Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Ucraina, Mosca: conquistata altra città nella regione di Zaporizhzhia

Si tratta di Zagirne, nella regione di Zaporizhzhia. "Zelensky dovrebbe pensare all'offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata". Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. I terroristi che questa mattina avevano preso in ostaggio, armati di coltello, due guardie carcerarie nella prigione di Rostov, nel sud della Russia, sono stati neutralizzati. Illesi gli ostaggi. Comunicato finale del summit di pace in Svizzera approvato non da tutti i partecipanti

in evidenza

Sono stati uccisi i sei detenuti dell'Isis che questa mattina avevano preso in ostaggio due guardie carcerarie nel centro di custodia cautelare nella regione di Rostov, nel sud della Russia. Gli ostaggi sono illesi. "Durante un'operazione speciale (...) i criminali sono stati eliminati e i dipendenti presi in ostaggio sono stati rilasciati e non sono rimasti feriti", hanno riferito in un comunicato i servizi penitenziari.

Comunicato finale del summit di pace in Svizzera approvato non da tutti i partecipanti al vertice: "riafferma l'integrità territoriale" dell'Ucraina. Il comunicato finale del vertice di Lucerna è stato firmato da 80 Paesi, su 92 presenti a vari gradi di rappresentazione. I Paesi che non compaiono sulla lista sono: Armenia, Brasile (osservatore), Colombia, Vaticano (osservatore), India, Indonesia, Libia, Messico, Arabia Saudita, Sud Africa, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti. Nella lista dei firmatari compaiono la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio d'Europa ma non altre organizzazioni internazionali.

Mosca intanto ha rivendicato la conquista di un'altra città nel sud dell'Ucraina. Si tratta di Zagirne, nella regione di Zaporizhzhia. "Zelensky dovrebbe pensare all'offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata". Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.



Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog finisce qui

Continua a seguire tutti gli aggiornamenti sul liveblog di lunedì 17 giugno

Guerra Ucraina, come funzionano i caccia Mirage 2000-5 che Parigi invierà a Kiev

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato durante le celebrazioni dell'80esimo anniversario del D-Day che spedirà all'esercito ucraino alcuni dei suoi caccia di difesa aerea. Tra i loro fiori all'occhiello un sistema radar particolarmente avanzato, capace di funzionare con missili MICA e SCALP. "La Francia è pronta a partecipare direttamente al conflitto militare in Ucraina", ha denunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. DI COSA SI TRATTA

Guerra Ucraina, Yermak a Sky Tg24: "Non attacchiamo civili come fa la Russia"

"L'Ucraina sta difendeno non solo sè stessa, ma tutta l'Europa e tutto il mondo e il sistema di valori su cui si basa la società civile. E' importante dire che quando uno viene attaccato deve avere la possibilità di difendersi". A dirlo è il braccio destro del presidente ucraino Zelensky, che oggi ha incontrato anche il Papa e il ministro del Made in Italy Adolfo Urso. L'INTERVISTA

Sky TG24 nella fabbrica in Sardegna che produce munizioni per l'Ucraina

La fabbrica di Domusnovas punta a fabbricare quest'anno oltre 15mila munizioni per l'Ucraina. L'impianto è in funzione giorno e notte per soddisfare gli ordini quintuplicati. IL REPORTAGE

Zelensky a Sky TG24: "Da Putin ultimatum, è nuovo nazismo"

Nel corso dell’intervista con il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, il presidente ucraino ha affrontato diversi temi: dalla risposta alla proposta di Putin per fermare la guerra alla conferenza di Lucerna, passando per gli incontri avuti durante il G7 in Italia, ecco che cosa ha detto. L'INTERVISTA ESCLUSIVA

Ucraina, Prodi: 'Come si fa a fare la pace se non si parlano Cina e Usa?'

Ieri e oggi ci sono state "le trattative in Svizzera per la pace in Ucraina ma non c'è la Cina e non c'è la Russia. Come si fa a fare la pace se non c'è il dialogo fra Cina e Usa?". Così Romano Prodi a Repubblica delle Idee. 

G7, la dichiarazione finale: dall’Ucraina a Gaza fino alla tregua olimpica, cosa contiene

Mentre il vertice del G7 in Puglia sta volgendo al termine, i leader del gruppo hanno rilasciato la dichiarazione finale dell’incontro. È assente nell’ultima bozza il termine aborto. Ci sono, invece, i diritti Lgbtqia+, la lotta al traffico di essere umani e la richiesta di un cessate al fuoco a Gaza. Nel documento trovano spazio anche il Piano Mattei per l’Africa e l’approccio condiviso dei Paesi nei confronti dell’intelligenza artificiale, fino alla richiesta di rispettare la tregua olimpica. COSA SAPERE

Caso Ucraina sul gas, Kiev dà ok all’acquisto dagli Usa, ma non vieta transito a Gazprom

