Il 37enne è indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. Le perquisizioni sono scattate non solo a casa dell'uomo, ma anche nelle abitazioni dei suoi genitori e di due suoi amici. I carabinieri hanno anche setacciato un'area campestre a Tromello: sono stati trovati alcuni oggetti, tra cui ci sarebbe anche un martello
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Ancora una possibile svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco. Questa mattina sono scattate le perquisizioni dei Carabinieri di Pavia a Voghera, a casa di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. La perquisizione è mirata ad acquisire elementi utili all'inchiesta, attraverso l'analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa. Perquisizioni anche nelle abitazioni dei genitori di Sempio e di due amici che il ragazzo avrebbe sentito la mattina in cui è stata uccisa Chiara. Entrambi frequentavano l’abitazione di via Pascoli in quanto amici di Marco Poggi, fratello della vittima.
I Carabinieri del nucleo investigativo di Milano, su delega della Procura di Pavia, hanno anche setacciato un'area campestre a Tromello, Comune confinante con Garlasco, alla ricerca della possibile arma del delitto, che potrebbe essere un attizzatoio. Nel corso delle ricerche sono stati trovati alcuni oggetti, che sono adesso al vaglio degli investigatori.
Durante le ricerche nel canale di Tromello, svolte dai Vigili del fuoco e dai Carabinieri, sarebbe stato trovato anche un martello. Lo riferisce il programma 'Chi l'ha visto?’. Il martello è stato indicato dalle perizie svolte nei processi come possibile arma del delitto ed è l'unico oggetto sparito da casa Poggi dal giorno dell'omicidio. Essendo un oggetto molto comune, è però ovviamente tutto da verificare che si possa trattare di un oggetto collegato al delitto. Gli inquirenti oggi cercavano un attizzatoio da camino indicato da un testimone, non trovato.
Le ricerche sull'arma si basano sulla testimonianza di un uomo, raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione Le Iene, che avrebbe detto di aver visto una persona, una donna, gettare un oggetto metallico nel canale di Tormello, vicino a una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi (che non risultano indagate).
Gli approfondimenti:
- L'intervista di Sky TG24 a Sempio: "Sono innocente"
- Si cerca arma vicino casa della nonna delle gemelle Cappa: FOTO
- Il dna di Sempio a confronto con altre tracce
- La storia del delitto di Garlasco
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'Chi l'ha visto?’: trovato un martello nel canale
Durante le ricerche nel canale di Tromello, svolte dai vigili del fuoco e dai carabinieri, sarebbe stato trovato anche un martello. Lo riferisce il programma 'Chi l'ha visto?' in merito agli sviluppi sull'indagine di Garlasco.
Un martello è stato indicato dalle perizie svolte nei processi come possibile arma del delitto ed è l'unico oggetto sparito da casa Poggi dal giorno dell'omicidio. Essendo un oggetto molto comune, è ovviamente tutto da verificare che si possa trattare proprio dell'arma del delitto, dopo 18 anni. Gli inquirenti oggi cercavano un attizzatoio da camino indicato da un testimone, non trovato.
Trovati nel canale attrezzi da lavoro
Sono attrezzi da lavoro alcuni degli oggetti trovati oggi nel canale di Tromello, in provincia di Pavia, dragato da vigili del fuoco e protezione civile nell'ambito delle nuove indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Pavia, sul delitto di Chiara Poggi. Secondo quanto appreso gli attrezzi dovranno ora essere analizzati dagli investigatori per stabilire l'eventuale compatibilità con le ferite sulla testa della 26enne uccisa nella sua abitazione di Garlasco il 13 agosto 2007.
Trovati alcuni oggetti nel canale di Tromello
Al termine delle ricerche che si sono svolte oggi a Tromello, sono circolate indiscrezioni sull'esito positivo del dragaggio. In particolare, da fonti vicine alle indagini si apprende che sarebbe stato trovato più di un oggetto compatibile con quanto si cercava. Al momento è l'unico particolare emerso dal riserbo degli inquirenti, che invitano alla prudenza perché potrebbe trattarsi di oggetti di uso comune. Quanto ritrovato è stato posto sotto sequestro ed ora sarà analizzato.
