Nuove sanzioni Usa contro Mosca. "Le misure colpiscono l'approvvigionamento di materiali e attrezzature internazionali, incluse le forniture critiche provenienti da Paesi terzi", ha spiegato la segretaria al Tesoro Janet Yellen. Nella lista di entità prese di mira ci sono più di 300 obiettivi, inclusa la Borsa di Mosca. Portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova: "Risponderemo ad azioni così aggressive"
Fondi russi per Kiev, ma Ue non vuole essere unico garante
Ci saranno degli annunci" e "ci sara' unanimità" sul finanziamento della ricostruzione dell'Ucraina con i fondi russi congelati. Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, si è mostrato ottimista nell'ultimo briefing con la stampa prima del G7. Nonostante i mesi di lavoro preparatorio per venire a capo delle numerose questioni legali, Usa ed Europa devono però ancora colmare le distanze su un punto fondamentale. A quanto si apprende, il vertice di Borgo Egnazia dovrebbe annunciare lo stanziamento di un prestito, dall'importo massimo stimato a 50 miliardi di euro, che verrebbe ripagato dai profitti generati dai circa 300 miliardi di dollari in attivi finanziari che Mosca ancora detiene nei Paesi occidentali, per lo più in Belgio. Tali attività, essendo soggette alle leggi del mercato, potrebbero però smettere di generare rendimenti o di generarne in maniera insufficiente a coprire l'intera cifra a causa, ad esempio, di un calo dei tassi di interesse. A chi spetterebbe dunque garantire che, in tale ipotesi, i fondi arrivino comunque? Dopo essersi già vista respingere la proposta di un sequestro tout-court degli asset russi, scenario che secondo Bruxelles violerebbe il diritto internazionale, la Casa Bianca ha chiesto all'Unione Europea di svolgere il ruolo di garante. Washington non intende però fare altrettanto trattandosi di una misura sanzionatoria, il Consiglio Europeo potrebbe approvarla anche senza l’unanimità, aggirando quindi il prevedibile veto ungherese. L'amministrazione Biden dovrebbe invece necessariamente passare per il Congresso, dove ora i Repubblicani controllano la Camera dei Rappresentanti e non intendono fare sconti al presidente uscente. Biden ha impiegato settimane per far passare l'ultimo pacchetto di aiuti militari da 61 miliardi di dollari, tanto da vedersi costretto a scusarsi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anch'egli presente al summit pugliese, e non vuole cimentarsi nuovamente un simile braccio di ferro. L'Unione Europea, hanno chiarito fonti comunitarie, non intende però assumersi da sola il rischio e chiede che tutti i membri del G7 si facciano garanti del prestito. Sull'utilizzo dei rendimenti degli attivi russi per la ricostruzione dell'Ucraina era già stato trovato un accordo di massima al G7 Finanze di Stresa. E le problematiche ancora aperte non si limitano alle garanzie. Non e' ancora chiaro, per esempio, attraverso quale veicolo il denaro verrà versato a Kiev (l'utilizzo di un'istituzione internazionale come la Banca Mondiale non convince tutti). E l'intero meccanismo potrebbe saltare se Budapest si opponesse al prossimo rinnovo semestrale delle sanzioni comunitarie contro Mosca, venute meno le quali quei beni russi verrebbero sbloccati
Guterres, G7 ha un ruolo fondamentale per la pace
Il mio messaggio è chiaro: questo è un momento critico, ci troviamo di fronte a profonde sfide globali su più fronti. Il G7 ha un ruolo fondamentale da svolgere nella pace. Per la pace in Medio Oriente, e dobbiamo anche continuare a lavorare per la pace in Ucraina, una pace giusta, basata sulla Carta Onu e sul diritto internazionale", ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres prima di recarsi in Italia per partecipare al vertice G7 in Puglia. "In tutto il mondo, non dobbiamo mai smettere di cercare soluzioni che affermino il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario". (
Premier, l'Armenia uscirà da alleanza militare con Mosca
