A The Voice of Hind Rajab con il Leoncino d’Oro e i premi Unicef e Croce Rossa. A Duse il Soundtrack Stars Award, mentre al On the Road (En el Camino), in Concorso nella sezione Orizzonti, il Queer Lion Award 2025, riconoscimento collaterale che dal 2007 è dedicato al Miglior film con tematiche LGBTQIA+. Presentati in Concorso Un film fatto per bene, The Sun Rises On Us All e Silent Friend. Fuori concorso, L’isola di Andrea, Hui Jia, Francesco De Gregori Nevergreen, Nino. 18 giorni e Piero Pelù. Rumore dentro
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Venerdì 5 settembre, il penultimo giorno dell’82esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALE– VOTI AI LOOK SUL RED CARPET), ha visto premiare il film The Voice of Hind Rajab con il Leoncino d’Oro e i premi Unicef e Croce Rossa. Al film Duse è andato il Soundtrack Stars Award, mentre On the Road (En el Camino) del regista messicano David Pablos, presentato in Concorso nella sezione Orizzonti, ha vinto il Queer Lion Award 2025, riconoscimento collaterale che dal 2007 è dedicato al Miglior film con tematiche LGBTQIA+.
Arriva l’ultimo dei cinque film italiani in Concorso (TUTTI I 21 FILM IN CONCORSO – TUTTI I FILM ITALIANI), l’autoritratto, viaggio nel cinema italiano e invettiva Un film fatto per bene di Franco Maresco che debutta al Lido “in absentia” del regista, perché lascia che il film parli da solo. Le riprese del film di Franco Maresco su Carmelo Bene vengono bruscamente interrotte dopo l’ennesimo incidente sul set.
In Concorso anche The Sun Rises On Us All di Cai Shangjun. Lui si è sacrificato per amore, assumendosi la colpa di un crimine commesso da lei. Incapace di ripagarlo per il sacrificio compiuto, lei parte per iniziare una nuova vita.
In Concorso, inoltre, Silent Friend di Ildikó Enyedi. Nel cuore di un giardino botanico in una città universitaria medievale in Germania si erge un maestoso ginkgo biloba. Questo testimone silenzioso ha osservato per oltre un secolo i tranquilli ritmi di trasformazione attraverso tre vite umane.
Fuori Concorso arriva L’isola di Andrea di Antonio Capuano (regista anche vincitore del premio Bianchi del Sngci) e con Vinicio Marchioni e Teresa Saponangelo. Marta e Guido non stanno più insieme. Andrea, otto anni e figlio unico, rende più problematica la loro separazione.
Ancora, Fuori Concorso c’è Hui Jia (Back Home)di Tsai Ming-liang. Anong è uno dei tanti laotiani che hanno lasciato la loro patria. All’inizio del 2025 il regista l’ha accompagnato in un viaggio di ritorno a casa.
Infine, Fuori Concorso i tre ritratti Francesco De Gregori Nevergreen di Stefano Pistolini, Nino. 18 giorni di Toni D’Angelo e Piero Pelù. Rumore dentro di Francesco Fei. Nel primo, nel novembre 2024: Francesco De Gregori sceglie un piccolo teatro di Milano, l’Out-Off, per intraprendere una residenza di venti concerti nel corso di un mese. Il secondo segue Nino D’Angelo durante la preparazione di un concerto evento che segna il suo ritorno sulle scene. "Sono un uomo fortunato perché ho avuto successo,quando ero ragazzo non avevo nemmeno i soldi per poter venire a Venezia e oggi qui danno un film sulla mia vita con la regia di mio figlio, pazzesco", ha detto in conferenza stampa il cantante. Nel terzo, nell’ottobre 2022, durante una sessione di registrazione, Piero Pelù sviene per un improvviso shock che gli provoca un danno permanente al nervo acustico e una forte depressione. In conferenza stampa, in merito alla situazione a Gaza, il cantante ha detto: ""People have the power", dice la grande Patti Smith: Noi dobbiamo essere attivi". E ancora: "Io sono un cittadino-cantante: prima cittadino, e poi cantante".
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Alle ore 19 inizia in Sala Grande la serata dei premi condotta da Emanuela Fanelli. La Giuria Internazionale presieduta da Alexander Payne e con la regista italiana Maura Delpero assegnerà il Leone d'Oro per il Miglior film e gli altri premi ufficiali. Riconoscimenti anche per le sezioni Orizzonti, Orizzonti Extra, Venezia Classici, Venice Immersive e il Premio Venezia Opera Prima. Il film di chiusura Fuori Concorso è Chien 51 di Cédric Jimenez con Louis Garrel e Valeria Bruni Tedeschi
In serata, attesi Piero Pelù e i protagonisti de "L'isola di Andrea" di Antonio Capuano
Serata di attese e grandi ospiti oggi alla Mostra del Cinema di Venezia: sul red carpet questa sera arriveranno Piero Pelù e i protagonisti de L’isola di Andrea, nuovo film di Antonio Capuano che verrà presentato fuori concorso. L’arrivo della rockstar Pelù e del cast della pellicola di Capuano aggiunge ulteriore curiosità a una giornata già ricca di appuntamenti in vista della cerimonia di chiusura della kermesse cinematografica.
La cerimonia di premiazione di domani
Si chiude domani, 6 settembre, l’82ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. La cerimonia di premiazione si terrà in Sala Grande alle 19, condotta da Emanuela Fanelli, già alla conduzione della serata d’apertura.
Il film di chiusura, fuori concorso, è Chien 51 di Cédric Jimenez, un noir distopico ambientato in una Parigi divisa in tre zone sociali, dove un’intelligenza artificiale predittiva controlla le forze dell’ordine. Il cast comprende Gilles Lellouche, Adèle Exarchopoulos, Louis Garrel, Romain Duris e Valeria Bruni Tedeschi.
Oltre alla proiezione del film di chiusura, domani sarà possibile rivedere nelle varie sale alcuni dei film premiati, tra cui il Leone d’Oro (Sala Darsena, 21.30), il Gran Premio della Giuria (Sala Giardino, 21.00), il Miglior Film Orizzonti (Sala Perla, 20.00) e il Miglior Regista Orizzonti (Sala Perla, 22.30), oltre al vincitore del Premio del Pubblico Armani Beauty (Sala Casinò, 21.00).
I look più belli sul red carpet
Alla vigilia della cerimonia di chiusura dell’82ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia e della consegna dei premi, l’attenzione si concentra sui red carpet dei film in concorso, tra cui Un film fatto per Bene di Franco Maresco e il film cinese The Sun Rises on Us All. In serata sono attesi Piero Pelù e i protagonisti de L’isola di Andrea di Antonio Capuano. La decima giornata al Lido ha offerto numerosi momenti di stile da segnalare, con outfit eleganti e sorprendenti sul red carpet. Qui sotto potete scoprire tutti i look più interessanti che hanno sfilato sul tappeto rosso di oggi.
Mostra del Cinema di Venezia 2025, voti ai look sul red carpet di oggi
Vai al contenutoVenezia, fuori concorso il docu Francesco De Gregori Nevergreen
Ventuno concerti in un mese, una scaletta di circa 70 brani, dai classici meno noti come Sento il fischio del vapore e Cose fino a San Lorenzo e Il cuoco di Salò: è il percorso musicale raccontato nel documentario Francesco De Gregori Nevergreen di Stefano Pistolini, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Il film sarà proiettato nelle sale dall’11 al 17 settembre come evento speciale per Nexo Studios.
“Molti vengono ai concerti per le hit, ma ho pensato a questa serie di live anche per soddisfare i gusti del pubblico più appassionato e per me stesso”, spiega De Gregori, in pausa dal nuovo tour per il 50° anniversario di Rimmel. I concerti, ospitati in spazi raccolti come il teatro Out-Off di Milano, permettono un contatto ravvicinato con il pubblico, creando un’esperienza diversa rispetto all’applauso tradizionale.
Per Pistolini, alla terza collaborazione con De Gregori dopo Finestre Rotte (2012) e Falegnami & Filosofi (2022), il filo narrativo del docu è costruito sulle settimane dei concerti e sul backstage, lasciando che siano le canzoni stesse a raccontare la storia. Tra i brani, anche Quelli che restano, scritto da Elisa Toffoli per un duetto con il cantautore, che definisce l’esperienza “affascinante”.
Il docu esplora inoltre il rapporto di De Gregori con la musica e il cinema, tra autori non allineati e colonne sonore come quelle de Il muro di gomma di Marco Risi, con aneddoti che rivelano il lato personale e creativo del cantautore.
Venezia, Borgonzoni ai giovani del Leoncino d’Oro: “Voi siete il futuro del cinema”
“Il futuro del cinema non è qualcosa da aspettare: il futuro siete già voi, qui e ora”. Così il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni si è rivolta ai membri della giuria del Leoncino d’Oro, il premio collaterale della Mostra del Cinema di Venezia riservato ai giovani.
In un messaggio di saluto, Borgonzoni ha sottolineato l’entusiasmo e la curiosità dei venti studenti, uno per regione, selezionati tra i partecipanti al Premio David Giovani e ai progetti del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola. “Avete dimostrato che il cinema non è solo intrattenimento, ma un linguaggio che appartiene alla vostra generazione quanto alle precedenti”, ha scritto il sottosegretario.
Da quest’anno, David Giovani e Leoncino d’Oro rientrano tra le attività istituzionali del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dai ministeri della Cultura e dell’Istruzione e del Merito.
“Il nostro amico Ayrton”, un omaggio a Senna e al legame con Imola
La straordinaria personalità di Ayrton Senna e il suo legame con l’Autodromo di Imola sono al centro del documentario Il nostro amico Ayrton, presentato alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia negli spazi di Casa I Wonder Pictures. Prodotto dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato da Vittorio Martone e Raffaele Manco, il film racconta il rapporto tra il campione brasiliano e la pista, oggi sede di una statua che lo ritrae nel luogo in cui perse la vita il 1° maggio 1994, a 34 anni.
Alla presentazione erano presenti il vicepresidente della Regione Vincenzo Colla, il sindaco di Imola Marco Panieri, lo scultore Stefano Pierotti e gli autori del documentario, con interventi in videomessaggio del presidente della Regione Michele de Pascale e del giornalista Giorgio Terruzzi. De Pascale ha definito il lavoro “straordinario e pieno di anima”, sottolineando l’affetto della regione per Senna e l’impegno a riportare eventi come il Gran Premio di Imola. Colla ha aggiunto che “l’esclusione del GP di Imola dal 2026 non segna la fine: restano risorse e impegno per qualificare ulteriormente l’autodromo”.
Il documentario, parte della terza stagione del format regionale Traguardi! Sport e territorio in Emilia-Romagna, è disponibile sulla piattaforma Lepida TV.
Venezia 82, “The Voice of Hind Rajab” tra i favoriti al Leone d’Oro
Poche ore alla chiusura dell’82ª Mostra del Cinema di Venezia e già emerge un favorito per il Leone d’Oro: The Voice of Hind Rajab della regista tunisina Kauther Ben Hanie. La pellicola, che ricostruisce attraverso audio autentici gli ultimi drammatici istanti di vita di una bambina palestinese, ha ricevuto 23 minuti di applausi alla prima, in un’edizione della Mostra segnata da un forte impegno politico e da manifestazioni di solidarietà verso Gaza.
Sul fronte italiano, le speranze sono affidate a La Grazia di Paolo Sorrentino e al poetico Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, ultimo Leone d’Oro italiano nel 2013. Tra gli altri titoli in gara figurano Frankenstein di Guillermo Del Toro e Il mago del Cremlino di Olivier Assayas, con Paul Dano tra i favoriti per la Coppa Volpi. Per la migliore interpretazione femminile la sfida tutta italiana potrebbe vedere premiate Valeria Bruni Tedeschi (Duse) o Barbara Ronchi (Elisa).
Carmelo Bene e Nostra Signora dei Turchi, il film che scandalizzò Venezia
Nel 1968, durante la Mostra del Cinema di Venezia, fece scalpore Nostra Signora dei Turchi, il capolavoro barocco e provocatorio di Carmelo Bene, che vinse il Leone d’argento e suscitò una mescolanza di polemiche, applausi e contestazioni. In occasione della proiezione veneziana di Un film fatto per Bene di Franco Maresco, questo ricordo mette in luce la potenza travolgente del regista: un cinema che si autodistrugge, si prende gioco di sé stesso e si reinventa continuamente, restando ancora oggi un esempio unico di anarchia poetica.
Carmelo Bene e Nostra Signora dei Turchi, il film che divise Venezia
Vai al contenutoNino D’Angelo raccontato dal figlio Toni
È il figlio Toni a raccontare Nino D’Angelo nel documentario Nino. 18 giorni, fuori concorso alla Mostra del Cinema e nelle sale dal 20 novembre con Nexo Studios. “Molti registi mi avevano proposto il progetto, ma sentivo superficialità: mio padre ha una storia complessa che meritava serietà e passione”, spiega Toni D’Angelo, regista di Una notte, Falchi e Calibro 9, parlando con l’inviata dell'Ansa Francesca Pierleoni.
Il film, prodotto da Isola Produzioni con Rai Cinema e altri partner, segue il cantante durante la preparazione di un concerto-evento, mescolando vita privata e scena pubblica in forma di diario intimo. Nino D’Angelo racconta le difficoltà degli anni ’80, i pregiudizi sul “caschetto” e la depressione che lo ha spinto a reinventarsi.
“Essere a Venezia con un documentario su di me diretto da mio figlio mi riempie di gioia e spero mostri che, se hai talento, puoi farcela, anche partendo da zero”, dice Nino D'Angelo. Nel corso della carriera, l'artista ha vinto David di Donatello e Nastro d’Argento, ma “il premio più bello me l’ha fatto la vita, anche con mio figlio che fa un film su di me”.
“Piero Pelù. Rumore dentro”, il road movie intimo di una rockstar indomabile
