
Guerra Ucraina, in Russia proteste con cartelli bianchi e simboli per evitare la censura
Per sfuggire alle leggi bavaglio del Cremlino, alcuni cittadini manifestano il proprio dissenso al conflitto armato senza esibire evidenti riferimenti alla guerra. Il sito indipendente OVD-Info riporta che dall'inizio dell'invasione sono oltre 15mila i russi arrestati per aver partecipato a dimostrazioni per la pace

In Russia non è facile mostrare il proprio dissenso contro la guerra in Ucraina. Protestare pubblicamente può portare all'arresto: secondo il sito indipendente OVD-Info sono oltre 15mila i cittadini russi incarcerati per aver manifestato contro il presidente Putin e l'invasione militare dell'Ucraina dallo scorso 24 febbraio, primo giorno del conflitto
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Pur rischiando comunque l'arresto, alcuni cittadini russi hanno quindi deciso di "camuffare" le proprie proteste pacifiche utilizzando cartelli o striscioni senza riferimenti apparentemente chiari al conflitto in Ucraina. Kevin Rothrock, giornalista per la versione inglese della testata indipendente in linga russa Meduza, con sede a Riga (Lettonia), ha raccolto alcuni di questi cartelli. In foto, la polizia della città di Nizhny Novgorod mentre arresta una manifestante con in mano un cartello bianco
Guerra in Ucraina, lo speciale di Sky TG24
Sempre dal profilo di Rothrock, che cura anche il podcast The Russia Guy, arriva testimonianza della storia di Dmitry Reznikov, ragazzo multato da un tribunale di Mosca per 500mila rubli (circa 480 dollari) per aver protestato con un cartello con disegnati alcuni asterischi. Il riferimento è alla frase "F**k war!". Reznikov è stato condannato per "aver screditato le forze armate russe"
Guerra in Ucraina, i reportage e le dirette di Sky TG24
Multa da 20mila rubli (190 dollari) per Marina Dmitrieva, che lo scorso 13 marzo fuori dal Cremlino teneva in mano un cartello con scritto "Due parole", in allusione a "No war"
La mappa del conflitto in Ucraina
A San Pietroburgo un ragazzo ha indossato un cappotto con su scritto: "Questo è il cappotto di mio nonno. Durante la seconda guerra mondiale, da bambino morì di fame nei territori occupati. Mi sento male e ho paura. Non voglio la guerra!”

Sempre a San Pietroburgo un manifestante è stato arrestato per aver esposto un cartello con scritto "NO!". Sull'ultima lettera anche cinque linee orizzontali, che - scrive Rothrock - indicano la parola "voine", cioè "guerra”
Guerra Ucraina Russia, Zelensky: "Referendum su accordo di pace"
Oleksandra Matviichuck, capo del Centro per le libertà civili dell'Ucraina, condivide sul suo profilo Twitter la storia di una ragazza arrestata nei pressi della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca per aver tenuto in mano un cartello con scritto: "Sesto comandamento. Non uccidere"

Il testo di legge approvato dalla Duma e firmato da Putin prevede pene graduali fino a 15 anni di reclusione per chi viene considerato colpevole di "aver diffuso notizie false sull’esercito russo" e di "screditare l’onore delle forze armate"

Tra le immagini simbolo della Russia che non intende subire la censura statale c'è anche quella dell'arresto di un'anziana signora sopravvissuta all'assedio di San Pietroburgo quando era ancora conosciuta come Leningrado