House of the Dragon, la regina e la principessa. Trama e recensione dell'episodio 6

Serie TV sky atlantic

Gabriele Lippi

Lo show HBO svolta alla seconda metà di stagione con un salto temporale di 10 anni. Emma D'Arcy e Olivia Cooke sono le nuove Rhaenyra e Alicent, sempre più distanti, sempre più ciniche, sempre più divise. Per il loro futuro e quello dei loro figli. Il sesto episodio è andato in onda in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW, in contemporanea con gli Stati Uniti, lunedì 26 settembre alle 3 del mattino. Disponibile anche on demand. Lunedì 3 ottobre la puntata doppiata in italiano

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Lunedì 26 settembre, alle 3 del mattino, in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW e in contemporanea con gli Stati Uniti, è andato in onda il sesto episodio di House of the Dragon, dal titolo The Princess and the Queen. La puntata è disponibile on demand, andrà in replica alle 22:15 del 26 settembre e arriverà doppiata in italiano lunedì 3 ottobre alle 21:15. Ecco cosa è successo.

House of the Dragon, episodio 6: la trama

Sono passati 10 anni dal matrimonio tra Rhaenyra e Laenor e la principessa erede al Trono di Spade sta dando alla luce il suo terzo figlio. La regina Alicent chiede che il bambino sia portato al suo cospetto e Rhaenyra stessa, provata dal parto, decide di accompagnarlo per mostrare la sua forza alla rivale. Accompagnata dal marito, vacillante, debole ma decisa a non mollare, la principessa viene ricevuta da una Alicent, stupita di vederla in piedi subito dopo il parto. Anche Viserys, visibilmente invecchiato, è presente, prende in braccio dolcemente il nipote, poi saluta affettuosamente la figlia.

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Nel vedere il neonato, Alicent ha l’ennesima conferma del suo sospetto: il bambino, come i precedenti due, non assomiglia affatto a Laenor, è di carnagione chiara e di capelli scuri, come i fratelli, in tutto simili ad Harwin Strong, comandante della Guardia Cittadina e amante della principessa. Viserys però si rifiuta di credere alle voci che circolano per i corridoi della Fortezza Rossa, accecato dall’amore per la figlia. Lo stesso Harwin prende in braccio il bambino mentre Laenor abbandona le stanze di Rhaenyra.

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Jacaerys, primogenito di Rhaenyra, viene mandato nella Fossa del drago per prendere familiarità con il suo drago, Vermax. Con lui ci sono il fratello e gli zii, Aegon e Aemond. Il primo ha il suo drago, il secondo no e viene deriso dagli altri, che gli fanno dono di un maiale con un paio di ali e una coda posticce. Ferito, Aemond scende nella tana del drago, dove per poco non viene bruciato dalle fiamme sputate da uno degli animali. Il ragazzo viene ripreso da Alicent alla quale confida di essere stato deriso. Alicent ne parla con Viserys, accusando i figli di Rhaenyra, ma il re sospetta correttamente che il colpevole sia il suo figlio maggiore, Aegon.

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Ser Criston Cole, intanto, è passato nella guardia della regina, fedelissimo di Alicent e ormai distante da Rhaenyra, contro la quale si esprime in modo molto dura, insultandola e condividendo i sospetti di Alicent. La Regina si reca poi nella stanza di Aegon, trovandolo intento a masturbarsi sulla finestra. Lo rimprovera per aver deriso il fratello e lo mette in guardia dai figli di Rhaenyra. Aegon non sembra interessato né timoroso, non ha ambizioni di ascesa al trono, ma la madre gli dice che è la sua stessa esistenza a essere una sfida per Rhaenyra, che non esiterà a disfarsi di lui quando sarà necessario farlo.

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Daemon e Laena si sono sposati e hanno avuto tre figli. I due appaiono felici insieme mentre volano sul dorso dei rispettivi draghi sorvolando Pentos. Qui infatti sono stati convocati dal Lord locale per una richiesta di aiuto contro la Triarchia, tornata a premere nelle Stepstones e a minacciare le altre terre grazie a una nuova alleanza con i Martell di Dorne. In cambio del sostegno militare, a Daemon e Laena vengono offerte residenze, terre e tributi da Pentos. Daemon è tentato dalla proposta, intenzionato ad accettarla, Laena invece preferirebbe rifiutarla.

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Alla Fortezza Rossa, Ser Criston si occupa dell’addestramento dei figli di Viserys e Alicent e quelli di Rhaenyra e Laenor, mostrando una preferenza evidente per i primi. Dopo essersi battuto con Aegon, viene sfidato da Ser Harwin che gli chiede di trattare allo stesso modo tutti i suoi allievi, quindi mette uno contro l’altro Aegon e Jacaerys, incitando il primo a infierire sul secondo, più piccolo e debole di lui. Harwin reagisce fermando Aegon, Criston lo accusa con illazioni sul fatto che sia il padre naturale di Jacaerys e tra i due scoppia una rissa che costringe Harwin a lasciare il comando della guardia cittadina.

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Preoccupata dall’accaduto, Rhaenyra chiede di poter parlare con Laenor. Il marito, rientrato ubriaco da una  giornata passata con l’amante, esprime la volontà di tornare a combattere nelle Stepstones. Ma la principessa è irremovibile, non intende assecondarlo, richiede la sua presenza al fianco suo e dei suoi figli nel momento in cui tutti sospettano della loro unione.