Fuori Concorso al Festival Cinema 2025, Piero Pelù. Rumore dentro di Francesco Fei offre uno sguardo intimo sulla vita e l’arte del celebre cantante rock italiano. Il documentario prende avvio dall’improvviso shock che, nell’ottobre 2022, provoca a Pelù un danno permanente al nervo acustico e una forte depressione, trasformando il “rumore dentro” in un’occasione di fermarsi, riflettere e ritrovare la propria strada. Tra sessioni di registrazione, ricordi di oltre quarant’anni di carriera e un pellegrinaggio dei gitani in Camargue, il film diventa un road movie simbolico e una meditazione sulla libertà, l’arte e i deserti interiori di un uomo che ha sempre vissuto “fuori strada”. Francesco Fei racconta: “Pelù è un artista libero, anticonformista, capace di parlare al pubblico senza filtri né compromessi. Ho voluto un film vero, intimo, diretto, dove la dimensione pubblica della rockstar si intreccia con quella privata dell’uomo”. Tra paesaggi evocativi, materiali d’archivio inediti e la voce narrante di Pelù, emerge il ritratto di un artista autentico, vivo e indomabile.
Venezia 82, fuori concorso "Piero Pelù, rumore dentro | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoLa cerimonia di chiusura di domani
Domani, sabato 6 settembre, la Rai trasmetterà in diretta la cerimonia di chiusura della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La diretta inizierà alle 18.45 su RaiPlay, con Mattia Carzaniga sul red carpet ad accogliere il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, il direttore della Mostra Alberto Barbera e la conduttrice della serata, Emanuela Fanelli.
La cerimonia continuerà in sala e, dalle ore 20, sarà possibile seguirla per la prima volta anche su Rai 3. Come di consueto, l’evento sarà accessibile a persone con disabilità visiva e uditiva grazie ai servizi di sottotitolazione e audiodescrizione forniti da Rai Pubblica Utilità.
L’accessibilità sarà completata da produzioni parallele in Lingua dei Segni Italiana e con sottotitoli, sempre curate da Rai Pubblica Utilità, trasmesse in diretta streaming sul canale dedicato di RaiPlay, RaiPlay 3.
Venezia, fuori concorso "Nino. 18 giorni" firmato dal figlio Toni D'angelo
Fuori Concorso al Festival Cinema 2025, Nino. 18 giorniè un ritratto intimo e personale di Nino D’Angelo, diretto dal figlio Toni D’Angelo. Il documentario segue il celebre artista napoletano nei diciotto giorni che precedono un concerto evento, svelando il dietro le quinte tra prove, ricordi e incontri familiari. La macchina da presa, discreta e vicina, costruisce un diario in cui pubblico e privato si intrecciano, restituendo la figura di un artista amato e di un uomo che riflette sul tempo, sulla memoria e sulle proprie radici. Toni D’Angelo racconta: “Con lo smartphone ho trovato la giusta distanza, come se prendessi appunti a matita. Nino. 18 giorni è il pretesto per raccontare chi era Gaetano prima di diventare Nino, chi era Nino prima di diventare mio padre”. Tra note di musica popolare e momenti di intimità familiare, il film restituisce la voce di un’icona della cultura popolare italiana e l’anima poetica di un Paese contraddittorio.
Venezia, fuori concorso "Nino. 18 giorni" di Toni D'angelo | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoThe Sun Rises on Us All, recensione del film ambientato nella Cina post Covid
In concorso alla Mostra di Venezia, il film The Sun Rises on Us All segna il ritorno del regista Cai Shangjun con un’opera intensa che affronta temi come colpa, sacrificio e l’impossibilità di perdonare. Protagonisti Xin Zhilei e Zhang Songwen. Il film, che sarà distribuito prossimamente in Italia da Wanted, offre uno sguardo sulla Cina post-pandemica, trasformando gesti di vita quotidiana in vere e proprie metafore di fallimento e resilienza.
The Sun Rises on Us All, colpa e redenzione nella Cina post covid
Vai al contenutoThe Voice of Hind Rajab vince il Leoncino d’Oro e premi Unicef e Croce Rossa
Riconoscimenti di rilievo per il film della regista tunisina Kaouther Ben Hania, ossia The Voice of Hind Rajab, prodotto da Mime Films e Tanit Films con la collaborazione di James Wilson e Odessa Rae. In 90 minuti di grande suspense, il film narra la vicenda reale di una bambina di sei anni rimasta intrappolata in un’auto durante un attacco a Gaza, la cui accorata richiesta di aiuto viene intercettata e soccorsa dai volontari della Mezzaluna Rossa. Scoprite nell'articolo qui sotto tutti i premi finora vinti dalla pellicola in concorso a Venezia 82.
Venezia 2025, a The Voice of Hind Rajab il Leoncino d’Oro e non solo
Vai al contenutoPremio Internazionale Carlo Lizzani a Confiteor - Come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione
L’11° Premio Internazionale Carlo Lizzani al miglior film italiano 2025, riconoscimento collaterale della 82ª Mostra del Cinema di Venezia, è andato a Confiteor - Come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione di Bonifacio Angius. Confiteor – Come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione (Italia-Polonia/2025) racconta la storia di un’eterna infanzia da cui tutto prende forma e significato. Il film esplora domande esistenziali: dove sei tu? Dove sono io? Perché siamo qui? Perché tutto è cambiato e noi non ce ne siamo accorti? Il tempo è passato e più nessuno verrà a urlare sotto la mia finestra. In quest’oscurità che pare fagocitare ogni cosa, emerge come sarebbe bastato così poco: un gesto, una canzone, una parola, la presenza, un bacio, per fare la differenza. “Questo è e sarà il film più importante di tutta la mia vita”, commenta il regista Bonifacio Angius. L’opera è realizzata in collaborazione con Fice Emilia-Romagna e l’iniziativa Riusciranno i nostri eroi.
Il Premio del pubblico va a due film ex aequo: Memory e A sad and beautiful world
Il Premio del pubblico, decretato sulla base delle preferenze espresse dagli spettatori in Sala Perla nel Palazzo del Casinò al termine delle proiezioni della selezione ufficiale, è stato conquistato eccezionalmente da due film ex aequo: Memory di Vladlena Sandu e A sad and beautiful worlddi Cyril Aris, entrambi con il 77,4% di preferenze da parte del pubblico.
L’Europa Cinemas Label, va a Bearcave
L’Europa Cinemas Label, premio dedicato ai film di produzione e co-produzione europea e sostenuto dal Programma Media dell’Unione Europea, è stato assegnato a Bearcave. "È un esordio nel lungometraggio estremamente innovativo e vitale di Stergios Dinopoulos e Krysianna B. Papadakis, supportati da una troupe giovane e di grande talento", si legge nella motivazione. "Il film segue la relazione tra due giovani donne queer in un remoto villaggio tra le montagne dei Balcani. L’opera, che unisce e contrappone antico e moderno, ha un impianto che richiama quello di un thriller, ma è attraversata da un marcato tocco di soprannaturale".
Inside Amir di Amir Azizi è "una meditazione sul quotidiano"
Inside Amir di Amir Azizi ha vinto il GdA Director's Award 2025 e, nella motivazione, si leggono le seguenti parole: -"Il film è una meditazione sul quotidiano. Ci ricorda come le routine di ogni giorno, i gesti e le conversazioni con gli amici, ci offrano al tempo stesso sicurezza e libertà. Con uno sguardo che, poco a poco, svela una vita complessa segnata dalla perdita e dal lutto, sullo sfondo dell'esilio e dei turbamenti sociali, il film ci pone domande fondamentali su cosa significhi appartenere e sui dubbi esistenziali che emergono a partire da tali riflessioni. È un film che si prende il tempo di ascoltare, e che mostra come incontri inaspettati e spontanei creino una vita ricca".
Inside Amir di Amir Azizi ha vinto il GdA Director's Award 2025
Inside Amir di Amir Azizi ha vinto il GdA Director's Award 2025 sbaragliando la concorrenza degli altri nove film in concorso della 22ª edizione delle Giornate degli Autori. La giuria, presieduta dal regista norvegese Dag Johan Haugerud e composta dalla produttrice italiana Francesca Andreoli, dal curatore del Dipartimento di Cinema presso il MoMA di New York Josh Siegel, dalla regista e attrice franco-palestinese-algerina Lina Soualem e dal direttore della fotografia tunisino Sofian El Fani, gli ha assegnato il premio dal valore di 20mila euro, metà destinata al regista e metà al venditore internazionale del film.
Soundtrack Stars Award 2025 va a Duse di Pietro Marcello
Il Soundtrack Stars Award 2025 per la migliore colonna sonora tra i film della selezione ufficiale all’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a Duse di Pietro Marcello. La giuria ha premiato le musiche di Fabrizio Elvetico, Marco Messina e Sacha Ricci per CAM Sugar, sottolineando come la colonna sonora rilegga le atmosfere dell’Italia tra le due guerre mondiali unendo elettronica e repertorio sinfonico, e trasformi in musica la forza vitale di Eleonora Duse. Menzione speciale a La Grazia di Paolo Sorrentino, per il cameo rap di Gué Pequeno e Toni Servillo, e riconoscimento speciale a F1 The Movie di Joseph Kosinski per le musiche di Hans Zimmer, con un elogio a Stefano Domenicali per il sostegno al progetto, che ha unito cinema, musica e motorsport in un racconto globale.
La diretta streaming del red carpet di The Sun Rises On Us All
In diretta dal Lido di Venezia, il red carpet di The Sun Rises On Us All, il film di Cai Shangjun in concorso alla 82ª Mostra del Cinema. Tra i protagonisti della pellicola, Xin Zhilei, Zhang Songwen e Feng Shaofeng.
Piero Pelù. Rumore dentro, il rocker al Lido pr il documentario di Francesco Fei
Piero Pelù ha presentato al Lido il documentario Piero Pelù. Rumore dentro di Francesco Fei, fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, che racconta gli ultimi tre anni della sua vita segnati da un danno permanente al nervo acustico subito durante una sessione di registrazione. Il rocker ha spiegato come la musica, l’amicizia e il supporto di una dottoressa lo abbiano aiutato a superare un periodo difficile, trasformando l’esperienza in un percorso di consapevolezza e solitudine. Il film esplora anche l’impatto dell’incidente sulla quotidianità e sul rapporto con la musica, mediato ora da strumenti di protezione dell’udito. Pelù ha sottolineato come la sua esperienza personale abbia ispirato la riflessione e l’impegno civile, ricordando il concerto S.O.S. Palestina! del 18 settembre a Firenze per sostenere Medici Senza Frontiere, e invitando a una partecipazione attiva dei cittadini nella difesa dei diritti umani.
Segnalazione Cinema For UNICEF al film The Voice of Hind Rajab
La giuria ha inoltre conferito la Segnalazione Cinema For UNICEF allo stesso film a cui è andato il Leoncino d'oro, ossia The Voice of Hind Rajab, motivando così la scelta: “Per aver saputo trasformare la straziante verità nella voce di una bambina, che diventa grido di dolore per ogni infanzia tradita, per ogni innocenza rubata e massacrata dall’orrore della guerra. Per averci costretti a guardare oltre lo schermo, misurando in quel silenzio assordante il vero confine della nostra umanità e intimandoci ad agire, perché ogni giorno di silenzio è un giorno in più di sofferenza”.
Leoncino d’oro a The Voice of Hind Rajab
Durante la penultima giornata dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si è tenuta la cerimonia di consegna del Leoncino d’Oro, istituito da AGISCUOLA e promosso da Agis, Anec e Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello. La giuria del Leoncino d’Oro, composta da giovani studenti e studentesse, uno per Regione rappresentante la scuola italiana, ha conferito il premio al film The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania, motivando così la scelta: “Un film che non si limita a raccontare una storia, ma la vive e la respira. Un’opera che ci rende inevitabilmente testimoni consapevoli e impotenti davanti alla straziante rappresentazione dell’inutile scorrere del tempo. L’uso di voci e immagini autentiche, raccolte in scene di realismo intenso, trasmette l’immediatezza e la sincerità del sentimento vissuto, che non è solo elemento narrativo, ma un riverbero emotivo che ci tocca profondamente, restituendo tutto il peso dell’esperienza mostrata. Una magistrale interpretazione degli attori, che si mettono al servizio della realtà, rendendo indistinguibile il legame con la recitazione. Una richiesta di umanità, un urlo necessario che risveglia le coscienze assopite.”
De Gregori a Venezia: il docufilm omaggio alle sue canzoni meno note
Francesco De Gregori ha presentato all’82ª Mostra del Cinema di Venezia il suo docufilm Francesco De Gregori. Nevergreen, fuori concorso, dedicato alle sue canzoni meno conosciute. Il cantautore ha spiegato come il progetto nasca dall’esperienza dei concerti: “Ci sono spettatori che vengono per le hit, come Rimmel, La donna cannone o Generale, e altri che cercano le ‘perfette sconosciute’, le mie ‘Nevergreen’. Questo mi ha permesso di collegarmi al pubblico in modo diverso e di vedere le loro reazioni più da vicino”.
Il film racconta venti concerti tenuti a novembre 2024 all’Out-Off di Milano, con De Gregori a stretto contatto con il pubblico. “Amo il cinema e le colonne sonore fatte con l’orchestra vera, non con le macchine – ha aggiunto il cantautore – per questo preferisco i film classici: se Hitchcock avesse usato macchine, forse ci sarebbero piaciuti di meno”.

