
Ora le trenta canzoni di Sanremo non sono più un mistero. Ritmi alti, molti richiami alla musica dance ma anche una cumbia e alcune ballate. La maggior parte dei testi sono d'amore, per lo più permeato di melanconia e di ricordi, ma non mancano lo spaesamento dei giovani, il bisogno di una casa intesa come luogo di appartenenza, il body shaming, l'immigrazione e una certa rabbia. Le abbiamo ascoltate tutte, alla presenza di Amadeus, e qui trovate le prime opinioni
PAGELLE E COMMENTI A CURA DI FABRIZIO BASSO

ALESSANDRA AMOROSO - FINO A QUI - VOTO 7/8
Come un romanzo di Carver, come un film di Sophia Coppola, super Ale racconta il disincanto con l’incanto e invoca un po’ di vento affinché tutto voli via. Sarà che questa vita non la prende mai sul serio? Potrebbe…ma a oggi, e fa bene, Alessandra non si pente

ALFA - VAI! - VOTO 8
Se il mondo è troppo grande per pensare in piccolo, Andrea è il guru di questa filosofia. Nel momento in cui Sanremo lo ha convocato ha deciso di portare un brano che strizza l’occhio al Folk anziché restare nella sua "bellissimissima" comfort zone. È così che si insegue il vento… piangendo dal ridere

ANGELINA MANGO - LA NOIA - VOTO 8
Lo dico subito: avere come compagni di viaggio Madame e Dardust è già calare un doppio jolly. Angelina azzarda con la carta della cumbia e il brano sembra un mappamondo che gira ininterrottamente. È il brano più melanconicamente festoso di questo Festival

ANNALISA - SINCERAMENTE - VOTO 7
È il suo anno e lo celebra, oltreché aspettando il tour nei palazzetti, alzando il ritmo di quella che è una lettera composta in forma di canzone. Lascia dietro di sé una scia di chiari di luna e lo fa con due parole… sinceramente tua

BIG MAMA - LA RABBIA NON TI BASTA - VOTO 6+
I sogni più alti della testa sono un orizzonte siderale. Ma se si guarda la quotidianità il brano è permeato dalla rabbia. Il buio che mangia e non fa dormire è una immagine degna di Stephen King, ma anche, se declinata al femminile, tragicamente reale. Chissà se, alla fine, questo vuoto porterà calma!

bnkr44 - GOVERNO PUNK - VOTO 6/7
Certo l’approccio non è quello dei Sex Pistols o degli Ultravox, ma va riconosciuto a questi ragazzi di creare immagini figurative (e un po’ visionarie) belle, dal lavarsi i denti col gin al nomade che abita in un attico chic. La storia di una generazione in fuga da se stessa

CLARA - DIAMANTI GREZZI - VOTO 7
Un incipit quasi operistico e poi la musica decolla tra dance anni Settanta e Rock 2.0. Un testo di coraggio e tormento che lascia il segno soprattutto perché “non sappiamo ancora fare a meno di parole”. I suoi diamanti grezzi possono raffinarsi. Clara è quello che non ti aspetti, parafrasando un suo verso

DARGEN D'AMICO - ONDA ALTA - VOTO 8+
Un attacco da messa cantata per poi entrare nel mondo dell’ironia dargeniana. Festosa nel ritmo ma poi quell’onda alta evoca immagini drammatiche di una barca che deve aspettare che passi. Un testo da leggere e comprendere. Un testo, a tratti, come un telegiornale

DIODATO - TI MUOVI - VOTO 9
Una dolcezza smisurata. Una ballata di speranza, una canzone che Antonio con la sua voce rende poesia. Non pensare a ciò che resta e all’andare a fondo perché c’è sempre un’ultima parte di noi che “crede ancora sia possibile”

EMMA - APNEA - VOTO 7/8
Un salvagente lanciato a tutti quelli che, non solo in amore, sono in bilico. C’è il pensiero retroattivo e quello verso il futuro. Ci sono degli iati nella voce di Emma che tolgono il respiro. E certo che si rimane tutto il weekend!

FIORELLA MANNOIA - MARIPOSA - VOTO 7
Un incipit fossatiano (anche se lui è estraneo al progetto) per raccontare una donna un po’ maudit ma molto indipendente. Gioca sugli opposti, è terra e cielo, è oro e meno di zero. Da qualunque parte lo si guardi è il ritratto di una donna “per sempre libera e orgogliosa”

FRED DE PALMA - IL CIELO NON CI VUOLE - VOTO 6+
Quel bacio dato sopra la bocca apre scenari infiniti e quello più caldo è la promessa di stare bene anche all’inferno. Il dolore che sparisce come il sole nel mare è una immagine molto evocativa, come quella di cadere nel vuoto per sentirsi vivi! Un seduttore pentito

GAZZELLE - TUTTO QUI - VOTO 8+
Cosa rende speciale un artista? Rinnovarsi senza snaturarsi. Con una piccola infiltrazione di Pop, Flavio è riuscito a costruire un romanzo in musica. Racconta di un soffitto da osservare stesi sul letto con il raffreddore… beh, a chiudere gli occhi solo stelle e la certezza che “domani potremmo anche ridere”

GEOLIER - I P' ME, TU P' TE - VOTO 6
Il rapper campano si assicura la quota dialettale e per divulgarla costruisce, insieme ai suoi co-autori, immagini che vadano oltre il vernacolo. Un azzardo andare all’Ariston con un pezzo così, ma il ragazzo ha le spalle larghe e saprà fare arrivare le sue stelle nella case degli italiani

