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Guerra Mo, Iran minaccia di attaccare Israele. Biden: "Non fatelo". Usa inviano rinforzi

©Getty

Un grave attacco di ritorsione da parte dell'Iran contro Israele potrebbe avvenire nelle prossime ore. Tajani sente il ministro iraniano: appello alla moderazione. Il presidente turco Erdogan afferma che "lo Stato Ebraico pagherà per i crimini contro l’umanità commessi"

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Il Papa, chi crede in Dio non può che ripudiare la guerra

"Dio è pace e vuole la pace. Chi crede in Lui non può che ripudiare la guerra, la quale non risolve, ma aumenta i conflitti. La guerra, non mi stanco di ripetere, è sempre e solo una sconfitta: è una via senza meta; non apre prospettive, ma estingue la speranza". Lo afferma papa Francesco nel messaggio inviato al "Network Alarabiya" in occasione della fine del Ramadan.

Usa manderanno rinforzi in Medio Oriente dopo minacce Iran

Gli Usa invieranno rinforzi in Medio Oriente sullo sfondo delle minacce iraniane contro Israele: lo ha reso noto un dirigente americano. 

Onu, oggi negato l'ingresso a Gaza alle nostre missioni

A nessuna delle missioni umanitarie pianificate dalle Nazioni Unite nel nord di Gaza è stato permesso di entrare nella regione oggi, hanno affermato i funzionari. Lo scrive su X l'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari nei territori palestinesi occupati (OCHA) spiegando che l'assistenza è stata bloccata dalle autorità israeliane. "Non lo sottolineeremo mai abbastanza: l'obbligo della potenza occupante di facilitare gli aiuti non termina quando le merci vengono depositate al confine", ha aggiunto.

Tajani sente il ministro iraniano, appello alla moderazione

Il ministro degli Esteri italiano avrebbe sottolineato che una rappresaglia contro Israele provocherebbe una contro reazione e questo potrebbe innescare un conflitto ancora più largo e pericoloso per tutti gli stati della regione. LEGGI QUI

Tajani

©Ansa

Scompare colono 14enne, scontri con palestinesi, un morto

Ci sono stati violenti scontri in Cisgiordania, dove da alcune ore si sono perse le tracce di un adolescente, figlio di coloni: almeno un palestinese è morto e 10 sono rimasti feriti nell'assalto a un villaggio palestinese. Mentre erano in corso le ricerche del ragazzo - uscito con un gregge e non tornato a casa, in un avamposto illegale - un gruppo di coloni, infuriati, ha preso d'assalto il villaggio di al -Mughayyir, vicino a Ramallah. I filmati hanno mostrato auto e case incendiate, mentre i soldati israeliani cercavano di riprendere il controllo della situazione. I palestinesi hanno raccontato all'agenzia Wafa che i coloni hanno usato proiettili veri contro di loro, oltre a lanciare pietre, e danneggiato decine di case e automobili. 

Media, Iran ha avvisato Usa di stare fuori conflitto

L'Iran ha inviato un messaggio all'amministrazione Biden attraverso diversi Paesi arabi all'inizio di questa settimana: se gli Stati Uniti verranno coinvolti nei combattimenti tra Israele e Iran, le forze statunitensi nella regione verranno attaccate, hanno detto ad Axios tre funzionari statunitensi. Gli Stati Uniti e Israele si stanno preparando affinché l'Iran reagisca contro Israele per l'attacco aereo che ha ucciso un importante generale iraniano a Damasco la scorsa settimana. La guida suprema iraniana ha minacciato una "punizione" per Israele ma, attraverso canali privati, l'Iran ha segnalato che questa vendetta sarà limitata. Israele e gli Stati Uniti ritengono che un attacco iraniano includerebbe il lancio di missili balistici, missili da crociera e droni d'attacco dall'Iran al territorio israeliano. Funzionari statunitensi affermano che l'amministrazione Biden ha chiesto a Israele di avvisare gli Stati Uniti e che gli Stati Uniti abbiano voce in capitolo prima che vengano prese decisioni su qualsiasi ritorsione da parte di Israele. Tre funzionari statunitensi hanno affermato che negli ultimi giorni gli iraniani hanno dichiarato a diversi governi arabi di ritenere gli Stati Uniti responsabili dell'attacco israeliano che ha ucciso il generale iraniano a Damasco, nonostante gli sforzi degli Stati Uniti di prendere le distanze dal raid.

Idf, 'siamo pronti in ogni momento ad ogni scenario'

"Siamo fortemente preparati in attacco e difesa contro qualsiasi minaccia. Siamo in guerra e da circa sei mesi siamo a un elevato livello di preparazione". Lo ha ribadito il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi che ha compito una valutazione della situazione in atto. "L'Idf - ha aggiunto - continua a monitorare da vicino ciò che sta accadendo in Iran e nei vari ambiti, preparandosi costantemente ad affrontare le minacce esistenti e potenziali in coordinamento con l'esercito degli Stati Uniti. Le nostre forze sono preparate e pronte in ogni momento e di fronte a qualsiasi scenario." 