Trovato bracciolo sedia in ferro e oggetti al vaglio
Nel canale di Tromello, dragato da carabinieri e vigili del Fuoco nell'ambito dell'inchiesta su Garlasco, sono stati trovati alcuni oggetti ritenuti interessanti dagli inquirenti. Nessuna traccia dell'attizzatoio da camino indicato da un testimone. Tra questi oggetti, a quanto appreso dall'AGI, c’è un bracciolo di una sedia in ferro scovato attraverso il metal detector. La rilevanza degli oggetti, che sono al vaglio degli inquirenti, è tutta da valutare.
Trovati oggetti nel canale al vaglio degli inquirenti
Nel canale di Tromello sono stati trovati degli oggetti ritenuti interessanti dagli inquirenti nell'ambito delle ricerche sull'arma del delitto di Garlasco. Tutta da valutare la rilevanza di questi ritrovamenti. Non significa, a quanto trapela da fonti dei carabinieri, che sia stata trovata l'arma del delitto. Oggi i militari dell'Arma e i vigili del Fuoco hanno dragato il corso d'acqua. Gli oggetti sono stati sequestrati.
La posizione dei genitori di Chiara Poggi
Quanto all'arma presunta che si ritiene sia stata prelevata da casa Poggi, sono gli stessi genitori di Chiara, "basiti per quanto sta accadendo" a spiegare che "tutti gli attrezzi del camino ci sono ancora", mentre non è mai stato ritrovato un martello che mancava. E proprio un martello, hanno stabilito gli atti processuali finora noti, sarebbe stato quasi certamente l'oggetto usato per colpire Chiara. Nel nuovo fascicolo coordinato dal procuratore aggiunto di Pavia Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano, si offre uno scenario alternativo a quello su cui la Cassazione ha messo la parola fine. Così, mentre dopodomani davanti al gip Daniela Garlaschelli prenderà il via l'incidente probatorio chiesto dai pubblici ministeri che hanno riaperto il caso dopo una relazione presentata dalla difesa di Stasi, questa mattina gli uomini dell'Arma hanno bussato a casa di Sempio, che è "sereno", dei genitori (la madre piangeva) e degli amici.
Le ricerche in un canale a Tromello
Stamane i carabinieri del nucleo investigativo di Milano, coordinati dalla procura di Pavia, hanno perquisito la casa di Andrea Sempio, indagato per la terza volta, dei genitori, e pure di Mattia Capra e Roberto Freddi, amici suoi e del fratello di Chiara e che non sono indagati. I due allora 19enni, assieme a un altro ragazzo ora frate, frequentavano la villetta di Garlasco, teatro di un delitto su cui, sebbene Alberto Stasi sia stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere come unico responsabile, inquirenti e investigatori stanno di nuovo indagando. Innanzitutto si sono rimessi a caccia di quell'attrezzo usato per uccidere e che, in base a una testimonianza raccolta da Le Iene, si ipotizza possa essere un utensile a forma di asta. Con il supporto della protezione civile e dei vigili del fuoco è stato svuotato con idrovore un canale a Tromello, nei pressi della casa dove un tempo viveva la nonna delle gemelle Stefania e Paola Cappa, e per un certo periodo anche il loro fratello maggiore.
Si cerca la possibile arma del delitto
A quasi diciotto anni di distanza si cerca ancora l'arma con cui la mattina del 13 agosto 2007 Chiara Poggi è stata uccisa. Arma con cui è stata ripetutamente colpita al volto e alla testa che non è più, come hanno stabilito consulenti e periti dopo lunghe analisi, un oggetto contundente a doppio uso tagliente e battente ma, come ha raccontato un supertestimone in tv, potrebbe essere un oggetto metallico simile a un attizzatoio per il caminetto.
Terminate le ricerche nel canale a Tromello
Sono terminate le ricerche dei vigili del fuoco nel cavo Bozzani a Tromello, in provincia di Pavia, dove per tutta la giornata si sono svolti accertamenti dei Carabinieri che indagano nella nuova tranche d'inchiesta sul delitto di Garlasco, in cui il 13 agosto 2007 venne uccisa la 26enne Chiara Poggi e che vede indagato Andrea Sempio per omicidio in concorso. Delegati dalla Procura di Pavia, e a supporto dei carabinieri, i pompieri del nucleo Saf del Comando provinciale di Pavia hanno dragato un tratto del corso d'acqua, passo dopo passo, anche con i metal detector. Ora stanno smontando le attrezzature. Al momento non è chiaro se domani le ricerche verranno riprese.
