Guerra Mo, Iran minaccia di attaccare Israele. Biden: "Non fatelo". Usa inviano rinforzi

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Un grave attacco di ritorsione da parte dell'Iran contro Israele potrebbe avvenire nelle prossime ore. Tajani sente il ministro iraniano: appello alla moderazione. Il presidente turco Erdogan afferma che "lo Stato Ebraico pagherà per i crimini contro l’umanità commessi"

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Secondo i media Usa è possibile un attacco dall'Iran con 100 droni. Anche il presidente Usa Joe Biden ha detto di attendersi un attacco dell'Iran contro Israele in tempi rapidi, ma ha avvertito: "Non fatelo".

"Siamo fortemente preparati in attacco e difesa contro qualsiasi minaccia. Siamo in guerra e da circa sei mesi siamo a un elevato livello di preparazione", ha ribadito il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi.

L'Iran ha inviato un messaggio all'amministrazione Biden attraverso diversi Paesi arabi all'inizio di questa settimana: se gli Stati Uniti verranno coinvolti nei combattimenti tra Israele e Iran, le forze statunitensi nella regione verranno attaccate, hanno detto ad Axios tre funzionari statunitensi. Tuttavia, come ha reso noto un dirigente americano, gli Usa invieranno rinforzi in Medio Oriente sullo sfondo delle minacce iraniane contro Israele.



Gli approfondimenti:

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Media: Usa tenteranno di intercettare ogni arma contro Israele

Gli Stati Uniti tenteranno di intercettare qualsiasi arma lanciata contro Israele se sarà possibile farlo: lo hanno detto alla Cnn due funzionari statunitensi, mostrando il livello di cooperazione in corso tra i due eserciti prima di un previsto attacco iraniano.   Le forze della Marina americana nel Mar Rosso hanno precedentemente intercettato missili a lungo raggio lanciati dagli Houthi nello Yemen verso Israele. Le forze statunitensi in Iraq e Siria potrebbero anche potenzialmente intercettare droni e razzi che prendono di mira il nord di Israele, a seconda della posizione da cui vengono lanciati. Il generale Erik Kurilla, comandante del comando centrale degli Stati Uniti, è stato infatti in Israele per incontrare i vertici della sicurezza del paese

Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi

È  stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella  Striscia di   Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni   dipendenti  dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti   nell'assalto di  Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi   sociali alle  persone registrate come rifugiati palestinesi nelle  guerre  risalenti al  periodo della nascita dello Stato di Israele:  costruisce e  gestisce  scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce  cibo, assistenza  abitativa e  prestiti di emergenza. LEGGI

Tajani in contatto con le ambasciate in Medio Oriente

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto oggi conversazioni telefoniche con gli ambasciatori d'Italia a Tel Aviv, Beirut e Teheran, e con il console a Gerusalemme.   Il ministero degli Esteri ha rinnovato a tutti i cittadini italiani la richiesta di evitare viaggi non essenziali e ha verificato i collegamenti con i cittadini residenti o attualmente nella regione. Le ambasciate hanno predisposto ulteriori misure per rafforzare la protezione del personale, dei connazionali e delle sedi

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste  settimane  si  inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Gaza, gli aiuti umanitari dal cielo non bastano. Onu: "Carestia quasi inevitabile"

Giordania,  Egitto ed Emirati Arabi stanno già inviando scorte paracadutate di  beni di prima necessità. Gli Stati Uniti dovrebbero aggiungersi a loro   nelle  prossime ore. Ma a Washington c'è chi parla di "una goccia    dell'oceano". A Israele si chiede di potenziare gli arrivi via terra,    meno costosi, più efficaci e meno pericolosi di quelli via aria. LEGGI

Blinken chiama omologo egiziano per contenere escalation

Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha parlato con il segretario di Stato americano Antony Blinken degli ultimi sviluppi nella Striscia di Gaza e della necessità di promuovere un cessate il fuoco e aumentare gli aiuti umanitari. L'Egitto ha anche avvertito che l'espansione del conflitto potrebbe essere pericolosa. Blinken ha invitato il suo omologo egiziano a lavorare per "contenere l'attuale escalation", si legge in una nota del ministero degli Esteri egiziano, dichiarazione in cui l'Iran non veniva menzionato.

Guerra Gaza, Zuppi: "Non paragonare al genocidio compiuto dall'ideologia nazista"

Per il presidente della Conferenza episcopale italiana quello che  sta  accadendo nella Striscia "è un'operazione militare che uccide innocenti e  bambini, una cosa che nessuno può accettare". Sulla questione del  rilascio degli ostaggi: "Il negoziato è l'unica via" LEGGI

Biden: attendo attacco Iran a Israele a breve

Il presidente Usa, Joe Biden ha detto di attendersi un attacco dell'Iran contro Israele in tempi rapidi. Sollecitato dai giornalisti su quanto potrebbe essere imminente un attacco di rappresaglia iraniano contro Israele, il capo della Casa Bianca ha detto che non vuole entrare nel dettaglio di informazioni classificate, ma che la sua attesa è "prima piuttosto che dopo". 

