La portavoce dell'amministrazione Biden Karine Jean-Pierre ha ribadito che il sostegno americano per Tel Aviv resta "ferreo" di fronte alle minacce di Teheran e dei suoi alleati. L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il terrorista Nasser Yakob Jabber "responsabile del finanziamento di una parte significativa delle attività militari di Hamas a Rafah". Lufthansa ferma i voli su Teheran fino a domenica. Il capo del Comando centrale Usa a Tel Aviv. Si teme che la gran parte degli ostaggi a Gaza siano morti
in evidenza
Sul fronte del Medio Oriente, sale l'allarme per un attacco iraniano a Israele: la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre oggi ha detto: "Abbiamo comunicato all'Iran che gli Usa non hanno alcun coinvolgimento nell'attacco a Damasco" contro il consolato iraniano e "non vogliamo che il conflitto si allarghi". Jean-Pierre ha ribadito che il sostegno americano per Israele resta "ferreo" di fronte alle minacce dell'Iran e dei suoi alleati. Oggi l'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il terrorista Nasser Yakob Jabber Nasser. "Nell'ambito delle sue attività nell'ala militare di Hamas, è stato responsabile del finanziamento di una parte significativa delle attività militari di Hamas a Rafah", afferma il portavoce militare secondo cui Nasser "lo scorso dicembre ha trasferito centinaia di migliaia di dollari ad Hamas per le sue attività militari". La stessa fonte ha ricordato che sono stati "eliminati terroristi nell'area di Suyaia nel nord della Striscia". Lufthansa ferma i voli su Teheran fino a domenica. Il capo del Comando centrale Usa a Tel Aviv. Si teme che la gran parte degli ostaggi a Gaza siano morti.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Il liveblog termina qui
Per tutti gli aggiornamenti segui la diretta di Sky TG24
Usa limitano i movimenti dei loro diplomatici in Israele
Gli Stati Uniti limitano gli spostamenti dei diplomatici americani e dei loro familiari in Israele per motivi di sicurezza. Lo afferma l'ambasciata americana in Israele, senza precisare la causa del nuovo allarme, mentre crescono nel Paese i timori per un attacco dell'Iran.
Bando per collaborazione con Israele, cosa succede all’Università di Torino?
Tensione per la decisione del Senato accademico di non partecipare al bando ministeriale di collaborazione con Israele. LEGGI L'ARTICOLO
Ritiro truppe israeliane, la disperazione dei palestinesi a Khan Younis
Gaza, Ismail Haniyeh leader di Hamas conferma l'uccisione dei suoi 3 figli
Secondo alcuni media Hazem, Amir e Muhammad Haniyeh insieme ai cugini sono morti a seguito di un attacco su un'auto LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Gaza, Zuppi: "Non paragonare al genocidio compiuto dall'ideologia nazista"
Per il presidente della Conferenza episcopale italiana quello che sta accadendo nella Striscia "è un'operazione militare che uccide innocenti e bambini, una cosa che nessuno può accettare". Sulla questione del rilascio degli ostaggi: "Il negoziato è l'unica via" LEGGI
media, dipendenti governo Usa evitino di uscire da grandi aeree Israele
Il Dipartimento di Stato ha informato che ai dipendenti governativi statunitensi e ai loro familiari è ora vietato intraprendere qualsiasi viaggio personale in Israele al di fuori delle grandi aree di Tel Aviv, Gerusalemme e Be'er Sheva "fino a nuovo avviso". Lo riporta l'emittente Abc.
Gaza, gli aiuti umanitari dal cielo non bastano. Onu: "Carestia quasi inevitabile"
Giordania, Egitto ed Emirati Arabi stanno già inviando scorte paracadutate di beni di prima necessità. Gli Stati Uniti dovrebbero aggiungersi a loro nelle prossime ore. Ma a Washington c'è chi parla di "una goccia dell'oceano". A Israele si chiede di potenziare gli arrivi via terra, meno costosi, più efficaci e meno pericolosi di quelli via aria. LEGGI
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Hamas: 'Cessate il fuoco permanente è chiave per accordo con Israele'
Qualsiasi potenziale accordo tra Hamas e Israele deve includere un ''cessate il fuoco permanente''. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas Abdel Latif al-Qanou affermando che la chiave per qualsiasi potenziale accordo con Israele deve iniziare con un cessate il fuoco permanente e un ritiro completo delle forze israeliane dalla Striscia.