Sanzioni Usa ad Hamas, colpiti leader operazioni cyber e droni

Gli Usa, in coordinamento con i loro partner internazionali, hanno annunciato sanzioni contro quattro leader delle operazioni cyber e con droni  di Hamas basati a Gaza e in Libano. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato americano. 

Nuovo video di Noa rapita il 7 ottobre, 'ogni giorno è prezioso'

"Il filmato scioccante ottenuto dal Daily Mail di Noa Argamani del 7 ottobre evidenzia chiaramente che ogni singolo giorno in cui i nostri cari rimangono prigionieri di Hamas a Gaza mette a grave rischio la loro vita". E' la dichiarazione, e l'ennesimo grido d'allarme, delle famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas dopo la pubblicazione da parte del sito britannico di nuove immagini che ritraggono, in 10 terrificanti secondi, la giovane donna rapita: incappucciata, a bordo di una motocicletta, stretta fra due uomini. Si sentono le sue grida e il suo pianto. Noa era già apparsa in un video del suo rapimento mentre veniva portata via dalla festa di Reim in motocicletta e urlava: "Non mi uccidete". Poi a gennaio apparve in un altro filmato diffuso da Hamas. "Sono passati 189 giorni da quando Noa e altri 132 bambini, donne e uomini sono stati rapiti dai terroristi a Gaza. Il terrore che attanaglia Noa in questo video dura già da 189 giorni. Dobbiamo tutti gridare il suo dolore e garantire il rilascio di lei e degli altri ostaggi adesso", prosegue il comunicato, in cui si ricorda il dramma nel dramma che vivono i familiari di Noa: sua madre Liora è infatti malata terminale di cancro. Un ulteriore motivo per la corsa contro il tempo verso la liberazione, affinché Liora - si legge - "possa rivedere la sua unica figlia prima di morire". La madre "proprio il mese scorso ha registrato uno straziante video appello al presidente Biden, implorandolo di poter abbracciare Noa un'ultima volta". "Ribadiamo il nostro appello al governo israeliano e alla comunità internazionale affinché facciano tutto il possibile per garantire il rilascio di Noa, delle altre 18 donne e di tutti i 133 ostaggi prima che altre vite innocenti vengano tragicamente perse", conclude il comunicato. 

Leader Hamas, 'guerra attuale a Israele non è round finale'

"Mentre il ministro Fitto, in questi mesi, ha spiegato in tutte le sedi l'indispensabilità della revisione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, per raggiungere gli obiettivi e i traguardi nei tempi concordati con l'Unione Europea, il suo collega Giorgetti non perde occasione per chiedere il rinvio di uno o due anni della scadenza prevista per il 2026", rileva la Cgil con il segretario confederale Christian Ferrari.   "Nel frattempo - dice - iniziano ad affiorare le prime storie di malaffare nell'utilizzo delle enormi risorse a disposizione. E siamo solo all'inizio. Appare chiarissimo come il modo di procedere del Governo Meloni (che nell'ultimo anno e mezzo ha di fatto sequestrato il piano e deciso modifiche profondissime nel chiuso di qualche stanza, senza confrontarsi con nessuno, tanto meno con le Parti sociali) rischia di condurre il Paese in un vicolo cieco. L'unica speranza che nutrono è legata alle prossime elezioni europee e alla possibilità che un eventuale cambio dei rapporti di forza renda più agevole la strada del rinvio, consentendo di elemosinare 'sconti' nella realizzazione delle singole misure".   Per il segretario confederale Cgil "è l'ennesima dimostrazione che il Governo è senza bussola, privo di una guida autorevole in grado di comprendere che la concreta realizzazione del Pnrr non è affare di una parte politica, ma una sfida dell'intero Paese. La Cgil - conclude - considera tutto ciò grave e continuerà a mettere in campo tutte le azioni di mobilitazione possibili contro questa pericolosa deriva". 

Tajani sente il ministro iraniano, appello alla moderazione

Il ministro degli Esteri italiano avrebbe sottolineato che una rappresaglia contro Israele provocherebbe una contro reazione e questo potrebbe innescare un conflitto ancora più largo e pericoloso per tutti gli stati della regione. LEGGI QUI

Tajani sente il ministro iraniano, appello alla moderazione

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato al telefono con l'omologo iraniano Hossein Amir-Ambdollahian, sullo sfondo delle rinnovate tensioni in Medio Oriente dopo l'attacco al consolato di Teheran a Damasco. Nel colloquio, a quanto si apprende, Tajani ha rivolto un forte appello alla moderazione all'Iran, sottolineando che una rappresaglia contro Israele provocherebbe una contro reazione dello Stato ebraico. E questo potrebbe innescare un conflitto ancora più largo e pericoloso per tutti gli stati della regione. L'Italia chiede all'Iran di lavorare al contrario per ridurre la tensione e tornare al confronto politico. 