©Getty
Leoncino d’Oro e Segnalazione Cinema for UNICEF per The Voice of Hind Rajab vince
All’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, nella 37ª premiazione del Leoncino d’Oro, il premio è stato assegnato aThe Voice of Hind Rajabdi Kaouther Ben Hania. Lo stesso film ha ricevuto anche la 46ª Segnalazione Cinema for UNICEF. Due importanti riconoscimenti andati a The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania.
Venezia cinema: assegnati i premi delle Giornate degli Autori
Sono stati annunciati oggi i vincitori dei premi ufficiali delle Giornate degli Autori all’82ª Mostra del Cinema di Venezia: il GdA Director’s Award, l’Europa Cinemas Label e il Premio del Pubblico. Il GdA Director’s Award, del valore di 20 mila euro, metà destinata al regista e metà al distributore internazionale, è andato a Inside Amir di Amir Azizi. La giuria ha motivato la scelta sottolineando come il film, meditazione sul quotidiano, esplori le routine, i gesti e le conversazioni che offrono sicurezza e libertà, e rifletta su perdita, lutto ed esilio attraverso incontri inaspettati e tempi narrativi differenti.
L’Europa Cinemas Label, assegnata da un network di esercenti europei con il supporto del Programma Media dell’UE, è stata conferita a Bearcave di Stergios Dinopoulos e Krysianna B. Papadakis. Il Premio del Pubblico è invece andato ex aequo a Memory di Vladlena Sandu e A Sad and Beautiful World di Cyril Aris, entrambi scelti dal 77,4% degli spettatori.
Un film fatto per Bene, Carmelo Bene nel ritratto di Maresco
Il film Un film fatto per Bene mette al centro il regista stesso, mostrando fragilità emotive, disturbi ossessivi e difficoltà professionali. La storia racconta i ritardi e gli incidenti sul set di un film dedicato a Carmelo Bene, sospeso dal produttore Occhipinti, che Maresco accusa di “filmicidio”. A ricomporre gli eventi ci pensa il cosceneggiatore Umberto Cantone, in un racconto che unisce fatti reali e mockumentary, con riflessioni pungenti sul cinema italiano contemporaneo. Occhipinti sottolinea la complessità del lavoro con Maresco, ma anche la sua importanza artistica: “Navigavamo a vista, ma questo film è più importante, divertente e profondo di tanto altro cinema italiano”. Nonostante il finale lasci pensare a un possibile addio ai set, il produttore è convinto che per Maresco l’unico modo per distrarsi e continuare sia sempre il fare cinema.
Franco Maresco assente al Lido, ma il suo film conquista Venezia
Franco Maresco non è presente al Lido per l’82ª Mostra del Cinema di Venezia, nonostante il suo Un film fatto per Bene sia in concorso e debutterà contemporaneamente nelle sale con Lucky Red. Nonostante l'assenza del cineasta siciliano, la giornata del film alla Mostra è iniziata con applausi e risate durante le proiezioni per la stampa, a conferma della forza del racconto autobiografico, ironico e provocatorio, che vede tra gli interpreti collaboratori storici e attori feticcio di Maresco come Umberto Cantone, Bernardo Greco, Francesco Conticelli, Marco Alessi, Francesco Puma e Antonio Rezza.
Il photocall di Hui Jia di Tsai Ming-Liang
Al Lido si è svolto il photocall di Hui Jia, il nuovo lavoro di Tsai Ming-Liang presentato Fuori Concorso. Il regista, da sempre punto di riferimento del cinema d’autore internazionale, ha portato a Venezia un’opera intima e contemplativa che si inserisce nel solco della sua poetica. A posare davanti ai fotografi, accanto a lui, anche l’attore Anog Houngheuangsy, protagonista del film, accolto con interesse dalla stampa e dagli appassionati presenti al la kermesse veneziana.
Silent Friend, il photocall del film diretto da Ildikó Enyedi
Si è svolto oggi il photocall di Silent Friend, il film in concorso diretto da Ildikó Enyedi, con Luna Wedler ed Enzo Brumm tra i protagonisti. L’evento ha offerto uno sguardo sui protagonisti della pellicola e sull’attesa per la loro performance alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia. Nel cuore di un giardino botanico di una città universitaria medievale in Germania si staglia un imponente ginkgo biloba, testimone silenzioso di oltre un secolo di trasformazioni umane. L’albero osserva i percorsi di tre vite intrecciate con la natura. Nel 2020, un neuroscienziato di Hong Kong, studiando la mente dei neonati, intraprende un esperimento insolito con il vecchio ginkgo. Nel 1972, una giovane studentessa sperimenta un cambiamento interiore osservando e connettendosi con un geranio. Nel 1908, la prima donna ammessa all’università scopre, attraverso la fotografia, i segreti dell’universo nascosti nelle piante più umili. I loro goffi e delicati tentativi di creare legami, profondamente radicati nel proprio tempo, vengono trasformati dalla forza silenziosa e misteriosa della natura. L’antico ginkgo diventa così specchio dell’essere umano e del desiderio universale di sentirsi a casa.
La diretta della masterclass del regista Tsai Ming-Liang
Seguiamo in diretta streaming dal Lido di Venezia la masterclass del regista Tsai Ming-Liang, appuntamento molto atteso della Mostra. Tsai Ming-liang, regista e sceneggiatore nato in Malesia e successivamente naturalizzato taiwanese, è considerato tra i protagonisti della seconda ondata del Nuovo Cinema di Taiwan. Ha iniziato la sua carriera nei primi anni Novanta.
The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania vince il premio della Croce Rossa Italiana
A Venezia, durante l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il film The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania ha ricevuto oggi il premio della Croce Rossa Italiana. La cerimonia si è svolta all’Hotel Excelsior e ha sottolineato come il film rappresenti in modo esemplare i valori umanitari e universali della Croce Rossa, raccontando attraverso la voce reale di una bambina palestinese intrappolata sotto i bombardamenti a Gaza il dramma dei civili nelle zone di conflitto.
L’assessore del Comune di Venezia Simone Venturini ha ricordato che, in un mondo ancora segnato da numerosi conflitti, il riconoscimento offre l’occasione per riflettere sull’importanza dell’aiuto e dell’intervento dei soccorritori, sempre necessari in situazioni di pericolo ed emergenza. L’evento è stato patrocinato dal Ministero della Cultura, dal Ministero per lo Sport e i Giovani, dalla Regione Veneto e dal Comune di Venezia.
Bellocchio, reduce dal trionfo a Venezia per Portobello, dirigerà Falcon
Bellocchio, di cui vedremo il film Falcon, ha definito Marchionne “un vincitore tragico”, sottolineandone la capacità di affrontare sfide considerate impossibili, come il salvataggio della Fiat “tecnicamente fallita” e la rinascita della Chrysler nel 2009. Nelle sue parole emerge l’intenzione di raccontare un uomo geniale, coraggioso e spietato, che dopo aver trionfato sul mercato internazionale fu accolto in patria con ostilità da più parti politiche. Dopo titoli come Il Traditore, Buongiorno, Notte e Rapito, il regista conferma così il suo interesse per figure e vicende che hanno segnato la storia italiana, passando dall’Italia degli anni Ottanta con Tortora alla parabola globale di Marchionne.
Bellocchio, dopo Portobello a Venezia dirigerà Falcon dedicato a Sergio Marchionne
Marco Bellocchio, reduce dalla presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia delle prime due puntate di Portobello (la serie ispirata al caso giudiziario che travolse Enzo Tortora), si prepara a una nuova sfida cinematografica. Il regista, oggi 85enne e considerato tra i maestri del cinema italiano, dirigerà Falcon, un film dedicato a Sergio Marchionne, il manager italo-canadese che risollevò Fiat e Chrysler dalla bancarotta. Il progetto, scritto insieme a Ludovica Rampoldi, Andrea Di Stefano, Stefano Rulli e Oliviero Del Papa, sarà prodotto da Kavac Film con Emotion Network e Rai Cinema, con riprese previste nel 2026 tra Italia, Stati Uniti e Canada.
Un film fatto per Bene: tra grottesco e autoironia, un cinema radicale
In Un film fatto per Bene scorrono in bianco e nero le immagini deformate e surreali di Cinico Tv, santi fasulli e miracoli paradossali, a comporre una visione del mondo cupa e disillusa. Maresco stesso ammette nelle note di regia la natura autolesionista del suo lavoro, temendo di non uscirne “tutto d’un pezzo”, tra ironia amara e confessioni intime. Dedicato a Goffredo Fofi, il film arriverà nelle sale il 5 settembre con Lucky Red e vede tra i protagonisti Umberto Cantone, Marco Alessi, Francesco Conticelli, Bernardo Greco, Giuseppe Lo Piccolo, Gino Carista, Melino Imparato e Antonio Rezza. Maresco, già premiato a Venezia nel 2019 con La mafia non è più quella di una volta, torna così in concorso con un’opera che ribadisce la sua vocazione a un cinema radicale e senza compromessi
Franco Maresco e il suo "Un film fatto per Bene" in concorso a Venezia 82
Ultimo italiano in gara alla Mostra, Franco Maresco presenta Un film fatto per Bene, un’opera che si muove tra biopic autoironico e indagine grottesca della realtà. Il regista palermitano mette in scena se stesso, senza indulgenze né celebrazioni, ribadendo alcune ossessioni ricorrenti: la convinzione che "il cinema è morto", i rituali compulsivi come i numeri scritti sui muri, il disprezzo dichiarato per il cinema italiano e l’incapacità cronica di chiudere un film. Ne sa qualcosa il produttore Andrea Occhipinti, più volte evocato come vittima delle esitazioni del regista, fino a interrompere le riprese del progetto dedicato a Carmelo Bene dopo l’ennesimo incidente sul set. Una frattura che, come mostra il film, tentò di ricucire l’amico Umberto Cantone.
Dove e quando seguire la cerimonia di chiusura di Venezia 82
L’evento conclusivo della kermesse cinematografica veneziana avrà luogo domani, sabato 6 settembre, alle ore 20. Sarà trasmesso in diretta dal Palazzo del Cinema al Lido e reso disponibile anche in streaming sul sito e sui canali ufficiali della Biennale. La serata sarà presentata dall’attrice e autrice Emanuela Fanelli, durante la quale verranno proclamati il Leone d’Oro per il Miglior film e gli altri riconoscimenti ufficiali. A chiudere la rassegna sarà il filmChien 51 di Cédric Jimenez, con Valeria Bruni Tedeschi.
Mostra del Cinema di Venezia, dove vedere cerimonia di chiusura live
Vai al contenutoFrancesco De Gregori Nevergreen, Francesco De Gregori: "Perché ho scelto Milano"
“Prima di Milano, avevo proposto a Roma una situazione analoga a quella di Nevergreen. Mi era piaciuta l’esperienza e quindi mi proposi di rifarla. Mi ero reso conto, sempre più chiaramente, che il pubblico dei miei concerti conosceva perlopiù i miei pezzi più famosi. Così, per compiacere me stesso e il pubblico di nicchia, ho voluto condividere – con quelli che chiamo i miei ‘gregoriani talebani’ – una selezione di brani misconosciuti. Mi entusiasmava la dimensione più intima di questa esperienza: la vicinanza allo spettatore, la connessione emotiva, le reazioni, lo sguardo che si incrocia. Mi sento più a mio agio"
Un film fatto per Bene, recensione di un metacinema anarchico dedicato a Goffredo Fofi
Ultima presenza italiana in concorso alla Mostra di Venezia, l’opera di Franco Maresco si trasforma in un labirinto anarchico che convoca lo spettro di Carmelo Bene e riflette sull’impossibilità stessa dell’arte. Tra ciak interrotti, visioni surreali, invettive sulfuree e memorie di Cinico Tv, prende forma un lungometraggio feroce e surreale, un Helzapoppin tragico e visionario che mescola ironia e disperazione, nelle sale italiane dal 5 settembre
Un film fatto per Bene, recensione del nuovo Maresco dedicato a Fofi
Vai al contenutoThe Sun Rises On Us All, Xin Zhilei: "Interpreto una donna né buona, né cattiva, ma solo umana"
"La cosa fantastica di lavorare su The Sun Rises On Us All è che abbiamo potuto prenderci il tempo necessario per metterci davvero nei panni dei personaggi. Non siamo mai stati pressati; è stato un processo così fluido...Eppure, ero incredibilmente entusiasta di lavorare con il regista Cai Shangjun – di far parte di una storia così intensa, in cui interpreto una donna molto "normale". Né buona, né cattiva: solo una su un milione, semplicemente umana", ha detto l'attrice
Spacchi, scollature, trasparenze su red carpet, da Alba Parietti a Cate Blanchett
Se a Cannes il rigido dress code dell'ultima edizione ha imposto il divieto alle ospiti della kermesse di sfoggiare abiti trasparenti o eccessivamente seducenti, a Venezia star e celebrità hanno avuto la possibilità di fare scelte di stile più libere, sempre all'interno dello spirito elegante dell'evento. Ecco le uscite più seducenti e i modelli più audaci e di tendenza
Venezia 2025, spacchi, scollature e trasparenze sul red carpet. FOTO
Vai al contenutoFrancesco De Gregori Nevergreen, Francesco De Gregori: "Canzoni meno conosciute per compiacere il pubblico e me"
"Perché quelle canzoni sconosciute? Molto pubblico viene a sentire le hit, ma c'è poi qualcuno che farebbe volentieri a meno di sentire sempre La donna cannone, Generale e Buonanotte fiorellino. Quindi, per compiacere loro e me stesso", ha detto l'artista
The Sun Rises On Us All, Cai Shangjun: "Eventi reali e dimensione spirituale umana"
"Certamente, i miei film precedenti erano diversi da questo. The Sun Rises On Us All affronta eventi contemporanei reali, come l'ingiustizia e la rapida crescita dell'economia cinese. Di conseguenza, in questo contesto sociale, ho introdotto una dimensione spirituale umana, dilemmi morali e relazioni intime – elementi che non sono comunemente rappresentati nell'industria cinematografica cinese", ha detto il regista
Newport and the Great Folk Dream, Robert Gordon: "Grazie a Timothée Chalamet e a James Mangold per A Complete Unknown"
"Dobbiamo un sentito ringraziamento a Timothée Chalamet e a James Mangold per A Complete Unknown! Il nostro film ha ottenuto una visibilità che la pubblicità non avrebbe mai potuto raggiungere. Ora, gli adolescenti e i ventenni e i trentenni conoscono la storia delle origini di Bob Dylan e di Newport Folk Fest; hanno sviluppato una certa curiosità al riguardo. E naturalmente, questo non può che giovare a un film come il nostro", ha detto il regista del film oggi Fuori Concorso
On the Road di David Pablos vince i Queer Lion Award
On the Road (En el Camino) del regista messicano David Pablos, presentato in Concorso nella sezione Orizzonti, ha vinto il Queer Lion Award 2025, riconoscimento collaterale della Mostra del Cinema di Venezia che dal 2007 è dedicato al Miglior film con tematiche LGBTQIA+.
Assegnato ogni anno da una giuria internazionale indipendente, il premio ha l'obiettivo di valorizzare e di dare visibilità alle opere che affrontano, in modo artistico e innovativo, le diversità e le identità di genere e di orientamento sessuale, contribuendo così a una più ampia riflessione culturale e sociale. "Mi ha affascinato l'idea di raccontare una storia intrisa di omosessualità nel mondo dei camionisti", ha raccontato il regista. "Vengono mostrate le loro avventure uniche, il fascino visivo di quell'ambiente e la sua brutalità, ma anche il calore che si trova nella fratellanza che emerge tra gli uomini sulla strada. Penso che sia un'ambientazione appropriata per parlare di mascolinità e di repressione attraverso Veneno e Muneco, i due protagonisti, personaggi distrutti che, contro ogni previsione, trovano rifugio l'uno nell'altro"