Biden all' Iran: "Il mio messaggio è non fatelo"

Il presidente Usa Joe Biden ha chiesto all'Iran di non attaccare Israele: "Il mio messaggio è: 'Non fatelo'". Il capo della Casa Bianca ha ribadito che gli Stati Uniti sono impegnati nella "difesa di Israele" e che l'Iran non avrà successo".

Gaza, Ismail Haniyeh leader di Hamas conferma l'uccisione dei suoi 3 figli

Secondo alcuni media Hazem, Amir e Muhammad Haniyeh insieme ai  cugini sono morti a seguito di un attacco su un'auto LEGGI L'ARTICOLO

Media, 'gli Usa spostano la portaerei Eisenhower verso Israele'

La portaerei Usa Dwight Eisenhower ha navigato a nord attraverso il Mar Rosso verso Israele in una dimostrazione di deterrenza da parte dell'amministrazione Biden. Lo riporta il Times of Israel. La portaerei sarebbe in grado di intercettare missili e droni lanciati dall'Iran. 

Irlanda, Norvegia e Spagna pronti a riconoscere Palestina

Irlanda, Spagna e Norvegia sono pronte a riconoscere uno Stato palestinese, insieme ad altri Paesi: lo hanno dichiarato i primi ministri dei tre Paesi. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, che da tempo si è espresso a favore del riconoscimento di uno Stato palestinese, si è recato oggi a Oslo e poi a Dublino, dove ha tenuto conferenze stampa congiunte con i suoi omologhi norvegese e irlandese, Jonas Gahr Store e Simon Harris. "Crediamo che il momento (di riconoscere uno Stato palestinese) si stia avvicinando", ha detto Simon Harris, che è primo ministro irlandese da appena tre giorni. "Vorremmo farlo con il maggior numero possibile di altri Paesi per dare peso alla decisione e inviare il messaggio più forte", ha aggiunto. Il primo ministro norvegese ha aggiunto che una tale decisione dovrebbe essere presa in stretto coordinamento con "Paesi che la pensano allo stesso modo" ma sottolineato che non è stato ancora "fissato un calendario preciso". Proprio in questi giorni, il premier spagnolo è impegnato in un tour europeo (farà tappa anche in Polonia) con l'obiettivo di raccogliere un sostegno il più ampio possibile al passo.

Ritiro truppe israeliane, la disperazione dei palestinesi a Khan Younis

Nyt, risposta Iran attesa contro Israele ma non contro Usa

Si prevede che l'Iran lanci presto un attacco contro Israele, ma non contro gli Stati Uniti o le sue forze militari, quando reagirà al raid israeliano a Damasco che ha ucciso diversi alti comandanti iraniani. Lo scrive il New York Times citando dirigenti statunitensi e iraniani. Analisti e funzionari dell'intelligence americana ritengono che Teheran colpirà numerosi obiettivi all'interno di Israele.  Le fonti non hanno indicato pero' quale forma assumerà l'attacco, che tipo di obiettivi saranno coinvolti e i tempi precisi. 

Papa: "Angoscia per il Medioriente, a Gaza catastrofe umanitaria. Pensate ai bimbi"

Èl'appello per la pace di Francesco nel messaggio inviato al Network Alarabiya. "Chi crede in Dio non può che ripudiare la guerra, la quale non risolve, ma aumenta i conflitti. Fate cessare il rumore delle armi e pensate ai bambini". LEGGI QUI

Israele, circa 40 razzi dal Libano verso il nord del Paese

Sono stati circa 40 i razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele dove sono risuonate nelle ultime ore più volte le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che "alcuni sono stati intercettati mentre il resto è caduto in aree aperte. Non sono segnalate vittime". 

Usa hanno chiesto a Israele di consultarsi su azioni contro Iran

L'amministrazione Biden ha chiesto a Israele nei giorni scorsi di avvisare e consultare gli Stati Uniti prima di qualsiasi ritorsione israeliana contro l'Iran. Lo riferisce Axios citando dirigenti americani. Il capo del Pentagono Lloyd Austin si sarebbe lamentato recentemente con ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant per il mancato preavviso sul raid a Damasco, nonostante potesse avere ripercussioni per le forze Usa nella regione. 

Il Papa, chi crede in Dio non può che ripudiare la guerra

"Dio è pace e vuole la pace. Chi crede in Lui non può che ripudiare la guerra, la quale non risolve, ma aumenta i conflitti. La guerra, non mi stanco di ripetere, è sempre e solo una sconfitta: è una via senza meta; non apre prospettive, ma estingue la speranza". Lo afferma papa Francesco nel messaggio inviato al "Network Alarabiya" in occasione della fine del Ramadan.

