Un'immagine di Shevchenkove, l'ultimo villaggio sulla linea del fronte sud, 11 aprile 2022. Shevchenkove è un gruppo di case distrutte sulla linea del fronte, un avamposto a una trentina di chilometri da Kherson, la città che potrebbe cambiare il corso degli eventi del fronte meridionale della guerra russa in Ucraina. A vivere sotto i colpi quotidiani dell'artiglieria sono rimasti pochi pensionati troppo testardi per ascoltare le richieste dell'esercito di andar via. Dei 3.500 abitanti, registrati al censimento del 2020, a Shevchenkove non ne è rimasto praticamente nessuno, tutti sono ormai a Odessa o fuggiti verso l'Europa. Sulla piazza della piccola chiesa dedicata a Ioan Zlatoust, il nome in slavo antico di San Giovanni Boccadoro, è caduta una grandine di schegge di ferro, pezzi delle munizioni a grappolo che hanno dilaniato le costruzioni circostanti lasciando solo qualche brandello di muro. I soldati si muovono su percorsi tracciati col gesso per evitare le mine lasciate nelle abitazioni abbandonate.
ANSA/ ANP