
Ucraina, come può cambiare la guerra grazie ai tank Leopard e Abrams in arrivo
Berlino ha confermato una prima consegna di 14 dei suoi carri armati, tra i più importanti sul campo di battaglia, a cui si aggiungerebbero 80 mezzi dagli alleati europei. Washington procederà alla fornitura di 31 dei suoi veicoli militari con corazza di uranio impoverito. Le forze ucraine potrebbero così gestire meglio la presunta offensiva primaverile nei piani di Mosca. Restano però alcune incognite, tra cui le tempestiche dell'uso effettivo delle nuove armi

Dopo giorni di tentennamenti, è arrivata la conferma. Berlino invierà a Kiev i suoi carri armati Leopard (in foto). Un aiuto arriverà anche da Washington: il presidente Biden ha annunciato la spedizione in Ucraina dei tank Abrams M1. La fornitura di questi mezzi potrebbe diventare "la svolta che metterà Kiev in condizione di vincere la guerra", dice in un'intervista a Repubblica l'ex ambasciatore americano alla Nato, Kurt Volker
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Da tempo l’Ucraina chiedeva nuovi aiuti militari da schierare sul campo. Anche perché si parla di una grande offensiva che i russi avrebbero intenzione di lanciare in primavera. Per questo, dice Volker, l’invio dei carri è fondamentale per tentare di respingerla. Kiev starebbe poi pensando “alla controffensiva, tra primavera ed estate, per tagliare il corridoio di terra che mette in comunicazione i territori occupati dalla Russia e la Crimea”, continua l’ex ambasciatore alla Nato, che mette in luce come ci sia “bisogno di armamenti pesanti per farlo"
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Dopo l’impasse che si era creato al vertice di Ramstein della settimana scorsa, la Germania si sarebbe decisa a fornire i Leopard dietro la garanzia che anche gli Usa avrebbero fatto lo stesso con gli Abrams (in foto). Il cancelliere tedesco Scholz ha annunciato al suo gabinetto l'invio di 14 Leopard 2A6. Seguirà un secondo battaglione, probabilmente costituito da Leopard 2A4
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Come si legge in una nota della cancelleria, Berlino ha anche autorizzato i suoi partner a inviare altri Leopard. Per Spiegel sarebbero 80 i tank in arrivo dagli alleati europei, in due battaglioni di 40 veicoli. Dagli Usa saranno invece essere spediti 31 carri Abrams, ha fatto sapere Biden. I mezzi americani saranno costruiti da General Dynamics Corp e finanziati dal programma Ukraine Security Assistance Initiative
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Che i Leopard e gli Abrams siano importanti per la sorte del conflitto lo si capisce dalla reazione di Mosca alla notizia della loro prossima consegna. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov (in foto), citato dall'agenzia Tass, parla dell’impatto inevitabile che l’invio dei carri tedeschi avrà sulle relazioni future fra Russia e Germania. Anche riguardo ai tank americani, Peskov non nasconde il suo disappunto e mette in guardia che "bruceranno nello stesso modo degli altri"
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Adesso bisognerà capire le tempistiche dell’operazione, che non si prospettano velocissime. I Leopard, ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, “potranno essere in Ucraina nel giro di tre mesi". Oltre all’invio, serve però anche un periodo di addestramento per le forze ucraine. Anche su questo Berlino si è già espressa: i lavori insieme ai militari di Kiev dovrebbero “iniziare rapidamente in Germania”. Lo stesso ha fatto Biden, dicendo che l'addestramento "inizierà presto" e che i tank sono "molto complessi". In foto, un Leopard 2
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“Cruciali” saranno quindi sia “il tempo di consegna” che “il numero di carri armati”, ha detto a Sky News il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo Pietro Batacchi, direttore di Rid (Rivista Italiana Difesa), ne servirebbero in tutto almeno 500 o 600. Anche perché, da parte sua, Mosca può contare già su un’alta quantità di carri. In foto, carri armati Abrams
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Ci sono quelli già operativi, quelli che l'industria militare continua sfornare e quelli residui della guerra fredda presenti nei magazzini, stimati almeno intorno ai 6-7mila esemplari. Prima che arrivasse la notizia ufficiale dell’invio dei Leopard, il capo dell'ufficio presidenziale di Kiev, Andriy Yermak, aveva già detto che l’Ucraina ha “bisogno di centinaia di carri armati, non di dieci o venti". In foto, carri armati Abrams
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I Leopard 2 tedeschi (in foto) potrebbero aiutare Kiev soprattutto nella gestione di manovre estese e ben strutturate, in coordinamento con droni, blindati e fanteria. Si tratta di carri armati tra i più importanti al mondo, con un'autonomia di circa 500 km e una velocità massima di 68 km/h. L’armamento principale è un cannone a canna liscia da 120 mm, armato con due mitragliatrici leggere e alimentato da motore a diesel

I tank sono poi attrezzati con apparecchiature per la visione notturna e con un telemetro laser per misurare la distanza da un oggetto, consentendo così di mirare meglio a un bersaglio in movimento. Sono stati utilizzati in campo nei conflitti in Kosovo, Bosnia, Afghanistan e in Siria

Gli Abrams americani hanno invece già visto i campi di battaglia della prima Guerra del Golfo e dei conflitti in Afghanistan e in Iraq. Sono tra i mezzi corazzati statunitensi più potenti, capaci di resistere – si dice – anche ad attacchi nucleari, biologici e chimici. Ne esistono diverse versioni: M1, M1A1, M1A2

Dotati di corazza di uranio impoverito, questi tank bloccano la penetrazione dei proiettili Heat (High-explosive anti-tank), esplosivi ad alto potenziale studiati proprio per distruggere i carri armati. Sono veicoli agili, utili ai soldati nello svolgimento delle operazioni di copertura, che diventano praticamente immediate, senza che si debba attendere l'impiego di aerei per i bombardamenti richiesti da terra sulle aree e i bersagli ritenuti a rischio
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