Usa manderanno rinforzi in Medio Oriente dopo minacce Iran

Gli Usa invieranno rinforzi in Medio Oriente sullo sfondo delle minacce iraniane contro Israele: lo ha reso noto un dirigente americano. 

Onu, oggi negato l'ingresso a Gaza alle nostre missioni

A nessuna delle missioni umanitarie pianificate dalle Nazioni Unite nel nord di Gaza è stato permesso di entrare nella regione oggi, hanno affermato i funzionari. Lo scrive su X l'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari nei territori palestinesi occupati (OCHA) spiegando che l'assistenza è stata bloccata dalle autorità israeliane. "Non lo sottolineeremo mai abbastanza: l'obbligo della potenza occupante di facilitare gli aiuti non termina quando le merci vengono depositate al confine", ha aggiunto.

Tajani sente il ministro iraniano, appello alla moderazione

Il ministro degli Esteri italiano avrebbe sottolineato che una rappresaglia contro Israele provocherebbe una contro reazione e questo potrebbe innescare un conflitto ancora più largo e pericoloso per tutti gli stati della regione. LEGGI QUI

Tajani

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Scompare colono 14enne, scontri con palestinesi, un morto

Ci sono stati violenti scontri in Cisgiordania, dove da alcune ore si sono perse le tracce di un adolescente, figlio di coloni: almeno un palestinese è morto e 10 sono rimasti feriti nell'assalto a un villaggio palestinese. Mentre erano in corso le ricerche del ragazzo - uscito con un gregge e non tornato a casa, in un avamposto illegale - un gruppo di coloni, infuriati, ha preso d'assalto il villaggio di al -Mughayyir, vicino a Ramallah. I filmati hanno mostrato auto e case incendiate, mentre i soldati israeliani cercavano di riprendere il controllo della situazione. I palestinesi hanno raccontato all'agenzia Wafa che i coloni hanno usato proiettili veri contro di loro, oltre a lanciare pietre, e danneggiato decine di case e automobili. 

Media, Iran ha avvisato Usa di stare fuori conflitto

L'Iran ha inviato un messaggio all'amministrazione Biden attraverso diversi Paesi arabi all'inizio di questa settimana: se gli Stati Uniti verranno coinvolti nei combattimenti tra Israele e Iran, le forze statunitensi nella regione verranno attaccate, hanno detto ad Axios tre funzionari statunitensi. Gli Stati Uniti e Israele si stanno preparando affinché l'Iran reagisca contro Israele per l'attacco aereo che ha ucciso un importante generale iraniano a Damasco la scorsa settimana. La guida suprema iraniana ha minacciato una "punizione" per Israele ma, attraverso canali privati, l'Iran ha segnalato che questa vendetta sarà limitata. Israele e gli Stati Uniti ritengono che un attacco iraniano includerebbe il lancio di missili balistici, missili da crociera e droni d'attacco dall'Iran al territorio israeliano. Funzionari statunitensi affermano che l'amministrazione Biden ha chiesto a Israele di avvisare gli Stati Uniti e che gli Stati Uniti abbiano voce in capitolo prima che vengano prese decisioni su qualsiasi ritorsione da parte di Israele. Tre funzionari statunitensi hanno affermato che negli ultimi giorni gli iraniani hanno dichiarato a diversi governi arabi di ritenere gli Stati Uniti responsabili dell'attacco israeliano che ha ucciso il generale iraniano a Damasco, nonostante gli sforzi degli Stati Uniti di prendere le distanze dal raid.

Idf, 'siamo pronti in ogni momento ad ogni scenario'

"Siamo fortemente preparati in attacco e difesa contro qualsiasi minaccia. Siamo in guerra e da circa sei mesi siamo a un elevato livello di preparazione". Lo ha ribadito il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi che ha compito una valutazione della situazione in atto. "L'Idf - ha aggiunto - continua a monitorare da vicino ciò che sta accadendo in Iran e nei vari ambiti, preparandosi costantemente ad affrontare le minacce esistenti e potenziali in coordinamento con l'esercito degli Stati Uniti. Le nostre forze sono preparate e pronte in ogni momento e di fronte a qualsiasi scenario." 

Sanzioni Usa ad Hamas, colpiti leader operazioni cyber e droni

Gli Usa, in coordinamento con i loro partner internazionali, hanno annunciato sanzioni contro quattro leader delle operazioni cyber e con droni  di Hamas basati a Gaza e in Libano. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato americano. 

