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Guerra Israele–Hamas, Netanyahu: "Determinati a continuare fino alla vittoria"

©Getty

Lo ha ribadito il premier israeliano in conferenza stampa. Il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi ha condannato il raid di Israele contro una scuola che ospitava migliaia di sfollati nel campo di Jabaliya, parlando di "immagini e filmati terrificanti". Il direttore dell'ospedale Nasser di Khan Yunis ha annunciato che 26 persone sono state uccise in un raid aereo contro tre edifici residenziali della città, nel distretto di Hamad. Marcia dei familiari degli ostaggi alle porte di Gerusalemme

Medioriente, ad al-Shifa 450 pazienti impossibilitati muoversi

Sono 450 i pazienti che non riescono a uscire dall'ospedale di al-Shifa, a Gaza City. Lo riferiscono fonti sanitarie a Gaza. Il direttore generale del ministero della Salute, il dottor Munir Al-Barsh, ha aggiunto che ci sono ancora "5 medici nel complesso per supervisionare l'uscita dei feriti" e che ne rimangono ancora 120 all'interno del compound (su 650 ricoverati). "Ora ci stiamo dirigendo verso sud e le scene sono miserabili. I neonati prematuri sono ancora in ospedale e siamo in contatto con la Croce Rossa per loro". "Finora abbiamo camminato per due chilometri e l'area è completamente distrutta. Sentiamo i feriti e non possiamo aiutarli, e la gente sta morendo". 

Medioriente, evacuazione al-Shifa: "Non tutti riescono a lasciarlo"

E' in corso l'evacuazione dell'ospedale di al-Shifa, a Gaza City, ma non tutti sono stati in grado di lasciare la struttura come richiesto dalle truppe israeliane. Lo ha riferito ad al-Jazeera una fonte di quello che è il più grosso complesso ospedaliero della Striscia. "L'esercito israeliano ha chiesto ai presenti di lasciare l'ospedale e non tutti sono riusciti a uscire: un certo numero di coloro che erano in ospedale se ne sono andati, ma altri sono rimasti, compresi i feriti e i malati", ha raccontato la fonte.


Medioriente, a Gaza esercito opera attorno a tre ospedali

Una intensa attività delle forze armate israeliane è segnalata oggi vicino a tre ospedali di Gaza. Nell'area dell'ospedale Shifa reparti dell'esercito proseguono ed estendono le ispezioni all'interno e sotto le strutture. In parallelo, riferiscono fonti locali, l'esercito ha stretto d'assedio l'ospedale al-Ahli (Ma'amadani) e ha bombardato un'area vicina all'ospedale 'Indonesiano', nel nord della Striscia. Bombardamenti pesanti si sono verificati nelle ultime ore, secondo le fonti, nel nord della Striscia (a Beit Hanun e Jabalya) e a Nusseirat, nella zona centrale. In questa localita' si e' avuta notizia di decine di vittime. 

Medioriente, inviato Biden: rilascio ostaggi garantirà pausa bombe

Brett McGurk, l'inviato per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden, ha detto che se Hamas rilasciasse gli ostaggi, questo porterebbe a una pausa "significativa" nei combattimenti e a un aumento nella quantità degli aiuti umanitari consegnati alla Striscia di Gaza. "Quando gli ostaggi saranno rilasciati, vedrete un cambiamento significativo", ha detto parlando a una conferenza sulla sicurezza nella capitale del Bahrain, Manama. Nel discorso di apertura della conferenza, ieri sera, il principe ereditario del Bahrein ha detto che il rilascio degli ostaggi è una "precondizione" per fermare le ostilita' e "spezzare il ciclo di violenza" a Gaza.

Sirene di allarme nel nord di Israele al confine col Libano

Le sirene di allarme per l'arrivo di razzi stanno risuonando nel nord di Israele, in particolare nel kibbutz Sasa al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere l'esercito. 

Hamas, oltre 16mila morti a Gaza in 43 giorni di guerra

Sono oltre 16mila i palestinesi rimasti uccisi negli attacchi di Israele su Gaza in 43 giorni di guerra. Il bilancio sulle vittime palestinesi è del ministero della Sanità a Gaza, che da alcuni giorni non aggiornava i numeri. Il bilancio fornito giovedì scorso dal ministero governato da Hamas denunciava la morte di oltre 11.500 persone nella Striscia; ma ieri una fonte del movimento islamista ad al-Jazeera aveva sostenuto che mancano all'appello oltre 3.750 persone, rimaste ancora sepolte sotto le macerie dei bombardamenti. 

Atterrato volo, ad Abu Dhabi bambini palestinesi feriti

Sono 15 i bambini palestinesi, accompagnati dalle loro famiglie atterrati, ad Abu Dhabi. Il gruppo ha lasciato ieri sera l'enclave palestinese e i feriti sono stati portati in ambulanza all'aeroporto egiziano di Al Arish, a 40 chilometri di distanza da Rafah, da dove sono poi partiti alla volta della capitale degli Emirati. All'inizio di novembre il presidente emiratino, Mohammed Bin Zayed, ha ordinato di accogliere un migliaio di bambini palestinesi feriti dagli attacchi israeliani e ha sottolineato che "questa iniziativa rientra nei continui sforzi degli Emirati Arabi Uniti per fornire aiuti al fraterno popolo palestinese, in particolare ai bambini, in risposta alle difficili condizioni umanitarie che stanno vivendo"; l'obiettivo -ha spiegato- è "fornire loro ogni tipo di assistenza medica e sanitaria di cui avranno bisogno negli ospedali statali fino a quando si riprenderanno e potranno ritornare". Ma la decisione è stata molto criticata da numerosi utenti di X come un tentativo implicito di aiutare l'espulsione dei palestinesi da Gaza.


