Guerra Israele-Hamas, Blinken vede Abu Mazen: "Sì a creazione Stato palestinese"

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Continua la missione diplomatica in Medioriente del segretario di Stato americano, che ha fatto tappa a Ramallah. Il Qatar ha elaborato una nuova proposta per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza. "Non vogliamo sfollare la popolazione di Gaza", ha detto Netanyahu. La Marina Usa, intanto, ha abbattuto un totale di 24 missili e droni Houthi lanciati dallo Yemen, in uno dei più grandi attacchi dei ribelli avvenuti nel Mar Rosso negli ultimi mesi.

Media: gabinetto guerra Israele discute piano Qatar

Il gabinetto di guerra israeliano discuterà una nuova proposta del Qatar riguardante il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Lo riporta la stampa israeliana.

Blinken: "Abu Mazen si è impegnato a riformare l'Anp"

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha affermato che il presidente palestinese Abu Mazen, incontrato oggi a Ramallah, si è "impegnato" a riformare l'Autorità nazionale palestinese.

Israele, esercito ha finito operazione a Khuzaa a Gaza sud

L'esercito israeliano ha completato le operazioni a Khuzaa, sobborgo alla periferia di Khan Yunis, nel sud di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "i soldati hanno ucciso numerosi operativi di Hamas e distrutto infrastrutture del gruppo terroristico". Tra queste, secondo la stessa fonte, siti di lancio di razzi, posti di osservazione, nascondigli di armi e circa 40 imbocchi di tunnel". Molte delle infrastrutture di Hamas - ha proseguito l'esercito - "erano nascoste in scuole e altri edifici pubblici". L'operazione a Khuzaa era stata avviata lo scorso dicembre con l'obiettivo di "colpire i terroristi di Hamas che avevano attaccato il 7 ottobre scorso il kibbutz di Nir Oz uccidendo decine di israeliani e rapendone altri".

Erdogan: "Israele vedrà di cosa siamo capaci"

"Israele vedrà di cosa è capace la Turchia". Parole del presidente Recep Tayyip Erdogan pronunciate oggi, ultimo attacco verbale allo Stato ebraico, invettiva che ha come argomento la cellula del Mossad smantellata dai servizi segreti turchi (Mit) la scorsa settimana. "Abbiamo dato una risposta netta e sventato la minaccia di un nido di spie. Ovviamente in Israele sono rimasti a bocca aperta, non si capacitavano di come avessimo fatto. Sappiano che questo e' solo il primo passo. Vedranno di cosa e' capace la Turchia", ha detto Erdogan. Il presidente ha parlato in occasione dell'anniversario della fondazione dei servizi turchi. La scorsa settimana la procura generale di Istanbul ha emesso 46 mandati di cattura e arrestato 40 persone, tutti cittadini stranieri accusati di lavorare per il Mossad, i servizi segreti israeliani. L'operazione è arrivata dopo un'indagine durata mesi, da cui e' emerso che gli arrestati seguivano attivisti, dissidenti e semplici cittadini palestinesi in esilio in Turchia. Gli accusati, tutti cittadini di Paesi mediorentali, raccoglievano informazioni, fotografavano e tendevano trappole con false offerte di lavoro finalizzate al rapimento. 

Israele bombarda centro comando Hezbollah nel sud Libano

Jet delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno bombardato un centro di comando di Hezbollah e un sito per il lancio di razzi nel sud del Libano. Lo riportano i media israeliani, precisando che poco fa tre razzi sparati dal Paese dei ceri - e tutti caduti in zone disabitate - hanno fatto scattare le sirene d'allarme nel villaggio di Arab al-Aramshe.

Oms cancella missione a Gaza per motivi sicurezza: è sesta volta da 26/12

L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha deciso di cancellare una missione per consegnare aiuti medici nel nord della Striscia di Gaza per motivi di sicurezza. E' la sesta volta che avviene dal 26 dicembre, quando il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è recato in visita in due ospedali dell'enclave palestinese. ''Bombardamenti intensi, restrizioni ai movimenti, tagli al carburante e interruzione della comunicazione rende impossibile per l'Oms e per i nostri partner raggiungere chi ha bisogno di aiuti'', ha dichiarato Tedros nel corso di una conferenza stampa in videoconferenza da Ginevra. ''Chiediamo a Israele si approvare le richieste dell'Oms e di altri partner per la consegna di aiuti umanitari'', ha aggiunto.