Ben Gvir: 'Inasprirò condizioni detenuti palestinesi'
Il ministro per la Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben Gvir ha annunciato su 'X' l'intenzione di ''inasprire ancora di più'' le condizioni di detenzione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. ''Sono finiti i giorni in cui i terroristi festeggiavano nelle carceri!'', ha aggiunto il ministro.
Blinken chiede a Turchia, Cina e Riad: "Premere su Iran"
"Continuiamo a essere preoccupati per i rischi di escalation in Medio Oriente. Il segretario di Stato Antony Blinken nelle ultime ore ha sentito i suoi omologhi turco, cinese e saudita per fare pressione sull'Iran". Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
La Mezzaluna rossa in Egitto assiste bambini palestinesi
"Nel secondo giorno di Eid El Fitr i volontari della Mezzaluna rossa egiziana continuano a fornire servizi psicologici, ricreativi e ogni tipo di supporto ai bambini palestinesi nell'area di Al-Sabil nel Governatorato del Sinai settentrionale": lo scrive in un post su facebook la stessa Mezzaluna egiziana, allegando delle foto in cui si vedono delle operatrici intrattenere delle bambine palestinesi nel quartiere di Sabil ad Al Arish, che ospita alcuni profughi e i feriti dimessi dagli ospedali egiziani.
Casa Bianca: "Minacce Iran? Non vogliamo escalation"
"Abbiamo comunicato all'Iran che gli Usa non hanno alcun coinvolgimento nell'attacco a Damasco" contro il consolato di Teheran e "non vogliamo che il conflitto si allarghi": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, ribadendo che il sostegno americano per Israele resta "ferreo" di fronte alle minacce dell'Iran e dei suoi alleati.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. LEGGI
Esercito israeliano: 'In allerta per attacco Iran ma pronti a ogni scenario'
"Siamo in allerta, altamente preparati per vari scenari e valutiamo costantemente la situazione. Siamo pronti per l'attacco e la difesa utilizzando varie capacità di cui dispongono le Idf, e pronti anche con i nostri partner strategici". Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ribadendo che Israele rimane in massima allerta per la possibile rappresaglia dell'Iran.
Annunciando che "non vi è alcuna modifica alle istruzioni del Comando del fronte interno", Hagari ha sottolineato che "un attacco dal territorio iraniano sarebbe una prova evidente delle intenzioni iraniane di aggravare la situazione in Medio Oriente e di smettere di nascondersi dietro i proxy".
"Abbiamo una capacità di difesa a più livelli che si è dimostrata valida durante la guerra, con migliaia di intercettazioni riuscite", ha aggiunto il portavoce, pur ammettendo che "la difesa non sarà mai ermetica".
Leader Hamas: miei figli uccisi non erano combattenti
Il leader di Hamas Ismail Haniyehon ha negato che i suoi figli uccisi in un attacco israeliano questa settimana fossero combattenti per il gruppo. Ha poi sottolineato che "gli interessi del popolo palestinese vanno messi davanti a tutto", dunque l'uccisione dei suoi figli non avrà un impatto sui colloqui tra Israele e Hamas.
Israele, attacco da Iran o da gruppi vicini imminente secondo l'intelligence Usa
I target israeliani che potrebbero essere colpiti, secondo quanto riferito da Bloomberg, sono militari o governativi. Nei giorni scorsi le minacce di Khamenei e la dura risposta di Tel Aviv. COSA SAPPIAMO
L'Indonesia riconoscerà Israele come Stato per entrare nell'Ocse
La decisione è stata presa dopo tre mesi di negoziati con Tel Aviv, e l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. LEGGI L'ARTICOLO
Colloquio Al Sisi-Nehammer, 'escalation a Gaza estremo pericolo'
Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha ricevuto una telefonata dal cancelliere austriaco Karl Nehammer, al quale ha sottolineato l'importanza che la comunità internazionale "si assuma le proprie responsabilità per fermare l'escalation militare nella Striscia di Gaza e proteggere la popolazione di Gaza dalla catastrofe umanitaria alla quale è esposta", avvertendo dell'"estremo pericolo della continua escalation e allargamento del conflitto, che minaccia la sicurezza e la stabilità della regione". Il portavoce ufficiale della presidenza egiziana, Ahmed Fahmy, ha riferito che il cancelliere austriaco ha chiamato Al Sisi per fargli gli auguri per l'Eid Al Fitr, sottolineando le buone relazioni tra Egitto e Austria. I due hanno poi parlato delle relazioni bilaterali tra i due Paesi nel quadro del partenariato strategico tra l'Egitto e l'Unione Europea.
