
Tra le calli di Venezia, alla scoperta dei 10 bacari più caratteristici della città. FOTO
Polpette di baccalà mantecato e crostini con aringa. Ma anche sarde in saor, alici marinate, soppressa con polenta, calamari e folpetti. A metà strada tra l'osteria e il bar, il bacaro è una delle istituzioni della città lagunare dove ordinare un’ombra di vino e scegliere un cicchetto. Con l’aiuto di Veneto Secrets abbiamo selezionato quelli più tipici e particolari per una passeggiata attraverso i Sestieri della Serenissima: da Cannaregio a Dorsoduro passando per Castello e San Marco
a cura di Costanza Ruggeri

La nostra passeggiata a Venezia alla scoperta dei suoi bacari più caratteristici parte da Fondamenta degli Ormesini. Qui troviamo AL TIMON, uno dei capisaldi della dolce vita del sestiere di Cannaregio. Qualche tavolo appostato sulla fondamenta, un piccolo ma elegante interno e una barca parcheggiata di fronte dove accomodarsi per un apertitivo sull'acqua
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Ci spostiamo su Fondamenta Misericordia, per provare uno dei bacari più conosciuti del sestiere di Cannaregio: VINO VERO. La sua peculiarità è di vendere vini naturali al posto dello spritz. Una scelta che, dal 2014 (anno della sua apertura), si è rivelata vincente. Vino Vero si è conquistato una clientela affezionata e si è fatto conoscere anche oltre i confini lagunari

A pochi metri di distanza, in Calle Larga, troviamo LA SETE, tra le nuove proposte dove fermarsi e godere di un buon bicchiere di vino abbinato a cicchetti e piatti tipici della cucina locale. Della stessa proprietà dell'Ostaria Da Rioba, La Sete accoglie i propri ospiti con una selezioni di vini nazionali ed internazionali e di piatti tipici della cucina locale rielaborati

Lasciamo il sestiere di Cannaregio e ci spostiamo in zona Rialto dove troviamo I RUSTEGHI. Una dozzina i coperti per questo bacaro gourmet nascosto in un campo vicino al Ponte, gestito da Giovanni D’Este, il cui nonno fu il primo ad importare in città i vini del Sud. I Rusteghi è un bacaro dove degustare un buon vino con un tagliere di formaggi e salumi e piatti tradizionali

Oltre ad essere il bacaro più antico di Venezia (del 1462), la CANTINA DO MORI (nel Sestiere San Polo) si distingue per gli interni originali, la genuina gestione veneziana doc da generazioni e la doppia entrata da due callette nascoste vicino a Rialto. Da sempre un punto di riferimento per i veneziani, nel ‘700 era tra le osterie preferite di Giacomo Casanova

Restiamo nel sestiere San Polo ma ci spostiamo in Calle Do Spade dove troviamo la CANTINA DO SPADE, un luogo storico la cui esistenza sembra risalire alla fine del ‘400. L'offerta comprende sarde in saor, polpette di carne, di pesce e di formaggio, moscardini in umido con polenta, calamari ripieni, mozzarella in carrozza, fiori di zucca, seppie alla griglia e gamberoni

Ci spostiamo in Calle San Pantalon, nel sestiere di Dorsoduro, per provare ESTRO, bistrot enoteca che unisce l'atmosfera di un bacaro a quella di un ristorante gourmet con interni in legno e acciaio ed elementi di artigianato veneziano. Estro offre più di 700 etichette di vino “naturale” e una cucina ricercata

Tra i bacari che meritano una sosta c'è senza dubbio AL SQUERO, tra le Zattere e l'Accademia, imperdibile perchè si trova proprio di fronte a uno dei gli ultimi squeri (cantieri navali) in attività in città, quello di san Trovaso. Un locale d'altri tempi con mattoni a vista, bancone di legno e foto d'epoca. Impagabile la vista dalle vetrate sulle gondole in lavorazione tirate a secco

Non è un bacaro ma uno dei ristoranti più belli del mondo, l'unico con affaccio su Piazza San Marco. Inseriamo nella nostra passeggiata il GRANCAFE' QUADRI per la sua proposta di cicchetti gourmet (proposti dal Max Alajmo e dalla sua brigata) da consumarsi nelle sale che, un tempo, erano le stanze dei Procuratori della Serenissima, aperte al pubblico nel 1844

Lasciamo Piazza San Marco e ci spostiamo in zona Arsenale per concludere la nostra passeggiata alla scoperta dei bacari più caratteristici di Venezia. In Calle del Pestrin troviamo COVINO aperto nel 2013 da Andrea Lorenzon, oste-sommelier, con un passato in cucina, che domina con professionalità e simpatia il minuscolo locale a due passi da San Zaccaria