Kiev ha firmato un accordo con la società statunitense Venture Global per l'importazione di gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Louisiana fino al 2026. Al contempo sta collaborando per consentire al colosso russo dell'energia di passare nel suo territorio anche dopo la scadenza del contratto. Sullo sfondo la battaglia tra Washington e Mosca per il dominio nel mercato europeo del gas. LE NOVITÀ

Meloni in Svizzera: "Uniti per aiutare Ucraina". Ma alcuni Paesi non firmano dichiarazione

La premier, nel suo intervento alla plenaria del vertice per la pace in Ucraina, assicura che il sostegno dell'Italia c'è. Ma le posizioni dei partecipanti non sono d'unità: molti Paesi chiave del Sud Globale, come Arabia Saudita, Messico, India, Brasile, Sud Africa e Indonesia, non hanno firmato la dichiarazione finale in cui si "riafferma l'integrità territoriale" dell'Ucraina. L'INTERVENTO

Svizzera: non arresteremmo Putin se venisse a negoziati

Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe recarsi in Svizzera per partecipare a ipotetici negoziati senza essere arrestato, nonostante il mandato emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale. Lo ha dichiarato la presidente della Federazione Viola Amherd, al termine del vertice di pace per l'Ucraina. L'ordine d'arresto prevede eccezioni in caso di negoziazione, ha spiegato la presidente in una conferenza stampa dopo il vertice, precisando che il permesso d'ingresso in territorio svizzero dovra' essere approvato dal Consiglio federale, l'esecutivo nazionale di cui lei stessa fa parte. Dopo un vertice che la Svizzera e l'Ucraina, i due co-organizzatori, hanno considerato un successo per l'elevato numero di leader riuniti per dimostrare il loro sostegno alla causa ucraina, Amherd ha assicurato che il Paese ospitante e' disposto anche al dialogo con altri Paesi che si sono rifiuti di partecipare, come la Cina. Il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis ha aggiunto che informera' la Russia e le altre nazioni sui risultati dell'incontro di questo fine settimana e analizzera' anche "le modalita' per convergere" con altre potenze come Cina e Brasile. Secondo la stampa svizzera, durante un incontro avuto con Amherd lo scorso 12 giugno a Ginevra, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che non era presente a Burgenstock, si sarebbe offerto di mediare tra Kiev e Mosca. 


Rod Stewart dedica canzone a Kiev: fischiato a concerto

Rod Stewart e' stato fischiato durante un concerto in Germania per aver dato voce al suo sostegno all'Ucraina. La pop star britannica ha reso omaggio a Kiev presentando la canzone "Rhythm of My Heart" durante lo show tutto esaurito a Lipsia, ma, riferiuce il notiziario Tag 24, e' stato accolto da 'boo' e fischi. Indossando i colori della bandiera ucraina, ha dedicato la canzone al popolo e all'esercito ucraino prima di insultare il presidente russo Vladimir Putin. Mentre eseguiva la canzone, sullo schermo dietro di lui venivano mostrate le immagini della guerra, della bandiera ucraina e del presidente Volodymyr Zelensky. Il pubblico ha risposto con un coro di fischi. Il suo sostegno all'Ucraina era stato ben accolto nei precedenti concerti a Copenaghen e Amsterdam, ma in Germania l'opinione pubblica rimane divisa: c'e' chi teme che il sostegno a Kiev finisca per intensificare la guerra e chi lamenta la quantita' di denaro spesa per l'Ucraina. I partiti tedeschi di estrema sinistra e di estrema destra che si oppongono al sostegno del governo all'Ucraina hanno entrambi ottenuto importanti guadagni nelle elezioni europee della scorsa settimana. 


Tensione al Pride a Kiev, ultranazionalisti insultano gli Lgbt

Tensione al Pride oggi a Kiev in Ucraina. Attivisti ultranazionalisti hanno urlato insulti omofobi contro i circa 500 manifestanti che si sono riuniti per la prima marcia del gay pride dall'invasione russa, sotto la pesante protezione della polizia. Poco dopo la dispersione del corteo, che si è tenuto in uno spazio "protetto", i nazionalisti hanno protestato marciando attraverso la capitale ucraina e hanno schernito i manifestanti. Tra i partecipanti alla marcia c'erano diversi soldati apertamente gay, tra cui Petro Zherukha, 28 anni, autorizzato dalla sua unità a partecipare al Pride. I sondaggi mostrano che i gay, le lesbiche e le persone transgender sono sempre più accettati nel Paese dall'inizio della guerra e che i soldati apertamente omosessuali non esitano ad arruolarsi nelle forze armate. "Tra i manifestanti molti hanno chiesto che vengano autorizzate ufficialmente nel Paese le unioni civili tra persone dello stesso sesso. La mancanza di un quadro giuridico per le coppie dello stesso sesso significa che i partner dei soldati Lgbtq uccisi o feriti potrebbero non essere informati di ciò che è accaduto ai loro cari. 

