Guerra Ucraina, da Telegram a TikTok: chi è nel mirino della censura russa
Secondo l’Osservatorio russo per la libertà dei media “Roskomsvoboda”, su richiesta della Procura generale russa, per motivi di censura militare sono stati oscurati 5.300 siti. La decisione di bloccare i siti contenenti qualsiasi materiale relativo all'Ucraina spetta ai tribunali regionali