La data per l'introduzione del divieto di uscita potrebbe essere il 28 settembre, dopo il referendum nelle regioni ucraine. Altre proteste e code ai confini del Paese dopo l'inasprimento delle pene per la diserzione. Sul rischio di una risposta nucleare russa per difendere i territori occupati, il consigliere Usa Sullivan: "Se Mosca usa l'atomica risponderemo in modo deciso. Lavrov all'Onu: "L'Europa è succube degli Usa". Per il ministro degli Esteri russo "la Ue sta diventando una entità dittatoriale"
Secondo i media, la Russia starebbe per chiudere i confini del Paese alle persone di sesso maschile per evitarne la fuga dopo l'ordine di mobilitazione. La data per l'introduzione del divieto di uscita potrebbe essere il 28 settembre, dopo il referendum nelle regioni ucraine. Continuano infatti le proteste in diverse città della Russia e i flussi di persone in uscita dalle zone di confine, cresciute dopo la firma del presidente russo Vladimir Putin sul pacchetto di emendamenti al codice penale relativo al servizio militare. La diserzione o la mancata comparizione alla leva è punita con la reclusione da cinque a dieci anni. Nel frattempo i referendum per l'annessione delle regioni occupate di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia vanno avanti: si concluderanno il 27 settembre. E sul rischio di una risposta nucleare russa per difendere i territori occupati, arriva la risposta degli Stati Uniti: "Se Mosca usa l'atomica risponderemo in modo deciso, avrebbe conseguenze catastrofiche. Siamo stati molto chiari comunicandolo a livelli altissimi", spiega il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. Il Patriarca di Mosca Kirill è tornato a incoraggiare i fedeli ad arruolarsi: "Morire in guerra lava tutti i peccati".
Nelle ultime ore è arrivato l'appello della Cina con l'obiettivo di frenare l'escalation militare: "Il conflitto tra Russia e Ucraina non deve allargarsi". "La russofobia dell'Occidente è senza precedenti, vogliono cancellare la Russia. Rispetteremo la volontà del popolo" sui referendum in Ucraina: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov parlando all'Assemblea Generale dell'Onu e poi in conferenza stampa. Zelensky si rivolge ai russi: "Putin vi manda a morire".
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