Si allunga lista Paesi contrari a viaggi in Iran e Israele

Si allunga la fila dei Paesi che hanno avvertito i propri cittadini a non recarsi in Iran, Israele , Libano e Cisgiordania fino a nuovo ordine alla luce della minacciata ritorsione della Repubblica islamica contro lo Stato ebraico per l'attacco dell'1 aprile al consolato di Teheran a Damasco. Dopo Francia, Gran Bretagna, Canada e Australia, anche l'India si è unita al coro in considerazione della "situazione prevalente nella regione". Gli Stati Uniti hanno limitato ai propri dipendenti in Israele e alle loro famiglie i viaggi personali al di fuori di Tel Aviv, Gerusalemme e Be'er Sheva a causa della situazione. Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, un attacco iraniano è possibile nelle prossime 24-48 ore e Israele ha già annunciato che a sua volta risponderà con un raid contro la Repubblica islamica. 

Usa: sugli aiuti a Gaza Israele sta facendo ciò che aveva promesso

Gli Stati Uniti negli ultimi giorni hanno visto Israele "fare quello che si era impegnato a fare", riguardo all'apertura di "ulteriori valichi per l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza". Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, aggiungendo che comunque "bisogna far di più". Negli ultimi giorni, ha detto il funzionario della Casa Bianca, sono entrati a Gaza oltre mille camion di aiuti.

Israele: "E' giusta scelta Ue sulle sanzioni ad Hamas e Jihad"

La decisione della Ue "manda un chiaro messaggio: quelli che uccidono, bruciano, violentano e abusano dei corpi di bambini, ragazze, donne e uomini commettono atrocità contro l'umanità: ne pagheranno il prezzo". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz che ha salutato le sanzioni Ue contro le ali militari di Hamas, Jihad islamica e la Nukheba, responsabili dell'attacco del 7 ottobre e dei crimini commessi.

Casa Bianca: la minaccia Iran a Israele è reale e credibile

La minaccia iraniana a Israele è "reale" e "credibile". Lo ha affermato la Casa Bianca, alla luce della minacciata ritorsione da parte della Repubblica islamica contro lo Stato ebraico per l'attacco del 1 aprile contro il consolato di Teheran a Damasco, nel quale sono morti diversi Pasdaran, tra cui il generale Mohammad Reza Zahedi. "La minaccia dall'Iran contro Israele è ancora presente, reale e credibile. Gli Stati Uniti faranno di tutto per aiutare gli israeliani a difendersi", lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.


Ministro della Difesa vede capo Centcom: "Usa e Israele uniti"

"Siamo pronti a difenderci sul territorio e in aria, in stretta cooperazione con i nostri partner. Sappiamo come rispondere". Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant al termine dell'incontro con il generale Michael Kurilla capo del Comando centrale Usa (Centcom). "I nostri nemici pensano di poter separare Israele e gli Usa ma - ha aggiunto - è vero il contrario: ci stanno unendo e rafforzando i nostri legami. Stiamo fianco a fianco". "Sono certo che il mondo vede il vero volto dell'Iran: l'organismo terroristico che incita attacchi terroristici in tutto il Medio Oriente e finanzia Hamas, Hezbollah e altre forze, e ora minaccia anche lo Stato di Israele".

Lufthansa, stop voli da e per Teheran fino al 18 aprile

La compagnia aerea di bandiera tedesca Lufthansa ha prolungato di cinque giorni, fino al 18 aprile, la sospensione dei voli da e per Teheran, lo scrive il Times of Israel. Apparentemente la mossa arriva nel contesto delle speculazioni secondo cui l'Iran effettuerà un attacco di ritorsione contro Israele nei prossimi giorni. 

Media: sirene a nord di Israele, le prime da 48 ore

Le sirene che stanno risuonando nel nord di Israele sono le prime da 48 ore. Lo hanno segnalato i media ricordando che l'ultimo è avvenuto mercoledì scorso poco prima della stessa ora di oggi. Le sirene sono scattate ora a Margaliot e a Meshgav nel nord del Paese.

Media Usa, possibile attacco oggi da Iran con 100 droni

Un grave attacco di ritorsione da parte dell'Iran contro Israele potrebbe avvenire già oggi, lo riferisce CBS News, citando due funzionari statunitensi senza nome. L'attacco potrebbe includere più di 100 droni e decine di missili puntati contro obiettivi militari all'interno del paese, dicono i funzionari, aggiungendo che Teheran potrebbe optare per un attacco su scala minore per evitare una drammatica escalation.

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