Ucraina, il regista Abel Ferrara: 'E' una catastrofe, si parla solo di armi'

"La guerra in Ucraina è una catastrofe per l'Europa. E in questo scenario tragico, la diplomazia non funziona come dovrebbe, tanto che si parla soprattutto di armamenti. La storia anche della seconda guerra mondiale non ha insegnato molto, purtroppo. Sembra che il mondo ogni tanto abbia bisogno di un bagno di sangue". Lo ha detto il regista statunitense Abel Ferrara nel corso di una conferenza stampa a Bologna per presentare il suo documentario sulla guerra in Ucraina "Turn in the Wound", con la voce di Patti Smith, al Biografilm Festival. "La mia posizione è pro-vita. Il primo comandamento della nostra civiltà dovrebbe essere: non uccidere", ha dichiarato Ferrara all'Adnkronos.

Il regista del film di culto "Il cattivo tenente" ha intervistato anche il presidente Volodymyr Zelensky: "E una personalità che mi ha impressionato. Si capisce benissimo dalle sue parole che è convintissimo di essere dalla parte giusta. Non c'era bisogno che mi convincesse della sua posizione: io sono americano e il concetto della libertà è nel mio Dna". Abel Ferrara ha osservato: "L'Ucraina è Europa, ha gli stessi valori europei. Non dovrebbe essere considerata solo come un campo di battaglia ma come parte dell'Europa".

"La morte e la distruzione possono essere combattute solo con azioni contrarie, amore, compassione, empatia, poesia. Ed anche con i film o con la letteratura", ha aggiunto il regista di "Pasolini" e "Padre Pio". 

Tajani: "L'Italia vuole essere protagonista della pace in Ucraina"

"Lucerna: Conferenza per la pace in Ucraina. Lavoriamo con tutti i Paesi alleati e partner per una pace giusta senza una resa dell'Ucraina. L'Italia vuole essere protagonista della pace e della ricostruzione". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Zelensky: "Gli aiuti militari non sono sufficienti a vincere la guerra"

"Gli aiuti militari occidentali sono abbastanza per vincere la guerra? No. Sono arrivati in ritardo? Sì. Ma stiamo lavorando per rafforzare i pacchetti di aiuti". Lo ha detto Volodymyr Zelensky rispondendo alle domande dei giornalisti.

Zelensky: "Putin combatte per se stesso, sa che è isolato"

"Putin combatte per se stesso, comprende che è isolato anche se non totalmente". Lo ha detto Volodymyr Zelensky al termine del summit di pace. "Per questo per la Cina Putin non è un player, abbiamo sollevato l'argomento con la Cina e ne siamo convinti. Il nostro compito è fare di tutto perché la società comprenda il suo isolamento, così avremmo una speranza di finire la guerra diplomaticamente. Ma Putin crede che può ancora dividere l'Europa e altri alleati", ha aggiunto.

Zelensky: "La Cina ci aiuti, vogliamo sia nostra amica"

"La Cina ha influenza politica sulla Russia, può aiutarci". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla fine del vertice di pace in Svizzera.
"Rispettiamo la Cina e la sua integrità territoriale, chiediamo che Pechino rispetti la nostra. Non abbiamo mai detto che la Cina è nostra nemica, abbiamo un solo nemico: Putin" e "vorrei che la Cina fosse nostra amica", ha aggiunto.

Zelensky: "Non tutti i Paesi hanno firmato? Arriveranno"

"Alcuni Paesi hanno deciso di non firmare, dobbiamo rispettare le opinioni di tutti: arriveranno".
Lo ha detto Volodymyr Zelensky alla fine del vertice di pace.
"In 84 hanno firmato subito, per me è un grande successo", ha detto. "Certi Paesi hanno la loro visione sulla guerra e c'è anche l'eredità storica dell'Urss nelle relazioni con alcuni Paesi e questo va tenuto conto".

Dichiarazione summit pace: "Inammissibili minacce nucleari"

"Qualsiasi utilizzo dell'energia nucleare e degli impianti nucleari deve essere sicuro, protetto, tutelato e rispettoso dell'ambiente. Le centrali e gli impianti nucleari ucraini, inclusa la centrale nucleare di Zaporizhzhia, devono funzionare in modo sicuro e protetto sotto il pieno controllo sovrano dell'Ucraina e in linea con i principi dell'AIEA e sotto la sua supervisione". Lo si legge nel comunicato finale del summit per la pace in Ucraina. "Qualsiasi minaccia o uso di armi nucleari nel contesto della guerra in corso contro l'Ucraina è inammissibile", recita il documento.

Zelensky: "La Russia non è pronta alla pace, è un errore"

"La Russia e il suo leader non sono pronti alla pace. Putin ha però compiuto un grande errore, utile per noi: perché le sue parole, il suo cosiddetto piano di pace, hanno mostrato che non è interessato alla pace e questo lo hanno riconosciuto qui anche Paesi che hanno visioni diverse". Lo ha detto Volodymyr Zelensky al termine del summit di pace.

Mondo: I più letti