Mostra del Cinema di Venezia 2025, quando finisce e dove vedere la cerimonia di chiusura
CinemaL'evento finale della kermesse si terrà domani, sabato 6 settembre alle ore 20, e sarà trasmesso in diretta dal Palazzo del Cinema al Lido e in streaming, anche sul sito e sui canali ufficiali della Biennale. L’attrice e autrice Emanuela Fanelli condurrà la serata, durante la quale saranno annunciati il Leone d’Oro al Miglior film e gli altri premi ufficiali. Il film di chiusura sarà Chien 51 di Cédric Jimenez e con Valeria Bruni Tedeschi
Domani, sabato 6 settembre, si terrà alle ore 20 la cerimonia di chiusura dell’82esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALE – LA DIRETTA). L’evento sarà trasmesso in diretta dal Palazzo del Cinema al Lido su Rai 3 e in streaming su RaiPlay, oltre che sul sito e sui canali ufficiali della Biennale. L’attrice e autrice Emanuela Fanelli condurrà la serata, durante la quale saranno annunciati il Leone d’Oro al Miglior film e gli altri premi ufficiali.
I PREMI
Nell’ultima giornata della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia il film di chiusura sarà il thriller fantascientifico Chien 51 di Cédric Jimenez con protagoniste Gilles Lelouche, Adele Exarchopoulos e Valeria Bruni Tedeschi. Saranno inoltre assegnati tra i 21 film in Concorso il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, il Leone d’Argento – Premio speciale per la regia, la Coppe Volpi per la Miglior interpretazione maschile e la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile, il Premio Speciale per la Giuria e il Premio Marcello Mastroianni per il Miglior Esordiente. Secondo il regolamento, non sarà possibile assegnare ex aequo. La Giuria internazionale, presieduta dal regista e sceneggiatore statunitense Alexander Payne e composta anche dal regista e sceneggiatore francese Stéphane Brizé, dalla regista e sceneggiatrice italiana Maura Delpero, dal regista, sceneggiatore e produttore rumeno Cristian Mungiu, dal regista e scrittore iraniano Mohammad Rasoulof, dall’attrice, scrittrice e sceneggiatrice brasiliana Fernanda Torres e dall’attrice cinese Zhao Tao. Sempre nella stessa giornata saranno divulgati anche i vincitori del Premio Luigi De Laurentiis per la Miglior opera prima e i vincitori della sezione Orizzonti, con riguardo a Miglior film, Miglior regia, Premio Speciale della Giuria (distinta da quella che assegnerà il Leone d’Oro), Miglior interpretazione maschile e Miglior interpretazione femminile. Infine, spazio anche ai premi per la Miglior sceneggiatura e per il Miglior cortometraggio. Completeranno l’evento anche le premiazioni per le sezioni Venezia Classici e Venice Immersive.
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IL FILM DI CHIUSURA, CHIEN 51 DI CÉDRIC JIMENEZ
Come recita la sinossi ufficiale, il film di chiusura Chien 51 è ambientato in un futuro non lontano, quando Parigi è divisa in tre zone che separano le classi sociali, e nessuno può sfuggire ad ALMA, un’intelligenza artificiale predittiva che ha rivoluzionato le forze dell’ordine. Quando il creatore di ALMA viene assassinato, Salia, un agente di alto livello, e Zem, un poliziotto disilluso, sono costretti a collaborare per risolvere un omicidio che potrebbe portare a galla gli oscuri segreti del sistema di cui sono al servizio. “Chien 51 è il terzo dei miei film a esplorare il tema delle forze dell’ordine. Completa una trilogia sul tema, riunendo il “cane” di BAC Nord e l’ufficiale d’élite di Novembre”, si legge nel commento del regista Cédric Jimenez. “Se la polizia è l’istituzione che consente alla polis – la città – di funzionare dando la caccia ai criminali, cosa succede quando adotta uno strumento così potente da spingere il sistema al limite, scavalcando persino la sua controparte essenziale, la giustizia? Possiamo affidare la sicurezza degli abitanti di una città a uno strumento ultra-intelligente, privo di coscienza e umanità? Ho immaginato questo film come un thriller poliziesco contemporaneo, un’opera di genere venata di tragedia, in cui un amore segnato dal destino si fonda tanto sull’emozione quanto sul sacrificio. È l’incontro di due anime in cerca di redenzione, e riecheggia Sofocle, che quasi 2500 anni fa scrisse queste parole potenti e fragili al tempo stesso: “Molte sono le meraviglie, eppure nulla è più portentoso dell’uomo”.