Guerra Ucraina Russia, news. Diga distrutta, Zelensky: è bomba ambientale

Maxar

Il presidente ucraino ha detto che la Russia ha "deliberatamente fatto saltare la diga" di Nova Kakhovka e che "una chiazza di petrolio si dirige verso il Mar Nero". Mosca nega e ribalta l'accusa: "Atto terroristico di Kiev per fermare le nostre truppe". Evacuazione delle persone dall'area allagata in corso. Zelensky accusa i russi di non aiutare la gente colpita dall'inondazione nella zona occupata da Mosca. La Cina preoccupata per i danni alla diga

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Salta in aria la diga di Kakhovka: bacino da 18 milioni di metri cubi, costruita nel 1958, strategica per alimentare la Crimea e la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Scambio di accuse sulla responsabilità. Per Zelensky la Russia ha deliberatamente fatto saltare la diga: "E' una bomba ambientale di distruzione di massa". Mosca nega e ribalta l'accusa: “Atto terroristico di Kiev per fermare le nostre truppe”. 
Per il presidente ucraino a causa dell'esplosione della diga di Kakhovka, "si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero". (LE MAPPE INTERATTIVE) Migliaia di evacuati, le inondazioni hanno danneggiato i vicini ponti della regione meridionale di Mykolaiv. (LE FOTO) Zelensky accusa i russi di non aiutare la gente colpita dall' inondazione nella zona occupata da Mosca e annuncia: "Da alleati offerta seria e potente di F-16"

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- di Redazione Sky TG24

Ucraina, evacuazioni dopo esplosione diga Kakhovka. LE FOTO

A causa del danneggiamento dell’infrastruttura, che si trova sul fiume Dnipro, secondo funzionari di Kiev sono a rischio oltre 40mila persone. Timori anche per il delta del fiume, una delle aree agricole più fertili del Paese. GUARDA LA FOTOGALLERY
- di Redazione Sky TG24

Diga esplosa in Ucraina: l'evento e le conseguenze. Mappe interattive

Dove si trova la diga di Nova Kakhovka? Perché è così strategica per entrambi gli schieramenti e perché la sua esplosione li danneggia entrambi? Alcune risposte attraverso una serie di mappe digitali
- di Redazione Sky TG24

Zelensky: 'scioccato da mancati aiuti Onu e Cri dopo disastro diga'

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto ''scioccato'' da quello che ha definito il ''fallimento'' delle Nazioni Unite e della Croce Rossa Internazionale che non hanno inviato aiuti alla popolazione colpita dal disastro conseguente all'attacco contro la diga di Kakhovka, nella regione di Kherson nel sud dell'Ucraina. Sebbene la catastrofe sia avvenuta molte ore fa, ''loro non sono qui'', ha detto Zelensky ai giornali tedeschi Bild e Die Welt oltre che a Politico. ''Non abbiamo avuto risposta. Sono scioccato'', ha aggiunto.
- di Redazione Sky TG24

Zelensky, i russi sparano ai soccorritori in aree allagate

Le forze russe stanno sparando ai soccorritori ucraini che tentano di raggiungere le persone intrappolate nelle aree colpite dalle inondazioni di Kherson, dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista al gruppo Axel Springer, riportata da Politico.eu. "Non appena i nostri soccorritori cercano di salvarli, vengono colpiti", ha affermato parlando di quanti stanno cercando di raggiungere i residenti delle città sulla sponda del fiume Dnipro occupata dai russi. "Dai tetti delle case allagate, la gente vede galleggiare persone annegate. Si possono vedere dall'altra parte. È molto difficile far uscire le persone dalla parte occupata della regione di Kherson - ha affermato Zelensky -. Quando le nostre forze cercano di tirarli fuori, vengono attaccati dagli occupanti a distanza". Sulla distruzione della diga, i russi "temono che inizieremo la controffensiva in questa direzione e vogliono rendere difficile la liberazione delle nostre aree - ha detto Zelensky -. Non ci hanno pensato due volte ad allagare anche i loro territori occupati. Non vedo altri motivi". Il presidente ucraino ha puntato il dito anche contro l'assenza delle organizzazioni umanitarie internazionali sulle aree allagate: "Non ci sono", ha affermato segnalando che l'Ucraina ha chiesto aiuto. "Non abbiamo ricevuto alcuna risposta - ha detto -. Sono scioccato". 
- di Redazione Sky TG24

