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Guerra Ucraina-Russia, Zelensky in Lituania: esitazione occidentale incoraggia Putin

©Ansa

Il presidente ucraino si è recato a Vilnius. La sua visita non era stata precedentemente annunciata per ragioni di sicurezza. Zelensky ha incontrato le massime cariche dello Stato e tenuto un discorso pubblico nel piazzale antistante il Palazzo presidenziale. Nelle prossime ore sarà in Lettonia ed Estonia. Crosetto: il sostegno da parte del nostro Paese all'Ucraina resta "forte e totalmente inalterato"

 

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Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, è arrivato stamattina a Vilnius. La sua visita non era stata precedentemente annunciata per ragioni di sicurezza. Ad attenderlo all'aeroporto della capitale baltica c'erano il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, e l'ambasciatore dell'Ucraina a Vilnius, Potro Beshta. "L'esitazione occidentale incoraggia Putin", ha detto durante la sua visita. 

"Parrebbe giunto il momento per un'incisiva azione diplomatica che affianchi gli aiuti che stiamo portando avanti perché si rilevano una serie di segnali importanti che giungono da entrambe le parti in causa". Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervento alla Camera sulla proroga degli aiuti a Kiev decisa dal governo.

La Casa Bianca ha prove che la scorsa settimana l'esercito russo ha continuato ad attaccare l'Ucraina con missili balistici di fabbricazione nordcoreana. Il coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha affermato: "Come ho detto la settimana scorsa, la Corea del Nord ha recentemente trasferito lanciatori e diverse dozzine di missili balistici alla Russia. Da allora la Russia ha utilizzato questi missili contro l'Ucraina". 

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Ucraina, la guerra colpisce gli anziani con isolamento e povertà

Un report di Amnesty International spiega che le persone più in là con l'età sono fortemente colpite dal conflitto. Il loro è uno stato di vulnerabilità crescente, dovuto anche all'emigrazione o al reclutamento dei giovani. LE FOTO

Kiev dà via chat informazioni a famiglie soldati russi dispersi

L'Ucraina ha lanciato un nuovo servizio di chatbot online - sistema di messaggistica a risposta automatica - con il quale le famiglie dei soldati russi dispersi in guerra potranno verificare se i loro cari sono stati uccisi o sono tenuti prigionieri. Lo riporta Sky News, spiegando che con questo nuovo servizio Kiev spera di esercitare pressione su Mosca mentre sempre più russi cercano risposte sul destino dei loro familiari. Il chatbot, il cui nome in russo significa "voglio trovare", funzionerà su Telegram. "I cittadini russi possono ufficialmente rivolgersi a questo sistema per ottenere informazioni obiettive sui loro parenti che vengono loro nascoste dal regime al potere nella Federazione Russa", ha detto Andriy Yusov, portavoce dell'agenzia di intelligence militare ucraina Gur, che si occupa delle trattative per lo scambio di prigionieri. Il progetto raccoglierà informazioni sui soldati scomparsi da coloro che utilizzano il chatbot e le confronterà con i database ucraini dei soldati russi uccisi, catturati o dispersi. "Se otteniamo la risposta appropriata, ad esempio che il tuo parente è tenuto prigioniero in Ucraina, puoi iscriverti per un consulto e organizzeremo una videochiamata per confermare l'identità della persona", ha spiegato Irina Krynina, cittadina russa tra i responsabili che hanno presentato il progetto ucraino. "Ciò darà la possibilità ai russi di rivolgersi alle loro autorità e, sulla base di questa videochiamata chiedere che il soldato venga scambiato".

Save the children, 468 milioni di bambini in zone di guerra

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Russi bombardano regione Kharkiv, una donna morta

Le forze russe hanno bombardato il villaggio di Olkhovatka, distretto di Kupyansky, regione di Kharkiv. Le bombe hanno ucciso una donna di 48 anni. Lo scrive la Pravda ucraina, citando il presidente dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov.

Ok Aula Senato a risoluzione maggioranza su aiuti

Disco verde in Aula al Senato, con 103 sì, 24 no e 27 astensioni, alla risoluzione di maggioranza sugli aiuti militari all'Ucraina.
Sono state anche approvate la risoluzioni Az-Iv, con 127 sì, 23 no e una astennsione, e quella Pd, con un voto.