L'Armenia si ritirerà dall'Organizzazione del Trattato sicurezza Collettiva (Csto), l'alleanza militare guidata dalla Russia che riunisce diverse ex repubbliche sovietiche. Lo ha annunciato il primo ministro, Nikol Pashinyan, senza precisare quando ciò avverrà. Lo riferiscono le agenzie russe. Dell'alleanza fanno parte attualmente, oltre alla Russia e all'Armenia, la Bielorussia, il Kazakhstan, il Kirghizistan e il Tagikistan. La decisione di Yerevan conferma l'allontanamento progressivo dalla sfera di influenza russa dell'Armenia, finora un fedele alleato di Mosca. (ANSA
Oppositore russo: "Rifiuterei la liberazione in un eventuale scambio di detenuti"
Il dissidente Ilya Yashin, in carcere in Russia per essersi opposto all'invasione dell'Ucraina, ha dichiarato che non acconsentirebbe a essere liberato in un eventuale scambio di detenuti tra Mosca e i Paesi occidentali. "Sono rimasto in Russia per essere una voce russa contro la guerra e la dittatura. E, naturalmente, per me è importante condividere il destino del mio Paese e della mia gente. Credo sinceramente che un politico russo debba stare con la Russia, come si dice, nella gioia e nel dolore", ha detto Yashin in un'intervista a Dozhd in parte pubblicata sul canale Telegram del canale televisivo e ripresa da Radio Liberty e dalla testata online Meduza. Yashin ha invitato i suoi connazionali a "non gettarsi sotto il carro armato che si sta avvicinando a loro a tutta velocità". "Ricordate solo - ha dichiarato - che prima o poi quel carro armato si fermerà, e quindi dovremo essere pronti a smontarlo". L'ex consigliere municipale ha anche accennato alla sua vita dietro le sbarre. "Sfortunatamente, la mia vita attuale non prevede la pianificazione strategica.(...) Ma voglio che le mie giornate non vadano sprecate e cerco di riempirle di significato dando il mio contributo, pur piccolo, ma quotidiano, alla resistenza contro la guerra e contro la dittatura". Yashin, uno dei più noti oppositori russi, è detenuto in un carcere della regione di Smolensk. È stato condannato a otto anni e mezzo di reclusione da un tribunale di Mosca nel dicembre del 2022 per aver denunciato l'invasione dell'Ucraina e in particolare il massacro di civili a Bucha di cui sono accusate le truppe russe.
Mosca, anche missili Iskander in manovre armi nucleari tattiche
Sono previste anche manovre nascoste di spostamento di missili balistici Iskander nell'ambito della seconda fase delle esercitazioni per la preparazione delle armi nucleari non strategiche avviata in questi giorni dalla Russia. Lo ha detto il ministero della Difesa. "Il personale di una unità missilistica del Distretto militare di Leningrado - precisa il ministero, citato dalla Tass - sta svolgendo missioni di addestramento con la ricezione di munizioni speciali per le esercitazioni per i missili balistici a corto raggio Iskander-M, il loro caricamento e il movimento nascosto verso un'area designata per il lancio". Anche equipaggi di navi da guerra sono impegnati nel praticare "il caricamento di missili da crociera con munizioni speciali per le esercitazioni e il movimento verso aree di pattugliamento designate", ha aggiunto il ministero della Difesa.
Putin: "In tempi difficili il popolo sostiene gli eroi impegnati in Ucraina"
In questo momento "non facile" per la Russia, tutto il popolo sostiene gli "eroi" impegnati nel conflitto in Ucraina. Lo ha affermato oggi il presidente Vladimir Putin in occasione della giornata nazionale. "In un tempo che non è facile per il nostro Paese, siamo nuovamente uniti dal patriottismo e dalla responsabilità per il destino della Madrepatria", e questo fa da "fondamento per i partecipanti all'operazione militare speciale", ha detto Putin, citato dall'agenzia Tass, durante una cerimonia per il conferimento di onoreficenze.
Bloomberg, bozza G7: "Aumenteremo le consegne di armi per la difesa dell'Ucraina"
Il G7 vuole "aumentare la produzione e le consegne" di armi "per aiutare l'autodifesa dell'Ucraina". Lo riporta Bloomberg che cita una bozza di dichiarazione.