Kuleba a Stoltenberg: servono garanzie per evitare future guerre

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha annunciato di aver avuto oggi una telefonata con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in vista del prossimo vertice a luglio. "A detta di tutti, ha senso che gli Alleati facciano un passo decisivo verso l'adesione dell'Ucraina. Non stiamo cercando truppe Nato sul campo per porre fine a questa guerra. Stiamo cercando la migliore garanzia per evitare guerre future", ha twittato Kuleba dopo la telefonata.
- di Redazione Sky TG24

Macron chiama Zelensky: "Condanna attacco atroce diga, invio aiuti"

 ''Ho espresso al presidente Zelensky la mia solidarietà al popolo ucraino dopo l'attacco alla diga di Kakhovka. La Francia condanna questo atto atroce, che mette in pericolo le popolazioni. Nelle prossime ore invieremo aiuti per far fronte ai bisogni immediati''. Lo ha scritto il presidente francese Emmanuel Macron su Twitter.
- di Redazione Sky TG24

Telefonata Zelensky-Macron sul disastro della diga di Kakhovka

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato di avere avuto una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron. "L'ho ringraziato per l'opportunità di partecipare al vertice della Comunità politica europea e per il sostegno al Consiglio di sicurezza dell'Onu - ha precisato Zelensky su Twitter -. Ho parlato dell'attuale situazione nella regione di Kherson, delle conseguenze ambientali e umanitarie dell'atto terroristico russo e ho delineato le urgenti necessità dell'Ucraina per eliminare il disastro".
- di Redazione Sky TG24

Zuppi: "Missione non è mediazione"

Quella della Santa Sede "non è una mediazione, èmanifestare interesse, vicinanza, ascolto perché il conflitto possa trovare percorsi di pace". Lo ha affermato il cardinale Matteo Zuppi a margine della presentazione del libro "Il senso religioso". Il presidente della Cei è tornato ieri da Kiev come inviato del Pontefice. "Il resto sono attese o speculazioni che hanno alcuni", ha aggiunto Zuppi sottolineando l'attenzione della Santa Sede. "Una preoccupazione tra le tante è quello che è successo alla diga" dove vi sono "migliaia di persone alluvionate" e vi è "attenzione anche per  l'ecosistema".
- di Redazione Sky TG24

Sunak: "Sulla diga non abbiamo ancora prove contro Mosca"

Il Regno Unito non può ancora puntare il dito, prove alla mano, contro la Russia per la distruzione della diga di Nova Kakhovka, in Ucraina. Lo ha ammesso oggi il premier britannico Rishi Sunak durante una visita a Washington e alla vigilia di un vertice con Joe Biden. Rispondendo al riguardo a Itv il primo ministro Tory ha detto di non poter ancora dire nulla "di definitivo" sull'accaduto. Poi ha aggiunto: "I nostri servizi di sicurezza e i nostri militari stanno lavorando sui dati. Ma se fosse vero (il sospetto occidentale d'una responsabilità di Mosca), questo rappresenterebbe un nuovo picco di barbarie da parte della Russia".
- di Redazione Sky TG24

Zuppi: "Andare a Mosca? Dobbiamo parlarne prima col Papa"

"Dobbiamo rifletterne, dobbiamo parlarne col Santo Padre". Così il cardinale Matteo Zuppi, in merito ad una sua visita a Mosca. Il presidente della Cei ha anche specificato di non aver avuto modo di parlare con Bergoglio dopo il suo rientro a Roma da Kiev. "Dobbiamo parlare, riflettere sulle cose che abbiamo ascoltato e vedere i passi successivi. Chiaramente ne dobbiamo parlare con Papa Francesco, aspettando che stia meglio", ha spiegato Zuppi in merito ad eventuali nuovi passi successivi della sua missione.
- di Redazione Sky TG24

Kiev: "L'ordine di far saltare la diga è arrivato da Putin"