Lituania: 'I Paesi Ue continuino a far pressione sulla Russia'

Incontrando gli ambasciatori dei Paesi dell'Ue in Lituania in concomitanza con l'arrivo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nella capitale baltica, il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha esortato gli Stati europei a non smettere di sostenere l'Ucraina e a continuare a fare pressione sulla Russia per porre fine alla guerra. "Noi europei - ha detto Landsbergis - dobbiamo abbandonare l'idea di vivere in un'era di pace e sostenere risolutamente l'Ucraina fino alla sua vittoria". Landsbergis ha in particolare sottolineato l'urgente necessità di fornire all'Ucraina un sostegno finanziario, militare e politico sufficiente e tempestivo, nonché lavorare all'approvazione di nuovi pacchetti di sanzioni nei confronti del Paese. Il ministro ha inoltre ribadito l'invito a velocizzare il processo di elaborazione delle misure legali necessarie a rendere possibile l'utilizzo dei beni russi congelati per la ricostruzione dell'Ucraina.

Ucraina, Senato approva mozione maggioranza,avanti con aiuti

Con 103 voti favorevoli, 24 contrari e 27 astenuti l'aula del Senato ha approvato la risoluzione proposta dalle forze di maggioranza che al primo punto del testo, impegna il governo a "continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito Nato e Ue nonché nei consessi internazionali di cui l'Italia fa parte, le autorità governative dell'Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari". Al secondo punto si chiede poi l'impegno a sostenere "tutti gli sforzi diplomatici" per la fine della guerra e "una pace giusta, duratura ed equilibrata".

Ucraina, ok Consiglio a negoziati con Pe su fondi ma senza cifre

Gli ambasciatori degli Stati Ue hanno dato il via libera all'avvio dei negoziati con il Parlamento europeo sulla piattaforma Step per gli investimenti nei settori strategici e sullo strumento per i fondi all'Ucraina. Il via libera è arrivato senza ostacoli da parte dell'Ungheria perché sostanzialmente il quadro che verrà negoziato non prevede ancora i dettagli sulle cifre dei fondi da destinare all'Ucraina. Quelli saranno sul tavolo del vertice europeo straordinario del primo febbraio. Gli Stati Ue - Ungheria esclusa - sono a favore dello stanziamento di 50 miliardi di euro per Kiev nell'ambito della revisione del bilancio pluriennale con scadenza 2027. Budapest propone invece che lo stanziamento sia fuori bilancio ed eventualmente che sia annuale e non unico per 50 miliardi.



Crosetto: 'Ogni pacchetto aiuti è una sofferenza, nostro punto di arrivo la pace'

"Mi auguro di non dover fare ulteriori pacchetti di aiuti, ogni pacchetto di aiuti militari dal governo italiano è per noi motivo di sofferenza: questa guerra finirà quando i missili smetteranno di cadere sull'Ucraina, se la Russia smetterà di lanciare missili e l'Ucraina smetterà di rispondere. Il nostro punto di arrivo è la pace". Lo ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riferendo in Senato sulla proroga di un anno dell'autorizzazione alla cessione di equipaggiamenti militari in favore dell'Ucraina.  "Noi per primi sappiamo che, stanti lo stato del conflitto e le forze in campo, nessuno può pensare ad una soluzione militare. La soluzione militare serviva all'Ucraina per sopravvivere, per impedire alla Russia di conquistarla e di annientarla e, oggi, per continuare a resistere. Certo a fianco della fornitura di armi ci deve essere una politica con la P maiuscola, che si muove, che deve essere spinta dal nostro Paese, come è stato fatto in questi mesi - ha sottolineato Crosetto - il nostro punto di arrivo è la pace in Ucraina, sono le 24 ore in cui non cadranno bombe, e in quel giorno noi potremo cominciare a costruire il tavolo di pace". 

"Ma quelle bombe - ha rimarcato Crosetto - non le ha decise l'Ucraina, nè l'Europa nè la Nato. Quelle bombe sono lanciate dalla Russia, che ha trovato partner, penso all'Iran, alla Corea del Nord, che hanno approfittato di questa guerra per sviluppare tecnologie. E lo voglio dire - ha evidenziato ancora il ministro - la capacità produttiva di questa coalizione è superiore a quella della nostra coalizione, perché noi non abbiamo convertito le nostre economie in economie di guerra, perché siamo paesi democratici. E sul diritto internazionale, sul diritto di una nazione di esistere e di non essere aggredita non ci può essere una discussione politica, ideologica, sono le regole su cui si basa la democrazia". 

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