Nuovo video di Noa rapita il 7 ottobre, 'ogni giorno è prezioso'

"Il filmato scioccante ottenuto dal Daily Mail di Noa Argamani del 7 ottobre evidenzia chiaramente che ogni singolo giorno in cui i nostri cari rimangono prigionieri di Hamas a Gaza mette a grave rischio la loro vita". E' la dichiarazione, e l'ennesimo grido d'allarme, delle famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas dopo la pubblicazione da parte del sito britannico di nuove immagini che ritraggono, in 10 terrificanti secondi, la giovane donna rapita: incappucciata, a bordo di una motocicletta, stretta fra due uomini. Si sentono le sue grida e il suo pianto. Noa era già apparsa in un video del suo rapimento mentre veniva portata via dalla festa di Reim in motocicletta e urlava: "Non mi uccidete". Poi a gennaio apparve in un altro filmato diffuso da Hamas. "Sono passati 189 giorni da quando Noa e altri 132 bambini, donne e uomini sono stati rapiti dai terroristi a Gaza. Il terrore che attanaglia Noa in questo video dura già da 189 giorni. Dobbiamo tutti gridare il suo dolore e garantire il rilascio di lei e degli altri ostaggi adesso", prosegue il comunicato, in cui si ricorda il dramma nel dramma che vivono i familiari di Noa: sua madre Liora è infatti malata terminale di cancro. Un ulteriore motivo per la corsa contro il tempo verso la liberazione, affinché Liora - si legge - "possa rivedere la sua unica figlia prima di morire". La madre "proprio il mese scorso ha registrato uno straziante video appello al presidente Biden, implorandolo di poter abbracciare Noa un'ultima volta". "Ribadiamo il nostro appello al governo israeliano e alla comunità internazionale affinché facciano tutto il possibile per garantire il rilascio di Noa, delle altre 18 donne e di tutti i 133 ostaggi prima che altre vite innocenti vengano tragicamente perse", conclude il comunicato. 

Leader Hamas, 'guerra attuale a Israele non è round finale'

"Mentre il ministro Fitto, in questi mesi, ha spiegato in tutte le sedi l'indispensabilità della revisione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, per raggiungere gli obiettivi e i traguardi nei tempi concordati con l'Unione Europea, il suo collega Giorgetti non perde occasione per chiedere il rinvio di uno o due anni della scadenza prevista per il 2026", rileva la Cgil con il segretario confederale Christian Ferrari.   "Nel frattempo - dice - iniziano ad affiorare le prime storie di malaffare nell'utilizzo delle enormi risorse a disposizione. E siamo solo all'inizio. Appare chiarissimo come il modo di procedere del Governo Meloni (che nell'ultimo anno e mezzo ha di fatto sequestrato il piano e deciso modifiche profondissime nel chiuso di qualche stanza, senza confrontarsi con nessuno, tanto meno con le Parti sociali) rischia di condurre il Paese in un vicolo cieco. L'unica speranza che nutrono è legata alle prossime elezioni europee e alla possibilità che un eventuale cambio dei rapporti di forza renda più agevole la strada del rinvio, consentendo di elemosinare 'sconti' nella realizzazione delle singole misure".   Per il segretario confederale Cgil "è l'ennesima dimostrazione che il Governo è senza bussola, privo di una guida autorevole in grado di comprendere che la concreta realizzazione del Pnrr non è affare di una parte politica, ma una sfida dell'intero Paese. La Cgil - conclude - considera tutto ciò grave e continuerà a mettere in campo tutte le azioni di mobilitazione possibili contro questa pericolosa deriva". 

Tajani sente il ministro iraniano, appello alla moderazione

Il ministro degli Esteri italiano avrebbe sottolineato che una rappresaglia contro Israele provocherebbe una contro reazione e questo potrebbe innescare un conflitto ancora più largo e pericoloso per tutti gli stati della regione. LEGGI QUI

Tajani sente il ministro iraniano, appello alla moderazione

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato al telefono con l'omologo iraniano Hossein Amir-Ambdollahian, sullo sfondo delle rinnovate tensioni in Medio Oriente dopo l'attacco al consolato di Teheran a Damasco. Nel colloquio, a quanto si apprende, Tajani ha rivolto un forte appello alla moderazione all'Iran, sottolineando che una rappresaglia contro Israele provocherebbe una contro reazione dello Stato ebraico. E questo potrebbe innescare un conflitto ancora più largo e pericoloso per tutti gli stati della regione. L'Italia chiede all'Iran di lavorare al contrario per ridurre la tensione e tornare al confronto politico. 