Mosca: "Hamas ha promesso di rilasciare due ostaggi russi"
Il viceministro degli Affari esteri russo e rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha dichiarato durante una conferenza stampa che la leadership di Hamas ha promesso a Mosca che rilascerà due ostaggi con cittadinanza russa che rimangono prigionieri a Gaza, ma che ciò richiede un cessate il fuoco. Lo riporta Ynet News.
Mosca, in raid di oggi attaccate anche base aeree
Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver effettuato un attacco con armi di precisione su più obiettivi in Ucraina, comprese le aree di parcheggio degli aerei e le infrastrutture di una base aerea ucraina. "Questa mattina, le forze armate russe hanno effettuato un attacco di gruppo utilizzando armi a guida di precisione lanciate dall'aria e da terra a lungo raggio e veicoli aerei senza pilota sulle aree di parcheggio degli aerei e sulle infrastrutture di una base aerea delle forze armate ucraine, un'area di stazionamento temporaneo di mercenari stranieri e depositi di munizioni ed esplosivi", ha fatto sapere il ministero. Tutti gli obiettivi identificati sono stati colpiti, ha affermato. "I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto nove missili tattici Atacms di fabbricazione statunitense, due bombe aeree guidate Hammer di fabbricazione francese, tre razzi Olkha e 61 veicoli aerei senza pilota nelle ultime 24 ore", si legge nel comunicato.
Kiev: colpiti tre radar russi nella Crimea occupata
Le forze ucraine hanno distrutto la notte scorsa tre radar dei sistemi di difesa aerea russi S-300 e S-400 nella Crimea occupata: lo ha annunciato lo Stato Maggiore ucraino, come riporta il Kyiv Independent. Nella notte sono state segnalate esplosioni in diverse località della penisola. Kiev ha colpito un radar del sistema missilistico antiaereo russo S-300 vicino all'aeroporto militare di Belbek, in Crimea, e due radar dei sistemi missilistici antiaerei S-400 vicino alla stessa Belbek e a Sebastopoli.
Kiev: "I Paesi Bassi contribuiranno con 60 milioni di euro alle capacità offensive dei droni per l’Ucraina, comprese navi di superficie senza pilota e droni FPV"
Paesi Bassi: "I primi F-16 all'Ucraina questa estate"
I Paesi Bassi consegneranno i primi F-16 all'Ucraina questa estate, poco dopo l'invio dei caccia da parte della Danimarca: lo ha detto la ministra della Difesa olandese, Kaisa Ollongren, in un'intervista a European Pravda. Dopo le prime consegne questa estate, ha sottolineato la ministra, la fornitura di questi aerei da combattimento sarà "un flusso costante", "aumentando il loro numero e rafforzando l'aeronautica ucraina". "Non posso essere precisa, ma è per questo che dico quest'estate. Questa è la strada che stiamo percorrendo. La Danimarca sarà il primo Paese a fornire gli aerei. E noi seguiremo la Danimarca, ma si tratta di uno sforzo congiunto", ha sottolineato.