Foto di Biennale di Venezia
Valeria Golino: "Armani continuerà ad esserci"
"Ho conosciuto Giorgio tantissimi anni fa, quando avevo 19 anni... sono molto scossa. Giorgio Armani resterà e lascerà traccia di sé per moltissimi anni, non solo dopo di lui ma anche dopo di noi", ha detto Valeria Golino al Lido, sulla scomparsa dello stilista. "Sono quelle persone che lasciano traccia e questo è sempre più difficile farlo. Lasciare traccia del proprio essere, del proprio lavoro, di quello che fai, perché tutto passa velocemente, tutto si diluisce nella continua velocità. A lui non è successo, lui era qui da 50 anni e continuerà ad esserci"
Leonardo Di Costanzo parte in tour nelle sale con Elisa
Da Nord a Sud, il regista sarà nei cinema italiani con il suo nuovo film, presentato ieri alla Mostra del Cinema di Venezia e già da oggi al cinema. In programma, una serie di incontri lungo la penisola. La partenza è fissata a Padova domani, sabato 6 settembre
Piero Pelù a Venezia 82
Il rocker posa insieme a Francesco Fei, regista del film Fuori Concorso alla Mostra del Cinema "Piero Pelù. Rumore dentro"
Le conferenze stampa di The Sun Rises On Us All di Cai Shangjun e di Francesco De Gregori Nevergreen di Stefano Pistolini
Maria Grazia Cucinotta ricorda Giorgio Armani
Da Venezia, ai microfoni di Sky TG24, Maria Grazia Cucinotta ricorda Giorgio Armani: "Mi ha accompagnata e protetta negli anni più importanti della mia vita". Il video
Un film fatto per bene di Franco Maresco
È l'ultimo film italiano in Concorso a Venezia 82
Silent Friend, Tony Leung Chiu Wai: "Ho sviluppato una prospettiva diversa sul mondo"
"Ildilkó Enyedi mi ha inviato libri e clip sullo sviluppo precoce, sulla filosofia e, naturalmente, sulle piante e su come possiamo condividere il pianeta in un modo consapevole e consapevole del mondo floreale", ha raccontato in collegamento l'attore. "Dopo aver esaminato tutto il materiale, ho sviluppato una prospettiva diversa sul mondo: prima vedevo le piante semplicemente come piante, ma ora ho questa strana sensazione che abbiano un'anima, o, se preferiamo un termine diverso, un "Umwelt". Ora, credo che tutte le cose siano uguali."
Silent Friend, Ildikó Enyedi: "Curiosità, ricerca e cambiamento di prospettiva"
"Silent Friend vuole sottolineare quanto siano belle e importanti la libera curiosità e la ricerca appassionata. Preserviamole e cerchiamo di non danneggiare il potere creativo dell'umanità. Altrimenti sarebbe una sciocchezza", ha detto la regista. "Inoltre, il film mostra quanto facilmente diamo per scontati il nostro mondo e la nostra vita. Penso che cambiare prospettiva non sia solo utile, ma ci aiuti anche a sentirci meno isolati. Soprattutto nella comunicazione umana, che non ci viene realmente insegnata man mano che cresciamo. Come possiamo avvicinarci agli altri esseri umani? Dopotutto, a volte le relazioni funzionano, a volte no"
Piero Pelù. Rumore dentro, Francesco Fei: "Emozioni, sensazioni e immagini più delle parole"
Il regista del film Fuori Concorso sul musicista racconta la natura dell'opera
Silent Friend, Ildikó Enyedi: "Tempi maturi per cambiamento di ruoli di genere"
"Il XX secolo è stato il secolo del cambiamento per i ruoli di genere, e non perché l'umanità è stata così gentile nei confronti delle donne, ma perché abbiamo raggiunto un limite in cui era impensabile non considerare metà del potere creativo dell'umanità. I tempi erano maturi, e tra le diverse tematiche affrontate da questo film ho cercato di dimostrare come diamo per scontate determinate cose che tuttavia non lo erano affatto per le generazioni che ci hanno precedute", ha detto la regista