Garlasco, le nuove indagini: dal dna allo scontrino
Le nuove indagini
Le nuove indagini sullo storico amico di Marco Poggi, ora 37enne e già archiviato due volte, sono partite in seguito a un'istanza presentata dai difensori di Stasi, gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis. Richiesta basata soprattutto sulla storica consulenza sul materiale biologico individuato sul margine ungueale della vittima, confermata poi da quella dei consulenti dei pm col presunto match con Sempio. Il 37enne è stato sottoposto 'coattivamente' lo scorso 13 marzo a un prelievo del Dna, dopo che aveva negato l'assenso quando gli era stata comunicata l'informazione di garanzia. I tamponi sono stati eseguiti anche sui due amici non indagati dell'uomo. Un ulteriore passaggio è stata poi la convocazione dai carabinieri della madre di Sempio, Daniela Ferrari, per essere sentita su alcuni aspetti al centro dell'inchiesta sul figlio. La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il tentativo degli investigatori di farle comunque alcune domande si è concluso dopo appena pochi minuti, quando Ferrari ha accusato un malore.
Quali analisi saranno compiute
Oltre alle comparazioni genetiche tra il Dna di Sempio e il materiale raccolto, compreso quello trovato sulle unghie di Chiara Poggi e considerato inutilizzabile dai giudici che hanno condannato Alberto Stasi a 16 anni di carcere, saranno compiute analisi anche sui 'para-adesivi' di tutte le impronte rinvenute nella villetta di Garlasco. Tra i reperti che passeranno al vaglio dei periti, vi sono poi un frammento del tappetino del bagno, prelievi, tamponi e oggetti come confezioni di tè, yogurt, cereali, biscotti e sacchetti.
Venerdì nuova udienza per il Dna
Intanto mancano meno di 48 ore all'udienza per il conferimento dell'incarico dei periti per il maxi incidente probatorio sul caso Garlasco nell'ambito delle nuove indagini a carico di Andrea Sempio. Dopo la ricusazione del genetista Emilio Giardina che aveva reso dichiarazioni sul caso in televisione nel 2017, venerdì 16 maggio la gip di Pavia Daniela Garlaschelli affiderà le operazioni ai nuovi periti individuati tra i tecnici della polizia di Stato. All'incidente probatorio lavoreranno, in particolare, la genetista Denise Albani, commissario capo tecnico biologo, e il perito dattiloscopico Domenico Marchigiani, funzionario della Scientifica di Milano. Una volta che gli esperti saranno stati incaricati, comincerà l'attività sui reperti biologici recuperati dagli investigatori su delega della Procura pavese.
Difesa Stasi: “Iniziative pm dimostrano serietà indagine”
"Queste iniziative della Procura di Pavia dimostrano l'assoluta serietà dell'indagine in corso, attendiamo come tutti gli sviluppi". Così l'avvocata Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, commenta le attività di oggi, ossia le perquisizioni e le ricerche della presunta arma del delitto, nell'inchiesta riaperta sul caso di Garlasco a carico di Andrea Sempio. Stasi, che si è sempre proclamato innocente, ha ribadito in queste settimane di guardare con "fiducia" alle nuove indagini. Accertamenti che potrebbero anche essere utili in vista di un'istanza di revisione del processo che più avanti sicuramente la difesa presenterà.
Atti, nessun contatto tra Stefania Cappa e Sempio
Dai tabulati telefonici agli atti della prima indagine sull'omicidio di Chiara Poggi e ora confluiti nella seconda inchiesta in cui viene ipotizzata una ricostruzione alternativa a quella per cui Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere, non risultano contratti tra Andrea Sempio, per la terza volta indagato, e Stefania Cappa, la cugina della vittima, mai iscritta, ma che ora il materiale raccolto e valorizzato dai Carabinieri di Milano riportano alla ribalta delle cronache. Tra il primo maggio e il 21 agosto 2007, e quindi nei mesi antecedenti e nelle settimane successive al delitto avvenuto il 13 agosto, emerge dalle carte che l'ANSA ha potuto consultare, non ci sono chiamate in entrata e in uscita dal cellulare della cugina di Chiara con Sempio. Stefania Cappa, ora avvocato, è stata di nuovo tirata in ballo da un supertestimone sentito dai giornalisti del programma ‘Le Iene' e, il cui racconto, incrociato con quello di un operaio ai tempi ritrattato, ha portato i militari del nucleo investigativo milanese delegati dalla Procura di Pavia, a cercare l'arma del delitto in un canale a Tromello a ridosso della villa dove abitava la nonna di Stefania. Arma che ora si ipotizza sia un attizzatoio di un set di attrezzi per il camino e non più un oggetto a doppio uso tagliente e battente, ossia un martello, l'unico oggetto che manca a casa Poggi, come hanno finora stabilito consulenti e periti.
