Funerali Papa Francesco, il piano di sicurezza a Roma: no fly zone e bonifiche

Cronaca
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Introduzione

Non appena è arrivata la notizia della morte di Papa Francesco è scattato il piano sicurezza a Roma: potenziamento dei contingenti delle forze dell'ordine nell'area attorno a San Pietro, no fly zone già operativa, percorsi dedicati ai fedeli per evitare la calca, riunioni in prefettura e attivazione del Centro per la gestione eventi nella sala operativa della Questura sono le misure principali.

 

I funerali si terranno sabato 26 aprile, alle 10, sul sagrato della basilica di San Pietro. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Dopo i funerali - a cui dovrebbero partire 200mila persone, oltre a un massimo di 170 delegazioni, tra capi di Stato e di governo - il feretro di Papa Francesco sarà portato da San Pietro alla Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione. Le misure di sicurezza resteranno comunque attive fino a quando non sarà eletto il nuovo Pontefice (LO SPECIALE SULLA MORTE DEL PAPA).  

Quello che devi sapere

Servizi rafforzati

  • “Sono stati immediatamente rafforzati i servizi, l'avvicinamento dei fedeli è notevole" ha detto il prefetto Lamberto Giannini che poi ha presieduto due riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell'ordine capitoline, rappresentanti della gendarmeria vaticana e il sindaco Roberto Gualtieri. L’obiettivo è che da oggi e fino a quando sarà eletto il nuovo Papa tutto possa svolgersi in “sicurezza e con il rispetto dovuto al Pontefice", soprattutto per quanto riguarda i funerali, ha sottolineato Giannini.

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Il ruolo di Ciciliano

  • La premier Giorgia Meloni ha chiesto al capo Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano di attivare le azioni necessarie per garantire l'afflusso e l'assistenza dei fedeli che raggiungeranno Roma. Un decreto approvato dal Cdm gli consente di occuparsi di mobilità, assistenza e accoglienza in questi giorni fino alla elezione del nuovo Pontefice. Il ministro Musumeci ha spiegato che la figura di Ciciliano "corrisponde a quella di un commissario”.
  • Ciciliano opererà in "stretto raccordo" con il commissario di governo per il giubileo e sindaco di Roma Roberto Gualtieri, con il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e con il prefetto di Roma Lamberto Giannini e potrà avvalersi delle strutture operative di protezione civile e di eventuali "soggetti attuatori per il compimento di specifiche azioni o interventi", comprese "società in house o partecipate dello Stato e dagli enti territoriali interessati".

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Cosa dovrà fare la Protezione civile

  • Al Dipartimento della Protezione civile sarà affidato il compito di occuparsi di tutta la gestione dell'evento a eccezione degli aspetti relativi alla sicurezza, dunque dall'organizzazione dei posti medici avanzati alla distribuzione dell'acqua, dal potenziamento delle reti telefoniche alla gestione dell'afflusso e del deflusso dei pellegrini.

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San Pietro blindata, bonifiche, tiratori scelti, artificieri

  • La Questura è al lavoro sul dispositivo imponente che dovrà essere messo in campo. L'area di piazza San Pietro sarà blindata, anche in considerazione del fatto che sono attesi capi di Stato e di governo in arrivo da Paesi di tutto il mondo. Ci saranno bonifiche accurate anche nel sottosuolo e verranno schierati motociclisti, tiratori scelti, artificieri e nuclei cinofili delle diverse forze di polizia. In campo anche la polizia fluviale per il pattugliamento del Tevere e delle banchine.

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Pompieri e personale Saf

  • Mobilitate le unità Nbcr dei pompieri, esperte contro la minaccia nucleare, batteriologica, chimica e radiologica e il personale speleo-alpino-fluviale (Saf), specializzato in interventi di recupero di persone ferite in situazioni particolarmente difficili.

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Metal detector presidiati e dispositivi anti-drone

  • Saranno predisposti varchi d’accesso alla piazza con metal detector presidiati dalle forze dell'ordine che controlleranno l’afflusso dei fedeli. Impiegati, inoltre, dispositivi anti-drone in dotazione alle forze armate e un prezioso contributo arriverà poi dagli ‘occhi elettronici’ delle telecamere cittadine.

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Ambulanze

  • Allertato il sistema di soccorso con ambulanze pronte a intervenire in caso di malori e gli ospedali più vicini ad accogliere eventuali pazienti. Massima attenzione agli arrivi e agli spostamenti delle alte cariche straniere che raggiungeranno la Capitale.

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Aeroporti, autostrade, stazioni e cetro storico sotto controllo

  • Sotto la lente, infine, gli scali aeroportuali oltre a stazioni, caselli autostradali e alle principali direttrici cittadine per monitorare l'afflusso di migliaia di fedeli che raggiungeranno Roma. Verranno controllate attentamente anche le stazioni metro, le principali arterie stradali, il centro storico e gli obiettivi sensibili dislocati nei diversi quadranti della città.
  • Grande attenzione anche ai quartieri dove alloggeranno le autorità, a partire dai Parioli, dove si trova Villa Taverna, la casa dell'ambasciatore americano dove alloggerà Donald Trump.

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Le visite alla salma

  • Oltre alla data delle esequie, l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche ha anche comunicato che la bara sarà portata “dalla Cappella della Domus Sanctae Marthae alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 41-65)" nella giornata di mercoledì 23 aprile 2025, alle ore 9.00. "Dopo il momento di preghiera, presieduto da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha inizio la traslazione. La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani; dall'Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l'altare della Confessione il Cardinale Camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Romano Pontefice".

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