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Piero Pelù. Rumore dentro, Piero Pelù su Gaza: "People have the power, dobbiamo essere attivi"
"La politica di oggi purtroppo dimostra nella maggior parte dei casi di non essere più politica, ma di essere semplicemente al servizio delle lobby economiche", ha detto il cantante. "Credo che sia chiaro come anche il governo italiano non sappia opporsi in maniera chiara e netta, come sta facendo invece il governo spagnolo o belga in questi giorni, all'occupazione illegale e messa in pratica con la massima violenza da Netanyahu e dall'esercito sionista nei territori palestinesi dal 1945 ad oggi, non dal 7 ottobre 2023. Quindi c'è anche chi sta cercando di riscrivere la storia e noi naturalmente non ci possiamo stare. Abbiamo letto nei libri di storia l'inizio del nazismo e del fascismo com'è avvenuto e come sono degenerati questi due regimi, e anche il comunismo di Stalin, e anche in Cambogia. Però qui stiamo parlando di colonialismi estremamente violenti. Lo vediamo tutti i giorni, si contano decime di vittime ogni giorno che muoiono di fame e l'unica frase di indignazione della nostra premier è stata quando sono state colpite chiese cristiane. Quindi una discriminazione nella discriminazione insopportabile. Ci auguriamo che tutto finisca, non si sa quando. Le lobby economiche stanno comandando il mondo, però "People have the power" dice la grande Patti Smith, noi dobbiamo essere attivi. Non sono affine con le rockstar che amano chiudersi nelle loro torri d'avorio. Io sono un cittadino-cantante: prima cittadino e poi cantante". E ancora: "Perché sono legato alla pace? Mio nonno Mario era uno dei ragazzi del '99 e andrò nelle trincee sulla Marna, e quindi noi non riusciamo nemmeno a immaginare cosa significa a 18 anni trovarsi catapultati da un paesino nella Apuane nell'inferno della guerra dove si moriva come cani, perché i ragazzi erano carne da macello negli attacchi per guadagnare forse qualche metro di trincea. E poi si moriva per la spagnola o mangiati dai topi. Un giorno di tregua nei combattimenti un compagno di trincea, anche lui giovanissimo, che aveva un piccolo ottavino, cominciò a suonare delle musichette, e tutti erano contenti e ballavano. A un certo punto, la testa di questo ragazzo è saltata per aria perché un cecchino gli sparò davanti a tutti loro. Lo racconto ora per far capire l'orrore della guerra"