Proseguono ricerche nel canale davanti casa Cappa
Carabinieri e vigili del fuoco proseguono le ricerche a Tromello, in provincia di Pavia, dell'arma del delitto di Chiara Poggi, la 26enne uccisa nella sua abitazione di Garlasco la mattina del 13 agosto 2007. La perlustrazione del canale si concentra in particolare nei pressi di una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, le cugine (non indagate) della vittima. I vigili del Nucleo fluviale stanno perlustrando il canale, quasi del tutto svuotato, con pale e metal detector alla ricerca di oggetti che possano essere collegati al delitto di 18 anni fa.
Delitto Garlasco, si cerca la presunta arma in un canale a Tromello
Legale: “Nessun rapporto tra Sempio e le gemelle Cappa”
"Non esiste nessun rapporto tra Andrea Sempio e le gemelle Cappa, che facciano tutti gli accertamenti del caso ma non si conoscevano". Lo afferma Angela Taccia, avvocata di Andrea Sempio. Secondo l'ultima pista investigativa un testimone, come un altro in passato che ha già ritrattato, tirerebbe in ballo una delle cugine della vittima. Stefania e Paola Cappa non sono mai state indagate nel delitto di quasi 18 anni fa.
Garlasco, perquisizione a casa di Sempio e genitori
Gli inquirenti cercano anche l'arma del delitto - che potrebbe essere un attizzatoio - in un'area campestre di Tormello, piccolo centro alle porte di Garlasco. LEGGI L'ARTICOLO
Legale famiglia Sempio: "Andrea è sereno". VIDEO
"Lui è sereno, aspettiamo e attendiamo. Andrea è soltanto preoccupato per sua mamma, vorrebbe sentirla al telefono ma al momento gli hanno detto che non è possibile". Queste le parole dell'avvocato di Sempio
Come procedono le ricerche nel canale. VIDEO
Garlasco, un abitante parla degli interventi del passato nel canale di Tromello. VIDEO
In corso operazioni di svuotamento del canale a Tromello

©Ansa
Vigili del Fuoco al lavoro a Tromello
I rilievi sul caso dell'omicidio di Chiara Poggi a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia.

©Ansa
Il canale di Tromello dove si cerca l'arma era già stato dragato
Era già stato dragato il canale Cavo Bozzani, a Tromello, su cui si stanno concentrando ke ricerche dell'arma del delitto di Chiara Poggi. "Ricordo che avevano tolto l'acqua e lavorato - dice la proprietaria di un bar della vicina via Roma - ma forse avevano solo tolto le erbacce dagli argini". L'ultima attività manutentiva, confermano in Comune, risale al 2017-2018, quindi dieci anni dopo il delitto di Garlasco. Per questo motivo le probabilità di trovare qualcosa sono molto ridotte. Gli accertamenti dei carabinieri, in collaborazione con i vigili del fuoco, si concentrano anche in piazza IV novembre, in un altro punto del canale.
Si cerca arma vicino casa della nonna delle gemelle Cappa. FOTO
Le ricerche dell'arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere Chiara Poggi nella sua abitazione di Garlasco si concentrano in una roggia che lambisce Tromello. Secondo la testimonianza di un uomo, raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione 'Le Iene', una donna avrebbe gettato un oggetto metallico in un canale che si trova vicino a una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine della 26enne uccisa 18 anni fa. Proprio qui si stanno concentrando le attività di carabinieri e vigili del fuoco: le foto.
In azione le idrovore per svuotare il canale dove si cerca l'arma
In via Monte Nero, a Tromello, sono arrivate le idrovore dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pavia che servono a svuotare il canale dove si concentrano le ricerche della presunta arma del delitto Poggi. I macchinari pescano dal lato del corso d'acqua opposto a quello su cui questa mattina si è concentrata l'attenzione degli investigatori.
Iniziato a Tromello lo svuotamento del canale
È iniziato poco dopo le 12 lo svuotamento del canale che scorre nel centro di Tromello, in provincia di Pavia, dove da questa mattina si concentrano le ricerche dell'arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere Chiara Poggi. I Carabinieri sono aiutati nelle operazioni dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pavia. "Difficile poter "operare efficacemente - spiega un tecnico del Comune di Tromello - senza uno svuotamento completo: metteranno delle paratie per isolare il tratto e poi lo svuoteranno con le idrovore".