Si allunga lista Paesi contrari a viaggi in Iran e Israele

Si allunga la fila dei Paesi che hanno avvertito i propri cittadini a non recarsi in Iran, Israele , Libano e Cisgiordania fino a nuovo ordine alla luce della minacciata ritorsione della Repubblica islamica contro lo Stato ebraico per l'attacco dell'1 aprile al consolato di Teheran a Damasco. Dopo Francia, Gran Bretagna, Canada e Australia, anche l'India si è unita al coro in considerazione della "situazione prevalente nella regione". Gli Stati Uniti hanno limitato ai propri dipendenti in Israele e alle loro famiglie i viaggi personali al di fuori di Tel Aviv, Gerusalemme e Be'er Sheva a causa della situazione. Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, un attacco iraniano è possibile nelle prossime 24-48 ore e Israele ha già annunciato che a sua volta risponderà con un raid contro la Repubblica islamica. 

Usa: sugli aiuti a Gaza Israele sta facendo ciò che aveva promesso

Gli Stati Uniti negli ultimi giorni hanno visto Israele "fare quello che si era impegnato a fare", riguardo all'apertura di "ulteriori valichi per l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza". Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, aggiungendo che comunque "bisogna far di più". Negli ultimi giorni, ha detto il funzionario della Casa Bianca, sono entrati a Gaza oltre mille camion di aiuti.

Israele: "E' giusta scelta Ue sulle sanzioni ad Hamas e Jihad"

La decisione della Ue "manda un chiaro messaggio: quelli che uccidono, bruciano, violentano e abusano dei corpi di bambini, ragazze, donne e uomini commettono atrocità contro l'umanità: ne pagheranno il prezzo". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz che ha salutato le sanzioni Ue contro le ali militari di Hamas, Jihad islamica e la Nukheba, responsabili dell'attacco del 7 ottobre e dei crimini commessi.

Casa Bianca: la minaccia Iran a Israele è reale e credibile

La minaccia iraniana a Israele è "reale" e "credibile". Lo ha affermato la Casa Bianca, alla luce della minacciata ritorsione da parte della Repubblica islamica contro lo Stato ebraico per l'attacco del 1 aprile contro il consolato di Teheran a Damasco, nel quale sono morti diversi Pasdaran, tra cui il generale Mohammad Reza Zahedi. "La minaccia dall'Iran contro Israele è ancora presente, reale e credibile. Gli Stati Uniti faranno di tutto per aiutare gli israeliani a difendersi", lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.


Ministro della Difesa vede capo Centcom: "Usa e Israele uniti"

"Siamo pronti a difenderci sul territorio e in aria, in stretta cooperazione con i nostri partner. Sappiamo come rispondere". Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant al termine dell'incontro con il generale Michael Kurilla capo del Comando centrale Usa (Centcom). "I nostri nemici pensano di poter separare Israele e gli Usa ma - ha aggiunto - è vero il contrario: ci stanno unendo e rafforzando i nostri legami. Stiamo fianco a fianco". "Sono certo che il mondo vede il vero volto dell'Iran: l'organismo terroristico che incita attacchi terroristici in tutto il Medio Oriente e finanzia Hamas, Hezbollah e altre forze, e ora minaccia anche lo Stato di Israele".

Lufthansa, stop voli da e per Teheran fino al 18 aprile

La compagnia aerea di bandiera tedesca Lufthansa ha prolungato di cinque giorni, fino al 18 aprile, la sospensione dei voli da e per Teheran, lo scrive il Times of Israel. Apparentemente la mossa arriva nel contesto delle speculazioni secondo cui l'Iran effettuerà un attacco di ritorsione contro Israele nei prossimi giorni. 

Media: sirene a nord di Israele, le prime da 48 ore

Le sirene che stanno risuonando nel nord di Israele sono le prime da 48 ore. Lo hanno segnalato i media ricordando che l'ultimo è avvenuto mercoledì scorso poco prima della stessa ora di oggi. Le sirene sono scattate ora a Margaliot e a Meshgav nel nord del Paese.

Media Usa, possibile attacco oggi da Iran con 100 droni

Un grave attacco di ritorsione da parte dell'Iran contro Israele potrebbe avvenire già oggi, lo riferisce CBS News, citando due funzionari statunitensi senza nome. L'attacco potrebbe includere più di 100 droni e decine di missili puntati contro obiettivi militari all'interno del paese, dicono i funzionari, aggiungendo che Teheran potrebbe optare per un attacco su scala minore per evitare una drammatica escalation.

Entrato a Gaza primo convoglio da nuovo valico a nord

E' entrato a Gaza il primo convoglio di aiuti umanitari passato attraverso il nuovo valico di terra nel nord della Striscia, creato dagli israeliani per velocizzare l'ingresso di derrate e medicinali e migliorare la situazione umanitaria nell'enclave palestinese. Lo ha annunciato l'esercito israeliano. Il "Northern Crossing" si trova vicino al Kibbutz Zikim: i camion, dopo le ispezioni al valico di Kerem Shalom sul confine meridionale di Gaza, entrano nella Striscia attraverso il passaggio a nord. 

Israele: "sirene di allarme nel nord al confine col Libano"

Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare.

Israele: "Sirene di allarme nel nord al confine col Libano"

Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare. 

