Sudafrica in blackout, presidente lascia funerale Regina
Cyril Ramaphosa, presidente del Sudafrica, è ripartito da Londra per Pretoria prima del compimento dei funerali della Regina Elisabetta per far fronte ad una crisi energetica senza precedenti che ha comportato ripetuti blackout in vaste aree del suo Paese, anche per 9 ore in un giorno. In vista di interventi urgenti di razionamento, ha deciso di rinunciare alla prevista partecipazione all'Assemblea generale dell'Onu a New York, dove avrebbe dovuto recarsi subito dopo le esequie. Ramaphosa aveva annunciato a luglio un programma di ristrutturazione dell'azienda nazionale di elettricità Eskom, che però non è riuscito a partire anche per una grave carenza di competenze qualificate. Dall'inizio di settembre, 45 unità di generazione di energia sono saltate, in alternanza, togliendo 24000MW alla rete elettrica nazionale. La Eskom, le cui centrali hanno in media 40 anni, ha dovuto attivare turbine a gasolio per evitare un blackout totale. Ieri, durante una conferenza stampa, i dirigenti Eskom hanno accennato a un possibile razionamento energetico se la situazione dovesse peggiorare.