Introduzione
Quali sono i migliori atenei del mondo? A rispondere a questa domanda, facendo un quadro della situazione tra oltre 2.000 istituzioni universitarie a livello globale, ci ha pensato la classifica del “Times Higher Education World University Rankings 2025”, pubblicata proprio oggi.
L’università di Oxford, per il nono anno consecutivo, resta ancora in vetta. Al secondo posto si piazza il Massachusetts Institute of Technology, mentre al terzo c'è Harvard. Bologna è il primo ateneo italiano, ranking positivo anche per l'università Vita-Salute San Raffaele di Milano soprattutto grazie alla qualità della ricerca. Avanzano, sempre di più, gli atenei asiatici
Quello che devi sapere
I migliori atenei del globo
L’università di Oxford, per il nono anno consecutivo, resta ancora il miglior ateneo del mondo. Al secondo posto si piazza il Massachusetts Institute of Technology, al terzo Harvard. Bologna primo ateneo italiano, ranking positivo anche per l'università Vita-Salute San Raffaele di Milano soprattutto grazie alla qualità della ricerca. Questi, in sintesi, alcuni dei dati emersi dalla pubblicazione del “Times Higher Education World University Rankings 2025” che ha stilato una graduatoria dei migliori atenei del globo tra oltre 2.000 università di 115 Paesi diversi
Asia vs Europa
Dall’ultimo rapporto, pubblicato proprio oggi, è emerso come le università europee perdano sempre più terreno, incalzate in particolar modo da quelle asiatiche. L'Europa era, infatti, il continente maggiormente rappresentato fino al 2023 mentre, proprio per il secondo anno consecutivo, è l'Asia quello più presente in questa particolare classifica
Il primato di Oxford
Come detto, l'Università di Oxford ha mantenuto il primato per il nono anno di fila, ma la reputazione del settore britannico in generale sta in parte perdendo consensi, con una tendenza simile osservata anche negli Stati Uniti. Ma questo nonostante Gran Bretagna e Usa continuino comunque ad avere gli atenei al top e si dividano le prime 10 posizioni della graduatoria. Tra l’altro Oxford vanta ora il record di permanenza al primo posto più lungo nella storia della classifica, superando Harvard che è stata in testa per 8 anni
Il MIT e Harvard
Le prestazioni dell'ateneo britannico sono state rafforzate da miglioramenti significativi provenienti dall'industria e dal numero di brevetti che citano la sua ricerca, come così come i suoi punteggi di insegnamento. Al secondo posto, a chiudere il podio, si piazzano, come detto, il Massachusetts Institute of Technology (MIT) mentre al terzo c’è Harvard
Il resto della top ten
Ecco poi il resto della top ten. Al quarto posto c’è l’università americana di Princeton (in foto), al quinto quella di Cambridge mentre al sesto si piazza la Stanford University. Chiudono le prime dieci posizioni il California Institute of Technology al settimo, Berkeley all’ottavo, l’Imperial College di Londra al nono e Yale al decimo
Gli atenei asiatici
Il miglioramento della reputazione degli atenei asiatici e cinesi, tornando alla visione globale della classifica, è dovuto, secondo gli analisti che l’hanno stilata, dai crescenti livelli di investimenti pubblici. Nella top 20, infatti, entrano con forza le università della Cina e quelle di Singapore. Con l'Europa che comunque conta ai vertici della classifica 91 tra i 200 migliori atenei al mondo: un dato positivo considerando che nel 2019 erano “solo” 99
Le università italiane
Nello specifico, considerando il nostro Paese, la situazione resta piuttosto stazionaria, con tre atenei nella top 200. Si tratta dell'Alma Mater di Bologna che sale di 9 posizioni rispetto all'anno scorso e si piazza al 146mo posto, per la prima volta nella top 150, della Normale di Pisa che era al 168mo posto ed è salita al 154mo della Sapienza di Roma (in foto) che invece perde tre posizioni. Le italiane in classifica sono in tutto 55
L'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
Menzione particolare, come anticipato, va all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano che si colloca fra i primi 250 atenei a livello globale. A spingerla in alto, in special modo, il punteggio ottenuto alla voce qualità della ricerca. L'ateneo meneghino, infatti, ha toccato la punta massima di 99 punti in totale nel capitolo legato proprio alla ricerca, consolidando la propria posizione ai livelli più alti
Gli indicatori di qualità
Entrando nel dettaglio dei dati di performance, UniSR raggiunge il top score (tra 98.4 e 99.7) in tutti gli indicatori di qualità degli studi scientifici, che nel ranking ricopre il peso maggiore nella ponderazione dei dati (30%), vale a dire impatto delle citazioni, eccellenza della ricerca, forza della ricerca e influenza della ricerca stessa. “Questo punto di forza - spiega l'università in una nota - cioè la qualità della ricerca, ha traghettato l'ateneo nella fascia 201-250 della graduatoria sui 2.092 atenei classificati, e al quarto posto sulle 55 università italiane in classifica”
L'importanza della ricerca
"Siamo orgogliosi dello straordinario risultato raggiunto da UniSR nel THE, in particolare nella ricerca", ha sottolineato Enrico Gherlone, rettore dell'università Vita-Salute San Raffaele. "Il punteggio di 99.6 nelle citazioni – ha proseguito - significativo di quanto la nostra ricerca sia condivisa nella comunità accademica globale, racconta di come il nostro ateneo contribuisca al complesso della conoscenza umana. Anche il parametro della forza della ricerca, che calcola il 75esimo percentile dell'impatto delle citazioni ponderato sul campo, conferma la solidità della nostra istituzione”, ha aggiunto
Un "centro di ricerca leader"
L'eccellenza della ricerca, ha poi concluso Gherlone, “dove possiamo vantare un punteggio pari a 99.7, che esamina il numero di pubblicazioni di ricerca nel top 10% per impatto, nel mondo, delle citazioni ponderate in base al campo di studio, elegge definitivamente la nostra università come centro di ricerca leader a livello globale. Il riconoscimento dell'influenza della nostra ricerca, infine, identifica la nostra università come una delle più influenti al mondo", ha concluso