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Maria Grazia Cucinotta al Lido
L'attrice, elegantissima sui toni del beige, saluta i fan e i fotografi

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Piero Pelù. Rumore dentro, Piero Pelù: "Cercare la motivazione, il viaggio ripaga sempre"
"È stata un'opportunità molto bella di aprire i bauli del mio archivio, dove ci sono i Super 8. Insieme a Francesco abbiamo scoperto che quando andammo con i Litfiba nella primavera dell'89 in Russia c'è un piccolo intervento dei miei genitori. Mio padre aveva la stessa età che avevo io quando ho scoperto quel video", ha detto il cantante. "La motivazione iniziale è cercare di essere sempre un po' in movimento, e quindi il viaggio che non è solo fisico, ma è anche mentale, ti ripaga sempre con qualcosa che non ti aspetti"

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Piero Pelù. Rumore dentro, Piero Pelù: "Il mio rapporto con il cinema"
"Adoro il cinema, anche se ammetto di non avere molto tempo per andarci", ha detto il cantante. "Rashomon di Kurosawa mi ha influenzato. Il colore del melograno, mistico e senza apparente logica, mi ha segnato moltissimo. Fino al cinema di oggi più espressionsta con Povere creature! di Yorgos Lanthimos e William Defoe ed Emma Stone, e anche Rosi è un altro regista a cui sono particolarmente affezionato"

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Piero Pelù. Rumore dentro, Piero Pelù: "Droni a Gaza dovrebbero colpire coscienze in Europa"
"I droni che colpiscono i bambini e le famiglia a Gaza dovrebbero colpire la coscienza di noi cittadini europei, anche se non di tutti, purtroppo", ha detto il cantante citando poi il maestro di musica Ahmed Muin Abu Amsha, che ha trasformato il suolo dei droni israeliani in una canzone per onorare le vittime del conflitto

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Piero Pelù. Rumore dentro, Piero Pelù: "Consapevolezza diversa della solitudine"
"Questo incidente ha generato in me una consapevolezza diversa della solitudine. In molte scene del racconto abbiamo sottolineato questi stati d'animo di isolamento anche forzato dovuto all'ipersensibilizzazione del mio apparato uditivo. Ci sono luoghi desertici volutamente. Non a caso il documentario si lega alla scrittura dell'album uscito alcuni mesi prima e trovo che Francesco sia riuscito benissimo a mimetizzarsi nel mio paesaggio, circostante e interiore", ha detto il cantante

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Piero Pelù. Rumore dentro, Piero Pelù: "Periodo buio, ma l'ho superato anche con la musica"
"Questo incidente che ho avuto in studio sta condizionando molto la mia vita e il mio rapporto con la musica, che era diretto e ora invece è mediato da strumenti. È nella mia natura non lasciarmi andare, anche se nell'immediato ho avuto un periodo molto buio che ho superato attraverso la musica, pochi amici ma molto importanti e una brava dottoressa che mi ha accompagnato in questo cammino, in questa nuova porta aperta. Da lì la scrittura di un album, Deserti, che è diventato anche la colonna sonora di questo documentario", ha detto il cantante dell'opera Fuori Concorso di Francesco Fei

