Si tratta de "Il Testimone", pellicola uscita in Russia nell’agosto del 2023 e finanziata dal ministero della Cultura di Mosca. Si tratta del primo film di propaganda russo che parla della guerra in Ucraina. Dovrebbe essere proiettato in un centro culturale della città, ma il sindaco, Matteo Lepore, ha condannato l'evento
E’ polemica a Bologna per la proiezione, attualmente prevista per il 27 gennaio presso il centro culturale Villa Paradiso, di “Il Testimone”, un film di propaganda filo putiniana sulla guerra in Ucraina che da qualche tempo viene mostrato e portato in tour da associazioni e personaggi filorussi italiani. Il sindaco Matteo Lepore, esponente del Partito Democratico, ha condannato l’evento e minacciato di cancellare la concessione all’associazione che gestisce il centro culturale convenzionata con il Comune, dopo aver espulso dalla maggioranza un consigliere comunale dei Verdi che aveva difeso la proiezione del film.
La polemica in Consiglio comunale
"Prendo atto che i Verdi sono fuori dalla coalizione di Centrosinistra in Comune a Bologna e non avrei mai immaginato che per un pugno di voti avrebbero difeso i pro-Putin. C'è un limite a tutto". Queste le parole del primo cittadino bolognese, in seguito all’intervento del consigliere dei Verdi, Davide Celli, tenuto negli scorsi giorni in Consiglio comunale. "Sono contrario a ogni forma di censura", aveva detto Celli in aula. "Credo che tutti noi siamo grandi abbastanza per potere giudicare, per capire che cos'è propaganda e che cosa non lo è, e mi spaventa se vengono messe delle censure e viene detto che certi film non devono essere mostrati in pubblico. Io lo andrò a vedere, perché voglio farmi un'idea di che tipo di propaganda portano avanti", aveva detto l’esponente dei Verdi.
Alcuni dettagli sul film
Ma che film è “Il Testimone”? Si tratta di una pellicola uscita in Russia nell’agosto del 2023 e finanziata dal ministero della Cultura russo. E’ stato al centro delle attenzioni mediatiche internazionali in quanto si tratta del primo film di propaganda russo che parla della guerra in Ucraina. Racconta la storia di Daniel Cohen, un violinista belga che nel febbraio del 2022, proprio all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, si trova nel Paese per un concerto. Ma l’uomo, invece che assistere ai massacri dell’esercito russo come documentato dai racconti di guerra, assiste a “sanguinarie provocazioni” da parte dei soldati ucraini. Nel film, come sottolinea anche un articolo de “Il Post”, gli stessi soldati ucraini vengono presentati come “neonazisti efferati” che uccidono con crudeltà il loro stesso popolo, torturando gli uomini e violentando le donne.