Russia, cos’è la mobilitazione parziale e le differenze con la mobilitazione generale

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Vladimir Putin ha annunciato la nuova mossa per dare nuovo impulso alla guerra in Ucraina. Verranno mobilitati 300.000 riservisti, uomini che hanno già servito nell'esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. In caso di mobilitazione generale sarebbero stati invece richiamati alle armi tutti gli uomini in età militare

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L’ultima mossa della Russia nel tentativo di vincere la guerra in Ucraina è una mobilitazione parziale delle forze armate, annunciata il 21 settembre dal presidente russo Vladimir Putin. La mobilitazione parziale in Russia prevede il richiamo di 300.000 riservisti. Si tratterà di uomini che hanno già servito nell'esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi quindi i militari di leva, come spiegato dal ministro della Difesa Serghei Shoigu, che ha aggiunto che lo scopo di questa decisione è "controllare i territori liberati" in Ucraina.

La mobilitazione parziale

Il richiamo dei militari della riserva è già cominciato con la pubblicazione del relativo decreto del Cremlino. Saranno i capi delle diverse regioni a dover assicurare l'arruolamento nella quantità e nei tempi stabiliti dal ministero della Difesa. "Abbiamo un'enorme risorsa di mobilitazione che comprende coloro che hanno prestato servizio nell'esercito, coloro che hanno esperienza di combattimento e specialità militari", ha dichiarato il ministro Shoigu. "Abbiamo quasi 25 milioni di queste persone. Pertanto - ha proseguito - si può comprendere che questa è una mobilitazione parziale, l'1% o poco più, 1,1% della risorsa totale di mobilitazione".

Un fermo immagine tratto  da un  video di Putin sul YouTube Russian Presidential Press Service
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La differenza con la mobilitazione generale

La mobilitazione attuata da Mosca è quindi parziale, una situazione molto differente dalla mobilitazione generale che invece interesserebbe tutti gli uomini in età militare, di età compresa fra i 18 e i 65 anni, che sarebbero in automatico considerati arruolabili per combattere sul campo di battaglia in Ucraina. All’inizio del conflitto, la Russia aveva impiegato solo soldati professionisti ma nel contingente erano presenti anche soldati di leva. Putin però aveva fatto richiamare indietro questi ultimi per evitare giovani vittime, la cui morte poteva scatenare polemiche interne nel Paese.

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La mobilitazione generale ucraina

Una mobilitazione generale è stata invece da subito la via percorsa dall’Ucraina. Già il 25 febbraio, nelle primissime fasi dell’invasione russa, il presidente Zelensky aveva emanato il decreto per la mobilitazione generale", che riguardava le persone soggette alla "coscrizione militare e i riservisti”. Tutti gli uomini in età da combattimento, (tra i 18 e i 60 anni) non potevano più lasciare il Paese e dovevano mettersi a disposizione per combattere.

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