Mezzaluna Rossa, 4 morti in raid Israele su ambulanza Gaza

Secondo la Mezzaluna Rossa quattro persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano su un'ambulanza a Gaza. Si tratta di quattro paramedici.

Media: piano Qatar per ritiro da Gaza e esilio leader Hamas

Esilio dei leader di Hamas fuori Gaza in cambio del rilascio graduale di tutti gli ostaggi rimanenti e il completo ritiro dell'esercito israeliano dalla Strscia di Gaza. Sarebbe questa, riferisce l'emittente israeliana Channel 13, l'ultima proposta del Qatar per un accordo sugli ostaggi. Secondo Channel 13 News il piano sostenuto dal Qatar dovrebbe essere discusso stasera dal gabinetto di sicurezza di Israele. La stampa israeliana ha accolto con un certo scetticismo le anticipazioni dell'emittente, sottolineando che Israele ha ripetutamente affermato che l'IDF non smettera' di combattere finche' non avrà distrutto la presenza del gruppo terroristico Hamas a Gaza. 



Ambasciatore ucraino, armi per Kiev ora inviate a Israele

Le armi che si prevedeva dovessero essere mandate in Ucraina verranno invece inviate in Israele: lo ha detto l'ambasciatore ucraino in Turchia Vasyl Bodnar in un'intervista ai mass media turchi, citato da Unian. "I media internazionali hanno attirato l'attenzione in quella direzione, la guerra tra Israele e Hamas, quindi c'è chi crede che la guerra in Ucraina sia finita", ha detto il diplomatico, aggiungendo che il conflitto a Gaza ha avuto ripercussioni sull'assistenza dei Paesi occidentali con armi all'Ucraina. Inoltre, "ciò danneggia la percezione della guerra della Russia contro l'Ucraina".

Israele, Fadlun: accuse di genocidio sono ribaltamento verità

"È surreale e insultante che Israele domani debba rivendicare all'Aia il proprio diritto a difendersi contro l'assalto terroristico e genocida mosso da Hamas il 7 ottobre, che continua oggi con gli attacchi a Israele e la recidiva detenzione degli ostaggi. È surreale perché contro l'unica democrazia di quell'area viene brandita la Convenzione sul genocidio, che ha la sua storica ragion d'essere proprio nello sterminio degli ebrei". Lo ha dichiarato il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun. "Ci troviamo di fronte a un inconcepibile ribaltamento della verità. E a dimostrazione del radicato e persistente odio antisemita dietro quelle accuse, il Sud Africa sceglie di farsi rappresentare fra gli altri dall'ex leader dei laburisti britannici, Jeremy Corbyn, allontanato dal suo partito per la vergogna delle "discriminazioni e vessazioni" ai danni degli iscritti ebrei. Un comportamento frutto di una cultura, nel Labour di allora, che nel migliore dei casi "non ha fatto abbastanza per prevenire l'antisemitismo e, nel peggiore, sembrava accettarlo", come stabilito dalla Commissione dei Diritti umani del Regno Unito. Se tutto è genocidio, niente è genocidio. E confondere le vittime con i carnefici è la vera ipocrisia, criminale in quanto sminuisce e perpetua l'infamia della Shoah", ha concluso il presidente della Comunità Ebraica di Roma.

Tajani: 'No a trasferimento forzato palestinesi da Gaza, sì a ritorno Anp'

"Diciamo no al trasferimento forzato della popolazione di Gaza, no alla riduzione del territorio della Striscia e alla sua rioccupazione da parte israeliana o al ritorno di Hamas, no a considerare il futuro di Gaza separatamente da quello della Cisgiordania e dall'intera questione palestinese. Sì al ritorno dell'Anp a Gaza con una soluzione transitoria definita dal Consiglio di Sicurezza Onu, sì al coinvolgimento dei Paesi arabi, sì alla ripresa di un processo politico verso una soluzione a due Stati". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso del Question Time alla Camera dei Deputati. 