Ministro Esteri Iran a Baerbock, 'punire aggressore è una necessità'
"Quando il regime israeliano mette in pericolo l'immunità delle persone e delle sedi diplomatiche violando il diritto internazionale e la Convenzione di Vienna, è una necessità la legittima difesa con l'obiettivo di punire l'aggressore". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, nel corso del colloquio telefonico avuto con la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock.
Iran, 'se Onu avesse condannato non ci sarebbe bisogno rappresaglia'
L'"imperativo per l'Iran" di rispondere all'attacco contro il suo consolato a Damasco avrebbe potuto essere evitato se il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite avesse condannato il raid. Lo ha sottolineato la missione di Teheran all'Onu sul social X. "Se il Consiglio di Sicurezza dell'Onu avesse condannato l'atto di aggressione riprovevole del regime sionista alle nostre sedi diplomatiche a Damasco e successivamente avesse assicurato alla giustizia i suoi autori, l'imperativo per l'Iran di punire questo regime canaglia avrebbe potuto essere evitato", ha affermato la rappresentanza diplomatica.
Lufthansa proroga stop voli a Teheran fino a domenica
Lufthansa ha prorogato lo stop ai voli verso Teheran fino a domenica. Lo ha confermato la compagnia tedesca all'ANSA che aveva deciso un primo stop mercoledì, a causa dell'insicurezza provocata dall'escalation fra Iran e Israele. "La decisione vale fino a tutta la giornata del 13", ha spiegato un portavoce, chiarendo che una nuova valutazione sarà fatta domenica.
Figlio Barghouthi, 'ogni palestinese sogna vedere Netanyahu in prigione'
Benjamin Netanyahu "deve essere processato da un tribunale internazionale. Sarebbe un sogno per ogni palestinese vederlo in prigione. Così almeno parte di giustizia sarebbe fatta". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos Aarab Barghouti, figlio di Marwan Barghouti, una dei politici palestinesi più importanti, in carcere dal 2002 in Israele dove sta scontando condanne a cinque ergastoli per il suo presunto ruolo nella pianificazione di attacchi durante la Seconda Intifada.
A proposito del primo ministro israeliano, Barghouti figlio dice di credere che sia "psicopatico" perché "non solo non gli interessa delle vite dei palestinesi o degli altri popoli della regione, ma penso che non gli importi nulla nemmeno delle vite degli israeliani. Perché qualsiasi leader israeliano che guardi alla sicurezza a lungo termine del suo popolo capirebbe che l'unica via per una pace sostenibile e a lungo termine tra i due popoli è una soluzione che garantisca a noi palestinesi uguaglianza, libertà e dignità e la fine dell'occupazione".
Cds Onu, Israele dovrebbe fare di più sugli aiuti a Gaza
I membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu in una dichiarazione adottata all'unanimità hanno ribadito la loro "profonda preoccupazione per il bilancio umano del conflitto a Gaza, la catastrofica situazione umanitaria e la minaccia di un'imminente carestia nella Striscia, e hanno chiesto l'immediata rimozione di tutte le barriere alla fornitura di aiuti umanitari su larga scala alla popolazione civile". sottolineando che Israele "dovrebbe fare di più per portare il sollievo richiesto data l'entità dei bisogni nella Striscia".
