Mostra del Cinema di Venezia 2025, Jude Law è Putin: “Non temo ripercussioni”. VIDEO

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Nella quinta giornata al Lido, in Concorso e sul red carpet il ritratto e l'ascesa del presidente russo (con il volto dell'attore britannico) in Le Mage du Kremlin di Olivier Assayas e i rapporti genitori-figli in Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch. Fuori Concorso il documentario Nuestra Tierra di Lucrecia Martel e il film Il Maestro con Pierfrancesco Favino: "Voglio raccontare che si può stare al mondo senza essere i numeri uno per forza", ha detto l'attore

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Quinta giornata dell’82esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALE-LE PAGELLE AI LOOK), con i red carpet dei film in Concorso Le Mage du Kremlin di Olivier Assayas e Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch e con Cate Blanchett e Charlotte Rampling.

Oggi in Concorso il ritratto di Vladimir Putin nel film Le Mage Du Kremlin di Olivier Assayas e con Jude Law."Non temo ripercussioni, voglio raccontare senza polemiche un personaggio all’interno di una storia molto più grande", ha dichiarato l'attore.

In Concorso anche Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch sui rapporti tra genitori e figli e con un cast che comprende Cate Blanchett, Adam Driver, Tom Waits e Charlotte Rampling (TUTTI I 21 FILM IN CONCORSO). Sul tema del rapporto tra il distributore del film in alcuni paesi, Mubi, e la società di private equity Sequoia Capital che sostiene diverse start-up israeliane nel campo della tecnologia della difesa, il regista ha detto: "Sono sconcertato da quello che è successo. Ho un accordo di distribuzione su alcuni territori con Mubi, comunque si sa che tutti i soldi che vengono dalle corporate sono soldi sporchi. Certo, potrei evitare di fare film, ma è una cosa che mi piace troppo. Comunque, ripeto, non siamo noi che dobbiamo affrontare questo, ma Mubi".

Fuori Concorso torna la regista argentina Lucrecia Martel che nel documentario Nuestra Tierra racconta la storia di una figura carismatica scomparsa, l'attivista Javier Chocobar, ucciso nel 2000 mentre lottava per difendere la sua comunità.

Fuori Concorso anche il film Il Maestrodi Andrea Di Stefano, ambientato alla fine degli anni Ottanta e con protagonista Felice (Tiziano Menichelli), ragazzino di 13 anni potenziale campione di tennis a cui l'ambizioso padre trova come allenatore Raul Gatti (Pierfrancesco Favino), un ex tennista fallito. "Mi piaceva, con questo personaggio, raccontare che si può stare al mondo senza essere i numeri uno per forza", ha raccontato l'attore.

Ieri, sabato 30 agosto, oltre al film Frankenstein (IL CAST) di Guillermo Del Toro era stato presentato in Concorso anche Sotto le nuvoledi Gianfranco Rosi, mentre Fuori Concorso era stato il turno di The Last Viking e dell’horror italiano La valle dei sorrisi di Paolo Strippoli con Michele Riondino e Romana Maggiora Vergano. Sabato si era svolta anche la grande manifestazione per la Palestina nei luoghi della Mostra: gli organizzatori hanno parlato di 5mila presenze, tra cui Zerocalcare e Tecla Insolia. Polemico Pupi Avati: “Boicottare il cinema non porta pace. Davvero pensiamo che una marcia possa cambiare le cose?"

Segui la diretta della sesta giornata

VIVI LA DIRETTA della sesta giornata dell'82esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Lunedì 1º settembre atteso il secondo Leone d’Oro alla Carriera, che omaggia Kim Novak, anche raccontata Fuori Concorso da Kim Novak’s Vertigo di Alexandre Philippe. In Concorso il biopic The Smashing Machine di Benny Safdie con Wayne Johnson ed Emily Blunt sulla storia del lottatore Mark Kerr e il film The Testament of Ann Lee di Mona Fastvold. Grande attesa per il debutto Fuori Concorso della serie tv Portobello di Marco Bellocchio con Fabrizio Gifuni su Enzo Tortora. Ancora Fuori Concorso l’opera prima Orfeo di Virgilio Villoresi

In gara Un anno di scuola della triestina Laura Samani

"È una straordinaria giornata oggi al Lido di Venezia, non solo perché il sole dell'ultima domenica di agosto bacia il Palazzo del Cinema, ma perché va in scena il nuovo film della regista triestina Laura Samani. È la testimonianza dell'ottimo stato di salute del sistema della produttività cinematografica della nostra regione", ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil, a margine della première veneziana di Un anno di scuola' in Concorso nella sezione Orizzonti.

