
La Regina Elisabetta e il rapporto con l'Italia: i viaggi e l'amore per il cibo e il vino
Cinque visite ufficiali, il 25esimo compleanno a Tivoli, i giri per il Paese da Nord a Sud passando per le isole. La passione per l'agnello nostrano, per il Brunello di Montalcino e il prosecco: il legame tra il Belpaese e la sovrana era più forte di quello che si può immaginare

Cinque viaggi ufficiali, la passione per il vino e il cibo nostrano - il millefoglie e l’agnello più di ogni altro piatto - e il compleanno dei 25 anni celebrato a Tivoli. Il legame tra il Belpaese e la regina Elisabetta era forte, più di quello che traspare. In 70 anni ha visto cambiare non solo il suo Regno Unito, ma anche l’Italia. Ha incontrato cinque Papi e vari presidenti della Repubblica. Ha viaggiato da Nord a Sud, passando per le isole
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Si dice che al matrimonio con Filippo, l’allora principessa Elisabetta servì agli ospiti bottiglie di Brunello di Montalcino di Biondi-Santi. Lo stesso vino le fu versato nel bicchiere nel 1969, durante una visita all'ambasciata di Londra. La prima volta che Elisabetta volò in Italia fu nel 1951, un anno prima dell’incoronazione. Insieme a Filippo, alla villa Adriana di Tivoli festeggiò i suoi primi 25 anni. Fu un viaggio di piacere, ma non solo
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La principessa andò al Quirinale, dove pranzò insieme al capo dello Stato Luigi Einaudi e il capo del governo Alcide De Gasperi, e in Vaticano, dove c’era Papa Pio XII. Passati 10 anni, il 3 maggio 1961 Elisabetta, ormai regina, attraversò Roma a bordo di una Flaminia 335. Era in città per incontrare il capo dello Stato, Giuseppe Gronchi. Due giorni dopo, il 5 maggio, a incontrarla fu papa Giovanni XXIII. Poi andò a Venezia e a Firenze
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Il 14 ottobre 1980, Elisabetta è di nuovo in Italia. Questa volta, a riceverla sono Sandro Pertini e papa Giovanni Paolo II. Ancora una volta, lasciata la Capitale, sua Maestà decide di esplorare il Paese. La tappa questa volta è Palermo. Sempre nel capoluogo siciliano, Elisabetta torna nel 1992. Diretta a Malta, decide di fare scalo a Palermo. Non era uno dei momenti migliori nella storia della città, ancora ferita dalla strage di Capaci
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Elisabetta e Filippo si fermano a pregare davanti alla corona di fiori lasciata dal capo dello Stato Luigi Scalfaro in ricordo di Giovanni Falcone, ucciso solo cinque giorni prima. Nell’ottobre 2000 al Quirinale c’è Carlo Azeglio Ciampi, con cui la regina assiste al concorso ippico in piazza di Siena. Poi si sposta, questa volta a Milano. Al Teatro La Scala Riccardo Muti dirige in suo onore un concerto
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L’ultimo viaggio istituzionale in Italia è nel 2014, quasi alla fine della presidenza di Giorgio Napolitano, che Elisabetta aveva già ricevuto a Londra nel 2006. In quell’occasione stringe la mano anche a Papa Francesco. Nel 2015 a volare dalla regina è Sergio Mattarella, l’anno è uno spartiacque per il Regno Unito: si iniziava a gettare le basi per il referendum sulla Brexit
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Elisabetta durante i suoi viaggi visitò anche la Sardegna e la città di Torino. Al di là dei protocolli e delle formalità imposte ai suoi incontri con i politici, alcuni dettagli della persona dietro la regina sono ricostruiti in biografie a lei dedicate. Come in “Elisabetta. La regina ‘italiana’”, scritto da Ilaria Grillini (Rai Libri) e in “Elisabetta II dalla A alla Z”, di Lavinia Orefici (Piemme), dove si leggono aneddoti sulle preferenze culinarie di Sua Maestà
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Tra i piatti preferiti di Elisabetta ci sarebbe stato l’agnello, che definiva “più buono” in Italia rispetto ad altri Paesi. Nel 2000, nel Salone delle Feste al Quirinale, mangiò ravioli di ricotta, sella di manzo chianino arrosto e funghi porcini. Nel 2014, ospitata da Napolitano, le furono serviti risotto alle erbe e agnello arrosto, sformatini di caponata e fagiolini. Per anni la pasticceria Cavalletti di Roma ha inviato un millefoglie a Buckingham Palace. Uno dei piatti tipici nostrani non era però di suo gradimento: non mangiava spaghetti
Oltre al Brunello, un’altra passione della regina si dice fosse il prosecco italiano. Tanto che, alla fine del 2021, la casa reale aveva iniziato a produrre nella tenuta di Sandringham il proprio prosecco, venduto a 15 sterline per 20 cl