Media, Usa confermano sostegno a Israele in caso rappresaglia Iran
Gli Stati Uniti potrebbero intervenire per aiutare Israele a difendersi da un attacco missilistico iraniano contro il paese. A dichiararlo sono stati oggi alcuni funzionari, ventilando la possibilità di un confronto diretto non solo tra Iran e Israele, ma anche tra Iran e Stati Uniti. Funzionari statunitensi hanno informato l'emittente Al Jazeera, con sede in Qatar, che ritengono imminente un attacco iraniano come rappresaglia per l'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco del 1° aprile, e che l'attacco sarà verosimilmente condotto dall'Iran stesso piuttosto che da gruppi che agiscono per procura.
Gli Stati Uniti hanno anche annunciato di aver sollecitato tramite funzionari i ministri degli Esteri regionali a fare pressione sull'Iran affinché dia prova moderazione. Negli ultimi due giorni il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha consultato gli omologhi di Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Iraq e Turchia.
Medioriente, Mo: Michel a Israele: importante cessate il fuoco e accesso ad aiuti
"Il governo Netanyahu deve rispettare il diritto internazionale e questo significa che è importante il cessate il fuoco e che è molto importante permettere l'accesso umanitario". Lo ha detto al termine del suo incontro a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ribadendo il sostegno dell'Ue "al diritto internazionale ed al rispetto del diritto umanitario internazionale". "E' per questo che forniamo soprattutto supporto umanitario per il popolo di Gaza - ha sottolineato - e insistiamo con gli Stati Uniti e altri Paesi nel mondo per il cessare il fuoco".
Medioriente, Wsj: si teme gran parte degli ostaggi a Gaza siano morti
Funzionari americani hanno riferito al Wall Street Journal di temere che gran parte degli ostaggi israeliani tenuti ancora prigionieri da Hamas a Gaza siano morti. Il report arriva nel mezzo dei colloqui per un accordo sulla tregua, con alcune fonti di Hamas che nei giorni scorsi hanno indicato di non essere in grado di rintracciare i 40 ostaggi vivi che Israele chiede nelle trattative. Si ritiene che a Gaza siano rimasti 129 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. L'Idf ha confermato la morte di 34 di questi ma, scrive il Wsj, "funzionari israeliani e americani stimano in privato che il numero di morti potrebbe essere molto più alto"
Medioriente, Israele: ucciso terrorista Nasser, finanziava Hamas a Rafah
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il terrorista Nasser Yakob Jabber Nasser. "Nell'ambito delle sue attività nell'ala militare di Hamas, è stato responsabile del finanziamento di una parte significativa delle attività militari di Hamas a Rafah", afferma il portavoce militare secondo cui Nasser "lo scorso dicembre ha trasferito centinaia di migliaia di dollari ad Hamas per le sue attività militari". La stessa fonte ha ricordato che sono stati "eliminati terroristi nell'area di Suyaia nel nord della Striscia".
Medioriente, Netanyahu: pronti a conflitti in altre zone oltre Gaza
Israele si sta preparando ad affrontare conflitti in altre zone rispetto alla Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrando i militari di stanza nella base di Tel Nof a sud di Tel Aviv. ''Viviamo momenti difficili. Siamo nel mezzo della guerra a Gaza, che sta continuando con forza mentre non risparmiamo sforzi per riportare a casa i nostri ostaggi'', ha detto Netanyahu mentre aumentano i rischi di un possibile attacco iraniano. "Siamo anche preparati per sfide in altri settori. Abbiamo una regola semplice: ovunque ci faranno male, faremo male a loro. Siamo pronti a soddisfare tutti i bisogni di sicurezza dello Stato di Israele, sia di difesa, sia di offesa'', ha aggiunto Netanyahu.
Israele, colpito complesso terroristico Hezbollah in Libano
L'esercito israeliano ha colpito un "complesso militare dove terroristi Hezbollah operavano nell'area di Al-Dahira" nel sud del Libano. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che "i soldati hanno aperto il fuoco per rimuovere una minaccia nella zona di Tayr Harfa".
