G7, la dichiarazione finale: dall’Ucraina a Gaza fino alla tregua olimpica, cosa contiene

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Introduzione

Mentre il vertice del G7 in Puglia sta volgendo al termine, i leader del gruppo hanno rilasciato la dichiarazione finale dell’incontro. È assente nell’ultima bozza il termine aborto. Ci sono, invece, i diritti Lgbtqia+, la lotta al traffico di essere umani e la richiesta di un cessate al fuoco a Gaza. Nel documento trovano spazio anche il Piano Mattei per l’Africa e l’approccio condiviso dei Paesi nei confronti dell’intelligenza artificiale, fino alla richiesta di rispettare la tregua olimpica.

Quello che devi sapere

Le conclusioni del G7: non c’è la parola aborto

Sostegno all'Ucraina, cessate il fuoco a Gaza, tregua olimpica, ma anche i diritti Lgbtqia+, la lotta al traffico di essere umani, il Piano Mattei per l’Africa e l’approccio condiviso dei Paesi nei confronti dell’intelligenza artificiale. Sono questi i punti chiave della dichiarazione finale del G7 in Puglia, che sta volgendo al termine. Il termine aborto non è alla fine presente nel documento. Nel testo, comunque, “si reiterano gli impegni espressi nel comunicato finale del G7 di Hiroshima per un accesso universale, adeguato e sostenibile ai servizi sanitari per le donne, compresi i diritti alla salute sessuale e riproduttiva per tutti”. Il riferimento all'aborto era invece esplicito negli impegni del comunicato finale del vertice a guida giapponese dello scorso anno.

 

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Presenti i diritti Lgbtqia+

Nel documento i leader del G7 esprimono “forte preoccupazione per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone LGBTQIA+ in tutto il mondo, in particolare in tempi di crisi". Si condannano fermamente “tutte le violazioni e gli abusi dei loro diritti umani e delle libertà fondamentali". Il G7 riafferma quindi "l'impegno per l'uguaglianza di genere". Rispetto al wording di Hiroshima spariscono però i riferimenti a "identità di genere" e "orientamento sessuale”.

Il Piano Mattei nell’agenda del G7

Cavallo di battaglia della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il piano italiano per l'Africa è entrato nella dichiarazione finale: "Il partenariato del G7 per le infrastrutture e gli investimenti globali, comprese iniziative come il Global Gateway Ue offre un quadro che utilizzeremo per promuovere la nostra visione di infrastrutture sostenibili, resilienti ed economicamente sostenibili in Africa, sostenute da una selezione trasparente di progetti, appalti, e finanza. In questo senso accogliamo con favore il Piano Mattei”, si legge nel documento finale.

L’approccio per l’intelligenza artificiale

Nel documento è inoltre previsto che i Paesi del G7 “promuoveremo un’intelligenza artificiale sicura, protetta e affidabile" attraverso un "approccio inclusivo". "Riconosciamo la necessità di approcci alla governance dell'IA che favoriscano l'inclusione, per aiutarci a sfruttare il potenziale dell'IA in un modo che rifletta questi valori e promuova il suo sviluppo mitigandone i rischi, anche per quanto riguarda i diritti umani”.

Lotta al traffico di esseri umani

I leader lanciano poi “la Coalizione del G7 per prevenire e contrastare il traffico di migranti". Viene affermato quindi "l'impegno collettivo e la cooperazione rafforzata sulla migrazione, per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che essa presenta, in partenariato con i Paesi di origine e di transito”. Nel testo si legge ancora che “ci concentreremo sulle cause profonde della migrazione irregolare, sugli sforzi per migliorare la gestione delle frontiere e frenare la criminalità organizzata transnazionale e sui percorsi sicuri e regolari per la migrazione”.

Il sostegno all’Ucraina

Il G7 promette poi di “sostenere" Kiev "per tutto il tempo necessario". Mosca deve "porre fine alla sua guerra illegale di aggressione e pagare per i danni che ha causato all'Ucraina. Vengono quindi resi disponibili 50 miliardi dai profitti generati dagli asset russi congelati. I leader si impegnano anche a fare di più per ostacolare “lo sviluppo di futuri progetti energetici" e continuare a ridurre le entrate della Russia dai metalli.

Il monito alla Cina

I leader del G7 chiedono poi a Pechino di fermare il suo aiuto alla Russia, e annunciano che estenderanno la portata delle sanzioni per colpire le imprese e le banche, anche in Cina, che stanno aiutando la Mosca ad aggirare le sanzioni sui beni e le tecnologie usate nella produzione di armi. Viene sottolineato anche come le politiche commerciali di Pechino stiano portando "a distorsioni del mercato e nei tassi di crescita minando lavoratori, industrie e la nostra resilienza e sicurezza economica”.

Cessate il fuoco a Gaza

Nel documento inoltre i Paesi del G7 chiedono un cessate il fuoco immediato, come il rilascio di tutti gli ostaggi, e "un aumento significativo e sostenuto del flusso di assistenza umanitaria in tutta Gaza e a una fine duratura della crisi, con gli interessi di sicurezza di Israele e la sicurezza dei civili palestinesi a Gaza garantiti". Presente anche un appello anche a Israele affinché all’agenzia dell'Onu per i rifugiati sia permesso di lavorare senza ostacoli nella Striscia.

Appello per la tregua olimpica

Infine i leader del G7, nella dichiarazione finale del vertice, lanciano un appello per la tregua olimpica in vista dei Giochi di Parigi: "Richiamiamo tutti i Paesi ad osservarla individualmente e collettivamente, così come indicato nella risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottata il 15 dicembre del 2023.

 

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