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Guerra Gaza, tensione Iran-Israele, la Casa Bianca: "Non vogliamo escalation"

©Ansa

La portavoce dell'amministrazione Biden Karine Jean-Pierre ha ribadito che il sostegno americano per Tel Aviv resta "ferreo" di fronte alle minacce di Teheran e dei suoi alleati. L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il terrorista Nasser Yakob Jabber "responsabile del finanziamento di una parte significativa delle attività militari di Hamas a Rafah". Lufthansa ferma i voli su Teheran fino a domenica. Il capo del Comando centrale Usa a Tel Aviv. Si teme che la gran parte degli ostaggi a Gaza siano morti

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Ministro Esteri Iran a Baerbock, 'punire aggressore è una necessità'

"Quando il regime israeliano mette in pericolo l'immunità delle persone e delle sedi diplomatiche violando il diritto internazionale e la Convenzione di Vienna, è una necessità la legittima difesa con l'obiettivo di punire l'aggressore". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, nel corso del colloquio telefonico avuto con la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock.

Iran, 'se Onu avesse condannato non ci sarebbe bisogno rappresaglia'

L'"imperativo per l'Iran" di rispondere all'attacco contro il suo consolato a Damasco avrebbe potuto essere evitato se il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite avesse condannato il raid. Lo ha sottolineato la missione di Teheran all'Onu sul social X. "Se il Consiglio di Sicurezza dell'Onu avesse condannato l'atto di aggressione riprovevole del regime sionista alle nostre sedi diplomatiche a Damasco e successivamente avesse assicurato alla giustizia i suoi autori, l'imperativo per l'Iran di punire questo regime canaglia avrebbe potuto essere evitato", ha affermato la rappresentanza diplomatica.

Lufthansa proroga stop voli a Teheran fino a domenica

Lufthansa ha prorogato lo stop ai voli verso Teheran fino a domenica. Lo ha confermato la compagnia tedesca all'ANSA che aveva deciso un primo stop  mercoledì, a causa dell'insicurezza provocata dall'escalation fra Iran e Israele. "La decisione vale fino a tutta la giornata del 13", ha spiegato un portavoce, chiarendo che una nuova valutazione sarà fatta domenica. 

Figlio Barghouthi, 'ogni palestinese sogna vedere Netanyahu in prigione'

Benjamin Netanyahu "deve essere processato da un tribunale internazionale. Sarebbe un sogno per ogni palestinese vederlo in prigione. Così almeno parte di giustizia sarebbe fatta". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos Aarab Barghouti, figlio di Marwan Barghouti, una dei politici palestinesi più importanti, in carcere dal 2002 in Israele dove sta scontando condanne a cinque ergastoli per il suo presunto ruolo nella pianificazione di attacchi durante la Seconda Intifada. 

A proposito del primo ministro israeliano, Barghouti figlio dice di credere che sia "psicopatico" perché "non solo non gli interessa delle vite dei palestinesi o degli altri popoli della regione, ma penso che non gli importi nulla nemmeno delle vite degli israeliani. Perché qualsiasi leader israeliano che guardi alla sicurezza a lungo termine del suo popolo capirebbe che l'unica via per una pace sostenibile e a lungo termine tra i due popoli è una soluzione che garantisca a noi palestinesi uguaglianza, libertà e dignità e la fine dell'occupazione".

Cds Onu, Israele dovrebbe fare di più sugli aiuti a Gaza

I membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu in una dichiarazione adottata all'unanimità hanno ribadito la loro "profonda preoccupazione per il bilancio umano del conflitto a Gaza, la catastrofica situazione umanitaria e la minaccia di un'imminente carestia nella Striscia, e hanno chiesto l'immediata rimozione di tutte le barriere alla fornitura di aiuti umanitari su larga scala alla popolazione civile". sottolineando che Israele "dovrebbe fare di più per portare il sollievo richiesto data l'entità dei bisogni nella Striscia". 

Media, Usa confermano sostegno a Israele in caso rappresaglia Iran

Gli Stati Uniti potrebbero intervenire per aiutare Israele a difendersi da un attacco missilistico iraniano contro il paese. A dichiararlo sono stati oggi alcuni funzionari, ventilando la possibilità di un confronto diretto non solo tra Iran e Israele, ma anche tra Iran e Stati Uniti. Funzionari statunitensi hanno informato l'emittente Al Jazeera, con sede in Qatar, che ritengono imminente un attacco iraniano come rappresaglia per l'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco del 1° aprile, e che l'attacco sarà verosimilmente condotto dall'Iran stesso piuttosto che da gruppi che agiscono per procura. 

Gli Stati Uniti hanno anche annunciato di aver sollecitato tramite funzionari i ministri degli Esteri regionali a fare pressione sull'Iran affinché dia prova moderazione. Negli ultimi due giorni il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha consultato gli omologhi di Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Iraq e Turchia.