Sempio tranquillo e non preoccupato delle perquisizioni
Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi del 2007, da quanto si è saputo, con a fianco uno dei suoi legali, l'avvocato Angela Taccia, si è mostrato "tranquillo" e ha dato "piena disponibilità" alle attività di perquisizione dei Carabinieri, che non sono ancora terminate nella sua casa di Voghera (Pavia). Come non sono concluse ancora quelle nell'abitazione dei genitori del 37enne, a Garlasco.
Omicidio Chiara Poggi, si cerca arma del delitto di Garlasco. VIDEO
Famiglia Poggi: "Basiti per quanto sta accadendo"
"La famiglia Poggi è rimasta ancora una volta basita per quanto sta accadendo. Il nostro ordinamento attribuisce alle Procure un amplissimo potere in fase di indagini ma non per questo gli inquirenti possono collocarsi al di sopra della giurisdizione ignorando quanto accertato in un giusto processo, valorizzando - a distanza di quasi 20 anni - delle ipotesi stravaganti e creando in tal modo i presupposti per una loro immediata diffusione sugli organi di stampa". Lo afferma l'avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia di Chiara Poggi. "ll rispetto per le persone coinvolte in una così tragica vicenda, e ora nuovamente esposte a sofferenze indicibili, richiederebbe a nostro avviso un maggior rigore nella valutazione dei dati probatori e nella tutela della riservatezza degli eventuali accertamenti ritenuti opportuni", aggiunge il penalista.
Ricerche presunta arma del delitto basate su testimonianze
Nei vecchi atti delle indagini sul caso di Garlasco c'erano anche le dichiarazioni di un testimone che aveva raccontato di aver visto Stefania Cappa, cugina della vittima che non risulta indagata, allontanarsi in bici dalla villetta dei Poggi con in mano un oggetto pesante, forse un attizzatoio da camino, salvo, poi, mettere a verbale di essersi inventato tutto.Una testimonianza che è stata riletta nelle nuove indagini della Procura di Pavia e quell'uomo sarebbe stato ascoltato nuovamente dagli investigatori, così come il cosiddetto "super testimone" de Le Iene.
Le ricerche vicino a un canale
In foto, la zona del sopralluogo di oggi degli investigatori nel corso d'acqua vicino a una casa, di interesse per le indagini del delitto di Garlasco del 2007, a Tormello, nel Pavese

©Ansa
Riunione organizzativa per le ricerche dell'arma
Le ricerche dell'arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere la 26enne Chiara Poggi nella sua abitazione di Garlasco (Pavia) si concentrano in una roggia che lambisce Tromello. Al momento le operazioni di ricerca in acqua non sono ancora cominciate. Carabinieri, Vigili del fuoco e Polizia locale hanno effettuato una riunione organizzativa in Comune, seguita da un veloce sopralluogo degli investigatori. La loro attenzione si sta concentrando alla fine di una scala che porta al canale, nei pressi di una villetta bifamiliare gialla, su due piani, in via Roma.
Si cerca presunta arma in canale vicino a una casa
Le ricerche sulla presunta arma del delitto di Garlasco del 2007 si basano, da quanto si è saputo, sulla testimonianza di un uomo, raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione Le Iene, che avrebbe detto di aver visto una persona, una donna, gettare un oggetto metallico in un canale. Canale che si trova a Tormello, nel Pavese, vicino a una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, e dove si stanno concentrando le attività di Carabinieri e Vigili del fuoco. A partire da questa nuova testimonianza, i Carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dalla Procura pavese diretta da Fabio Napoleone, hanno deciso di effettuare ricerche nel canale a distanza di 18 anni dall'omicidio. Un accertamento che in precedenza non era mai stato fatto. Le gemelle Cappa non risultano indagate negli atti.
Perquisiti Roberto Freddi e Mattia Capra, i due amici di Sempio
Roberto Freddi e Mattia Capra non sono indagati. In questo nuovo filone di indagini, le loro abitazioni sono state perquisite dai carabinieri di Milano, su delega della procura di Pavia con un decreto “presso terzi”, perché sono gli storici amici di Andrea Sempio e di Marco Poggi, il fratello di Chiara (estraneo ai fatti, era in vacanza in Trentino il giorno dell'omicidio), e frequentavano abitualmente la villetta di via Pascoli: L'ARTICOLO.
