Ecco le pellicole, i registi, gli attori, le attrici, gli sceneggiatori e, in generale, tutti i premiati nell’ambito dell’82ma edizione della kermesse veneziana, appena conclusasi. Scopriamo di seguito chi ha vinto, dal Leone d’oro per il miglior film a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch alla Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile Toni Servillo nel film La Grazia
A cura di Camilla Sernagiotto
Scopriamo tutti i vincitori dell’82ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, giunta al termine nelle scorse ore. Di seguito l’elenco dei premiati: dai riconoscimenti principali, come il Leone d’Oro al miglior film assegnato a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch, fino alla Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile, andata a Toni Servillo per La Grazia, ecco tutti i nomi e titoli della settima arte premiati al Lido
Tutti i vincitori della Mostra del Cinema di Venezia 2025, da Jim Jarmusch a Toni Servillo
Il Leone d’Oro per il miglior film è stato assegnato a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch, un trittico intimo e contemplativo che indaga i legami familiari con delicatezza, alternando ironia e malinconia. Con un cast d’eccezione - tra cui Tom Waits, Adam Driver, Charlotte Rampling e Cate Blanchett - il regista conferma il suo stile poetico, fatto di piccoli dettagli quotidiani trasformati in cinema puro
Father Mother Sister Brother di Jarmusch vince Leone d'oro, un film tra silenzi e misteri
Il Leone d’argento - Gran Premio della Giuria è stato assegnato a The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania, intenso racconto sulla vicenda reale di una bambina di sei anni intrappolata in un’auto a Gaza. Con uno stile essenziale e rigoroso, il film trasforma una tragedia individuale in testimonianza universale, sottolineando il potere del cinema come atto di resistenza e memoria collettiva
Mostra del Cinema di Venezia 2025, Leone d’oro a Jim Jarmusch. Coppa Volpi a Toni Servillo
Il Leone d’argento per la migliore regia è stato assegnato a Benny Safdie per The Smashing Machine (USA), intenso ritratto di Mark Kerr, leggenda dell’UFC interpretata da Dwayne Johnson. Più che un biopic sportivo, il film indaga le contraddizioni tra forza e fragilità, esplorando con empatia radicale il peso della fama e la vulnerabilità umana
The Smashing Machine, la fragilità dietro la forza. Recensione del film con Dwayne Johnson
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è stata assegnata a Xin Zhilei per Ri gua zhong tian (The Sun Rises on Us All), dramma cinese diretto da Cai Shangjun. Il film esplora decenni di colpa, sacrificio e rimpianti, raccontando passioni ferite e dilemmi morali, con Xin Zhilei che offre una performance intensa e profondamente emotiva
The Sun Rises on Us All, colpa e redenzione nella Cina post covid, La recensione del film
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile è stata assegnata a Toni Servillo per La Grazia di Paolo Sorrentino. Servillo interpreta Mariano De Santis, Presidente della Repubblica immaginario, alle prese con dilemmi morali tra dovere istituzionale e fragilità personale, in un film che unisce rigore politico e intimità, esplorando il valore del dubbio e della responsabilità
La Grazia di Paolo Sorrentino apre Venezia 82 tra amore e dubbio. La recensione del film
Il Premio per la migliore sceneggiatura è stato assegnato a Valérie Donzelli e Gilles Marchand per À pied d’œuvre (At Work). La pellicola racconta il percorso di un artista che abbandona il successo fotografico per dedicarsi alla scrittura, affrontando precarietà, rinunce e ricerca di autenticità, in una storia che riflette sul senso del creare e sul prezzo della propria vocazione
At Work (À pied d’œuvre), recensione del film di Valérie Donzelli in concorso a Venezia
Il Premio speciale della giuria è stato assegnato a Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi. Il documentario in bianco e nero esplora il legame tra memoria, storia e quotidianità nel Golfo di Napoli, offrendo un mosaico di vite tra archeologia, devozione popolare, lavoro e comunità, trasformando il paesaggio millenario in un ritratto poetico e realistico del presente sotto le nuvole del Vesuvio
Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, tutto sul film in concorso alla Mostra del Cinema
Il Premio Marcello Mastroianni per un giovane attore emergente è stato assegnato a Luna Wedler per Silent Friend di Ildikó Enyedi. Il film intreccia tre epoche attorno a un ginkgo secolare, esplorando i tentativi dell’essere umano di connettersi con la natura. Wedler si distingue per la sua interpretazione in questo racconto poetico sulla curiosità, la scoperta e il nostro posto nel mondo
Silent Friend: cast, trama e simboli del film di Ildikó Enyedi in concorso a Venezia 82
Il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima ‘Luigi De Laurentiis’ è stato assegnato a Short Summer di Nastia Korkia. Il film, debutto promettente, racconta l’infanzia di Katya tra le campagne russe dei nonni, mostrando come una guerra invisibile influenzi ogni aspetto della vita quotidiana. Attraverso piccoli dettagli e uno sguardo delicato, Korkia esplora memoria, coraggio e percezione della violenza senza moralizzare, creando una “capsula del tempo” dell’infanzia sospesa