Lufthansa cancella voli per Teheran fino al 13
La Lufthansa ha annunciato di aver prolungato fino a sabato 13 aprile la cancellazione dei voli giornali da Francoforte per Teheran mentre si fa più elevato il rischio di un attacco iraniano contro obiettivi israeliani. Un portavoce ha spiegato che la decisione è stata presa perché l'equipaggio avrebbe dovuto trascorrere la notte nella capitale iraniana.
Ryanair: "Impegnati con Kiev e torniamo a volare in Israele"
"Ci siamo impegnati con il governo ucraino, ci siamo incontrati lo scorso luglio e abbiamo detto che quando finirà questo conflitto investiremo pesantemente in Ucraina". Lo afferma l'amministratore delegato di Ryanair Eddie Wilson ricordando che la compagnia "era ben connessa con l'Ucraina prima dell'invasione russa del febbraio del 2022". "Il trasporto aereo sarà particolarmente importante alle fine di questo conflitto - spiega Wilson - dato che moltissime infrastrutture sono state distrutte e il nostro scopo è di connettere l'Ucraina con il resto dell'Europa con i nostri aerei che porteremo là". "Allo stesso modo faremo in Israele - prosegue - dove è in corso il conflitto a Gaza". "Non avevamo basi in Israele - spiega - ma avevamo un centinaio di voli la settimana per Tel Aviv che avevamo interrotto, ma recentemente abbiamo rilanciato con il 25% della nostra connettività dal primo di giugno".
Unicef, mangiava solo erba, bimbo di 7 anni ricoverato a Gaza
"Sono all'ospedale di Al Aqsa a Deir Al Balah. Dietro di me c'è Omar, ha 7 anni. È arrivato dal nord due giorni fa e sta ricevendo cure per la malnutrizione. È stato portato da sua nonna, dopo essersi separato dai suoi genitori e ha trascorso le ultime settimane mangiando soltanto erba. È in preda a terribili dolori ed è solo uno delle centinaia di bambini qui all'ospedale di Al Aqsa, al centro della Striscia, curato per malnutrizione. Questi bambini hanno fame. Non hanno accesso al cibo e alle cure nutrizionali di cui hanno bisogno. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco adesso". Lo racconta Tess Ingram, portavoce Unicef, in un video che ha postato sul profilo dell'Unicef su X e Twitter.
Michel a Israele: "Importante cessate il fuoco e accesso ad aiuti"
"Il governo Netanyahu deve rispettare il diritto internazionale e questo significa che è importante il cessate il fuoco e che è molto importante permettere l'accesso umanitario". Lo ha detto al termine del suo incontro a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ribadendo il sostegno dell'Ue "al diritto internazionale ed al rispetto del diritto umanitario internazionale". "E' per questo che forniamo soprattutto supporto umanitario per il popolo di Gaza - ha sottolineato - e insistiamo con gli Stati Uniti e altri Paesi nel mondo per il cessare il fuoco".
Netanyahu: "Pronti a scenari che arrivano da altri luoghi"
"Ci stiamo preparando per scenari di sfide che provengono da altri luoghi". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu che oggi ha visitato la base aerea di Tel Nof. "Ci stiamo preparando a soddisfare le esigenze di sicurezza dello Stato di Israele sia in difesa - ha aggiunto - sia in attacco". Netanyahu ha quindi ricordato che Israele si trova "in tempi difficili. Siamo nel mezzo della guerra a Gaza che continua in pieno vigore, allo stesso tempo continuiamo i nostri sforzi incessanti per riavere i nostri rapiti". "Abbiamo stabilito un principio semplice: chiunque ci fa del male - ha concluso - lo colpiamo".
L'appello di Mosca ai paesi del Medio Oriente: mantengano moderazione
La Russia esorta i paesi del medio oriente a mostrare moderazione dopo l'attacco alla missione diplomatica iraniana attribuita da Teheran a Israele. "Ora è molto importante che tutti mantengano la moderazione, per non portare alla completa destabilizzazione della situazione nella regione" mediorientale: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass, riferendosi alle tensioni tra Iran e Israele. "Chiediamo a tutti i paesi della regione di dare prova di moderazione", ha aggiunto Peskov, come riporta Interfax.
