Covid, le news. Il bollettino: calano i casi (-8,3%), ma salgono i morti (+7,2%)

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Sono 28.354 le nuove positività, con una variazione di -8,3% rispetto alla settimana precedente (30.911). I deceduti sono, invece, 299 (279 nei precedenti sette giorni). I tamponi effettuati sono stati 536.080, con una variazione del -2%. Il tasso di positività è del 5,3% con una variazione di -0,4% rispetto alla settimana prima (5,7%). Incidenza settimanale ancora in calo: scende sotto 50 per 100 mila abitanti ed è pari a 48. Rt medio sotto soglia epidemica pari a 0,85

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Continua anche questa settimana il calo di casi di Covid-19 in Italia, ma si registra un nuovo aumento dei decessi. Lo evidenziano i dati del ministero della Salute relativi alla settimana 10-16 febbraio. In particolare, si registrano 28.354 nuovi casi con una variazione di -8,3% rispetto alla settimana precedente (30.911). I deceduti sono invece 299, con una variazione di +7,2% rispetto alla settimana precedente (279). I tamponi effettuati sono stati 536.080 con una variazione di -2% rispetto a 7 giorni fa (547.026). Il tasso di positività è del 5,3% con una variazione di -0,4% rispetto alla settimana prima (5,7%). Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all'1,6% nella rilevazione settimanale al 16 febbraio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 5% dal 5,4% della settimana precedente. È quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19. Scendono a quota zero questa settimana le regioni classificate a rischio alto per Covid per molteplici allerte di resilienza in Italia. Nove regioni/province autonome sono a rischio moderato e 12 risultano classificate a rischio basso. Dal monitoraggio emerge che sono 14 le regioni/province autonome che riportano almeno un'allerta di resilienza, mentre 5 riportano molteplici allerte di resilienza.

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- di Costanza Ruggeri
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Coronavirus in Italia, bollettino settimanale 17 febbraio: ancora in calo i casi

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Covid, l'Oms abbandona la seconda fase di indagine sull'origine della malattia

A causa delle difficoltà di condurre studi in Cina, riporta Nature. I ricercatori sono  delusi dallo stop, perché non permetterà di capire come le prime persone sono state infettate dal coronavirus SARS-CoV-2 per prevenire future epidemie. "La politica in tutto il mondo ha davvero ostacolato i progressi nella comprensione delle origini", ha detto l'epidemiologa dell'Oms Maria Van Kerkhove. LEGGI L'ARTICOLO
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Covid, secondo uno studio rischio diabete più alto per i non vaccinati

I dati dello studio statunitense riportano che per i non vaccinati il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 è del 2,7%, dell'1% per i vaccinati. LA RICERCA
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Covid, rischi cardiaci più comuni negli uomini che nelle donne

Uno studio condotto dal British Medical Journal Medicine, ha dimostrato che le donne ospedalizzate in seguito all'infezione da Covid-19, hanno il 30% in meno di rischio rispetto agli uomini di contrarre complicazioni cardiovascolari. LO STUDIO
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Covid, rischio trombosi nei contagiati senza vaccino 50-70 volte maggiore

La conferma arriva dallo studio più ampio e completo sugli effetti di tutti i quattro vaccini utilizzati contro Covid sul nostro sistema emostatico, coordinato dal Centro cardiologico Monzino e l’università Statale di Milano, in collaborazione con l’ospedale San Raffaele, e appena pubblicato su 'Thrombosis Research'. LA RICERCA
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Covid, in India presto distribuito il primo vaccino nasale: cosa sappiamo sullo spray

Approvato alcuni mesi fa, si chiama iNCOVACC e viene prodotto dalla Bharat Biotec. È spruzzato direttamente nel naso: i test hanno mostrato che il prodotto induce una vasta risposta immunitaria, sia delle cellule T che di quelle della mucosa nasale, sede primaria di penetrazione del virus Sars-Cov2. COME FUNZIONA
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Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio

Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. 
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Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. 
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Rischio morte e problemi al cuore più alto per 18 mesi dopo l'infezione: lo studio

Una ricerca condotta presso l'Università di Hong Kong su 160mila persone e pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research mostra come i "pazienti Covid avevano una maggiore probabilità di sviluppare numerose patologie cardiovascolari rispetto ai partecipanti non infettati”. 
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Un vaccino all'anno in autunno come per l'influenza: la strategia di Usa e Gb

E la medesima strategia potrebbe essere presa in considerazione anche nel nostro Paese. Lo ha confermato l'immunologo Cossarizza. "E' la strada giusta anche per l'Italia, ormai abbiamo raggiunto un alto livello di immunità di popolazione", ha spiegato l'esperto. LEGGI L'ARTICOLO
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Triplendemia dei bambini, cos'è, perché è rischiosa e come difenderli dal contagio

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Covid, Iss: reinfezioni stabili intorno al 30%

Restano stabili intorno al 30% le reinfezioni Covid in Italia. Nell'ultima settimana monitorata rappresentano il 29,9% del totale casi segnalati, contro il 29,6% della settimana precedente, secondo i dati diffusi dall'Istituto superiore di sanità via Twitter nell'ambito del monitoraggio settimanale sull'andamento della pandemia.
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Lo studio: il vaccino bivalente funziona contro sottovarianti Kraken e Orthrus

Secondo la ricerca le sottovarianti hanno un'alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria ottenuta con tre dosi a mRNA monovalenti: un richiamo con il vaccino bivalente è però in grado di ripristinare una buona protezione. Intanto sono stati sequenziati alcuni casi in Umbria.
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Covid, Bythos è in Italia, 16 sequenze il 7 febbraio

XBF, l'ultima sottovariante di Sars-CoV-2 'osservata speciale' da parte delle autorità sanitarie internazionali, battezzata Bythos sui social, ha già dato segno della sua presenza anche in Italia, ma nell'ultima fotografia scattata risulta defilata, con numeri attualmente molto ridotti. Per la precisione, nell'ultima flash survey condotta il 7 febbraio da Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, sono state rilevate 16 sequenze di XBF. Nei giorni scorsi era stata l'Organizzazione mondiale della sanità a puntare i riflettori su XBF, spiegando di averla inserita nella lista dei sottolignaggi di Omicron 5 tenuti sotto stretto monitoraggio per caratteristiche spia di maggiore trasmissibilità e fuga immunitaria. XBF fa parte del gruppo dei ricombinanti Omicron/Omicron, lo stesso di Kraken. Nell'indagine rapida questo insieme pesava per il 20% sul totale sequenze. Su un totale di 167 ricombinanti Omicron/Omicron, 145 sono risultati associati a XBB e relativi sottolignaggi (con Kraken XBB.1.5 che si conferma il più frequente con le sue 108 sequenze, e XBB.1.9/XBB.1.9.1 che colleziona 21 sequenziamenti). Completano il quadro dei ricombinanti presenti in Italia il 7 febbraio: 1 sequenza del lignaggio XBJ e 5 del lignaggio XBK.
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Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken

L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni. 
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