 'corteo' dall'invasione russa
Primo Pride a Kiev dall'inizio del conflitto, con l'invasione russa cominciata il 24 febbraio di due anni fa. Circa 500 persone si sono radunate nella capitale ucraina, tra imponenti misure di sicurezza. Hanno chiesto siano legalizzate le unioni civili e pene severe per le discriminazioni sulla base di orientamento sessuale e identità di genere.
Il primo Pride risale al 2013. Poi la manifestazione si è tenuta regolarmente tra il 2015 e il 2021. Per motivi di sicurezza la marcia dei diritti ha potuto percorrere solo poche decine di metri. Dopo pochi minuti i manifestanti sono stati fatti convergere verso la metropolitana. All'iniziativa, riferisce l'agenzia Dpa, hanno partecipato soldati ucraini e diplomatici di ambasciate occidentali.
Media locali hanno riferito di centinaia di sostenitori di organizzazioni dell'estrema destra che in contemporanea hanno sfilato nel centro di Kiev, cercando di impedire la manifestazione. La polizia avrebbe separato i cortei.
Kuleba: "Riad chiede compromessi? Rispettiamo posizioni"
"Due settimana fa si scriveva che l'Arabia Saudita aveva declinato l'invito al summit e noi sapevamo che non era vero. Il fatto che sia qui dimostra che è impegnata nel processo di pace: Riad è nella partita". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di alcuni Paesi del Sud Globale. Riad aveva parlato della necessità di "compromessi difficili". "Noi rispettiamo le posizioni degli altri Paesi. La nostra posizione è chiara: i principi fondamentali del diritto internazionale e della carta dell'Onu devono essere al centro del processo di pace, sul resto possiamo parlare".
Kuleba: "Compiuti passi avanti enormi verso la pace"
"I Paesi che non sono venuti al vertice vedono quello che sta accadendo: l'Ucraina sta costruendo consenso intorno alla formula di pace e questo ci permette di compiere enormi passi avanti verso una pace giusta, non a tutti i costi". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando ai giornalisti. "Il prossimo summit dovrebbe portare alla fine della guerra e abbiamo bisogno che l'altra parte sia al tavolo: il nostro compito è portare l'Ucraina a quel tavolo il più forte possibile", ha detto precisando che "il processo di finalizzazione del comunicato è nella sua fase finale".
Media: uccisi i sei detenuti Isis, ostaggi illesi
Sono stati uccisi i sei detenuti dell'Isis che hanno preso in ostaggio due guardie carcerarie nel centro di custodia cautelare nella regione di Rostov, in Russia. Lo scrivono le agenzie russe. Gli ostaggi sono illesi.
Spari vicino al carcere di Rostov
Una raffica di spari è stata udita vicino al centro di custodia cautelare a Rostov sul Don, in Russia, dove sei detenuti dell'Isis armati di coltello hanno preso in ostaggio due guardie carcerarie. Lo scrive Ria Novosti. Sul posto sono giunte le ambulanze.
Ostaggi in mano a 6 detenuti Isis con coltello
Sono armati di coltelli i detenuti dell'Isis che hanno preso in ostaggio due guardie del centro di custodia cautelare nella regione di Rostov. Lo scrive l'agenzia Interfax la quale precisa che i detenuti hanno chiesto di avere un'auto e di poter uscire liberamente dal carcere. "Un gruppo di sei prigionieri che ha preso in ostaggio due dipendenti ha chiesto di fornire loro un'auto e di uscire liberamente dal centro di detenzione preventiva. In risposta, hanno promesso di rilasciare gli ostaggi. Le trattative sono in corso", hanno dichiarato i servizi di emergenza.
Ucciso in un attacco di droni un giornalista russo
Un giornalista russo e' stato ucciso in un attacco di droni nell'Ucraina orientale, dove stava preparando un reportage: Lo hanno denunciato i media russi tre giorni dopo la morte di un altro corrispondente russo vicino al fronte. "Nikita Tsitsagi è stato ucciso in un attacco da parte dei droni dell'esercito ucraino", ha riferito News.Ru su Telegram. L'attacco sarebbe avvenuto nella zona del monastero di Saint-Nicolas, vicino a Vougledar, una cittadina dove da mesi si combattono aspri combattimenti. Giovedì, un giornalista della televisione di stato russa era stato ucciso e un altro ferito in un attacco di droni ucraini a Golmivsky, un villaggio controllato dai russi vicino al fronte nella regione orientale di Donetsk. Il ministero degli Esteri russo ha accusato l'Ucraina di aver deliberatamente "preso di mira" i giornalisti. Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato all'inizio di giugno che "almeno trenta" giornalisti russi erano morti dall'inizio del conflitto in Ucraina.
Russia: 2 guardie carcerarie in ostaggio di detenuti Isis
Due guardie carcerarie sono state prese in ostaggio da alcuni membri dell'Isis in un centro di detenzione nella regione di Rostov, nel sud della Russia. "I detenuti in una delle celle del centro numero 1 (...) della regione di Rostov hanno preso in ostaggio due agenti della polizia penitenziaria", si legge in un comunicato. Sono in corso trattative per liberarli.