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Le tensioni tra Rhaenyra e Alicent esplodono ancora una volta durante la riunione del Concilio Ristretto. Il tema che le divide, stavolta, è di tipo strategico e politico: le Stepstones. Rhaenyra a quel punto prende la parola e porge un ramoscello d’ulivo alla ex amica, proponendo un matrimonio tra Jacaerys e Haelena, e offrendo un uovo di drago di Syrax per Aemond. Viserys accoglie bene la proposta, Alicent rinvia diplomaticamente la decisione, ma privatamente al marito esprime la sua contrarietà e la sua scarsa fiducia in Rhaenyra. Dopo essersi confrontato con Harwin, Ser Lyonel Strong si presenta da Viserys per dimettersi da Primo Cavaliere, ma quando il re gli chiede il perché delle preoccupazioni riguarda la sua casata, preferisce non rispondere. Viserys respinge le dimissioni, ritenendo sufficiente la punizione già impartita ad Harwin. Lyonel chiede dunque di poter condurre il figlio maggiore ad Harrenal, perché governi il feudo.

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A Pentos, Laena ha le doglie. Il parto però si rivela complicato, il bambino non esce, a Daemon viene proposta l’opzione del taglio del ventre della moglie, che non garantisce la sopravvivenza del bambino e condannerebbe certamente la donna. Daemon non decide, ma è Laena a decidere per sé stessa, si allontana dal palazzo e si ferma davanti a Vhagar, il suo drago, al quale dà il comando di incenerirla: “Dracarys”. Il drago esita, ma dopo diversi richiami sputa fuoco verso la sua padrona, che muore così.

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Ser Harwin Strong lascia Approdo del Re salutando i figli di Rhaenyra con particolare affetto. Un affetto ricambiato che, per la prima volta, fa sospettare anche Jacaerys, che chiede alla madre se l’ormai ex comandante della Guardia Cittadina sia suo padre. Una domanda che Rhaenyra evade rispondendogli: “Sei un Targaryen, è l’unica cosa che conta”. L’addio di Harwin e le voci sempre più diffuse dentro la Fortezza Rossa spingono Rhaenyra a una importante decisione: lasciare Approdo del Re per tornare col marito e i figli a Roccia del Drago. Ad Harrenhal, intanto, un gruppo di galeotti fatti evadere da Larys dà fuoco al palazzo degli Strong, uccidendo Harwin e Lyonel. Un piano per permettere il ritorno a corte di Ser Otto Hightower, all’insaputa di Alicent.

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Dieci anni. Il salto temporale più importante, con cambiamenti importanti all’interno del cast. Il sesto episodio di House of the Dragon era destinato fin dall’inizio a segnare una cesura netta dopo il mid-season. E tanta era l’attesa per capire che direzione avrebbero preso i personaggi, in particolar modo quelli di Rhaenyra e Alicent, da questa puntata interpretati da Emma D’Arcy e Olivia Cooke. Compito complesso, certamente, e forse non è un caso che la prima scena sia immediatamente fortissima, con Rhaenyra alle prese con un parto doloroso identificato nel volto contratto di Emma D’Arcy.

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La sua Rhaenyra ha subito una grande intensità, una forza nuova e diversa. Non sono solo i lineamenti a essersi induriti e a essere diventati più spigolosi. Rhaenyra ha perso del tutto la sua ingenuità giovanile, è ormai pienamente consapevole delle trame di palazzo, è isolata dentro la Fortezza Rossa, sostenuta solo da un padre sempre più debole nel corpo e nello spirito e da un marito che non sembra avere alcun peso effettivo. Ma è ancora uno spirito libero, anche troppo nel non preoccuparsi di celare in alcun modo la sua relazione con il comandante della Guardia Cittadina che, incidentalmente, è anche il figlio del Primo Cavaliere del Re.

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Parallelamente, anche il personaggio di Alicent ha vissuto un’evoluzione simile. Tradita dall’amica che le ha mentito portando all’allontanamento da corte del padre, la regina ha smesso i suoi panni di moglie obbediente e interpreta ora un ruolo completamente diverso, più protagonista, più intenta a manovrare un Viserys che si indebolisce, più indipendente, ormai parte pienamente consapevole del gioco del trono, decisa a proteggere il figlio e la sua stirpe, a tutti i costi, portatrice e manipolatrice di sentimenti intensi, come quello di profondo rancore verso Rhaenyra che unisce lei e Ser Criston Cole.

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Viserys resta ancora l’ago della bilancia tra le due donne forti di House of the Dragon, in bilico tra l’amore per la moglie e quello per la figlia, col secondo che ancora pare prevalere fino a fargli negare la più evidente delle realtà. Ma il re è debole, nel corpo e nello spirito. Fatica sempre più a portare sulle spalle il peso del governo e non è chiaro per quanto tempo ancora potrà proteggere la principessa da macchinazioni di corte che vedono un Larys ormai senza freni, capace persino di sterminare la sua stessa famiglia pur di raggiungere il proprio scopo, compiacere Alicent e conquistare quella fetta di potere che gli è sempre stata negata.

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Ma il momento più intenso del sesto episodio è certamente l’uscita di scena di Laena, personaggio finora marginale che raggiunge in età adulta una dignità propria totale. Quello col marito è un rapporto alla pari che nessuna donna ha mai potuto avere con Daemon, che solo davanti a lei e alla sua sofferenza mostra un accenno di compassione e fragilità, quando rifiuta di condannarla dando ordine di aprirle il ventre per tirare fuori il bambino che non vuole uscirne. La scelta finale di Laena, padrona del proprio destino, è uno spettacolare atto di affermazione personale: è lei che sceglie di morire e decide come farlo, attraverso il fuoco del suo drago, che esita, per una volta, nell’eseguire l’ordine, quel “dracarys” che sembra sforzarsi di ignorare, fino a cedere più per compassione che per ferocia. Senza dubbio uno dei momenti emotivamente più intensi di tutta questa prima stagione.

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