Sofia e Budapest, soluzione non con più armi ma dialogo
Bulgaria e Ungheria sono convinte che la soluzione del conflitto in Ucraina non arriverà con più armi, ma con più dialogo e sforzi diplomatici per porre fine alle ostilità. Lo ha dichiarato oggi il presidente bulgaro, Rumen Radev, dopo i colloqui con la presidente dell'Ungheria, Katalin Novak, in visita ufficiale a Sofia. I due hanno discusso delle conseguenze della guerra in Ucraina e del proseguimento del conflitto, facendo appello a maggiori sforzi per favorire una pace duratura. Radev e Novak si sono detti al tempo stesso preoccupati per la sicurezza e per i diritti delle comunità bulgara e ungherese sul territorio ucraino a seguito dell'invasione. "L'escalation del conflitto minaccia la sicurezza dell'intera Europa, trasformandosi in una guerra di logoramento non solo per i paesi belligeranti, ma anche per le economie e i sistemi sociali europei", ha osservato il presidente Radev, A suo dire, "la soluzione non è nel fornire più armi ma nella maggiore volontà di dialogo e sforzi della diplomazia volti a far cessare gli scontri armati".