Università migliori al mondo: male atenei italiani, Harvard al top. LA CLASSIFICA

Cronaca
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Introduzione

Tra le 2mila università presenti nella classifica 2025 dei migliori atenei al mondo stilata dal Center for World University Rankings (Cwur) ce ne sono anche 66 italiane. I dati in apparenza positivi vengono subiti smorzati se si guarda alla posizione del Bel Paese e dei suoi rivali mondiali: l'80% degli atenei italiani presenti in classifica perde posizioni rispetto alla rilevazione dello scorso anno. Nessuna sorpresa invece in testa alla classifica: per il quattordicesimo anno consecutivo è Harvard è la migliore università al mondo.

Quello che devi sapere

Le migliori università al mondo nel 2025 secondo il Cwur

Gli Stati Uniti dominano la classifica. Ecco le prime 10 posizioni:

  1. Harvard University (Stati Uniti)
  2. Massachusetts Institute of Technology (Stati Uniti)
  3. Stanford University (Stati Uniti)
  4. University of Cambridge (Regno Unito)
  5. University of Oxford (Regno Unito)
  6. Princeton University (Stati Uniti)
  7. University of Pennsylvania (Stati Uniti)
  8. Columbia University (Stati Uniti)
  9. Yale University (Stati Uniti)
  10. University of Chicago (Stati Uniti).

Si nota la predominanza degli atenei privati: gli istituti pubblici con il punteggio più alto nel mondo sono Cambridge e Oxford nel Regno Unito.

Per approfondire: I migliori MBA del mondo, la classifica 2025 del Financial Times: SDA Bocconi è quarto

Le università italiane in classifica: La Sapienza prima (125ma)

Tornando al quadro nazionale, a guidare le università italiane considerate migliori è ancora una volta L'Università La Sapienza di Roma, che scende di una posizione rispetto al 2024 e si posiziona così al 125mo posto

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Le altre università italiane in classifica

L'Università di Padova perde 5 posizioni, attestandosi al 178mo posto. Anche l'Università di Milano scende di 5 posizioni, approdando al 191mo posto, davanti all'Università di Bologna, al 204mo posto, e all'Università di Torino, al 242mo posto. La top ten italiana è completata dall'Università di Napoli Federico II (243), dall'Università di Firenze (274), di Genova (286), di Pisa (288) e di Pavia (327)

Male la performance nella ricerca

Il principale fattore di declino è la performance nella ricerca. In generale, 10 università italiane migliorano rispetto allo scorso anno, 3 mantengono le posizioni, 53 scendono

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Cwur: “A Italia mancano finanziamenti e pianificazione strategica”

Il quadro che emerge dalla rilevazione ha riacceso il dibattito sullo stato dell’istruzione universitaria italiana. Il presidente del Center for World University Rankings è molto chiaro nell’indicare cosa ha penalizzato lo Stivale: "Senza finanziamenti più consistenti e una pianificazione strategica più solida, l'Italia rischia di rimanere ulteriormente indietro nel panorama accademico globale che è in rapida evoluzione"

Gli Stati Uniti peggiorano

C’è però da dire che nel contesto in continuo mutamento di cui si parla, pur rimanendo molto forti, anche gli Stati Uniti mostrano segni di cedimento: per la prima volta vengono superati dalla Cina come Paese con il maggior numero di atenei in classifica. Gli analisi mettono in guardia: la reputazione americana nel settore dell'istruzione superiore globale "è seriamente minacciata". Nadim Mahassen, presidente di World University Rankings, avverte: “In un momento in cui le università cinesi stanno raccogliendo i frutti di anni di generoso sostegno finanziario da parte del loro governo, le istituzioni americane sono alle prese con tagli ai finanziamenti federali e controversie sulla libertà accademica e sulla libertà di parola"

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La Cina migliora

Ecco quindi che il 98% delle università cinesi si classifica in una posizione migliore rispetto allo scorso anno, con la Tsinghua University al 37mo posto. Tutte e nove le istituzioni della C9 League - la versione cinese dell'Ivy League statunitense, che raggruppa le migliori università - hanno registrato miglioramenti quest'anno. Nel complesso, la Cina è il Paese più rappresentato nella Global 2000 con 346 rappresentanti, in aumento rispetto ai 324 dell'anno precedente. Si sottolinea come l'Università di Tokyo rimanga però l'istituzione con il punteggio più alto in Asia, al 13mo posto a livello mondiale

E l’Europa?

Il Vecchio Continente piazza 621 atenei tra i primi 2000, ma il quadro generale per il 2025 è cupo a causa della crescente concorrenza globale. Le prime dieci università in Europa quest'anno sono: Cambridge (Regno Unito, 4), Oxford (Regno Unito, 5), Psl (Francia, 19ma), UCL (Regno Unito, 20ma), Imperial College (Regno Unito, 28ma), Paris City University (Francia, 29ma), ETH Zurich (Svizzera, 32ma), Paris Saclay (Francia, 34ma), Institut Polytechnique de Paris (Francia, 35ma) e Copenhagen (Danimarca, 38ma)

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L’analisi del Cwur: i criteri

Ma come è stata composta la classifica? Il Cwur ha analizzato 74 milioni di dati basati sui risultati per classificare le università di tutto il mondo in base a quattro fattori: qualità dell'istruzione (25%), occupabilità (25%), qualità del corpo docente (10%) e ricerca (40%). Quest'anno sono state valutate 21.462 università.

 

Per approfondire: Times Higher Education, la classifica dei migliori atenei nel mondo

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