Il film, opera seconda della regista dopo il pluripremiato Piccolo corpo, è liberamente ispirato al racconto di Giani Stuparich ed e' ambientato nella Trieste del 2007, anno spartiacque per la città, con l'ingresso della Slovenia in Schengen e l'avvento dei social. Racconta l'arrivo di Fred, una studentessa svedese, unica ragazza in una classe di soli maschi, che mette in crisi equilibri e amicizie consolidate

Due volti conosciuti per il film oggi in Concorso

Anche l'attore Willem Dafoe e il regista argentino Gastón Solnicki sono stati avvistati sul red carpet di Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch

Willem Dafoe e Gastón Solnicki

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Sorrisi e risate tra Cate Blanchett e Vicky Krieps

Le co-protagoniste del film di Jim Jarmusch scherzano sul red carpet del film in Concorso Father Mother Sister Brother. L'attrice lussemburghese aveva ottenuto il riconoscimento della critica internazionale nel 2017, dopo aver recitato nel film Il filo nascosto al fianco di Daniel Day-Lewis

Cate Blanchett e Vicky Krieps

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La recensione del film di Jarmusch tra silenzi e misteri

In Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, la pellicola segna il ritorno del regista con un’opera poetica e radicale che intreccia silenzi, memorie e misteri familiari. In tre episodi ambientati tra New Jersey, Dublino e Parigi, Adam Driver, Charlotte Rampling, Cate Blanchett, Vicky Krieps, Indya Moore e Luka Sabbat incarnano padri, madri, fratelli e sorelle sospesi tra orologi falsi, skater al rallentatore, brindisi impossibili e un tempo che scorre senza mai lasciarsi decifrare. SCOPRI QUI

Father Mother Sister Brother

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Charlotte Rampling sul red carpet

Nel 2017 l'attrice, oggi protagonista del film in Concorso, aveva vinto a Venezia la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile per Hannah, mentre nel 2016 era stata candidata agli Oscar come Miglior attrice per 45 anni

Charlotte Rampling

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Laura Samani, "Il desiderio? Uomini e donne parlano lingue diverse"

Mettere, all'inizio della storia, una barriera linguistica (la protagonista 18enne, da poco arrivata in Italia, è svedese e parla inglese con i compagni di scuola) "era un modo per riflettere come uomini e donne non parlino la stessa lingua in tema di desiderio. Abbiamo gli stessi desideri, ma il modo in cui possiamo esprimerli è diverso, c'è meno spazio di manovra per chi abita il corpo femminile. Farlo comporta conseguenze, una scritta offensiva su un muro, come capita nel film o, oggi, nei video", ha spiegato Laura Samani, in gara alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti con Un anno di scuola, lettura in chiave in contemporanea, ambientata nel 2007, del racconto di Giani Stuparich scritto nel 1919.

Il film arriverà in sala nel 2016 con il cast composto da Stella Wendick, Giacomo Covi, Pietro Giustolisi e Samuel Volturno. Al centro l'incontro e l'amicizia tra Fred, diciottenne svedese indipendente, brillante ed empatica e i tre compagni di liceo in una classe nella quale è l'unica ragazza.

I tre studenti sono Antero (Covi), riservato a bravo negli studi come Fred; Pasini (Gustolisi), estroverso e seduttore ma con un trauma non superato e Mitis (Volturno), apparentemente burbero ma protettivo. Il gruppo dei tre, che diventa dei quattro, finisce per perdere, a causa dei sentimenti che inizia a catalizzare Fred, i suoi equilibri.

"Ho deciso di ambientare la storia nel 2007 perché è l'anno in cui ho fatto la maturità e perché era il periodo prima del boom dei social, allora con i telefonini si facevano al massimo gli squilli e si mandavano messaggi. Oggi Fred probabilmente sarebbe stata vittima online di revenge porn", ha detto la regista. Il racconto di Stuparich "l'avevo letto a Trieste proprio sui banchi del liceo e mi è capitato di riprenderlo durante il lockdown...Ho capito subito che sarebbe stato il mio secondo film". Anche perché "dopo Piccolo corpo, che è stato molto importante ma molto doloroso, avevo bisogno di levità e il modo migliore, ho pensato, sarebbe stato girare un film con degli adolescenti. Anche se restano delle costanti nei temi, come una domanda identitaria"