Fonti Usa: "Oggi l'attacco contro Israele con 100 droni e decine di missili"

L'attacco iraniano contro Israele avverrà oggi. E' quanto hanno rivelato due fonti americane alla Cbs, secondo cui oltre 100 droni e decine di missili bombarderebbero obiettivi militari all'intero del Paese, per rappresaglia all'attacco israeliano del primo aprile scorso contro il consolato iraniano a Damasco, costato la vita a un importante generale dei Pasdaran.

Tv Turchia, reporter gravemente ferito a Gaza

Un giornalista della televisione di Stato turca è stato gravemente ferito e un altro leggermente ferito in un campo profughi nel centro di Gaza. Lo ha riferito il canale Trt, aggiungendo che i reporter sono stati presi di mira da un attacco israeliano. "Il veicolo di una squadra di Trt Arabo che si stava preparando a trasmettere dal campo di Nuseirat... è stato preso di mira da un attacco dell'esercito israeliano", ha fatto sapere l'emittente. "Sami Shahada, un cameraman freelance, è stato gravemente ferito", ha aggiunto, precisando che "ha perso un piede ed e' attualmente in sala operatoria". 

Israele. "Primo convoglio di aiuti entrato da valico del Nord"

Un primo convoglio di camion di aiuti umanitari è entrato, la notte scorsa, da un valico nel nord della Striscia di Gaza. Lo rende noto l'esercito israeliano, riferendosi al "Northern Crossing" il nuovo valico costruito a nord, nei pressi del kibbutz Zikim, nell'ambito delle misure adottate per migliorare la situazione umanitaria a Gaza, si legge su Times of Israel. 

Sanchez: "Segnali chiari che Europa è pronta a riconoscere Stato palestinese"

Ci sono "segnali chiari" che i Paesi dell'Europa sono pronti a riconoscere uno Stato palestinese. Lo ha dichiarato il premier spagnolo Pedro Sanchez dopo aver incontrato a Oslo il suo omologo norvegese Jonas Gahr Store, nel contesto della sua iniziativa diplomatica per ottenere sostegno al riconoscimento dello Stato palestinese.

"Vogliamo fermare il disastro umanitario a Gaza e contribuire a rilanciare un processo politico di pace che porti alla realizzazione della soluzione dei due Stati il ​​più presto possibile", aveva detto in precedenza la portavoce del governo spagnolo Pilar Alegria.


Israele: "Primi camion di aiuti entrano da nuovo valico nord"

Per la prima volta, camion con  aiuti umanitari sono entrati nel nord della Striscia dal nuovo valico aperto dall'esercito israeliano che si aggiunge a quello di Erez. Lo ha fatto sapere il portavoce militare che i camion - scortati dai soldati israeliani - portano alcuni generi di pronto soccorso, compresi quelli alimentari con l'obiettivo di "aumentare l'aiuto per l'enclave palestinese, soprattutto al nord". In precedenza i camion sono stati sottoposti a "severi" controlli di sicurezza al valico di Kerem Shalom. 

Centinaia marciano vicino a Gaza per rilascio ostaggi

Centinaia di persone hanno preso parte a una marcia vicino al Kibbutz Urim, nel sud d'Israele nei pressi di Gaza, per ricordare gli oltre 100 uomini, donne e bambini che sono ancora in mano ad Hamas nella Striscia dal rapimento il 7 ottobre. I manifestanti mostrano le foto e ricordano che sono passati 189 giorni da quando gli ostaggi sono stati rapiti. Si ritiene che 129 dei 253 ostaggi catturati il 7 ottobre siano ancora prigionieri a Gaza, non tutti vivi. 

Netanyahu condurrà riunione di sicurezza su minacce Iran

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu condurrà nel pomeriggio una "valutazione della sicurezza" nel mezzo dei preparativi per un attacco iraniano. Alla riunione sono stati invitati - secondo i media - sia il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz sia quello della difesa Yoav Gallant. Il portavoce dell'esercito Daniel Hagari ha confermato che l'Idf "è in alto allarme". 

Wafa: 29 morti dopo raid Israele su una casa a Gaza City

L'agenzia palestinese Wafa ha riferito che "oltre 29 persone sono state uccise e altre decine in un raid aereo su una casa a Gaza". Secondo la stessa fonte la casa è quella "della famiglia Al-Tatabibi, nella zona di Al-Sidra, nel quartiere di Al-Daraj nel centro di Gaza City". La Wafa ha poi riportato di raid anche a Nusseirat

Media: giornalisti feriti in raid israeliano su campo profughi Nuseirat

Alcuni giornalisti, tra cui quello del canale turco Trt in arabo, sono rimasti feriti in un raid israeliano sul campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti sanitarie all'agenzia di stampa turca Anadolu.

