
Guerra Russia-Ucraina, Borrell dopo il discorso di Putin: "Pace nel mondo in pericolo"
Nel suo intervento in tv, il presidente russo ha ribadito che l’invasione del Paese confinante è stata "inevitabile" e ha minacciato sul tema del nucleare. Le sue parole hanno suscitato repliche da tutto il mondo, dall'Ue agli Usa

Il discorso televisivo del presidente Vladimir Putin ha scatenato reazioni da parte di quasi tutti i leader mondiali. Lo zar ha parlato di “russofobia” e ha aggiunto che l’invasione dell’Ucraina è stata inevitabile e che i suoi obiettivi sono rimasti gli stessi. Infine ha ricordato, con parole che sembrano una minaccia: "Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi”
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"L'annuncio di Putin di referendum fasulli, di una mobilitazione militare parziale e il ricatto nucleare sono una grave escalation. Minacciare con armi nucleari è inaccettabile e un vero pericolo per tutti". Lo ha dichiarato in un tweet l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. "La comunità internazionale deve unirsi per prevenire tali azioni. La pace nel mondo è in pericolo", ha aggiunto
Borrell: "Ue condanna i referendum russi"
Il Consiglio d'Europa "rigetta" i cosiddetti referendum nei territori occupati dell'Ucraina, definiti "una presa in giro della democrazia" dalla segretaria generale dell'organizzazione, Marija Pejcinovic Buric. "Tali 'referendum', tenuti sotto la minaccia delle armi dalle forze di occupazione e in spregio ai principi democratici fondamentali, non possono essere né accettati né riconosciuti", ha spiegato Pejcinovic Buric
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"Il discorso di Putin è chiaramente un segno che è in difficoltà", ha detto il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale americana, John Kirby sottolineando che le forze di Mosca sono in crisi soprattutto "nel nord e nell'est" dell'Ucraina. Per l'ambasciatrice Usa in Ucraina Bridget Brink: "I referendum farsa e la mobilitazione sono segni di debolezza, del fallimento russo". "Gli Stati Uniti - ha aggiunto su Twitter - non riconosceranno mai la pretesa della Russia di annettere il territorio ucraino”
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"Ci assicureremo che non ci siano malintesi a Mosca su come reagiremmo" se la Russia usasse armi atomiche in Ucraina. "Naturalmente, dipende da quale tipo di situazione o di arma" verrebbe eventualmente utilizzata, dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in un'intervista video trasmessa da Reuters via social. Finora non abbiamo notato cambiamenti" nelle azioni russe, "ma restiamo vigili", conclude

"Putin vorrebbe che l'Ucraina annegasse nel sangue, ma anche nel sangue dei suoi stessi soldati", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che in un'intervista esclusiva alla Bild reagisce alla decisione di Putin di dichiarare la mobilitazione parziale. Il discorso di stamani per lui non rappresenta "nulla di nuovo", ha aggiunto, affermando di non averlo neppure ascoltato: le apparizioni di Putin "non sono i miei video preferiti", ha detto, "ho tutte le informazioni di cui ho bisogno"

La Cina invita invece le parti coinvolte nella crisi in Ucraina al cessate il fuoco e a impegnarsi con il dialogo e le consultazioni al fine di una risoluzione pacifica, dopo il discorso con cui il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l'uso di tutti i mezzi necessari e la mobilitazione parziale che prevede il richiamo di 300.000 riservisti, nel mezzo delle difficoltà incontrate nell'invasione dell'Ucraina. La posizione cinese sulla crisi in Ucraina è "coerente e chiara", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin
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Per il governo britannico, il discorso del presidente russo Vladimir Putin mostra che l'invasione russa dell'Ucraina "sta fallendo". Lo ha detto il ministro della Difesa Ben Wallace. "Nessuna quantità di minacce o propaganda può nascondere il fatto che l'Ucraina sta vincendo questa guerra, che la comunità internazionale è unita e che la Russia sta diventando un'emarginata globale", ha dichiarato

L'annuncio di Vladimir Putin sulla mobilitazione militare parziale in Russia costituisce una "notizia drammatica, che conferma che questa è una guerra lunga e crudele, enormemente ingiusta e dura" sia per gli ucraini sia per i "cittadini russi forzati alla chiamata alle armi": così la vicepremier spagnola Teresa Ribera, raggiunta dai microfoni della Cadena Ser e di altri media iberici. "Fa presagire un inverno complicato", ha aggiunto Ribera
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Ancora prima del discorso, il cancelliere tedesco Olaf Scholz all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York aveva detto: “Putin rinuncerà alla sua guerra e alle sue ambizioni imperialiste solo se si renderà conto che non può vincere”. Per Scholz, il capo del Cremlino “non solo sta distruggendo l'Ucraina, ma sta rovinando il suo stesso Paese". Il cancelliere ha chiarito che nessuna "pace imposta" sarebbe stata accettata e che l'Ucraina dovrà essere ulteriormente armata per respingere l'invasione russa
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Poco prima che il cancelliere lasciasse la Germania per New York, il governo di Berlino aveva promesso ulteriori consegne di armi a Kiev, inclusi altri quattro obici semoventi. Le azioni della Russia in Ucraina non sono state solo un disastro per l'Europa, ma anche per l'ordine globale e la pace mondiale, ha sottolineato poi Scholz a New York: "Ecco perché era così importante che 141 stati condannassero inequivocabilmente l'invasione russa qui in questa stanza", ha rilevato, riferendosi al voto dell'Assemblea Onu a marzo dopo l'attacco russo
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Anche il premier Mario Draghi ha rilanciato la proposta all'Assemblea generale dell’Onu di rafforzare l’impegno pro Ucraina. “Dobbiamo fare di più a livello europeo. Come l'Italia sostiene da tempo, l'Unione Europea deve imporre un tetto al prezzo delle importazioni di gas, anche per ridurre ulteriormente i finanziamenti che mandiamo alla Russia. L'Europa deve sostenere gli Stati membri mentre questi sostengono Kiev”. Poi ha ricordato che "per mantenere una posizione unita, risoluta, coerente con i nostri valori, è essenziale preservare la coesione sociale”
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Per Draghi, finora “la Russia non ha dimostrato di volere la fine del conflitto: i referendum per l'indipendenza nel Donbass sono un'ulteriore violazione del diritto internazionale che condanniamo con fermezza”. Sempre all’assemblea generale dell’Onu ha preso una chiara posizione il premier giapponese Fumio Kishidanel: l’invasione russa dell'Ucraina "non avrebbe mai dovuto essere tollerata" e "calpesta la filosofia della carta dell’Onu”
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Riguardo alla situazione Russia-Ucraina, è intervenuto anche Papa Francesco: “Vorrei fare presente una terribile situazione della martoriata Ucraina. Il card. Krajewski è andato lì per la quarta volta, ieri mi ha telefonato e sta prendendo tempo, lì, aiutando nella zona di Odessa e nelle vicinanze. Mi ha raccontato il dolore di questo popolo, le malvagità, le mostruosità, i cadaveri torturati che trovano. Uniamoci a questo popolo così nobile e martire”. Poi ha definito il pensare alle armi nucleari "una pazzia"
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