Wafa: 8 morti durante un bombardamento israeliano a Rafah
Fonti mediche a Gaza, citate dall'agenzia palestinese Wafa, hanno riferito di "8 cittadini uccisi ed altri feriti nei bombardamenti israeliani a est di Rafah", nel sud della Striscia di Gaza. Le stesse fonti hanno spiegato che "5 degli 8 sono stati uccisi da un raid aereo dell'occupazione che ha preso di mira un gruppo di cittadini nelle vicinanze del cimitero orientale". Altri tre, secondo la stessa fonte, sono stati colpiti "nel quartiere di di Al-Geneina, a est di Rafah". L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione dei fatti.
Il capo del Comando centrale degli Usa è arrivato in Israele
Il capo del Comando centrale degli Usa (Centcom) Michael Kurilla è arrivato in Israele. Lo hanno riferito i media. Kurilla vedrà il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant e altri esponenti dell'apparato di difesa per discutere le minacce dell'Iran di un possibile attacco diretto o indiretto contro Israele. Ieri l'agenzia Bloomberg ha riferito di un imminente risposta dell'Iran all'uccisione di un generale dei pasdaran a Damasco - attribuito a Israele - con missili ad alta precisione e droni su obiettivi militari e governativi israeliani.

©Getty
Israele, ldf aprirà nuovo varco per aiuti a nord di Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato, oltre a quello di Erez, l'apertura di "un nuovo valico di terra al confine nord della Striscia per consentire più aiuti diretti ai civili nelle aree in cui è stato difficile l'accesso ai camion". Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che questo avviene "nel programma di ampliamento degli aiuti all'enclave palestinese". Poi ha ricordato che solo ieri nella Striscia "sono entrati 298 camion di aiuti e 353 pacchi sono stati paracadutati". Nell'ambito dell'ampliamento del programma umanitario approvato da Israele, nella zona di Zikim verrà aperto un nuovo valico settentrionale verso la Striscia di Gaza sotto controllo israeliano. E sempre l'esercito israeliano insieme alla polizia hanno rimosso con la forza un gruppo di decine di manifestanti che volevano bloccare l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia al valico di Nitzana al confine con l'Egitto e Gaza.
Messaggio degli Usa all'Iran, "allentare la tensione"
L'inviato americano per il Medio Oriente Brett McGurk avrebbe chiamato i ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Iraq, chiedendo di consegnare un messaggio a Teheran per allentare le tensioni con Israele. Lo riferisce Reuters sul suo sito. Secondo una fonte che ha chiesto l'anonimato, McGurk ha chiesto ai funzionari di contattare il ministro degli Esteri iraniano e di trasmettere il messaggio. La richiesta sarebbe stata trasmessa. Le telefonate di McGurk sono state riportate per la prima volta da Axios, ma la Casa Bianca ha rifiutato di commentare.
Israele, "operazione mirata dell'esercito nel centro di Gaza"
L'Idf ha annunciato di aver avviato "una operazione, mirata e basata su informazioni di intelligence, per eliminare terroristi operativi e infrastrutture" nella parte centrale di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui prima dell'ingresso di truppe nell'area "raid aerei hanno colpito infrastrutture terroristiche sopra e sotto il suolo" dell'area. "Durante l'attività operativa, i soldati - ha aggiunto - hanno identificato un terrorista armato che usciva da un tunnel. Il terrorista è stato colpito".
Hamas, "Netanyahu usa strumenti sporchi per far fallire colloqui cessate il fuoco"
L'uccisione dei figli e dei nipoti del leader di Hamas Ismail Haniyeh da parte dell'esercito israeliano dimostra la "disperazione" del primo ministro israeliano Netanyahu e il suo intento di "minare" i colloqui in corso per il cessate il fuoco. Lo ha detto ad al Jazeera Basem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, aggiungendo che "Netanyahu non è riuscito nelle ultime settimane a rovinare i negoziati ed è sotto pressione da parte degli americani, della comunità internazionale e della società interna israeliana”. “Netanyahu sta ora usando tutti gli strumenti sporchi - ha affermato Naim - uccidendo i nostri figli, le nostre mogli e assassinando leader o persone a Damasco… Insiste nel minare ogni possibilità di raggiungere un accordo di cessate il fuoco".