L'ordine all'esercito russo di far saltare in aria la diga di Nova Khakovka deve essere arrivato direttamente da Putin: ne è convinto il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraino Oleksiy Danilov, citato dall'agenzia ucraina Ukrinform, secondo cui gli esplosivi erano stati piazzati lì in anticipo, forse già da settembre o ottobre dell'anno scorso, quindi per un'azione che andava compiuta prima o poi. "Il comando per questo atto terroristico è arrivato dal Cremlino, dall'ufficio di Putin. Ordini di questa importanza non vengono impartiti a qualsiasi livello: non certo a livello di battaglione, di divisione, né è una situazione che compete a Shoigu (il ministro della Difesa russo, ndr)", ha sottolineato Danilov alla trasmissione della Radio Progetto Libertà, citato dall'agenzia.
- di Redazione Sky TG24

Mosca: "Putin-Erdogan fiduciosi sullo sviluppo della partnership"

Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan "hanno espresso reciproca fiducia nel fatto che una partnership multiforme e reciprocamente vantaggiosa" tra Mosca e Ankara "continuerà a svilupparsi in modo dinamico" e "hanno riconosciuto il loro impegno nell'attuazione coerente di progetti congiunti nei settori dell'energia, del commercio e del turismo": lo afferma il Cremlino riferendo di una conversazione telefonica tra i presidenti di Russia e Turchia. Lo riporta l'agenzia Interfax.
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Medvedev: "Zelensky rischia di finire appeso come Mussolini"

Visti le armi e i finanziamenti ricevuti dall'Occidente, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky deve per forza portare avanti la controffensiva promessa, perché altrimenti rischia di finire appeso a testa in giù come Mussolini a Piazzale Loreto. Lo afferma l'ex presidente russo Dmitry Medvedev in un post sul suo canale Telegram. Zelensky "non ha altra scelta" che attaccare, afferma Medevedev, attualmente vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, perché deludere i suoi sponsor potrebbe costargli caro. In tal caso, aggiunge, lo colpiranno "per mano di qualcun altro, come piace fare a loro a Langley", cioè alla Cia. Daranno l'incarico a dei "furfanti radicali" che lo accuseranno di tradimento e "lo appenderanno per i piedi con i suoi scagnozzi, come una volta appesero il Duce e i suoi in piazzale Loreto a Milano". "Pertanto - conclude Medvedev - il regime di Kiev ha solo una via d'uscita: andare fino in fondo, mandando a morte migliaia di mobilitati".
- di Redazione Sky TG24

Kiev: "Ventinove villaggi colpiti dall'inondazione, 10 in zona russa"

Il ministro dell'interno ucraino, Igor Klymenko, che è stato nominato responsabile dell'emergenza inondazione dopo la rottura della diga di Nova Khakovka, ha detto che finora il disastro ha colpito 29 villaggi e insediamenti, 19 dei quali nella zona controllata da Kiev, sulla riva destra (occidentale) del Dnipro, e 10 su quella occupata dai russi.
- di Redazione Sky TG24

Gb: "Non ci faremo intimidire da spacconate Putin"

Il Regno Unito non si farà intimidire dalle "spacconate" del presidente russo Vladimir Putin contro la fornitura di armi occidentali a Kiev: lo ha assicurato il ministro degli Esteri britannico, James Cleverley. Quanto alla distruzione della diga di Nova Kakhovka per la quale Kiev e Mosca si sono lanciati accuse incrociate, Londra è in attesa di avere "tutti i fatti a disposizione" su quanto accaduto prima di pronunciarsi, ha aggiunto il capo del Foreign Office.
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Mosca: "Positivi i tentativi del Vaticano per la pace"

La Russia "valuta positivamente i tentativi del Vaticano di facilitare la fine del conflitto in Ucraina" e riconosce il "sincero desiderio della Santa Sede di facilitare il processo di pace". Ma fino a questo momento il Vaticano non ha ancora intrapreso "passi concreti" per una visita del cardinale Matteo Zuppi a Mosca, dopo quella di questa settimana a Kiev. Lo ha detto all'agenzia Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
- di Redazione Sky TG24
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