Luciano Spalletti, dallo scudetto a Napoli all'esonero da ct dell’Italia alla Juve. FOTO
Dopo le esperienze in provincia, dove ha raccolto ottimi risultati a Empoli e Udine, il mister di Certaldo ha allenato la Roma, lo Zenit San Pietroburgo e l’Inter. Poi è approdato sulla panchina del Napoli e nella stagione 2022/2023 ha riportato lo scudetto ai campani dopo 33 anni di astinenza. Nell’agosto del 2023 è diventato commissario tecnico della nazionale, due anni dopo è stato esonerato. Nell’ottobre del 2025 è stato scelto come tecnico della Juventus
LUCIANO SPALLETTI ALLA JUVE
- Il 30 ottobre 2025 Luciano Spalletti diventa il nuovo allenatore della Juventus. L'ex ct dell'Italia è il terzo allenatore bianconero in otto mesi, dopo Thiago Motta a Igor Tudor. "Un profilo di competenza ed esperienza che siamo lieti di accogliere nella famiglia bianconera", è stato l'annuncio del club. Per lui contratto di otto mesi, fino a giugno, con l'obiettivo di centrare un piazzamento in Champions per poi sedersi intorno al tavolo e discutere del futuro insieme. Ecco chi è Luciano Spalletti.
CHI È
- Luciano Spalletti è l’allenatore che ha riportato lo scudetto a Napoli dopo quelli conquistati nell’era Maradona. Il mister toscano è partito dalla provincia, con ottimi risultati a Empoli e Udine. Ha maturato una lunga doppia esperienza con la Roma e ha allenato lo Zenit in Russia e l’Inter, prima di approdare sulla panchina dei partenopei, poi su quella dell'Italia e da ottobre 2025 su quella della Juventus. Ecco le tappe principali della sua carriera.
GLI ESORDI
- Nato a Certaldo il 7 marzo 1959, Spalletti ha esordito da calciatore tra i dilettanti con il Castelfiorentino. Tra il 1985 e il 1993, nel ruolo di centrocampista, ha militato sempre tra Serie C1 e C2, con le maglie di Entella Bacezza (in foto), Spezia, Viareggio ed Empoli. Proprio qui inizia subito la sua carriera di allenatore, nelle giovanili. Nel finale della stagione 1993-94 prende in mano la prima squadra in C1 e la salva ai play-out.
CON L'EMPOLI
- Torna alla guida della prima squadra dell’Empoli nel 95-96: vince la Coppa Italia di Serie C e trascina la formazione toscana alla promozione in B. L’anno dopo, da neo-promossa, l’Empoli conquista al primo colpo il salto in Serie A. Grazie alla doppia promozione in due anni viene confermato come allenatore anche nella massima categoria e salva gli empolesi.
DALLA SAMP ALL'ANCONA
- Nel 1998-99 passa sulla panchina della Sampdoria (in foto). È una stagione travagliata, con un esonero a dicembre. Viene richiamato due mesi dopo ma non riesce a evitare la retrocessione. La stagione dopo prende la guida del Venezia, anche qui con scarsi risultati e un nuovo precoce esonero. Segue una stagione di inattività e poi una nuova avventura di pochi mesi all’Udinese. Nel dicembre 2001 viene chiamato in corsa dall’Ancona in Serie B e porta la squadra a un ottimo ottavo posto.
CON L'UDINESE
- Nel 2002 viene richiamato all’Udinese, dove inizia a conquistare ottimi risultati. In tre stagioni ottiene un sesto e un settimo posto che valgono una doppia qualificazione alla Coppa Uefa. Nel 2004-05 il quarto posto in campionato vale una storica qualificazione alla Champions League per i friulani.
CON LA ROMA
- Nell’estate del 2005 diventa l’allenatore della Roma. La prima stagione termina con un quinto posto (ma scala al secondo dopo le sentenze di Calciopoli) e una finale persa di Coppa Italia. La stagione seguente i giallorossi arrivano di nuovo secondi in Serie A ed escono ai quarti di Champions dopo il 7-1 rimediato contro il Manchester United. Spalletti però ottiene il primo trofeo vincendo la Coppa Italia.
LE COPPE
- Nella terza stagione alla guida della Roma, Spalletti porta la squadra a un nuovo secondo posto in campionato. Arrivano anche i trionfi in Supercoppa italiana e ancora in Coppa Italia. Invece in Champions il cammino si ferma nuovamente ai quarti, sempre con il Manchester United (dopo aver eliminato agli ottavi il Real Madrid). La stagione seguente è invece avara di successi e si chiude con un sesto posto in Serie A e l’uscita agli ottavi di Champions contro l’Arsenal.