Trenta stati sosterranno ricostruzione culturale in Ucraina
Nel corso della Conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino si è parlato anche del piano d'azione per la ricostruzione culturale del Paese a cura dell'Unesco. Sono trenta gli Stati che si sono impegnati a sostenere gli sforzi dell'Unesco per un piano d'azione a medio e lungo termine. L'impegno riguarda Stati del Nord America, dell'Asia e dell'Europa che aumenteranno il loro sostegno agli artisti e ai professionisti della cultura in Ucraina, per la protezione e il restauro dei siti e per il rilancio della vita culturale. "Non ci può essere guarigione delle ferite della guerra senza cultura. Non ci può essere crescita sostenibile e prosperità senza cultura. Questo è lo scopo dell'azione dell'Unesco in Ucraina dal febbraio 2022. Ed è per questo che l'impegno assunto dai nostri Stati membri sarà una pietra miliare" ha commentato il vice direttore generale per la cultura dell'Unesco,. Ernesto Ottone. Nel paese, il numero di siti culturali di cui l'Unesco ha potuto verificare i danni ha superato la soglia di 400. Tra questi, 191 edifici storici e artistici, 137 edifici religiosi, 31 musei, 25 monumenti, 15 biblioteche e 1 archivio. Sebbene i primi progetti di consolidamento e restauro siano stati realizzati negli ultimi mesi, in particolare a Kiev e Odessa, le esigenze finanziarie sono immense per lo svolgimento di questo lavoro: una valutazione aggiornata dell'Unesco, stima il costo a una media di 680 milioni di dollari all'anno fino al 2033. Oltre ai danni materiali, una parte significativa delle attività culturali e artistiche è stata interrotta e molti artisti non sono stati in grado di creare e molti altri professionisti non sono stati in grado di lavorare, portando a un forte calo dei loro mezzi di sussistenza. Tra i paesi che si sono impegnati a sostenere gli interventi Unesco: Italia, Austria, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.
Guerra Ucraina, esercitazioni navali russe a Cuba. VIDEO
Mosca chiede alla Danimarca il rilascio di un'arrestata per spionaggio
Mosca ha chiesto alla Danimarca di rilasciare "immediatamente" una donna russa arrestata con l'accusa di spionaggio, affermando che le autorità danesi non hanno fornito alcuna prova di queste accuse. Lo afferma il ministero degli Esteri, citato dall'agenzia Ria Novosti. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, i servizi d'intelligence danesi hanno spiegato che l'arresto è legato alla pubblicazione di un'inchiesta giornalistica in diversi Paesi europei sulle attività del Fondo per il sostegno e la protezione dei diritti dei compatrioti all'estero. La radio danese Dr aveva detto ieri che tale organizzazione finanzierebbe campagne di disinformazione e sosterrebbe la difesa di soggetti russi coinvolti nello spionaggio. Zakharova accusa la Danimarca, "che afferma di essere uno Stato di diritto", di cercare di "screditare organizzazioni di compatrioti e costringere i loro dirigenti e membri ad abbandonare il sostegno per la Russia" per operrare "una pulizia della sua popolazione". Secondo la portavoce, attualmente non solo i russi sono "perseguitati" in Danimarca, ma "anche rappresentanti di attività economiche oneste e le persone che si permettono di parlare in favore di una normalizzazione del dialogo con la Russia".
Iran accoglie verdetto del Canada sull'aereo ucraino abbattuto
L'Iran ha accolto il verdetto di un tribunale canadese riguardo al caso dell'abbattimento, nel 2020 con un missile sparato dalle Guardie della Rivoluzione, di un'aereo dell'Ukrainian International Airlines, poco dopo che era decollato dall'aeroporto di Teheran. Nell'incidente sono morti tutti i 176 passeggeri e i membri dell'equipaggio. "Questo straziante incidente non ha portato beneficio al Paese ed è stato soltanto uno sbaglio, accogliamo il voto espresso in Canada", ha detto il vice presidente dell'Iran per gli Affari Legali, Mohammad Dehghan, come riferisce Mehr, definendo la sentenza "buona". L'Iran utilizzerà il verdetto canadese presso la Corte internazionale di Giustizia e l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile, ha aggiunto il funzionario. Secondo quanto riportano vari media, la Corte superiore di Giustizia dell'Ontario ha ritenuto la compagna aerea ucraina responsabile di non avere cancellato il volo PS752 poco prima della partenza, non valutando adeguatamente il contesto delle tensioni militari di quel momento tra Iran e Usa, che cinque giorni prima avevano ucciso con un drone in Iraq il comandante dei pasdaran, Qassem Soleimani. La corte non assolve comunque le Guardie della Rivoluzione, che l'8 gennaio del 2020 hanno colpito l'aereo poco dopo che si era alzato in volo, mentre una sentenza precedente aveva escluso che si potesse trattare di un errore da parte dei pasdaran.