Si riunisce stasera gabinetto di guerra israeliano
Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà stasera alle 19,30 ora locale. Lo riferisce il Times of Israel. La riunione avviene mentre Hamas esamina l'ultima proposta di cessate il fuoco avanzata da Stati Uniti, Qatar ed Egitto, e all'indomani dell'attacco israeliano che ha ucciso sette figli e nipoti di Ismail Haniyeh. Il leader di Hamas ha dichiarato che gli omicidi non indurranno Hamas a modificare la sua posizione nei negoziati per il cessate il fuoco.
Israele, attacco da Iran o da gruppi vicini imminente secondo l'intelligence Usa
I target israeliani che potrebbero essere colpiti, secondo quanto riferito da Bloomberg, sono militari o governativi. Nei giorni scorsi le minacce di Khamenei e la dura risposta di Tel Aviv. LEGGI QUI
Figliuolo: "Non ci sono condizioni per ospedale da campo a Rafah"
"Siamo eventualmente pronti a rischierare nave-ospedale o ospedale da campo. Le condizioni all'interno di Gaza, a Rafah, non ci sono. L'idea era di metterla vicino al valico, ma tutto questo è sempre subordinato alla possibilità di curare i pazienti". Lo ha detto il comandante del Covi, il generale Francesco Paolo Figliuolo, durante la sua audizione alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. "La guerra - ha aggiunto parlando della missione che ha portato in Italia 100 bambini palestinesi con le loro famiglie - è una brutta bestia, spesso colpisce i più deboli e gli innocenti".
Tajani:"Evitare uno scontro militare tra Iran e Israele"
"Il Governo lavora per de-escalation di fronte alla possibilità di un conflitto di Israele con Iran. Nel conflitto in atto in Medio Oriente c'è una tensione altissima, dove le parti non ascoltano le richieste per una soluzione pacifica". Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani conferma a Mattino Cinque News il momento difficile per la diplomazia: "Stiamo lavorando incessantemente ma i risultati non dipendono dall'Europa. Al G7 metteremo sul tavolo i temi dell'Ucraina e del Medio Oriente, dobbiamo evitare uno scontro militare tra Iran e Israele".
Inviato Usa: "Il rischio di carestia a Gaza è imminente"
L'inviato speciale degli Stati Uniti per gli sforzi umanitari a Gaza, David Satterfield, ha avvertito che "c'è un rischio imminente di carestia per la maggioranza, se non per tutti, i 2,2 milioni di abitanti di Gaza". "Questo non è un punto in discussione. È un fatto accertato, che gli Stati Uniti, i suoi esperti, la comunità internazionale, i suoi esperti valutano e credono sia reale", ha detto a un evento virtuale ospitato dall'American Jewish Committee, ripreso da Haaretz. Per Satterfield "con l'eccezione del nord di Gaza, Rafah presenta il quadro umanitario più difficile e impegnativo in questo momento di qualsiasi altra parte di Gaza", descrivendo la città del sud di Gaza come "un luogo miserabile da qualsiasi punto di vista legato alla salute e all'alloggio".
Wafa, "raid Israele nel centro della Striscia, almeno 2 morti"
Media palestinesi hanno segnalato una serie di raid israeliani nella parte centrale di Gaza, nel campo di Nuseirat dove l'agenzia Wafa ha riferito di almeno due morti. I raid - secondo la stessa fonte - hanno colpito una torre residenziale nell'area. L'Idf non ha ancora commentato le notizie.
Figliuolo: "Effetti crisi e conflitto Medioriente in settori economico e commerciale dell'Italia"
Nell'ambito di una "congiuntura di diffusa instabilità, la recente crisi in Medio Oriente con il conflitto scoppiato a seguito dell’attacco di Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre 2023 e la successiva propagazione nel Mar Rosso, hanno esacerbato il rischio di polarizzazione della Comunità internazionale e confermato ancora una volta come gli effetti, anche in quadranti strategici meno vicini, possano generare conseguenze che interessano direttamente l’Italia, anche in diversi settori, non ultimo quello economico e commerciale". E' quanto affermato dal generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, nel corso dell'audizione in Senato sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. LEGGI