Guerra Ucraina, Crosetto alla Camera: "Italia conferma aiuti militari a Kiev"

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Nel suo intervento alla Camera il ministro della Difesa ha ribadito l'impegno italiano per "rafforzare le capacità difensive" di Kiev ma ha anche sottolineato che "parrebbe giunto il momento per un'incisiva azione diplomatica che affianchi gli aiuti"

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"Il nostro sostegno all'Ucraina resta forte e totalmente inalterato". A dirlo,  nell'Aula della Camera, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervenento sulla proroga degli aiuti militari a Kiev decisa dal Consiglio dei ministri lo scorso dicembre (GUERRA IN UCRAINA: AGGIORNAMENTI LIVE). 

"Affiancare agli aiuti l’azione diplomatica"

“Dopo sette pacchetti già formalizzati, abbiamo da poco dato il via libera all'invio a Kiev di un'ottava tranche di equipaggiamenti, materiali e sistemi. Anche questo pacchetto di equipaggiamenti e sistemi d'arma sono volti solo e soltanto a rafforzare le capacità difensive dell'Ucraina" ha spiegato il ministro. Crosetto ha anche aggiunto che  ora "parrebbe giunto il momento per un'incisiva azione diplomatica che affianchi gli aiuti che stiamo portando avanti, perché si rilevano una serie di segnali importanti che giungono da entrambe le parti in causa". "Le dichiarazioni di diversi interlocutori russi evidenziano una lenta e progressiva maturazione di una disponibilità al dialogo per porre fine alla guerra – ha proseguito -. In Ucraina il fronte interno appare meno compatto che nel passato nel sostenere la politica del presidente Zelensky".

 

Cosa prevede la risoluzione di maggioranza sull’Ucraina

La risoluzione di maggioranza sull'Ucraina presentata in occasione delle comunicazioni del ministro della Difesa impegna il governo a "continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito nato e Ue nonché nei consessi internazionali di cui l'Italia fa parte, le autorità governative dell'Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari". Il documento invita anche a "profondere tutti gli sforzi diplomatici in tutte le sedi, anche in qualità di presidente di turno del Gruppo G7, con l'obiettivo di porre fine al conflitto e alle sofferenze del popolo ucraino e giungere ad una pace giusta, duratura ed equilibrata che ristabilisca la sicurezza e l'ordine mondiali nel rispetto del diritto internazionale". Il terzo punto è l'impegno a "continuare a garantire l'assistenza umanitaria al popolo ucraino pesantemente logorato dalla guerra". Il quarto è "assicurare il supporto a tutte le iniziative di ricostruzione e ripartenza economica, sociale, politica e istituzionale della nazione ucraina in piena sinergia con gli intendimenti dell'Unione europea e degli alleati occidentali". Il quinto punta "a mantenere un costante dialogo con il Parlamento in riferimento all'andamento del conflitto e sugli sviluppi politici e diplomatici". 

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