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Addio Armani, Valeria Golino lo ricorda a Venezia
"Sono molto scossa", ha detto l'attrice sullo stilista, morto il 4 settembre all'età di 91 anni. "Giorgio Armani resterà e lascerà traccia di sé per moltissimi anni, non solo dopo di lui, ma anche dopo di noi"
Nino. 18 giorni, Nino D'Angelo: "I ricordi d'infanzia? Felice con poco, ed è giusto così"
"Il premio più bello è mio figlio che fa un film sulla mia vita", ha detto il cantante. "I ricordi sono una ricchezza grande. Essere felice con poco, bastava una piccola cosa che trovavi o che arrivava. Ed è giusto così. Se dovessi rinascere, cancellerei la parola pregiudizio, è la più brutta che esista. Io l'ho passato come uomo e così artista. Io volevo essere giudicato come una persona normale. Sentirsi dire in un teatro "Nino D'Angelo non lo vogliamo", in una nazione come l'Italia non dovrebbe succedere mai"

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Nino. 18 giorni, Nino D'Angelo: "La depressione mi ha dato la chiave per ricominciare"
"Io ho avuto la depressione negli anni '90. Non c'erano i social. Io non riuscivo a uscire dal personaggio. La gente parlava solo del caschetto e di come ero vestito. Dopo che Fofi ha scoperto me e ha divulgato quello che facevo, si sono più avvicinati a me. A me piaceva avere il caschetto, però l'ho tolto anche per questo, perché reprimeva qualsiasi cosa che facevo. Questa cosa mi è successa dopo la morte di mia madre, per cui la depressione mi ha dato la chiave per ricominciare, stranamente la depressione mi ha aiutato, mi ha dato il coraggio di osare e la stima della gente"

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Nino. 18 giorni, Nino D'Angelo: "Film molto umano, mi ha permesso di scoprire mio figlio"
"Il film è molto umano, c'è tanta verità. Ho anche conosciuto meglio mio figlio, a 45 anni, perché anche lui ha vissuto un pregiudizio, perché più diventavo Nino D'Angelo e più gli facevo male. È stata la scoperta che mio figlio stava male perché era il figlio di Nino D'Angelo. C'è il pregiudizio sui "figli di", ma il talento e la passione non te li toglie nessuno, e Toni ha tanto talento", ha detto il cantante

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Nino. 18 giorni, Toni D'Angelo: "Il racconto dal punto di vista del figlio"
"Emotivamente è stato interessante capire come poterlo raccontare dal punto di vista del figlio. É stato catartico, io mi sento abbastanza liberato da certe cose"

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Nino. 18 giorni, il legame tra Napoli e Nino e Toni D'Angelo
"Napoli è cambiata molto. Prima usciva di più il male. I napoletani sono quelli che vedete oggi", ha detto Nino D'Angelo. "Napoli l'hanno cambiata i napoletani, perché come amiamo noi la città, pochi". Il regista Toni D'Angelo ha proseguito: "Credo che a Napoli si facciano i film più belli"

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Nino. 18 giorni, Nino D'Angelo: "Voglio essere la voce di chi non ce l'ha"
"Il pregiudizio è stata la più grande montagna da scalare, perché la gente vedeva solo il caschetto, e questo mi ha portato anche alla depressione, che ha portato un cambiamento", ha detto il cantante protagonista del film Fuori Concorso del figlio Toni D'Angelo. "Non devo riscattarmi da niente, sono un uomo fortunato perché ho avuto successo,quando ero ragazzo non avevo nemmeno i soldi per poter venire a Venezia e oggi qui danno un film sulla mia vita con la regia di mio figlio, pazzesco. Voglio solo essere la voce di chi la voce non ce l'ha, perché penso che l'uguaglianza in questo mondo sia un'utopia, e mi piacerebbe che invece diventasse una parola vera. E lo dico perché io la disuguaglianza l'ho vissuto sulla mia pelle, i miei figli no. I miei figli sono borghesi e hanno avuto tutto. Gaetano invece non ha avuto il diritto allo studio. A 13 anni ho dovuto essere già uomo grande e aiutare mio padre a portare avanti la famiglia. Tutte queste verità le ho messe nelle mie canzoni e spero che l'abbia capito chi, invece di guardare il mio caschetto, ha ascoltato quello che dicevo"

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Nino. 18 giorni, Toni D'Angelo: "Mio padre Nino mi ha insegnato tantissimo"
"È un mistero, perché mio padre ha avuto due vite: quella di Gaetano e quella di Nino D'Angelo, che è la persona con cui sono nato e cresciuto. É stato importante fare questo film in questo momento perché sono padre di quattro figli e perché ci voleva qualcuno che affrontasse il personaggio di Nino D'Angelo non con superficialità", ha detto il regista sul padre. "Nino D'Angelo è un personaggio che ha molte facce, quindi doveva essere affrontato con serietà, passione e affetto. Nino D'Angelo è una persona che è nata povera e che è diventato quello che è diventato da solo. Lui mi ha insegnato tantissimo, rimanendo in silenzio"

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Al via le conferenze stampa di oggi
Giorno 9, tutti i film e i protagonisti di Venezia 82
Madri, padri e figli sul red carpet, dai Favino a Leni Klum
Da Jacob Elordi accompagnato da mamma Melissa, fino alle figlie adolescenti di Pierfrancesco Favino, madri, padri e figli hanno accompagnato sul tappeto rosso i familiari vip
Mostra del Cinema 2025, madri, padri e figli sul red carpet. FOTO
Vai al contenutoDocufilm musicali con Piero Pelù e Francesco De Gregori
Penultima giornata della Mostra del Cinema di Venezia quasi interamente dedicata alla musica. Apre Nino. 18 giorni di Toni D'Angelo, ritratto intimo sul padre Nino D'Angelo durante la preparazione di un concerto evento che ha segnato il suo ritorno sulle scene. Spazio anche al road movie Piero Pelù. Un rumore dentro, dove il cantante è protagonista del pellegrinaggio annuale dei gitani a Saintes-Mariesde-la-Mer, in Camargue, in onore di Sara la Nera, protettrice dei viaggiatori. Musica ancora protagonista del docufilm Newport and the Great Folk Dream, che racconta il grande sogno ribelle dei primi anni Sessanta incarnato da artisti come Bob Dylan, Joan Baez e Pete Seeger. Infine, Francesco De Gregori Nevergreen nel 50esimo anniversario di Rimmel racconta l'esperienza di 20 concerti all'Out-Off di Milano nel novembre 2024. Tra i film in Concorso sarà la volta dell'ultimo film italiano in gara, Un film fatto per bene di Franco Maresco su Carmelo Bene, di Silent Friend della regista e sceneggiatrice ungherese Ildikó Enyedi e del film cinese The Sun Rises on Us All di Cai Shangjun
Le conferenze stampa della penultima giornata
Elisa, tra colpa, perdono, delitto, castigo
Con il film Elisa, presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Leonardo Di Costanzo affronta il lato oscuro dell’animo umano. Barbara Ronchi guida il cast con Roschdy Zem, Diego Ribon e Valeria Golino in un dramma ispirato al saggio dei criminologi Ceretti e Natali Io volevo ucciderla. Un film che mette in scena la tensione tra colpa e perdono, vittime e carnefici, chiedendo allo spettatore di riconoscere la parte violenta che abita in ognuno di noi
Elisa, tra colpa e perdono. Recensione del film in gara a Venezia 82
Vai al contenutoPer L'isola di Andrea anche Teresa Saponangelo
Co-protagonista di Vinicio Marchioni nel film Fuori Concorso di Antonio Capuano è l'attrice, che interpreta invece una madre separata

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Vinicio Marchioni star al Lido
L'attore è oggi a Venezia 82 per il film Fuori Concorso L'isola di Andrea di Antonio Capuano, dove interpreta un padre separato

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Alberto Barbera ricorda Giorgio Armani
"Giorgio Armani non è stato solo il genio creativo della moda italiana che tutto il mondo ammira, conosce e ci invidia. È stato anche un grandissimo conoscitore del cinema, un appassionato frequentatore di cinema e un grandissimo collaboratore di grandi registi", ha dichiarato il direttore della Mostra del Cinema di Venezia. "È stato anche un grandissimo amico della Mostra del Cinema"
Voti ai look sul red carpet, da Alba Parietti a Barbara Ronchi
La nona sfilata red carpet della Mostra del Cinema di Venezia 2025 è stata preceduta dall'annuncio della scomparsa di Giorgio Armani, lo stilista autore di numerose creazioni protagoniste della kermesse. Nel pomeriggio le star della quarta pellicola italiana in Concorso, Elisa di Leonardo Di Costanzo, e i protagonisti della serie tv Il Mostro di Stefano Sollima si sono fatte notare. Tra le altre, paillettes per Alba Parietti e Valeria Golino. Gli uomini hanno invece preferito il total black
Venezia, voti ai look sul red carpet da Alba Parietti a Valeria Golino
Vai al contenutoJane Campion al Lido
A Wave in the Ocean, la scuola di cinema ideata nel 2022 e diretta a Wellington (Nuova Zelanda) dalla regista due volte premio Oscar Jane Campion (Lezioni di piano e Il potere del cane), è omaggiata con la proiezione di sette cortometraggi di altrettanti giovani allievi. Inoltre,Lion Rock di Nick Mayow e Prisca Bouchet, realizzato nell’ambito diA Wave in the Ocean, è in Concorso nella sezione Orizzonti Corti.
Regista, sceneggiatrice e produttrice neozelandese, nel 1982 Jane Campion ha ricevuto la prima Palma d’Oro per un corto, An Excercise in Discipline: Peel. Nel 1993 è stata poi la prima regista donna a ricevere la Palma d’Oro al Festival di Cannes per un lungometraggio, Lezioni di piano. Nel 1990, il suo secondo lungometraggio, Un angelo alla mia tavola, era stato premiato con il Leone d’Argento - Gran Premio della Giuria a Venezia. Ha scritto, diretto e co-prodotto Il potere del cane, che ha vinto il Leone d’Argento - Premio per la Miglior regia a Venezia nel 2021 e il Premio Oscar per la Miglior regia nel 2022, oltre a due Golden Globe e due BAFTA