Tutte le notizie sulla Mostra del Cinema di Venezia
Il Premio degli Spettatori – Armani Beauty è stato assegnato a Calle Malaga di Maryam Touzani. Il film racconta la storia di María Ángeles, una settantanovenne di Tangeri che lotta per non vendere la casa di famiglia, riscoprendo amore e sensualità in età avanzata. Girato con un cast internazionale, il lungometraggio esplora memoria, radici e libertà di invecchiare, conquistando il pubblico con sensibilità e profondità
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Il Premio Orizzonti per il Miglior Film è stato assegnato a En el camino di David Pablos. Il film racconta il viaggio di Veneno, giovane ribelle, e Muñeco, camionista riservato, attraverso il nord del Messico, esplorando il loro legame inaspettato tra desideri, paure e traumi. Con fotografia intensa e colonna sonora evocativa, Pablos offre uno sguardo sensibile sulla mascolinità, la vulnerabilità emotiva e le possibilità di intimità in un contesto ostile
Mostra del Cinema di Venezia 2025, i 21 film in concorso. FOTO
Il Premio Orizzonti per la Miglior Regia è stato assegnato ad Anuparna Roy per Songs of the Forgotten Trees. Il film offre un ritratto delicato della resilienza femminile a Mumbai, seguendo Thooya, aspirante attrice e prostituta part-time, e Swetha, impiegata di call center, le cui vite si intrecciano. Con gesti di cura e intimità non romantica, Roy racconta storie di invisibilità e forza silenziosa, con sensibilità e senza giudizi, offrendo uno sguardo potente sulla sopravvivenza e l’individualità femminile
Il mago del Cremlino, tutto sul film con Jude Law nei panni di Putin in concorso a Venezia
Il Premio Speciale della Giuria Orizzonti è stato assegnato a Harà Watan – Last Land di Akio Fujimoto, che racconta il viaggio dei giovani Rohingya Shafi e Somira alla ricerca di sicurezza, offrendo uno sguardo empatico e potente su resilienza, paura e speranza
Mostra del Cinema di Venezia: madri, padri e figli sul red carpet, dai Favino a Leni Klum
Il Premio Orizzonti per la Miglior Attrice è stato assegnato a Benedetta Porcaroli per Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli. Porcaroli interpreta Holly, ventottenne insoddisfatta della propria vita, offrendo una performance intensa che accompagna il film in un viaggio emotivo tra rimpianti, desiderio di riscatto e introspezione generazionale
Mostra del Cinema di Venezia, a Benedetta Porcaroli premio Orizzonti per migliore attrice
Il Premio Orizzonti per il Miglior Attore è stato assegnato a Giacomo Covi per Un anno di scuola di Laura Samani. Covi offre un’interpretazione intensa in un film che esplora adolescenza, dinamiche di genere e pressione sociale, raccontando con delicatezza i conflitti e la crescita personale dei protagonisti
Il Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura è stato assegnato a Hiedra di Ana Cristina Barragán. Il film racconta il percorso emotivo di Azucena e Julio, tra ferite infantili e ricerca di legami impossibili, con uno stile delicato e sensoriale che esplora memoria, desiderio e intimità nascosta
Il Premio Orizzonti per il Miglior Cortometraggio è stato assegnato a Utan Kelly – Without Kelly di Lovisa Sirén. In 15 minuti, il cortometraggio racconta il dolore e la vulnerabilità di Esther, giovane madre separata dalla figlia, esplorando amore, dipendenza e desiderio con intensità emotiva e attenzione ai gesti minimi
Il premio per il Miglior Documentario sul Cinema è stato assegnato a Mata Hari di Joe Beshenkovsky e James A. Smith. Il film ricostruisce il progetto incompiuto di David Carradine con la figlia Calista, intrecciando materiali d’archivio e testimonianze per raccontare un ritratto intimo e commovente dei legami familiari e della memoria cinematografica
Il Premio per il Miglior Film Restaurato è stato assegnato a Bashù, Il piccolo straniero di Bahram Beyzaie. Il film iraniano del 1989 racconta la fuga del giovane Bashù verso un villaggio del nord dopo la perdita della famiglia, esplorando temi universali come guerra, razzismo e resilienza, e riaffermando il potere dell’amore nel superare confini culturali e sociali. Nella foto, il regista e produttore iraniano Mohammad Rasoulof riceve il premio
Il Gran Premio Venice Immersive è stato assegnato a The Clouds Are Two Thousand Meters Up di Singing Chen. L’opera VR di 62 minuti trasporta lo spettatore in un viaggio onirico e simbolico, intrecciando lutto, memoria personale e miti del popolo Rukai, fondendo tecnologia e narrazione per un’esperienza immersiva ed emozionante
Il Premio Speciale della Giuria Venice Immersive è stato assegnato a Less than 5gr of Saffron di Négar Motevalymeidanshah. Il corto VR di 7 minuti racconta la storia di Golnaz, giovane migrante iraniana a Berlino, trasformando un gesto quotidiano - cucinare con un po’ di zafferano - in un’esperienza immersiva di memoria, lutto e nostalgia, esplorando la dimensione umana della migrazione
Il Premio per la Realizzazione Venice Immersive è stato assegnato a A Long Goodbye di Kate Voet e Victor Maes. Questo progetto VR di 35 minuti immerge lo spettatore nel mondo interiore di Ida, pianista settantaduenne con demenza, trasformando ricordi e oggetti del marito in un’esperienza poetica che unisce nostalgia, speranza e resilienza dei legami affettivi
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