Il gip di Milano riapre le indagini sull'omicidio di Fausto e Iaio

Cronaca
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A quarantasette anni da un duplice omicidio irrisolto e a un quarto di secolo dall’ultima archiviazione che parlò di "elementi indiziari a carico della destra eversiva", i pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti, sulla scorta di un’informativa della Digos, possono ora svolgere nuovi approfondimenti sul caso

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La giudice per le indagini preliminari di Milano Maria Idria Gurgo di Castelmenardo ha accolto la richiesta della Procura di Milano e ha riaperto le indagini su Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, noti come Fausto e Iaio, i due ragazzi uccisi il 18 marzo del 1978 vicino al centro sociale Leoncavallo. A quarantasette anni da un duplice omicidio irrisolto e a un quarto di secolo dall’ultima archiviazione che parlò di "elementi indiziari a carico della destra eversiva", i pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti, sulla scorta di un’informativa della Digos, possono ora svolgere nuovi approfondimenti sul caso. A quanto si è saputo, sarebbero emerse possibili nuove piste, sempre nell'ambito della destra eversiva, che hanno convinto la gip Maria Idria Gurgo di Castelmenardo a riaprire l'inchiesta archiviata nel 2000. A quanto si è saputo, vi sono poi numerosi accertamenti documentali e le testimonianze di alcune persone già sentite in passato. 

Comparato volantino con rivendicazione attentato a sezione Pci 

Al centro della riapertura del fascicolo c'è una perizia dattilografica sul volantino di rivendicazione del duplice reato.L'attività di comparazione dattilografica, ossia sulla tecnica di scrittura e sulle macchine per scrivere, riguarda il volantino di rivendicazione che venne fatto trovare a Roma il giorno dopo i funerali dei due ragazzi e un altro che rivendicava un attentato contro la sezione del Pci del quartiere Balduina a Roma, il 29 maggio 1979. Entrambi erano siglati "Esercito nazionale rivoluzionario-Brigata combattente Franco Anselmi". 

Legale famiglia: "Imperativo fare piena luce"

La notizia della riapertura delle indagini è stata accolta con favore dall'avvocato Nicola Brigida, legale di Maria Iannucci e Danila Angeli, rispettivamente sorella e madre di Fausto Tinelli. "E' una notizia bellissima - ha detto il legale - che conferma come sia imperativo fare piena luce su un tragico duplice omicidio di due ragazzi incolpevoli se non del loro impegno civile e politico". 

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