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Fuori Concorso, Piero Pelù. Rumore dentro di Francesco Fei
L'ultimo ritratto Fuori Concorso è Piero Pelù. Rumore dentro di Francesco Fei.
Nell’ottobre 2022, durante una sessione di registrazione, Piero Pelù sviene per un improvviso shock che gli provoca un danno permanente al nervo acustico e una forte depressione. Il “rumore dentro” diventa un’occasione forzata per fermarsi, ritrovarsi, rigenerarsi e scrivere un nuovo album dedicato ai deserti interiori. Attraverso una full immersion nel proprio mondo intimo, uno dei protagonisti della scena rock italiana ritrova la sua strada. Il film, scandito dalla partecipazione di Pelù al pellegrinaggio annuale dei gitani a Saintes-Mariesde- la-Mer, in Camargue, in onore di Sara la Nera, protettrice dei viaggiatori, si trasforma in un road movie e in una riflessione su oltre quarant’anni vissuti “fuori strada”, come figura libera e impavida della scena musicale italiana

Foto di Biennale di Venezia
Fuori Concorso, Nino. 18 giorni di Toni D’Angelo
Fuori Concorso arriva anche Nino. 18 giorni di Toni D'Angelo.
Nino. 18 giorni segue Nino D’Angelo durante la preparazione di un concerto evento che segna il suo ritorno sulle scene. Tra prove, ricordi e incontri familiari, la macchina da presa del figlio Toni costruisce un diario intimo in cui pubblico e privato si fondono, restituendo il ritratto di un artista popolarissimo e, insieme, di un uomo che affronta il tempo, la memoria e il legame con le proprie radici

Foto di Biennale di Venezia
Fuori Concorso, Francesco De Gregori Nevergreen di Stefano Pistolini
Infine, Fuori Concorso il ritratto Francesco De Gregori Nevergreen di Stefano Pistolini.
Novembre 2024: Francesco De Gregori sceglie un piccolo teatro di Milano, l’Out-Off, per intraprendere una residenza di venti concerti nel corso di un mese, durante i quali proporre ogni sera, a un pubblico di circa duecento persone, una scaletta selezionata tra una settantina di brani che considera i meno conosciuti della sua produzione. Il tutto con la partecipazione di tanti amici scelti tra i grandi talenti della musica italiana, ciascuno invitato a condividere il suo palco per un concerto: Jovanotti, Zucchero, Ligabue, Malika Ayane, Elisa. Nevergreen è la cronaca di questa irripetibile esperienza, filmata da vicino, anche durante le prove, nei camerini o spiando gli incontri tra questi giganti della nostra musica. Sullo sfondo di una Milano che accoglie con affetto il grande cantautore romano e finalmente storicizzando tanti capolavori misconosciuti del suo splendido canzoniere.

Foto di Biennale di Venezia
Fuori Concorso, Hui Jia (Back Home) di Tsai Ming-liang
Fuori Concorso c’è Hui Jia (Back Home)di Tsai Ming-liang.
Anong è uno dei tanti laotiani che hanno lasciato la loro patria. All’inizio del 2025 l’ha accompagnato in un viaggio di ritorno a casa. L'ha portato in giro a vedere diversi posti e abbiamo fatto visita alla sua famiglia. In breve tempo ci siamo trovati a partire di nuovo.

Foto di Biennale di Venezia
Fuori Concorso, L'isola di Andrea di Antonio Capuano
Fuori Concorso arriva L’isola di Andrea di Antonio Capuano (regista anche vincitore del premio Bianchi del Sngci) e con Vinicio Marchioni e Teresa Saponangelo.
Marta e Guido non stanno più insieme. Andrea, otto anni e figlio unico, rende più problematica la loro separazione. I due adulti richiedono dunque al tribunale per i minorenni una sentenza giudiziale che disciplini, in via definitiva, quanti giorni Andrea debba stare con la madre e quanti con il padre. Il magistrato dispone colloqui e perizie, che costringono tanto i genitori quanto il bambino ad approfondire, laddove possibile, le ragioni dei rispettivi disagi e desideri. E così facendo a rivelarsi progressivamente. Il piccolo Andrea, in particolare, soffre il tempo che gli viene sottratto, così come il sentirsi conteso tra due genitori cui vuole bene alla stessa maniera. Marta e Guido mettono in campo tutte le proprie energie – istrioniche, nevrotiche, omissive – e lottano strenuamente, aspettando che l’uno o l’altra ceda. Tutti alla ricerca di un equilibrio, che dovrà essere – al netto di imprevisti o colpi di testa – l’equilibrio delle loro nuove vite.

Foto di Biennale di Venezia
Concorso, Silent Friend di Ildikó Enyedi
In Concorso, inoltre, Silent Friend di Ildikó Enyedi.
Nel cuore di un giardino botanico in una città universitaria medievale in Germania si erge un maestoso ginkgo biloba. Questo testimone silenzioso ha osservato per oltre un secolo i tranquilli ritmi di trasformazione attraverso tre vite umane. 2020, un neuroscienziato di Hong Kong, esplorando la mente dei neonati, inizia un esperimento inaspettato con il vecchio albero. 1972, una giovane studentessa subisce un profondo cambiamento grazie al semplice atto di osservare e connettersi con un geranio. 1908, la prima donna ammessa all’università scopre, attraverso la lente della fotografia, i sacri schemi dell’universo nascosti nella più umile delle piante. Seguiamo i loro goffi e impacciati tentativi di stabilire dei legami – ognuno profondamente radicato nel proprio presente – mentre vengono trasformati dal potere silenzioso, persistente e misterioso della natura. L’antico ginkgo biloba ci avvicina al senso dell’essere umani: al nostro desiderio di sentirci a casa

Foto di Biennale di Venezia
Concorso, The Sun Rises On Us All di Cai Shangjun
In Concorso anche The Sun Rises On Us All di Cai Shangjun
Lui si è sacrificato per amore, assumendosi la colpa di un crimine commesso da lei. Incapace di ripagarlo per il sacrificio compiuto, lei parte per iniziare una nuova vita. Molti anni dopo, gli ex amanti si incontrano di nuovo, tuttavia le loro vite quotidiane, separate ma inesorabilmente legate, tradiscono gradualmente il loro tragico passato. Tra chi cerca la redenzione e chi anela alla liberazione, i due si risvegliano dal loro vagabondare per un ultimo, straziante abbraccio in un doloroso e definitivo addio

Foto di Biennale di Venezia
Al via la penultima giornata. In Concorso l'ultimo italiano, Un film fatto per bene di Franco Maresco
Venerdì 5 settembre è il penultimo giorno dell’82esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALE), dove arriva l’ultimo dei cinque film italiani in Concorso, l’autoritratto, viaggio nel cinema italiano e invettiva Un film fatto per bene di Franco Maresco che debutta al Lido “in absentia” del regista, perché lascia che il film parli da solo.
Le riprese del film di Franco Maresco su Carmelo Bene vengono bruscamente interrotte dopo l’ennesimo incidente sul set. A staccare la spina è il produttore Andrea Occhipinti, esasperato dai ciak infiniti e dai ripetuti ritardi. Dal canto suo, il regista accusa la produzione di “filmicidio”, facendo poi perdere le sue tracce. A cercare di ricucire lo strappo è un amico di Maresco, Umberto Cantone, che chiama a testimoni tutti coloro che hanno partecipato all’impresa, in un’indagine che è l’occasione per ripercorrere la personalità e le idee dell’autore più corrosivo e apocalittico del cinema italiano. E se intanto, lontano da tutto e da tutti, Maresco stesse ultimando il suo film, diventato “il solo modo per dare forma alla rabbia e all’orrore che provo per questo mondo di m***a”?

Foto di Biennale di Venezia