Covid, le notizie di oggi. Iss: scendono i casi in età scolare all'8,4%

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Nell'ultima settimana la sottovariante XBB.1.5 di Sars-CoV-2 (Kraken) sale al 14,4% circa del totale sequenziamenti, rispetto all'8,9% registrato nel periodo 30 gennaio-5 febbraio. E' quanto emerge dai dati - diffusi dall'Istituto superiore di sanità, nell'ambito del monitoraggio settimanale su Covid-19.  Sono 28.354 le nuove positività, con una variazione di -8,3% rispetto alla settimana precedente. I deceduti sono, invece, 299

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Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken

L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni. 
- di Redazione Sky TG24

Covid, secondo uno studio rischio diabete più alto per i non vaccinati

I dati dello studio statunitense riportano che per i non vaccinati il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 è del 2,7%, dell'1% per i vaccinati. LA RICERCA
- di Redazione Sky TG24

Covid, in Calabria 75 nuovi contagi, terapie intensive stabili: -3 ricoveri e 2 morti

Secondo i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aa.Ss.Pp. della Regione Calabria, sono 75 i nuovi contagi registrati (su 1.380 tamponi effettuati), +51 guariti e 2 morti) per un totale di 3.337 decessi). Il bollettino, inoltre, registra +22 attualmente positivi, -3 ricoveri (per un totale di 88) e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 4). 
- di Redazione Sky TG24

Covid, l'Oms abbandona la seconda fase di indagine sull'origine della malattia

A causa delle difficoltà di condurre studi in Cina, riporta Nature. I ricercatori sono  delusi dallo stop, perché non permetterà di capire come le prime persone sono state infettate dal coronavirus SARS-CoV-2 per prevenire future epidemie. "La politica in tutto il mondo ha davvero ostacolato i progressi nella comprensione delle origini", ha detto l'epidemiologa dell'Oms Maria Van Kerkhove. LEGGI L'ARTICOLO
- di Redazione Sky TG24

Covid, individuata nuova variante XBF sotto osservazione dell'Oms

Attualmente la sotto-variante XBF ha una circolazione bassa: è stata riscontrata in 46 Paesi e rappresenta poco più dell'1% dei campioni sequenziati a livello globale. Possiede però mutazioni che potrebbero renderla più trasmissibile. COSA SAPPIAMO
- di Redazione Sky TG24

Covid, il rischio di malattia grave cala dell'88% in caso di reinfezione

Un'indagine, basata sulla revisione sistematica di un elevato numero di ricerche e pubblicata sulla rivista The Lancet, indica che il rischio di ospedalizzazione o di morte per una persona precedentemente infettata dal SARS-CoV-2 è inferiore dell'88%, per almeno 10 mesi, rispetto al rischio di un individuo mai contagiato. LO STUDIO
- di Redazione Sky TG24

Iss: scendono casi in età scolare all'8,4% rispetto al 9,6% di 7 giorni fa

In Italia è "in diminuzione rispetto alla scorsa settimana la percentuale dei casi" Covid "segnalati nella popolazione in età scolare, rispetto al resto della popolazione: 8,4% dal 9,6% della settimana precedente". E' quanto emerge dal report esteso su Covid-19 pubblicato online dall'Istituto superiore di sanità (Iss). Nell'ultima settimana, si legge, "il 20% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 29% nella fascia d'età 5-11 anni, il 51% nella fascia 12-19 anni".
- di Redazione Sky TG24

474.000 infezioni tra sanitari, il 20 la loro Giornata

Nella prima e nella seconda fase Covid-19 si contano circa 500 decessi tra i professionisti sociosanitari mentre i contagi proseguono negli ultimi mesi al ritmo di 5mila-8mila ogni 30 giorni e hanno raggiunto, tra infezioni e reinfezioni, quota 474.000 pur senza più registrare, dopo l'arrivo dei vaccini, casi gravissimi e decessi. A tutto loro è rivolta la terza Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, del 20 febbraio con una cerimonia organizzata alla Pontificia Università San Tommaso D'Aquino a Roma, con lo slogan: 'Insieme per garantire la salute di tutti'. Quest'anno, le 11 Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni sociosanitarie, che rappresentano oltre 1,5 milioni di professionisti tra medici e odontoiatri, infermieri, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, psicologi, biologi, assistenti sociali, hanno deciso di celebrare insieme questa giornata, che vedrà anche la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Salute Orazio Schillaci. Promossa dal regista Ferzan Ozpetek e dal paroliere Mogol, la giornata è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 "per onorare il lavoro, l'impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus". Per celebrarla è stata scelta la data simbolica del 20 febbraio in ricordo del giorno in cui a Codogno venne scoperto il paziente uno. "Le professioni sociosanitarie - affermano i rappresentanti delle Federazioni e dei Consigli - sono da sempre accanto a chi soffre e ha bisogno del loro aiuto. Anche nelle fasi più dure della pandemia, quando non c'erano ancora i vaccini e mancavano spesso anche i dispositivi di protezione individuale, l'assistenza non è mai venuta meno". 
- di Redazione Sky TG24