Meloni attesa alle 11.30 a conferenza pace in Svizzera
La premier Giorgia Meloni è attesa alle 11.30 al resort di Burgenstock, in Svizzera, dove è in corso la conferenza di pace sull’Ucraina iniziata ieri. Lo fa sapere Palazzo Chigi. Presente alla conferenza anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

©Ansa
Zelensky e gli altri leader dopo la foto di gruppo durante il Summit per la pace in Ucraina a Stansstad, vicino Lucerna, Svizzera
G7, la dichiarazione finale: dall’Ucraina a Gaza fino alla tregua olimpica, cosa contiene
Mentre il vertice del G7 in Puglia sta volgendo al termine, i leader del gruppo hanno rilasciato la dichiarazione finale dell’incontro. È assente nell’ultima bozza il termine aborto. Ci sono, invece, i diritti Lgbtqia+, la lotta al traffico di essere umani e la richiesta di un cessate al fuoco a Gaza. Nel documento trovano spazio anche il Piano Mattei per l’Africa e l’approccio condiviso dei Paesi nei confronti dell’intelligenza artificiale, fino alla richiesta di rispettare la tregua olimpica. LEGGI QUI
Media Kiev: comunicato Svizzera è bozza, manca accordo
I media di Kiev sottolineano che il comunicato congiunto del Vertice di pace in Svizzera diffuso stanotte da organi di stampa internazionali è una bozza datata 13 giugno su cui non è stato ancora raggiunto un accordo ufficiale tra i partecipanti al summit. Esiste un possibile scenario in cui il documento potrebbe essere adottato senza il consenso di tutti i partecipanti, con controversie sorte su parole specifiche del comunicato. Tuttavia il capo dell'ufficio della presidenza ucraina Andriy Yermak ha dichiarato che esiste un chiaro consenso tra i partecipanti riguardo al comunicato congiunto.
Cile, contribuiremo alle operazioni di sminamento in Ucraina
Il Cile condanna l'aggressione della Russia contro l'Ucraina e intende unirsi agli sforzi umanitari di sminamento dopo la fine della guerra, ha affermato il presidente Gabriel Boric al Vertice di pace in corso in Svizzera. Lo riportano i media di Kiev. Boric ha sottolineato l'impegno del Cile nei confronti della sovranità e dell'integrità territoriale e ha chiesto il rispetto di questi principi, dei diritti umani e del diritto internazionale come base per una pace sostenibile. "Ci opponiamo fermamente all'uso della forza e alla minaccia di farne uso, ritenendo che la diplomazia e il diritto siano gli unici strumenti legittimi per risolvere le controversie", ha affermato il presidente cileno aggiungendo di considerato fondamentale anche la protezione delle centrali nucleari ucraine e sottolineando la necessità di eliminare la possibilità dell'uso di armi atomiche. "Dobbiamo essere in grado di far sedere la Russia al tavolo delle trattative", ha dichiarato Boric.
Summit Svizzera: per pace servono tutte le parti
"Il raggiungimento della pace richiede il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti", si legge in un comunicato congiunto rilasciato al termine della prima giornata del Vertice per la pace in Ucraina in corso in Svizzera e citato dai media internazionali.
Turchia: risultati da vertice pace se Russia al tavolo
Il vertice svizzero sulla pace in Ucraina sarebbe "più orientato ai risultati" se la Russia avesse partecipato ai colloqui, ha affermato ieri il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan durante la sessione plenaria del summit. Lo riportano i media di Kiev. Fidan ha definito i colloqui di Lucerna "un barlume di speranza per cominciare", ma ha sottolineato che "avrebbero potuto essere più orientati ai risultati" se vi avesse preso parte anche Mosca. "Crediamo che ci sia una crescente necessità di una strategia globale e inclusiva che utilizzi la diplomazia e i negoziati per garantire l'attuazione delle misure già adottate", ha affermato il ministro turco citando i negoziati di Ankara sul grano come esempio di soluzione diplomatica in tempo di guerra.
Trump: "Zelensky venditore, ogni volta lascia Usa con miliardi"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è "il maggior venditore della storia. Ogni volta che viene in questo Paese va avia con 60 miliardi di dollari. Poi quando torna a casa ne ha bisogno di altri". Lo afferma Donald Trump, ribadendo che se ci fosse stato lui alla Casa Bianca la guerra in Ucraina non ci sarebbe mai stata.
Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma LE GRAFICHE
Ucraina, quali sono i Paesi europei che hanno donato più armi a Kiev?
Secondo indiscrezioni, gli Usa e diversi Alleati sarebbero favorevoli a concedere che il materiale militare da loro inviato a Kiev sia usato colpire il territorio russo. Le Nazioni che hanno investito di più in armamenti destinati all’Ucraina - in rapporto al loro Pil - sono Estonia, Danimarca e Lituania, mentre l’Italia si trova all’estremo opposto insieme a Spagna e Grecia I DATI