Spagna conferma mancata adesione a missione in Mar Rosso

Sulla linea dell'Italia, la Spagna mantiene la posizione di non intervento nella missione 'Prosperity Guardian', l'alleanza militare avviata dagli Stati Uniti, anche dopo che l'amministrazione Biden ha reiterato l'interesse a che Madrid partecipi nell'operazione per proteggere le navi mercantili dagli attacchi dei ribelli Houthi. Il capo di Stato Maggiore statunitense, il generale Charles Brown, ha contattato telefonicamente lunedì l'omologo spagnolo, ammiraglio Teodoro Lopez Calderon, per manifestare il "desiderio" del Paese di "lavorare con tutte le nazioni che condividono l'interesse di difendere il principio di libertà di navigazione e garantire un passaggio sicuro per il trasporto marittimo mondiale", secondo un comunicato segnalato su X dallo stesso Brown. Tuttavia la ministra della Difesa, Margarita Robles, ha ripetuto in più occasioni che per un intervento nel Mar Rosso è "necessaria la creazione di una missione specifica, con obiettivi, mezzi e finalità proprie, concordate dagli organismi corrispondenti della Ue" o dall'Alleanza Atlantica. Già a fine dicembre, Washington aveva segnalato la Spagna fra i Paesi partecipanti al dispositivo, smentita dallo stesso presidente del governo Pedro Sanchez. 

Tajani: 'Lavoriamo con Egitto per realizzare ospedale da campo a Rafah'

"Le condizioni di sicurezza hanno reso impraticabile finora la realizzazione di un ospedale da campo nella Striscia", tuttavia "l'Egitto ci ha appena chiesto di contribuire all'allestimento di un ospedale da campo a Rafah. E' un'operazione su cui stiamo lavorando". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso del Question Time alla Camera dei Deputati.

Gantz: 'Dobbiamo andare avanti, se ci fermiamo ora Hamas riprenderà controllo Gaza'

"La gran parte della Striscia di Gaza oggi non è più controllata da Hamas, né politicamente né militarmente. Dobbiamo andare avanti. Se ci fermiamo ora, Hamas riprenderà il controllo". Ad affermarlo è Benny Gantz, l'ex capo di stato maggiore israeliano che ora fa parte del gabinetto di guerra di Israele. Per Gantz "la cosa più urgente è il ritorno dei rapiti. Questo ha la precedenza su qualsiasi decisione nei combattimenti". Per quanto riguarda il governo libanese, Gantz ha sottolineato che Beirut "deve decidere se è il 'difensore del Libano' o se i suoi cittadini sono 'lo scudo umano dell'Iran'. Se il Libano continua a fungere da avamposto terroristico iraniano, agiremo nel sud del Libano come facciamo nel nord di Gaza. Questa non è una minaccia per il Libano, è una promessa per gli abitanti del nord" di Israele.



Oltre 40 morti e feriti in bombardamento israeliano nel centro di Gaza

Le forze israeliane hanno bombardato una casa adiacente all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, nel centro di Gaza, in un’area che l’esercito israeliano aveva definito "sicura". L’attacco ha provocato più di 40 morti e feriti, si legge in un comunicato del governo di Gaza, "il che conferma che non esiste un posto sicuro nella Striscia, come invece sostiene Israele". "Questa è una continuazione degli inganni e delle invenzioni da parte dell'esercito di occupazione israeliano per fuorviare l'opinione pubblica", ha aggiunto l'ufficio stampa. "Condanniamo con la massima fermezza i massacri e i crimini dell'occupante contro il popolo palestinese e chiediamo al mondo intero di fermare la guerra genocida condotta contro i civili".



Gantz: ormai Hamas non controlla piu' gran parte di Gaza

Il ministro Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra, afferma che Hamas è già stato messo fuori controllo in gran parte di Gaza e che riportare a casa gli ostaggi è una priorità rispetto a qualsiasi altro obiettivo militare, lo riferisce il Times of Israel. "I risultati dell'Idf continuano a crescere", afferma Gantz in una conferenza stampa a Tel Aviv. "In gran parte della Striscia, Hamas di fatto non ha più il controllo".

