
Attacchi con droni in Russia, le posizioni dei Paesi della Nato: cosa sappiamo
Il primo raid nel cuore di Mosca dall’inizio del conflitto ha scatenato l'ira di Putin che accusa Kiev e dice: “Ci spinge a reagire”. Gli Usa fanno sapere che non sostengono attacchi all'interno del territorio russo mentre il ministro degli Esteri britannico Cleverly sostiene che l’Ucraina ha diritto a colpire oltre confini: “È autodifesa”. Secondo gli analisti, il Cremlino ha poche opzioni per rispondere e per questo cerca di minimizzare. Kiev starebbe spostando l’attenzione in vista della controffensiva

In attesa della controffensiva ucraina, tra Mosca e Kiev si è scatenata la guerra dei droni. Per la prima volta dall’inizio del conflitto anche la capitale russa è stata coinvolta direttamente. Alcuni velivoli senza pilota sono stati lanciati verso la città e sono precipitati su torri residenziali in quello che le autorità russe hanno definito un attacco "terroristico" di Kiev
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L’Ucraina ha smentito il suo coinvolgimento. Ma allo stesso tempo si dichiara "lieta di guardare e prevedere un aumento del numero di attacchi", come ha detto il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak. L’obiettivo di Kiev, ha detto Putin, è "terrorizzare i russi", ma soprattutto "provocare una risposta della Russia. Vedremo cosa fare a questo proposito", ha aggiunto il presidente
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All’interno della coalizione Nato le reazioni sono state differenti. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di non sostenere gli attacchi all'interno della Russia, ma hanno affermato che la Russia ha la responsabilità della guerra con l'Ucraina. "In generale, non sosteniamo gli attacchi all'interno della Russia. Ci siamo concentrati sul fornire all'Ucraina le attrezzature e l'addestramento di cui ha bisogno per riconquistare il proprio territorio sovrano", ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato durante la visita del segretario di Stato Antony Blinken in Svezia
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Anche la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, e il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby hanno ribadito: "Non sosteniamo attacchi all'interno della Russia”. Una posizione opposta a quella fornita dal ministro degli Esteri britannico James Cleverly (in foto), che ha rivendicato "il legittimo diritto" dell'Ucraina a "difendersi" dalla Russia anche "proiettando la propria forza" oltre i suoi confini. Cleverly si è rifiutato di fare "congetture" sull'attacco con droni compiuto su Mosca
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L’ambasciata russa a Londra replica che le parole di Cleverly sono un "incoraggiamento al regime di Kiev per compiere attacchi contro i nostri civili”. Mentre l'ex presidente russo Dmitry Medvedev (in foto) dice che ogni responsabile britannico, militare o civile, che contribuisce allo sforzo bellico dell'Ucraina "può essere visto come un obiettivo militare legittimo". Londra, aggiunge l’attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale,"sta di fatto combattendo una guerra non dichiarata contro la Russia"
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Tra l’altro il primo ministro britannico Rishi Sunak sarà ricevuto la settimana prossima alla Casa Bianca dal presidente americano Joe Biden per un vertice destinato, secondo Downing Street, a consolidare l'asse fra Washington e Londra sul sostegno all'Ucraina nella guerra con la Russia. Mosca, nonostante le parole di Washington, accusa gli Stati Uniti e tutta la Nato di "ipocrisia", riservandosi "il diritto di adottare le misure più severe in risposta agli attacchi terroristici di Kiev", ha avvertito il ministero degli Esteri
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Quel che è certo è che gli attacchi hanno avuto un forte impatto emotivo sui moscoviti e sui russi in generale, provocando nuovi affondi contro i vertici militari dai critici schierati su posizioni oltranziste. "Perché lasciate che questi droni arrivino a Mosca?", ha chiesto il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin (in foto), rivolgendosi ai vertici della difesa con l'epiteto di "sporchi bastardi". Mentre il comandante ceceno Ramzan Kadyrov ha chiesto nuovamente di introdurre la legge marziale

Intanto l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) in un rapporto, spiega che le opzioni della Russia per rispondere all'attacco con droni contro Mosca sono "limitate" e per questo Putin ha cercato ieri di minimizzarlo. Gli analisti del centro studi statunitense osservano che il presidente russo ha posto l'enfasi sugli attacchi missilistici delle forze russe - sia quelli recenti, sia quelli in corso - e questo "è probabilmente un tentativo di segnalare che la Russia sta già rispondendo attivamente e non ha bisogno di rispondere a ulteriori provocazioni ucraine"

Invece il Financial Time, in un'analisi di esperti, ipotizza che con queste “operazioni di modellamento” come gli attacchi di droni, Kiev sta anticipando la controffensiva. Operazioni che "fanno parte della pratica militare standard" e il cui scopo, dicono i funzionari della difesa e gli analisti, è ingannare il nemico, intromettersi nella sua mentalità e "modellare" il campo di battaglia prima di una grande offensiva
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