Berlino: evitare viaggi in Iran Israele Palestina e Libano

ministero degli Esteri tedesco ha chiesto ai cittadini di evitare i viaggi in Iran,  Israele, Libano e Palestina. Lo ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri tedesco in conferenza stampa a Berlino. Nel sito del ministero si legge anche la richiesta ai cittadini tedeschi che si trovano in Iran di lasciare il Paese. (ANSA).     

IL 

Erdogan: "Israele pagherà anche per figli di Haniyeh"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato l'uccisione di alcuni membri della famiglia del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ribadendo che Israele pagherà per i crimini contro l’umanità commessi. Nella tarda sera del 10 aprile il leader turco aveva telefonato ad Haniyeh per porgere le condoglianze in seguito alla morte di tre figli e quattro nipoti di quest'ultimo, colpiti da un bombardamento israeliano nella Striscia di Gaza. La telefonata tra i due è stata oggetto di un video circolato sui social in cui Haniyeh parla al telefono con Erdogan in viva voce, mentre un interprete traduce la telefonata dal turco all'arabo.

Hamas non intende proseguire i negoziati

Hamas non intende proseguire i negoziati per l'accordo. Lo hanno riferito - riporta Ynet - funzionari di Hamas al quotidiano libanese Al-Akhbar considerato vicino ad Hezbollah. Secondo le fonti, "la leadership di Hamas ha informato i mediatori di non essere interessata ad ulteriori discussioni sull'accordo, finché non ci saranno progressi nelle sue richieste per la fine della guerra e il ritiro dell'esercito dalla Striscia di Gaza

Parigi: evitare viaggi in Iran, Israele Libano e Palestina

La Francia ha esortato i suoi cittadini ad "astenersi imperativamente dai viaggi nei prossimi giorni in Iran, Libano, Israele e Territori palestinesi". Il ministro degli Esteri, Stephane Sejourne, ha emesso la raccomandazione dopo che l'Iran ha minacciato ritorsioni per attacco israeliano al consolato iraniano in Siria, suscitando timori di un ulteriore escalation in Medio Oriente.

M.O.: Hamas, nuovo bilancio vittime Gaza sale a 33.634 morti

Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza sale a 33.634: lo ha fatto sapere come ogni giorno dall'inizio del conflitto il ministero della Salute di Gaza sotto il controllo di Hamas. Nelle ultime 24 ore, sono state uccise almeno 89 persone e in particolare 25 che si trovavano nello stesso edificio nella Città di Gaza. I feriti dell'ultima giornata sono 120, portando il totale dal 7 ottobre scorso a 76.214.

Israele: protesta vicino Gaza per il rilascio degli ostaggi

Centinaia di israeliani stanno marciando nei pressi del kibbutz Urim, nel sud a ridosso di Gaza, per chiedere il rilascio degli oltre 100 ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Lo slogan della manifestazione contro Hamas - anche in previsione dell'imminente Pasqua ebraica - sono le parole della Bibbia 'Lascia andare il mio popolo'. Ogni dimostrante - hanno riferito i media - ha in mano delle carte con i numeri che rappresentano i 189 giorni in cui gli ostaggi sono prigionieri, insieme alle foto dei rapiti. Alcuni dei manifestanti indossano sacchi di juta come gli schiavi ebrei in Egitto prima dell'EsodoC

Cina chiede a Usa di avere un "ruolo costruttivo"

Antony Blinken ha avuto una conversazione telefonica con l'omologo cinese durante la quale ha Pechino di usare la sua influenza per dissuadere l'Iran dal colpire Israele. Le preoccupazioni per ritorsioni da parte di Teheran sono aumentate dopo che un attacco israeliano il 1 aprile ha raso al suolo un edificio diplomatico iraniano a Damasco. La Cina ha confermato che la telefonata ha avuto luogo, affermando che il capo della diplomazia cinese Wang "ha espresso la ferma condanna della Cina per l'attacco" e ha sottolineato il

diritto "inviolabile" alla sicurezza delle istituzioni diplomatiche e la necessità di rispettare la sovranità di Iran e Siria. "La Cina continuerà a svolgere un ruolo costruttivo

nella risoluzione della questione del Medio Oriente. e contribuirà a raffreddare la situazione", ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, "Gli Stati Uniti in particolare dovrebbero svolgere un ruolo costruttivo." La leadership religiosa iraniana ha promesso di reagire dopo l'attacco, che ha ucciso sette membri delle guardie

rivoluzionarie d’élite della Repubblica islamica, tra cui due generali. Gli Stati Uniti hanno ripetutamente lanciato appelli pubblici alla Cina affinché' faccia di più per affrontare la

crisi, anche attraverso pressioni sull'Iran, che sostiene Hamas. "Questa escalation e' l'ultima manifestazione delle ricadute del conflitto di Gaza, ed è imperativo che il conflitto di Gaza venga messo fine il prima possibile", ha detto Mao, aggiungendo che Pechino chiede un cessate il fuoco immediato. Biden ha affermato mercoledì che il sostegno degli Stati Uniti alla sicurezza di Israele è "blindato", nonostante le sue critiche alla condotta del primo ministro Benjamin Netanyahu nella guerra a Gaza

