Il presidente russo in un discorso televisivo ha parlato di “russofobia” e ha detto che l’invasione è stata inevitabile e i suoi obiettivi principali sono rimasti gli stessi. Annunciata mobilitazione parziale delle truppe. I territori ucraini che hanno annunciato il referendum per l'adesione alla Russia, ha aggiunto, "hanno il sostegno" di Mosca, e il Lugansk è stato "quasi completamente liberato". Poi la minaccia: "Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi"
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L'operazione militare speciale in Ucraina è stata inevitabile, l'obiettivo rimane "la liberazione di tutto il Donbass", un proposito "irremovibile", e il Lugansk "è già stato quasi completamente ripulito dai nazisti". A dirlo è Vladimir Putin in un discorso televisivo preregistrato, inizialmente atteso per ieri ma poi rinviato a oggi (GLI AGGIORNAMENTI LIVE SULLA GUERRA IN UCRAINA). Il presidente russo ha poi ribadito che i territori dell'Ucraina che hanno annunciato il referendum per l'adesione alla Russia "hanno il sostegno" di Mosca e ha parlato di una mobilitazione parziale, con il richiamo dei militari della riserva (COS'È LA MOBILITAZIONE PARZIALE E LE DIFFERENZE CON QUELLA GENERALE). Poi ha avvertito: "Useremo certamente tutti i mezzi militari a nostra disposizione per difendere il Paese e il popolo. Quando la sua integrità territoriale è minacciata, la Russia usa tutti i mezzi, questo non è un bluff". E rivolgendosi ai suoi cittadini: "È nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciato di smembrare e rendere schiava la madrepatria. E quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno" (LE REAZIONI INTERNAZIONALI AL DISCORSO - LE RICERCHE DEI RUSSI SU GOOGLE).
"L'Occidente ha superato ogni limite"
Putin ha parlato di "russofobia": "Nella sua aggressiva politica anti-russa, l'Occidente ha superato ogni limite", ha detto il presidente russo, secondo cui l'obiettivo dell'Occidente è "indebolire, dividere e distruggere la Russia. Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi". Secondo Putin, l'Occidente che "dice apertamente di aver sciolto l'URSS nel 1991", ora ritiene sia arrivato "il momento di fare lo stesso con la Russia". "Gli Occidentali hanno spinto l'Ucraina in guerra con noi" e "Kiev ha rifiutato di negoziare la pace e sta cercando di ottenere armi nucleari". Poi accusa: "In tempo reale, utilizzando sistemi moderni, aerei, navi, satelliti, droni strategici, la Nato effettua ricognizioni in tutto il sud della Russia".