India alla Russia: "Rimpatriate i nostri cittadini arruolati"
Due cittadini indiani, reclutati dall'esercito russo, sono stati uccisi recentemente nel conflitto russo-ucraino: lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Delhi, che ricorda che, con queste due morti sono saliti a quattro gli indiani che hanno perso la vita nel conflitto russo-ucraino. In un comunicato il ministero informa di avere sollecitato l'immediato ritorno di tutti gli altri indiani che sono stati arruolati nell'esercito russo e chiede alla Russia "di porre fine ad ogni ulteriore reclutamento di indiani nell'esercito", sottolineando che "questi comportamenti non sono coerenti con la partnership tra i due paesi". Il comunicato del ministero degli Esteri, che ha seguito di alcune ore la partecipazione del sottosegretario Vinay Kwatra alla festa nazionale russa tenuta ieri a Delhi ricorda anche che "questo ministero e l'Ambasciata indiana a Mosca hanno ripetutamente sollecitato le autorità russe sul caso". Gli indiani che si sono trovati forzatamente reclutati nell'esercito russo dopo avere firmato contratti di lavoro ingannevoli sono circa duecento. Secondo i dati ufficiali, sinora ne sarebbero stati rimpatriati una decina.
La Lituania: "Privare della cittadinanza i sostenitori della Russia"
La ministra degli Interni lituana, Agne Bilotaite, ha proposto oggi di apportare delle modifiche alla legge sulla cittadinanza che rendano possibile la revoca della cittadinanza lituana a chi, in possesso di doppia cittadinanza, dimostri di sostenere l'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Presentando la sua proposta, Bilotaite ha sottolineato che tali persone rappresentano un pericolo per la sicurezza dello stato e per questa ragione devono essere espulsi dal corpo della cittadinanza. "Gli emendamenti proposti forniscono allo stato gli strumenti per difendere gli interessi della sicurezza nazionale", ha affermato la ministra.
Intelligence Gb: "Limitata avanzata russa nel Donetsk, molte perdite"
Progressi "limitati" delle forze russe in alcune aree della regione ucraina di Donetsk. A fotografare la situazione sul campo è l'ultimo aggiornamento dell'intelligence britannica pubblicato su X dal ministero della Difesa di Londra secondo "probabilmente" le forze di terra russe hanno sfondato in modo "limitato" in un sobborgo orientale di Chasiv Yar, a circa otto chilometri a ovest di Bakhmut, nell'Ucraina orientale. Stando alla valutazione, è "probabile" che la Russia controlli Ivanivske, a sudest Chasiv Yar.
"Intensi combattimenti" vengono segnalati nelle aree urbane con le forze ucraine impegnate a contrastare l'avanzata russa. Secondo il bollettino le forze russe restano probabilmente sulla sponda est di un canale che attraversa Chasiv Yar e rappresenta un ostacolo per un'avanzata rapida. La valutazione parla di una forte probabilità di un alto numero di perdite tra le fila russe e sottolinea il "valore" di quest'area per la Russia, per la sua "posizione strategica".
Media: "Milei sarà al vertice sulla pace in Ucraina a Lucerna"
In una nuova possibile modifica del suo imminente piano di viaggio in Europa, il presidente argentino Javier Milei ha deciso nelle ultime ore di volare, al contrario di quanto ipotizzato in precedenza, dall'Italia alla Svizzera per partecipare, sabato, al vertice di Lucerna, promosso dal presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. Fonti della Casa Rosada di Buenos Aires, infatti, hanno confermato al quotidiano La Nación che Milei ha deciso, a seguito di una specifica richiesta del capo dello stato ucraino, di presenziare alla conferenza di pace, trasferendosi a Lucerna dall'Italia, dove parteciperà, fra giovedì e sabato, al G7. Sarà quindi in Svizzera, conclude il giornale, "con la ministra degli Esteri Diana Mondino, esclusa dal viaggio in Italia, dove il presidente sarà invece con sua sorella, la segretaria generale Karina Milei, e con il consigliere economico Demian Reidel. Fino a ieri a mezzogiorno era la ministra Mondino incaricata di rappresentare il governo argentino al vertice svizzero, insieme al ministro della Difesa, Luis Petri.