L'alibi di Sempio e i nuovi elementi
I due amici di Sempio non risultano indagati negli atti ed erano già stati coinvolti, tra l'altro, in acquisizioni di materiale genetico per la consulenza che, poi, secondo i pm, ha accertato la compatibilità tra il Dna di Sempio e quello presente su unghie e dita della vittima. Lo scorso 28 aprile, in una caserma dei carabinieri di Milano era stata convocata per una testimonianza anche la madre del 37enne indagato, la quale, però, non ha risposto, facoltà prevista essendo un familiare. E si è sentita male quando gli investigatori le hanno fatto una domanda sulla sua conoscenza con un vigile del fuoco che lavorava a Vigevano. Questa persona ha già reso una testimonianza che, secondo inquirenti e investigatori, smonterebbe la ricostruzione fornita su quella mattina da Sempio, il quale aveva detto che fin verso le 10 era rimasto a casa con il padre, aveva atteso il rientro della madre e poi aveva preso lui la macchina per andare in una libreria a Vigevano, conservando anche un biglietto del parcheggio.
Rita Poggi sull'arma del delitto: "Abbiamo ancora attrezzi del camino di allora"
"Tutti gli attrezzi del camino ci sono ancora". L'attizzatoio "che avevamo allora c'è ancora adesso". Così Rita Poggi sulla ricerca dell'arma utilizzata la mattina del 13 agosto 2007 per uccidere la figlia Chiara nella loro abitazione di Garlasco.
Tra Sempio e amici telefonate la mattina del delitto
Contatti telefonici tra Andrea Sempio, l'indagato nella nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi, e Mattia Capra e Roberto Freddi, anche loro amici di Marco Poggi, il fratello di Chiara, erano già emersi nelle vecchie indagini sul delitto ed erano riferibili proprio alla mattina dell'uccisione della 26enne. Da quanto si è saputo, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, coordinati dalla Procura di Pavia, hanno rianalizzato tutti quei vecchi dati e tabulati e celle telefoniche. Alle 9.58 del 13 agosto 2007 Sempio, come si legge negli atti che nel 2017 portarono all'archiviazione della sua posizione, chiamò Mattia Capra, agganciando la cella telefonica di Garlasco. Una conversazione di un secondo, ovvero probabilmente l'amico non rispose. Poi, Sempio si sarebbe spostato con la macchina, stando alla sua versione, verso Vigevano per andare in una libreria. Rientrato a Garlasco, scrivevano i magistrati, "fu contattato dagli amici". E Capra, in particolare, gli mandò un messaggio alle 11.10.
Legale Sempio: "Decreto perquisizione molto generico"
Stanno cercando "tutto quanto" potrebbe essere "utile alle indagini" i carabinieri di Milano delegati dalla procura di Pavia nella nuova indagine sull'omicidio di Garlasco. Lo spiega l'avvocato Massimo Lovati, che insieme alla collega Angela Taccia difende Andrea Sempio. Per il legale, che si trova a casa dei genitori del 37enne, il decreto di perquisizione è "molto generico".
Le perquisizioni a casa di Andrea Sempio: VIDEO
Perquisizioni in corso a casa di Andrea Sempio, dei suoi genitori e di due amici
In foto, un'immagine delle perquisizioni scattate questa mattina

©IPA/Fotogramma
Legale Sempio: "È sereno come sempre"
"La perquisizione è in corso. Andrea Sempio è sereno come sempre". Lo afferma uno dei suoi legali, l'avvocato Massimo Lovati. "Stanno facendo indagini tradizionali, a tappeto - aggiunge - non so cosa stiano cercando".
Stasi ad aprile ha ottenuto la semilibertà
Alberto Stasi, intanto, l'11 aprile, ha ottenuto la semilibertà. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il 41enne, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi, potrà stare fuori dal carcere parte del giorno, non solo per lavorare ma anche per attività di reinserimento sociale, e dovrà tornare la sera a Bollate.
Attizzatoio di casa Poggi possibile arma del delitto
Secondo quanto si apprende, l'arma del delitto che i carabinieri starebbero cercando a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia, sarebbe un attizzatoio di casa Poggi. Secondo una testimonianza, sarebbe stato gettato in un canale.