Medioriente, Mo: Michel a Israele: importante cessate il fuoco e accesso ad aiuti

"Il governo Netanyahu deve rispettare il diritto internazionale e questo significa che è importante il cessate il fuoco e che è molto importante permettere l'accesso umanitario". Lo ha detto al termine del suo incontro a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ribadendo il sostegno dell'Ue "al diritto internazionale ed al rispetto del diritto umanitario internazionale". "E' per questo che forniamo soprattutto supporto umanitario per il popolo di Gaza - ha sottolineato - e insistiamo con gli Stati Uniti e altri Paesi nel mondo per il cessare il fuoco". 

Medioriente, Wsj: si teme gran parte degli ostaggi a Gaza siano morti

Funzionari americani hanno riferito al Wall Street Journal di temere che gran parte degli ostaggi israeliani tenuti ancora prigionieri da Hamas a Gaza siano morti. Il report arriva nel mezzo dei colloqui per un accordo sulla tregua, con alcune fonti di Hamas che nei giorni scorsi hanno indicato di non essere in grado di rintracciare i 40 ostaggi vivi che Israele chiede nelle trattative. Si ritiene che a Gaza siano rimasti 129 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. L'Idf ha confermato la morte di 34 di questi ma, scrive il Wsj, "funzionari israeliani e americani stimano in privato che il numero di morti potrebbe essere molto più alto" 

Medioriente, Israele: ucciso terrorista Nasser, finanziava Hamas a Rafah

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il terrorista Nasser Yakob Jabber Nasser. "Nell'ambito delle sue attività nell'ala militare di Hamas, è stato responsabile del finanziamento di una parte significativa delle attività militari di Hamas a Rafah", afferma il portavoce militare secondo cui Nasser "lo scorso dicembre ha trasferito centinaia di migliaia di dollari ad Hamas per le sue attività militari". La stessa fonte ha ricordato che sono stati "eliminati terroristi nell'area di Suyaia nel nord della Striscia". 

Medioriente, Netanyahu: pronti a conflitti in altre zone oltre Gaza

Israele si sta preparando ad affrontare conflitti in altre zone rispetto alla Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrando i militari di stanza nella base di Tel Nof a sud di Tel Aviv. ''Viviamo momenti difficili. Siamo nel mezzo della guerra a Gaza, che sta continuando con forza mentre non risparmiamo sforzi per riportare a casa i nostri ostaggi'', ha detto Netanyahu mentre aumentano i rischi di un possibile attacco iraniano. "Siamo anche preparati per sfide in altri settori. Abbiamo una regola semplice: ovunque ci faranno male, faremo male a loro. Siamo pronti a soddisfare tutti i bisogni di sicurezza dello Stato di Israele, sia di difesa, sia di offesa'', ha aggiunto Netanyahu.

Israele, colpito complesso terroristico Hezbollah in Libano

L'esercito israeliano ha colpito un "complesso militare dove terroristi Hezbollah operavano nell'area di Al-Dahira" nel sud del Libano. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che "i soldati hanno aperto il fuoco per rimuovere una minaccia nella zona di Tayr Harfa".


Lufthansa cancella voli per Teheran fino al 13

La Lufthansa ha annunciato di aver prolungato fino a sabato 13 aprile la cancellazione dei voli giornali da Francoforte per Teheran mentre si fa più elevato il rischio di un attacco iraniano contro obiettivi israeliani. Un portavoce ha spiegato che la decisione è stata presa perché l'equipaggio avrebbe dovuto trascorrere la notte nella capitale iraniana.



Ryanair: "Impegnati con Kiev e torniamo a volare in Israele"

"Ci siamo impegnati con il governo ucraino, ci siamo incontrati lo scorso luglio e abbiamo detto che quando finirà questo conflitto investiremo pesantemente in Ucraina". Lo afferma l'amministratore delegato di Ryanair Eddie Wilson ricordando che la compagnia "era ben connessa con l'Ucraina prima dell'invasione russa del febbraio del 2022".  "Il trasporto aereo sarà particolarmente importante alle fine di questo conflitto - spiega Wilson - dato che moltissime infrastrutture sono state distrutte e il nostro scopo è di connettere l'Ucraina con il resto dell'Europa con i nostri aerei che porteremo là". "Allo stesso modo faremo in Israele - prosegue - dove è in corso il conflitto a Gaza". "Non avevamo basi in Israele - spiega - ma avevamo un centinaio di voli la settimana per Tel Aviv che avevamo interrotto, ma recentemente abbiamo rilanciato con il 25% della nostra connettività dal primo di giugno". 

