Continuano a scendere, negli ultimi sette giorni, i contagi Covid (-8,3%). In calo anche i ricoveri ordinari (-7,5%) e le terapie intensive (-5,5%), ma aumentano nuovamente i decessi (+7,2%). Lo indica il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana 10-16 febbraio. Il 20 febbraio è la Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato. Una data simbolica in ricordo del giorno in cui a Codogno venne scoperto il paziente uno
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Covid, secondo uno studio rischio diabete più alto per i non vaccinati
Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken
Covid, l'Oms abbandona la seconda fase di indagine sull'origine della malattia
Covid, individuata nuova variante XBF sotto osservazione dell'Oms
Covid, il rischio di malattia grave cala dell'88% in caso di reinfezione
Long Covid, studio rivela che tra i sintomi ci sono anche perdita di capelli e calo libido
Un nuovo studio coordinato dall'Università di Birmingham e pubblicato su Nature Medicine ha indicato 62 sintomi associati a Covid-19 fino a 12 settimane dall'infezione. Tra quelli più frequenti ci sono anosmia (perdita dell'olfatto), mancanza di respiro, dolore toracico e febbre. Ma anche amnesia, aprassia, incontinenza intestinale, disfunzione erettile, allucinazioni, gonfiore degli arti. Individuati anche gruppi demografici e stili di vita che espongono le persone a maggior rischio di sviluppare long Covid. LA RICERCA
Covid, la pandemia è partita da Wuhan: “Primo contagio a fine 2019”. Lo studio di Science
Secondo un team di ricercatori internazionali non ci sarebbero dubbi sull’origine cinese del virus. Sotto la lente di ingrandimento lo Huanan Seafood Wholesale Market dove ”anche a novembre 2019 si vendevano animali vivi sia per la loro carne che per la loro pelliccia, come i cani procione”. LA RICERCA
Covid-19, nel mondo 27 milioni di persone con danni a olfatto e gusto: ecco chi rischia
A dirlo è una ricerca coordinata dalla National University of Singapore: una parte di queste persone potrebbe non recuperare a pieno i due sensi. A correre i pericoli maggiori sarebbero le donne, chi ha avuto sintomi severi e chi soffre abitualmente di congestione nasale. LA RICERCA
Covid, rischio diabete e malattie cardiovascolari dopo l'infezione
Emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista 'Plos Medicine', condotto dagli scienziati del King's College di Londra. I rischi sono più elevati specialmente nei tre mesi post infezione da coronavirus. LA RICERCA
Covid, presto un nuovo vaccino a Dna plasmidico contro tutte le varianti
I ricercatori della Facoltà di Medicina di San Diego, in California, stanno lavorando a un prodotto in grado di bloccare il virus e tutte le sue possibili variazioni. “Quanto presente adesso sul mercato fa poco per bloccare la trasmissione, con le nostre ricerche invece possiamo ottenere una risposta anticorpale più specifica”, spiegano. COSA SAPPIAMO
Dal Covid al vaiolo delle scimmie al virus di Marburg: le malattie monitorate dall’Oms
Epatiti, colera, ebola: sono diversi i virus che l’Organizzazione mondiale della Sanità monitora costantemente, a causa della loro portata aggressiva nei confronti dell’uomo. Ecco gli ultimi casi registrati dalle autorità sanitarie internazionali. LO STUDIO
Presidente Cri incontra volontari dei luoghi simbolo
Covid, effetti anche sulla pelle: macchie, dermatiti ed eruzioni cutanee
Anche un forte prurito può essere la manifestazione del contagio da coronavirus: dermatiti, eczemi e rash cutanei sono sintomi dell’infezione per un quarto dei contagiati, in particolare le donne, e possono manifestarsi anche dopo la guarigione: cosa fare per gestirli al meglio. LO STUDIO
Locatelli, 'un'altra pandemia arriverà, colmare lacune'
"Un primo ragionamento - prosegue - è anche sul garantire la continuità di questi letti nelle terapie intensive, ripensando magari il modello, parlando di area critica con diversi livelli di intensità di cure e di supporto per rendere il tutto anche sostenibile". Da pediatra, Locatelli cita un dato: "Ci sono nel nostro paese 6 regioni e una provincia autonoma che non hanno una rianimazione pediatrica. Allora, quando ragioniamo di programmazione e di prepararedness, forse bisognerà pensare anche a questi aspetti". Sul momento, riflette Locatelli, "era difficile pensare di poter gestire differentemente la situazione. Non c'era nessun Paese pronto ad affrontare la pandemia da Covid-19". E ci sono "pochi dubbi che la pandemia, al di là di quelli che sono i morti ufficiali, ci abbia fatto pagare un prezzo in termini di quelle che potremmo definire le morti indirette".