Delitto Garlasco, dall’omicidio di Chiara Poggi alle ultime indagini: le tappe
Il 13 agosto 2007 Chiara Poggi, 26 anni, veniva trovata morta nella villetta di famiglia nel Pavese dal suo fidanzato, Alberto Stasi, di 24 anni. Sarà lui a essere condannato per l'omicidio, con sentenza definitiva arrivata nel 2017. Nel 2025 nel registro degli indagati viene iscritto Andrea Sempio già oggetto di indagini (archiviate) in passato: sembra che il dna trovato sotto le unghie della giovane sia compatibile con il suo: LE TAPPE DEL CASO.
Perquisizioni anche nelle abitazioni di due amici di Sempio
Le perquisizioni sono state estese ancge alle abitazioni di due amici di Sempio, Roberto Freddi e Mattia Capra, come scrive Il Corriere della Sera. Sempio li avrebbe sentiti la mattina in cui è stata uccisa Chiara Poggi. Entrambi frequentavano l’abitazione di via Pascoli in quanto amici di Marco Poggi, fratello della vittima. Sui due giovani gli investigatori avevano già effettuato acquisizioni di materiale biologico per le comparazioni, in vista della consulenza, e anche per le attività dell'incidente probatorio, la cui udienza per i conferimenti degli incarichi è in programma venerdì a Pavia.
Si cerca la possibile arma del delitto
Si estendono i rilievi in corso da stamani a Garlasco e Voghera sul caso dell'omicidio di Chiara Poggi. Dopo le perquisizioni dei carabinieri in corso nelle abitazioni di Andrea Sempio e dei suoi genitori, ora l'attenzione degli inquirenti si sarebbe spostata a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia. Secondo indiscrezioni si cerca una possibile arma del delitto. Secondo un testimone sarebbe stata gettata in un canale.
Il malore della madre di Sempio nelle scorse settimane
A fine aprile la madre di Sempio, Daniela Ferrari, si era avvalsa della facoltà di non rispondere quando era stata convocata dai carabinieri di Milano nell'ambito della nuova indagine della Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi in cui il figlio, Andrea Sempio, risulta indagato. La donna è stata ascoltata come persona informata sui fatti. Gli inquirenti volevano parlare con lei circa alcuni elementi legati ai movimenti del figlio la mattina del delitto come, ad esempio, gli orari degli spostamenti dello stesso Sempio, e lo scontrino del posteggio di Vigevano (Pavia) che il ragazzo decise di tenere su suggerimento dei suoi genitori, come ha dichiarato la donna in una recente intervista televisiva. La signora Ferrari, è poi emerso, ha accusato un malore proprio mentre si trovava al Comando provinciale dei carabinieri di Milano. A quanto si apprende, dopo le prime domande, la donna si sarebbe sentita poco bene. Le sarebbe stato chiesto anche di una sua conoscenza con un Vigile del fuoco in servizio a Vigevano all'epoca del delitto di Chiara Poggi.
Delitto Garlasco, in corso perquisizione a casa di Sempio. VIDEO
Le indagini su Sempio e il dna
Sempio, 37 anni, è indagato nell'ambito di nuove indagini sull'uccisione di Chiara Poggi. Per il delitto è stato condannato in via definitiva, nel 2015, l'ex fidanzato della vittima, Alberto Stasi, attualmente in semilibertà. Sempio, amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, all'epoca dei fatti aveva 19 anni, ed era già stato al centro delle indagini tra il 2016 e il 2017, ma le accuse nei suoi confronti erano poi state archiviate. L'11 marzo 2025, però, si è scoperto che Sempio era nuovamente indagato. Sul tavolo c'è il dna trovato sulle unghie della vittima, incompatibile con quello di Stasi, ma che, seguendo metodi e tecniche di nuova generazione, risulterebbe compatibile con quello di Sempio. L'accusa per lui è di omicidio in concorso.
Le perquisizioni
Nuova svolta nelle indagini sul delitto di Garlasco. Questa mattina sono scattate le perquisizioni dei carabinieri di Pavia a Voghera, a casa di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto del 2007. La perquisizione è mirata ad acquisire elementi utili all'inchiesta, attraverso l'analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa. Perquisizioni anche nelle abitazioni dei genitori di Sempio e di due amici del ragazzo. Una perquisizione sarebbe scattata anche in un’area campestre di Tromello, piccolo centro alle porte di Garlasco. Qui i carabinieri si starebbero muovendo alla ricerca della possibile arma del delitto.