Scontri in Cisgiordania, 5 palestinesi uccisi a Nablus

Cinque palestinesi sono stati uccisi, e altri 7 feriti, in un'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Balata, vicino Nablus, in Cisgiordania. Il numero dei morti è stato dato dall'agenzia Wafa secondo cui "un drone israeliano ha preso di mira con un missile il quartier generale di Fatah" nel campo. Secondo l'esercito è stato colpito "un nascondiglio usato dai terroristi coinvolti nella preparazione di un imminente attacco terroristico a civili e soldati israeliani". Secondo la stessa fonte, tra gli uccisi " c'è Muhammad Zahed, un prominente terrorista di Nablus". 

Afp, Israele ordina evacuazione al-Shifa entro un'ora

I soldati israeliani, che per il quarto giorno consecutivo tengono in assedio l'ospedale al-Shifa, questa mattina ne hanno ordinato l'evacuazione tramite altoparlante "entro un'ora", ha riferito un giornalista dell'AFP sul posto. Attualmente, secondo le Nazioni Unite, nella struttura sanitaria si trovano 2.300 pazienti, operatori sanitari e sfollati. 



Israele chiede evacuazione di al-Shifa (tv palestinese)

Israele avrebbe dato un'ora di tempo a medici, pazienti e sfollati per evacuare il complesso medico di Al-Shifa a Gaza: lo scrive una tv palestinese, rilanciata dalle emittenti al-Jazeera ed al-Arabiya, citando il primario di ortopedia della più grande struttura sanitaria della Striscia di Gaza. Il medico ha spiegato ad Al-Jazeera, dall'interno dell'ospedale, che "le forze di occupazione" li hanno informati che devono evacuare il complesso di dipendenti, pazienti e feriti; ha aggiunto che si è creato "uno stato di panico e paura", ma ha sottolineato che i medici lasceranno l'ospedale solo con i pazienti. 

Via libera Israele ad arrivo due camion combustibile a Gaza ogni giorno

Israele ha autorizzato l'ingresso nella Striscia di Gaza di due camion di carburante al giorno, in seguito a pressioni da parte degli Stati Uniti. Si tratta dell'equivalente di 70mila libri di carburante al giorno, ha precisato una fonte del dipartimento di Stato Usa, citata dalla Bbc, sottolineando questo carico sarà destinata ai mezzi che portano aiuti umanitari e per il personale Onu che fornisce acqua e servizi igienico sanitari e anche per rendere possibile l'alimentazione di telefonini e servizi internet. La connessione è tornata dopo che l'Unrwa ha fornito combustibile alla compagnia per le comunicazioni di Gaza, è stato reso noto ieri.

Da Rafah alla Striscia oggi 10 camion di aiuti

Due fonti egiziane al valico di Rafah hanno rivelato che oggi nella Striscia di Gaza sono stati portati 10 camion di aiuti, di cui uno trasportava circa 17.000 litri di diesel. 

Mezzaluna Rossa, "5 morti in attacco a campo profughi Balata"

La Mezzaluna Rossa denuncia cinque morti in un attacco contro il campo profughi di Balata in Cisgiordania.

Gaza, raid su tre edifici civili a Khan Yunis, 26 morti

Il direttore dell'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel centro della Striscia di Gaza, ha annunciato che 26 persone sono state uccise in un raid aereo  contro tre edifici residenziali della città, che si trova nel distretto di Hamad. Ci sono anche 23 feriti gravi, ha detto all'AFP.

Sotto l'ospedale Shifa trovata infrastruttura sotterranea

''Le nostre forze continuano ad approfondire le attività operative nell'ospedale Shifa di Gaza. Oggi abbiamo trovato un'altra infrastruttura sotterranea'': lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari in un incontro con la stampa. ''Continuiamo ad ispezionare gli imbocchi operativi trovati nel sottosuolo''.

Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO

Israele-Hamas, il piano di Netanyahu (in due fasi) per il dopoguerra

Il premier dello Stato ebraico ha annunciato che il suo esercito avrà la "responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza" per un tempo indefinito dopo la fine del conflitto. Secondo gli analisti, intende istituire una "zona cuscinetto" e poi un'area B in stile Cisgiordania. I DETTAGLI

Gaza, dall'espulsione di Hamas alla missione Onu: il piano di Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione europea ha illustrato alcune idee per garantire un futuro di pace nella Striscia una volta terminata la guerra. La sua strategia si basa su quattro punti fondamentali: ecco quali sono. IL PIANO

Guerra Israele-Hamas, cessate il fuoco o pausa umanitaria: cosa prevedono le due opzioni

La differenza non è solo lessicale. La prima possibilità prevede l'interruzione delle ostilità quasi sempre all'interno dell'intera area del conflitto, si estende per tempi lunghi e punta a far dialogare le parti. La seconda invece ha tempistiche più brevi ed è una cessazione temporanea delle ostilità per scopi umanitari come l'ingresso di aiuti e il passaggio di persone ferite o in condizioni di fragilità. IL PUNTO

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