Long Covid, studio rivela che tra i sintomi ci sono anche perdita di capelli e calo libido

Un nuovo studio coordinato dall'Università di Birmingham e pubblicato su Nature Medicine ha indicato 62 sintomi associati a Covid-19 fino a 12 settimane dall'infezione. Tra quelli più frequenti ci sono anosmia (perdita dell'olfatto), mancanza di respiro, dolore toracico e febbre. Ma anche amnesia, aprassia, incontinenza intestinale, disfunzione erettile, allucinazioni, gonfiore degli arti. Individuati anche gruppi demografici e stili di vita che espongono le persone a maggior rischio di sviluppare long Covid. LA RICERCA

- di Redazione Sky TG24

In Toscana 196 nuovi casi e 3 morti

Sono 196 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 61 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 135 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.587.339. I nuovi casi sono lo 0,01% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.182 persone) e raggiungono quota 1.557.109 (98,1% dei casi totali). I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 18.692 positivi, -5% rispetto a ieri. Di questi 167 (2 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 8 (1 in più) si trovano in terapia intensiva. La lista dei decessi si aggiorna con 3 nuovi decessi: 2 uomini e una donna con un'età media di 83,3 anni.
Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 399 tamponi molecolari e 2.291 tamponi antigenici rapidi: di questi il 7,3% è risultato positivo. Sono invece 420 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 46,7% di questi è risultato positivo.
- di Redazione Sky TG24

Covid, la pandemia è partita da Wuhan: “Primo contagio a fine 2019”. Lo studio di Science

Secondo un team di ricercatori internazionali non ci sarebbero dubbi sull’origine cinese del virus. Sotto la lente di ingrandimento lo Huanan Seafood Wholesale Market dove ”anche a novembre 2019 si vendevano animali vivi sia per la loro carne che per la loro pelliccia, come i cani procione”. LA RICERCA

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Covid-19, nel mondo 27 milioni di persone con danni a olfatto e gusto: ecco chi rischia

A dirlo è una ricerca coordinata dalla National University of Singapore: una parte di queste persone potrebbe non recuperare a pieno i due sensi. A correre i pericoli maggiori sarebbero le donne, chi ha avuto sintomi severi e chi soffre abitualmente di congestione nasale. LA RICERCA

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Covid, rischio diabete e malattie cardiovascolari dopo l'infezione

Emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista 'Plos Medicine', condotto dagli scienziati del King's College di Londra. I rischi sono più elevati specialmente nei tre mesi post infezione da coronavirus. LA RICERCA

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Covid, presto un nuovo vaccino a Dna plasmidico contro tutte le varianti

I ricercatori della Facoltà di Medicina di San Diego, in California, stanno lavorando a un prodotto in grado di bloccare il virus e tutte le sue possibili variazioni. “Quanto presente adesso sul mercato fa poco per bloccare la trasmissione, con le nostre ricerche invece possiamo ottenere una risposta anticorpale più specifica”, spiegano. COSA SAPPIAMO

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Dal Covid al vaiolo delle scimmie al virus di Marburg: le malattie monitorate dall’Oms

Epatiti, colera, ebola: sono diversi i virus che l’Organizzazione mondiale della Sanità monitora costantemente, a causa della loro portata aggressiva nei confronti dell’uomo. Ecco gli ultimi casi registrati dalle autorità sanitarie internazionali. LO STUDIO

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Covid, effetti anche sulla pelle: macchie, dermatiti ed eruzioni cutanee

Anche un forte prurito può essere la manifestazione del contagio da coronavirus: dermatiti, eczemi e rash cutanei sono sintomi dell’infezione per un quarto dei contagiati, in particolare le donne, e possono manifestarsi anche dopo la guarigione: cosa fare per gestirli al meglio. LO STUDIO

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Stati Ue vogliono rinegoziare contratti vaccini, compagnie resistono

Gli Stati membri dell'Ue hanno chiesto, "unanimi", alla Commissione Europea di rinegoziare i contratti siglati con le case farmaceutiche per la fornitura di vaccini contro la Covid-19, dato che, ora che l'emergenza pandemica appare alle spalle, si ritrovano con un eccesso di dosi rispetto alla domanda. Alcuni Paesi si sono spinti fino a chiedere la pura e semplice cancellazione degli accordi. Ma le case farmaceutiche, forti dei contratti firmati con le capitali nel pieno della pandemia, non hanno mostrato la minima intenzione di rinegoziarli. E' il quadro che la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides ha fatto nell'ultimo collegio dei commissari del 2022, il 13 dicembre scorso a Strasburgo, come emerge dal verbale della riunione, consultato dall'Adnkronos. 
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Ue: a fine febbraio basta test per chi arriva da Cina

Gli Stati membri dell'Ue, insieme ai Paesi membri dell'area Schengen, hanno concordato di cessare di richiedere un test Covid negativo prima della partenza per i viaggiatori provenienti dalla Cina entro la fine di febbraio, e di terminare i test casuali sui viaggiatori provenienti dalla stessa Repubblica Popolare entro la metà di marzo. Lo comunica la presidenza svedese dell'Unione, via social.
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