Le truppe israeliane entreranno a Rafah a prescindere da un eventuale accordo con Hamas sul rilascio degli ostaggi, ha detto il premier israeliano. L'amministrazione Usa prevede di inviare armi a Israele per un importo stimato di decine di milioni di dollari, nonostante gli stessi Usa spingano per un cessate il fuoco temporaneo a Gaza. Hamas replica che, ai fini di un eventuale accordo, non accetterà "niente altro che una completa fine dell'aggressione"
Le truppe israeliane entreranno a Rafah a prescindere da un eventuale accordo con Hamas sul rilascio degli ostaggi. Lo ha detto Netanyahu. L'amministrazione Usa prevede di inviare armi ad Israele per un importo stimato di decine di milioni di dollari, nonostante gli stessi Usa spingano per un cessate il fuoco temporaneo a Gaza. Hamas replica che, ai fini di un eventuale accordo per il cessate il fuoco, non accetterà "niente altro che una completa fine dell'aggressione". All'ONU bozza di risoluzione sul cessate il fuoco, ma c'è il no degli USA. L'accordo sulla tregua a Gaza "non sia condizionato" alla liberazione degli ostaggi, chiede il Qatar.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Tre palestinesi uccisi in Cisgiordania da soldati israeliani
Due palestinesi di 19 e 36 anni sono stati uccisi in un raid dell'esercito israeliano nel campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania, mentre un terzo è stato colpito a morte a un posto di blocco fuori dalla città di Nablus. Lo ha riferito il ministero della Sanità palestinese. Le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, il braccio armato del partito Fatah, hanno identificato il 36enne come un loro comandante locale.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA
Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas
Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I DATI
Israele diffonde un video di Sinwar in un tunnel di Gaza
L’IDF ha pubblicato sui social un breve filmato, risalente al 10 ottobre, che mostra il capo di Hamas a Gaza in un tunnel nella Striscia, mentre si sposta insieme alla famiglia. Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari nel corso di un briefing spiega: "Durante le operazioni di un'unità speciale è stato scoperto il video di una telecamera di sicurezza”. LE IMMAGINI
Netanyahu: "Libertà religiosa sarà rispettata nel Ramadan"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere di aver "preso una decisione equilibrata che consente la libertà di religione con i necessari limiti di sicurezza, che sono stati fissati da professionisti". "Qualsiasi altra notizia è errata", si legge in una nota del suo ufficio, nella quale non si specifica quale decisione sia stata presa e quali restrizioni verranno messe in atto. In precedenza sui media è circolata la notizia che Netanyahu ha deciso di assecondare la richiesta del ministro della Sicurezza nazionale e leader di estrema destra Itamar Ben Gvir di limitare l'accesso degli arabo-israeliani alla Spianata delle Moschee durante il Ramadan. Lo Shin Bet e le forze armate (Idf) si sarebbero schierate contro mentre la polizia avrebbe dato una valutazione positiva dell'iniziativa.
Cisgiordania, non si ferma all'alt, ucciso agente palestinese
Il ministero della Sanità palestinese in Cisgiordania, citato da Haaretz, annuncia che un membro delle forze di sicurezza è stato ucciso dal fuoco dell'esercito israeliano vicino a Nablus, dopo non aver risposto all'alt dei soldati. La vittima è un 26enne, Anas Devikat. Secondo l'esercito israeliano, Devikat è arrivato all'ingresso della città con un veicolo poi è sceso dirigendosi verso i militari che gli hanno intimato l'alt, ma il giovane ha continuano a procedere verso il posto di blocco. A quel punto, si sostiene, i soldati hanno aperto il fuoco, uccidendolo.
Hamas critica rifiuto di Israele su riconoscimento internazionale Palestina
Hamas afferma che il voto simbolico del governo israeliano per respingere qualsiasi riconoscimento internazionale di uno stato palestinese sottolinea il comportamento di "canaglia" di Israele e l'abuso del diritto e dei trattati internazionali. Il gruppo palestinese, secondo quanto riferisce 'Al Jazeera', ha aggiunto che Israele ha usato i colloqui di pace per decenni "per guadagnare tempo e consolidare ulteriormente la sua occupazione e il furto della terra palestinese".
Il governo israeliano ha approvato all'unanimità una dichiarazione con cui "rifiuta categoricamente diktat internazionali circa un accordo permanente con i palestinesi".
Norvegia aiuterà trasferimento fondi fiscali all'Anp
La Norvegia ha accettato di aiutare a trasferire all'Autorità nazionale palestinese le entrate fiscali raccolte da Israele e congelate dopo l'avvio della guerra contro Hamas a Gaza. Lo ha riferito il ministero degli Esteri norvegese, sottolineando che "lo schema temporaneo svolgerà un ruolo cruciale nell'evitare il collasso finanziario dell'Anp". "Con il nostro sostegno a questa soluzione, l'Autorità palestinese sarà in grado di pagare gli stipendi, consentendo così di continuare a fornire servizi essenziali alla popolazione palestinese, mantenere le scuole aperte e garantire che gli operatori sanitari siano pagati. Ciò è fondamentale per promuovere la stabilità nella regione e per far sì che l'Autorità palestinese possa avere legittimità tra la sua popolazione", ha affermato il primo ministro Jonas Gahr Store. Con israeliani e palestinesi "abbiamo concordato una soluzione temporanea in cui la Norvegia fungerà da intermediario", ha spiegato il ministro degli Esteri Espen Barth Eide. "Garantire che l'Autorità palestinese non crolli e possa fornire servizi essenziali alla popolazione è vitale per salvaguardare la sua stessa esistenza, promuovere un processo politico e realizzare una futura soluzione a due Stati", ha sottolineato.
Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni
Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione LEGGI
Hamas a Gallant, Sinwar è ancora leader a Gaza
"Yahya Sinwar svolge ancora il suo ruolo di leader di Hamas" a Gaza: lo ha affermato un membro dell'ufficio politico di Hamas, Muhammad Nazal, ad al-Jazeera rispondendo al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, secondo il quale il Movimento islamico ha perso i contatti con Sinwar e sta cercando un sostituto.
Wall Street Journal: "Egitto costruisce muro al confine con Gaza"
La struttura di 8 miglia quadrate servirebbe a contenere un nuovo afflusso di sfollati palestinesi nel deserto del Sinai, creando un campo profughi capace di ospitare fino a 100mila persone. Le immagini satellitari mostrano i dettagli dei lavori, ma il Cairo nega. LEGGI L'ARTICOLO
Nuotatrice israeliana vince l'argento ma viene fischiata ai mondiali di nuoto in Qatar
La nuotatrice israeliana Anastasia Gorbenko è stata fischiata dagli spettatori dopo aver vinto la medaglia d'argento nei 400 metri piani ai campionati mondiali di nuoto in Qatar. La reazione del pubblico è stata sentita quando la ventenne è stata intervistata poco dopo la sua gara, anche se gli altri fan del nuoto le hanno tributato un applauso di incoraggiamento.
Il Qatar è considerato uno dei più importanti mediatori politici nella guerra tra Israele e Hamas.
Gallant e Gantz contrari a limitare numero fedeli sul Monte del Tempio
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz si sono opposti apertamente alla decisione del primo ministro Benjamin Netanyahu di assecondare la richiesta del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir di limitare i fedeli arabo-israeliani sul Monte del Tempio durante il Ramadan. Lo riferisce 'Channel 13'. "Il primo ministro sta aggirando l'establishment della sicurezza e, a causa di ciò, commetteremo errori", avrebbe detto Gallant durante l'incontro, riferendosi alla contrarietà dello Shin Bet e dell'Idf. "Questa non è unità e non è un gabinetto. Non è così che lavoriamo", avrebbe reagito anche Gantz.
Raid Usa anti Houthi, colpito anche un drone sottomarino
Gli Usa hanno condotto ieri attacchi contro missili da crociera e navi da crociera antinave Houthi, incluso il primo mezzo sottomarino senza pilota che il gruppo ribelle sostenuto dall'Iran ha utilizzato dall'inizio degli attacchi nel Mar Rosso: lo rende noto il Comando Centrale degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno effettuato cinque attacchi: tre contro altrettanti missili da crociera antinave, uno contro un drone sottomarino e uno contro un'imbarcazione senza equipaggio.
Iran a Hezbollah: evitare allargamento guerra
L'Iran ha avvertito Hezbollah di non dare "al primo ministro (israeliano) Benjamin Netanyahu alcuna ragione per lanciare una guerra piu' ampia contro il Libano o altrove". Lo ha rivelato il Washington Post, citando un membro del gruppo sciita filo-iraniano. "Netanyahu e' schiacciato in un angolo adesso. Non dategli una via d'uscita. Non diamogli il vantaggio di lanciare una guerra piu' ampia perche' questo lo renderebbe un vincitore", e' l'incazione arrivata da Teheran. Secondo il quotidiano americano, in un recente incontro i funzionari iraniani hanno anche esortato Hezbollah a "esercitare moderazione contro le forze statunitensi". Un messaggio che sarebbe stato recepito, come dimostra la sospensione nelle ultime due settimane degli attacchi da parte delle milizie filo-iraniane contro truppe Usa in Siria e Iraq.
Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco
Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI
Netanyahu approva le limitazioni d'accesso alla Spianata delle moschee
Il primo ministro israeliano Netanyahu ha accettato la richiesta del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, di limitare l'ingresso degli arabi israeliani al complesso del Monte del Tempio/Spianata delle Moschee durante il Ramadan, nonostante il parere contrario dello Shin Bet. Lo scrive Hareetz.
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI
Fonti: "Ok di Netanyahu a limitare gli arabo-israeliani a Spianata"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato la richiesta del ministro della Sicurezza nazionale e leader di estrema destra Itamar Ben Gvir di limitare l'accesso degli arabo-israeliani alla Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei) durante il Ramadan, nonostante il parere contrario dello Shin Bet. E' quanto ha riferito Channel 13. L'intelligence interna ritiene che una tale mossa potrebbe infiammare ulteriormente la situazione, in particolare se applicata agli arabo-israeliani e a quelli con residenza permanente. Al contrario, la polizia sembra essere d'accordo con le limitazioni.