Unicef, mangiava solo erba, bimbo di 7 anni ricoverato a Gaza

"Sono all'ospedale di Al Aqsa a Deir Al Balah. Dietro di me c'è Omar, ha 7 anni. È arrivato dal nord due giorni fa e sta ricevendo cure per la malnutrizione. È stato portato da sua nonna, dopo essersi separato dai suoi genitori e ha trascorso le ultime settimane mangiando soltanto erba. È in preda a terribili dolori ed è solo uno delle centinaia di bambini qui all'ospedale di Al Aqsa, al centro della Striscia, curato per malnutrizione. Questi bambini hanno fame. Non hanno accesso al cibo e alle cure nutrizionali di cui hanno bisogno. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco adesso". Lo racconta Tess Ingram, portavoce Unicef, in un video che ha postato sul profilo dell'Unicef su X e Twitter. 

Michel a Israele: "Importante cessate il fuoco e accesso ad aiuti"

"Il governo Netanyahu deve rispettare il diritto internazionale e questo significa che è importante il cessate il fuoco e che è molto importante permettere l'accesso umanitario". Lo ha detto al termine del suo incontro a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ribadendo il sostegno dell'Ue "al diritto internazionale ed al rispetto del diritto umanitario internazionale". "E' per questo che forniamo soprattutto supporto umanitario per il popolo di Gaza - ha sottolineato - e insistiamo con gli Stati Uniti e altri Paesi nel mondo per il cessare il fuoco". 

Netanyahu: "Pronti a scenari che arrivano da altri luoghi"

"Ci stiamo preparando per scenari di sfide che provengono da altri luoghi". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu che oggi ha visitato la base aerea di Tel Nof. "Ci stiamo preparando a soddisfare le esigenze di sicurezza dello Stato di Israele sia in difesa - ha aggiunto - sia in attacco". Netanyahu ha quindi ricordato che Israele si trova "in tempi difficili. Siamo  nel mezzo della guerra a Gaza che continua in pieno vigore, allo stesso tempo continuiamo i nostri sforzi incessanti per riavere i nostri rapiti". "Abbiamo stabilito un principio semplice: chiunque ci fa del male - ha concluso - lo colpiamo". 

L'appello di Mosca ai paesi del Medio Oriente: mantengano moderazione

La Russia esorta i paesi del medio oriente a mostrare moderazione dopo l'attacco alla missione diplomatica iraniana attribuita da Teheran a Israele. "Ora è molto importante che tutti mantengano la moderazione, per non portare alla completa destabilizzazione della situazione nella regione" mediorientale: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass, riferendosi alle tensioni tra Iran e Israele. "Chiediamo a tutti i paesi della regione di dare prova di moderazione", ha aggiunto Peskov, come riporta Interfax.     


Wafa: 8 morti durante un bombardamento israeliano a Rafah

Fonti mediche a Gaza, citate dall'agenzia palestinese Wafa, hanno riferito di "8 cittadini uccisi ed altri feriti nei bombardamenti israeliani a est di Rafah", nel sud della Striscia di Gaza. Le stesse fonti hanno spiegato che "5 degli 8 sono stati uccisi da un raid aereo dell'occupazione che ha preso di mira un gruppo di cittadini nelle vicinanze del cimitero orientale". Altri tre, secondo la stessa fonte, sono stati colpiti "nel quartiere di di Al-Geneina, a est di Rafah". L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione dei fatti.   

Il capo del Comando centrale degli Usa è arrivato in Israele

Il capo del Comando centrale degli Usa (Centcom) Michael Kurilla è arrivato in Israele. Lo hanno riferito i media. Kurilla vedrà il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant e altri esponenti dell'apparato di difesa per discutere le minacce dell'Iran di un possibile attacco diretto o indiretto contro Israele. Ieri l'agenzia Bloomberg ha riferito di un imminente risposta dell'Iran all'uccisione di un generale dei pasdaran a Damasco - attribuito a Israele - con missili ad alta precisione e droni su obiettivi militari e governativi israeliani.     


Il capo del Comando centrale degli Usa (Centcom) Michael Kurilla

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Israele, ldf aprirà nuovo varco per aiuti a nord di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato, oltre a quello di Erez, l'apertura di "un nuovo valico di terra al confine nord della Striscia per consentire più aiuti diretti ai civili nelle aree in cui è stato difficile l'accesso ai camion".  Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che questo avviene "nel programma di ampliamento degli aiuti all'enclave palestinese". Poi ha ricordato che solo ieri nella Striscia "sono entrati 298 camion di aiuti e 353 pacchi sono stati paracadutati". Nell'ambito dell'ampliamento del programma umanitario approvato da Israele, nella zona di Zikim verrà aperto un nuovo valico settentrionale verso la Striscia di Gaza sotto controllo israeliano. E sempre l'esercito israeliano insieme alla polizia hanno rimosso con la forza un gruppo di decine di manifestanti che volevano bloccare l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia al valico di Nitzana al confine con l'Egitto e Gaza. 

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