Iran, necessario punire Israele per l'attacco di Damasco

- "Una difesa legittima, con lo scopo di punire l'aggressore", dopo l'attacco contro l'edificio consolare dell'ambasciata di Teheran a Damasco, attribuito dall'Iran a Israele, " è una necessità". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante una telefonata con l'omologa tedesca Annalena Baerbock.  "Quando il regime israeliano viola completamente l'immunità degli individui e delle sedi diplomatiche andando contro al diritto internazionale e alla Convenzione di Vienna, la legittima difesa è una necessità", ha detto Amirabdollahian, come riporta Mehr, parlando del raid contro la capitale siriana dove sono morti sette importanti membri delle Guardie della rivoluzione iraniana. "Se un attacco missilistico simile fosse accaduto in una missione diplomatica nella zona di guerra dell'Ucraina, la reazione degli Stati Uniti e dell'Europa sarebbe stata la stessa?", ha chiesto polemicamente Amirabdollahian alla ministra tedesca durante il colloquio, affermando che l'Iran si aspetta che la Germania condanni l'attacco e che "la politica estera della Repubblica islamica dell'Iran è sempre basata sull'evitare tensioni".

Wp, 'Austin si è lamentato con Gallant, 'non ci ha informati dell'attacco in Siria''

Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin si è lamentato con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant del fatto che Washington non era stata informata prima di un attacco aereo del 1° aprile contro l'edificio del consolato iraniano a Damasco, ampiamente attribuito a Israele. Lo scrive il Washington Post, citando funzionari statunitensi secondo cui la denuncia di Austin era basata sul fatto che l'attacco aumentava i rischi per le forze americane nella regione.

Israele è in massima allerta per le possibili ritorsioni dell'Iran per l'attacco che ha ucciso diversi comandanti del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, tra cui due generali. Il rapporto arriva dopo che Gallant ha detto alla sua controparte americana, ieri sera nel corso di una telefonata, che qualsiasi attacco iraniano diretto su Israele genererà una risposta israeliana proporzionata.

Israele, 'due i comandanti di Hamas uccisi a Jabalya'

L'esercito israeliano ha ucciso la notte scorsa due operativi di Hamas a Jabalya, nel nord della Strscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui, il primo, "Ridwan Mohammed Abdallah Ridwan, era responsabile delle operazioni di sicurezza interna di Hamas nella zona di Jabalya. "Ridwan - ha aggiunto - impartiva ordini agli altri operativi ed era responsabile per aver diretto terroristi armati a prendere il controllo dei camion di aiuti umanitari nel nord di Gaza". Il secondo - ha proseguito la stessa fonte - è "Muhammad Ali Ahmed, anche lui responsabile dell'organizzazione terroristica per le operazioni di sicurezza interna". 

Gallant, 'attacco diretto Iran avrà risposta appropriata'

"Un attacco diretto dell'Iran comporterà una appropriata risposta da parte di Israele". Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav, Gallant, in una conversazione telefonica - la seconda in pochi giorni - con il suo omologo Usa Lloyd Austin. I due - secondo una nota ufficiale - hanno discusso della "preparazione ad un attacco iraniano contro lo Stato di Israele, che potrebbe portare ad un'escalation nella regione". 

Wafa, 'due palestinesi uccisi da Israele in Cisgiordania'

Due palestinesi sono stati uccisi durante scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di al-Fara a Tubas (vicino Nablus) in Cisgiordania. Lo ha riferito - con fonti della Mezzaluna Rossa - l'agenzia Wafa che ha identificato uno dei due uccisi in Muhammad Issam Shahmawi mentre del secondo non si ha ancora il nome. L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione. 

Wsj, Israele si prepara ad attacco da Iran entro 24-48 ore

Israele  si sta preparando per un attacco diretto dall'Iran al sud o al nord di  Israele entro le prossime 24-48 ore. Lo riporta il Wall Street Journal,  citando una fonte anonima "a conoscenza della questione". Il quotidiano  riferisce inoltre che una persona informata "dalla leadership iraniana",  ha tuttavia affermato che mentre si discute dei piani di attacco, non è  stata presa alcuna decisione definitiva.

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con  la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di    raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di  farsi   un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste  settimane  si  inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Bando per collaborazione con Israele, cosa succede all’Università di Torino?

Tensione per la decisione del Senato accademico di non partecipare al bando ministeriale di collaborazione con Israele. LEGGI L'ARTICOLO

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