GHALI - CASA MIA - VOTO 6+
Un attacco da armocromista e un seguito popolato di “zombie col telefono in mano”. Qual è casa mia e quale è casa tua trasmette un senso di spaesamento. Però ora abbiamo la certezza che, anche se gli mancano la sua zona e il suo quartiere, il prato è verde e il cielo è blu

IL TRE - FRAGILI - VOTO 6
I pensieri alzano la voce e la alza anche lui. Il suo “sei come un’isola” mi ricorda John Donne e penso anche che a volte la neve non è fragile. Ma è verissimo, ed emerge con forza, che spesso non è facile volersi bene

IL VOLO - CAPOLAVORO - VOTO 7-
Il miracolo in una canzone e in una persona che cade dal cielo come un capolavoro. I ragazzi dal punto di vista vocale giocano un altro campionato e da quello testuale raccontano un amore bello, inatteso, salvifico. Un ansimo gioioso “come un fiore nel deserto”

IRAMA - TU NO - VOTO 7-
La forma canzone come appendice della memoria per “riuscire a riportarti da me” e per “riuscire a ricordarmi di te”. La voce fa volare in questo gioco amoroso del riporto

LA SAD - AUTODISTRUTTIVO - VOTO 6/7
Un altro brano difficile, nel senso che “nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle”. Gioca molto sul concetto di fiducia e su un cuore spaccato a metà dall’amore. La differenza è che questo cuore è di plastica

LOREDANA BERTÈ - PAZZA - VOTO 6+
Rutilante e verace, tra cuori spremuti come dentifricio e fuochi d’artificio nella testa. La signora si vuole tanto bene, anzi si ama e non ha paura a urlare che anche se in giro è tutto un manicomio “io sono la più pazza che c’è”

MAHMOOD - TUTA GOLD - VOTO 6/7
Tonalità un po’ sofferente e un po’ ruvida per un brano che gioca molto sui cambi tonalità e su ritmi che fanno il giro del mondo. Intrigante la scelta percussiva. C’è un senso di rivincita contro momenti difficili della vita, racconta momenti intimi, famigliari, dolorosi ma senza rancore

MANINNI - SPETTACOLARE - VOTO 8
Per molti è un Carneade, per chi ama la canzone d’autore è un nome noto. E lo conferma con un brano evocativo che racconta un pezzo di vita attraverso l’amore, il primo giorno d’estate e i dischi belli che non scordi più. Ma soprattutto con un abbraccio forte e spettacolare si esorcizzano “le giornate bastarde quelle con ce la fai più”

MR RAIN - DUE ALTALENE - VOTO 8/9
Il Van Gogh della musica. Versi come pennellate isteriche armonizzati da una voce rassicurante, la voglia di condividere che, a seconda del tuo posto nel mondo, l’alba e il tramonto si scambiano i ruoli. Il brano si ascolta, e si ama, sospesi in aria come due altalene

NEGRAMARO - RICOMINCIAMO TUTTO - VOTO 8/9
Il cantico della seconda possibilità tra discese e risalite. Giuliano cita Lucio Battisti tra le righe e sopra le righe e ci accompagna in un viaggio senza meta purché “sia lontano dalla gente”. Speciale il desiderio di ricominciare tutto come il sogno mai fatto chiuso nel cassetto

FRANCESCO RENGA & NEK - PAZZO DI TE - VOTO 7
Apprezzo, e da anni, Francesco e Filippo perché riescono a scrivere capitoli nuovi di musica senza snaturare la loro storia. L’amore nobile fatto di un metallo indistruttibile è il cuore della loro canzone. Ci portano al centro dell’uragano dove regna la calma assoluta. Mentre tutto intorno è un tumulto dei sentimenti

RICCHI E POVERI - MA NON TUTTA LA VITA - VOTO 6+
Una volta era che confusione sarà perché ti amo, ora è che confusione il sabato! Che dire… piacerà di certo, i ragazzi fanno balera e fanno tenerezza. Bravi a mettersi spudoratamente in gioco! Diventerà un tormentone

ROSE VILLAIN - CLICK BOOM! - VOTO 6/7
Si entra nel disordine mentale dalla porta principale invocando una persona che è la condanna e la cura. Il ritornello è un elettrocardiogramma impazzito come le canzoni che si ascoltano in ordine casuale in autostrada. Rose ha più paura di svegliarsi con qualcuno accanto che del buio: in un verso l’ansia di (almeno) una generazione

SANGIOVANNI - FINISCIMI - VOTO 6/7
Il giovane artista entra nel confessionale e declina una storia d’amore in salita cercando di redimersi con una auto-critica poppeggiante: lei che non lo ama, lui che continua a chiamarla, tormenti del cuore che sfociano nella consapevolezza finale di avere dato tutto se stesso

I SANTI FRANCESI - L'AMORE IN BOCCA - VOTO 6
Il filo di lana da seguire ha un afflato favolistico oppure riporta ad Adso da Melk nella labirintica biblioteca de Il Nome della Rosa. La canzone ci lascia con l’amore in bocca e le ultime gocce di pioggia. Che non sai mai dove cadono

THE KOLORS - UN RAGAZZO UNA RAGAZZA - VOTO 6
Manca solo Tony Manero per accendere le stroboscopiche. Per il resto gambe in levare e ritmo sostenuto, ma quello che accade al ragazzo che incontra una ragazza resta avvolto nella notta che non passa. La sua forza è che resta immediatamente in testa