Gantz dice che "dobbiamo continuare; se ci fermiamo ora, Hamas riprenderà il controllo". Aggiunge che "siamo nel bel mezzo dello smantellamento delle infrastrutture del terrorismo". "Abbiamo determinazione e pazienza. I nostri nemici devono sapere che la nostra determinazione è infinita", afferma. Secondo il ministro, "la cosa piu' importante e' restituire gli ostaggi; ha la priorita' su tutti gli elementi del

combattimento. Agli ostaggi, se potete sentirmi, voglio che

sappiate che stiamo facendo tutto il possibile per riportarvi dai vostri cari". 

Tajani: rafforzare la presenza Ue nel Mar Rosso contro attacchi

"Gli attacchi" degli Houthi "nel Mar Rosso destano grande preoccupazione. La riduzione dei flussi commerciali è un danno anche per i nostri porti. Stiamo portando avanti un'azione diplomatica a tutto campo per stabilire la sicurezza della navigazione. Abbiamo aderito alla condanna promossa dagli Usa e abbiamo assicurato sostegno alla sua missione, mettendo a disposizione una nostra fregata. Stiamo partecipando ad una riflessione su come rafforzare la presenza dell'Ue nel Mar Rosso". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo al question time alla Camera.

Israele, famiglie ostaggi chiedono al gabinetto di guerra di approvare qualsiasi accordo in sospeso

Il Forum delle famiglie degli ostaggi chiede al Gabinetto di Guerra israeliano che si riunisce stasera di approvare qualsiasi accordo che porti al rilascio degli ostaggi. E' quanto riferisce 'The Times of Israel'. Questa sera secondo le indiscrezioni il Gabinetto di Guerra dovrebbe discutere di una nuova offerta da parte del Qatar. Oggi una delegazione israeliana è atterrata al Cairo per un nuovo round di colloqui con l'Egitto su un possibile scambio di ostaggi detenuti da Hamas con prigionieri palestinesi in Israele. "Le notizie su un nuovo accordo che sarà presentato al gabinetto questa sera offrono un po' di speranza alle famiglie che sono in ansia per il destino dei loro cari", afferma il Forum. "Il gabinetto di guerra non deve preoccuparsi di nient'altro che del ritorno degli ostaggi. Chiediamo che approvino qualsiasi accordo che porti al loro rilascio immediato in vita!".



Relatore Onu: 'Distruzione case sono prova di genocidio'

La distruzione delle case a Gaza sono prova di genocidio. Lo ha affermato Balakrishnan Rajagopal, relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto all'alloggio, aggiungendo che circa il 56% delle case a Gaza sono state distrutte o danneggiate.

“La zona settentrionale di Gaza è quella più colpita, con una percentuale pari all’82% di case distrutte o danneggiate - ha detto ancora - La Corte Internazionale di Giustizia dovrebbe considerare questo come una prova di genocidio in aggiunta alle dichiarazioni pubbliche documentate del Sud Africa".



Blinken riafferma a Abbas: 'Sosteniamo passi tangibili per stato palestinese'

Antony Blinken ha ribadito a Mahmoud Abbas che "gli Stati Uniti sostengono passi tangibili verso la creazione di uno stato palestinese a fianco dello stato di Israele, entrambi in pace e sicurezza". E' quanto riferisce il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, dopo il colloquio oggi a Ramallah tra il segretario di Stato Usa e il presidente dell'Anp, parlando di una "discussione produttiva" tra i due "sulle riforme amministrative che, una volta applicate, sarebbero a beneficio dei palestinesi". Nel colloquio Blinken ha anche sottolineato che "tutte le tasse palestinesi raccolte dagli israeliani devono essere consegnate all'Autorità nazionale palestinese, come stabilito da precedenti accordi". E per quanto riguarda la situazione a Gaza, "ha discusso gli sforzi per minimizzare le vittime civili, accelerare ed aumentare la distribuzione dell'assistenza umanitaria ai civili palestinesi", apprezzando la nomina di Sigrid Kaag come coordinatrice Onu per l'intervento umanitario e la ricostruzione a Gaza. Infine, il segretario di Stato ha "sottolineato l'aumento della volatilità in Cisgiordania e gli sforzi Usa per affrontare la violenza degli estremisti". 



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