CON LO ZENIT
- All’inizio della stagione 2009-2010 Spalletti si dimette e lascia la Roma in polemica con la società. A dicembre trova subito una nuova panchina: è quella dello Zenit San Pietroburgo. Nel 2010 vince Coppa di Russia e campionato. L’anno dopo conquista anche la Supercoppa di Russia e nel 2012 vince un secondo campionato. L’avventura russa termina nel marzo 2014, quando viene esonerato per un avvio di stagione deludente.
IL RITORNO ALLA ROMA
- Nel gennaio 2016 Spalletti torna sulla panchina della Roma, subentrando a Rudi Garcia. Dopo una grande cavalcata porta la squadra al terzo posto. La stagione successiva inizia con l’eliminazione ai play-off di Champions. Esce anche presto dall'Europa League e in semifinale in Coppa Italia. In campionato conclude al secondo posto nonostante il record di punti (87) in una stagione per la Roma.
L'ADDIO ALLA ROMA
- Spalletti lascia la Roma a maggio 2017 concludendo la sua seconda esperienza con i giallorossi. Un anno e mezzo segnato anche dagli attriti con il capitano Francesco Totti, che proprio nel 2017 lascia il calcio.
CON L'INTER
- Spalletti viene quindi ingaggiato dall’Inter. Dopo un ottimo inizio, i nerazzurri terminano quarti in campionato grazie alla vittoria all’ultima giornata con la Lazio e tornano in Champions dopo 7 anni. Anche nella stagione successiva la squadra cala in inverno e solo all’ultima giornata conquista un nuovo quarto posto. L’avventura in Europa va male e l’allenatore viene esonerato.
L'ARRIVO A NAPOLI
- Dopo il biennio all’Inter, Spalletti si prende un anno di pausa. A maggio 2021 viene annunciato il suo ingaggio al Napoli. La sua prima stagione con i partenopei si conclude con un terzo posto in campionato dopo un’ottima partenza.
LO SCUDETTO
- Si arriva così alla stagione 2022/2023. Il cammino entusiasmante in Champions League viene interrotto dall’eliminazione ai quarti con il Milan. Ma in campionato il Napoli è una macchina perfetta e dopo la pausa invernale per i Mondiali in Qatar fa il vuoto in classifica, andando a vincere il terzo scudetto della sua storia, il primo in Italia nella carriera di Spalletti.
L'ITALIA
- Dopo la vittoria dello scudetto, riportato a Napoli dopo 33 anni di astinenza, Spalletti annuncia di volersi prendere una pausa di un anno e lascia il club. Ma poi arriva la chiamata dell’Italia a fine estate 2023. Il ct ha esordito in panchina il 9 settembre e ha poi ottenuto la qualificazione agli Europei 2024, che però si concludono con una disfatta. Dopo aver superato a stento il girone, gli Azzurri escono agli ottavi di finale con la Svizzera.
L'ESONERO
- Nel giugno 2025 il percorso dell'Italia nel girone di qualificazione per i Mondiali 2026 inizia con una pesante sconfitta per 3-0 in Norvegia, che mette in forte pericolo le possibilità di vincere il raggruppamento e quindi il pass diretto per la rassegna. L’8 giugno Spalletti annuncia: “Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato all'incarico. Io non avrei mollato, ma esonero è”. Aggiunge, commosso, che siederà in panchina con la Moldova e poi “risolveremo il contratto".
CT PER MENO DI DUE ANNI
- È durata meno di due anni, quindi, l'avventura di Luciano Spalletti come commissario tecnico dell’Italia. Dopo aver preso il posto di Roberto Mancini, che si era dimesso, è entrato in carica l'1 settembre 2023 con un contratto fino al Mondiale 2026. Ma l’allenatore toscano è stato esonerato l'8 giugno 2025, dopo 24 partite e un bilancio di 12 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte. Al suo posto Gennaro Gattuso.
L’ARRIVO ALLA JUVENTUS
- Dopo qualche mese di pausa, Spalletti torna su una panchina: il 30 ottobre 2025, dopo l’esonero di Igor Tudor, firma un contratto con la Juventus e il 31 c’è la presentazione del tecnico toscano alla stampa. “Ho belle sensazioni. Spero di rientrare nel giro scudetto”, dice.