Il cast e il regista di Father Mother Sister Brother

Pronti per la proiezione del film in Concorso, posano per i flash dei fotografi gli attori Vicky Krieps, Cate Blanchett, Charlotte Rampling, Luka Sabbat, Mayim Bialik e Indya Moore insieme al regista Jim Jarmusch

Cast

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Il look di Cate Blanchett

Outfit total black per l'attrice, che ha indossato un abito nero con gonna in piume. e stivali di pelle con il tacco

Cate Blanchett

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Claudio Santamaria sulla situazione a Gaza: "Non esistono spazi giusti o sbagliati per esprimere un'opinione"

"L'arte non è una bolla separata dal resto del mondo, non è che qui siamo in un porto franco in cui i problemi del mondo sono distanti", ha dichiarato ai microfoni di Sky TG24 l'attore. "Anzi, è un festival, mostra di arti cinematografiche, e l'arte è fatta da persone sensibili, e questa sensibilità non può non tenere in considerazione quello che accade nel mondo, quindi mi è sembrato piuttosto naturale". Ha ricordato inoltre che "Si sono espressi molti attori, registi, colleghi, utilizzando la propria notorietà per far passare un messaggio che in questo momento  è il più urgente; non ci sono spazi giusti o spazi sbagliati, per esprimere un'opinione su quello che sta accadendo a Gaza. Anzi, più il luogo è stridente, più il messaggio arriva secondo me potente"

Jim Jarmusch sul red carpet

Anche il regista del film in Concorso è arrivato al Lido per la proiezione della pellicola che racconta i complessi rapporti familiari

Jim Jarmusch

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Tre protagoniste del cinema al Lido

Father Mother Sister Brother è un lungometraggio, seppur attentamente costruito in forma di trittico. Tre storie che raccontano le relazioni tra figli adulti e genitori piuttosto distanti, e tra fratelli. Ognuna delle tre parti è ambientata nel presente e ciascuna si svolge in un paese diverso.

Father è ambientato nel nord-est degli Stati Uniti, Mother a Dublino, e Sister Brother a Parigi. Una serie di ritratti intimi, osservati senza esprimere giudizi, in cui la commedia è attraversata da sottili momenti di malinconia.

Cate Blanchett, Charlotte Rampling e Vicky Krieps

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Cate Blanchett, Charlotte Rampling e Vicky Krieps sul red carpet

Le tre attrici fanno parte del cast del film Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch, oggi in Concorso a Venezia 82, e sono finalmente arrivate sul red carpet

Vicky Krieps, Cate Blanchett e Charlotte Rampling

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Father Mother Sister Brother, la diretta del red carpet

Ecco dove seguire la diretta streaming del Red Carpet del film oggi in Concorso di Jim Jarmusch e con Cate Blanchett, Vicky Krieps, Mayim Bialik, Charlotte Rampling, Indya Moore e Luka Sabbat

Virna Toppi sorride ai flash dei fotografi

Anche la prima ballerina del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è arrivata sul red carpet del film Father Mother Sister Brother in Concorso di Jim Jarmusch

Virna Toppi

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Jim Jarmusch a Venezia 82, il poeta del cinema indipendente da Dead Man a Paterson

In Concorso a Venezia con Father Mother Sister Brother, il regista si conferma uno dei maestri assoluti del cinema indipendente americano. Dai tempi di Stranger Than Paradise a Dead Man, da Paterson a Only Lovers Left Alive, il suo sguardo ha reinventato la poesia del quotidiano. Un ritratto poetico e una recensione della sua carriera, tra musica, silenzi e misteri.

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Jim Jarmusch

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Il premio Tonino Guerra al regista russo Sokurov

"Ho sempre vissuto Tonino Guerra come un parente, una persona di famiglia alla quale sono stato legato da un grande affetto fin da quando l'ho conosciuto, giovanissimo. Avevo la sensazione di essere suo parente. Sì, era come se ci conoscessimo da sempre, in una sensazione di grande empatia. La sua arte era viva per questo motivo". Così il regista russo Aleksandr Sokurov ha accolto la notizia del Premio Tonino Guerra, ricordando l'amico all'Italian Pavilion dell'82/a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia dove ha presentato in questi giorni il suo ultimo film, Director's Diary. Sokurov tornerà in Italia per ricevere il Premio. 

Il Premio, presieduto da Laura Delli Colli, è stato istituito dal presidente Andrea Guerra e dal Direttivo del Museo Centro Studi Tonino Guerra ed è diretto da Steve Della Casa e da Paola Poli.c"Cuore del progetto quest'anno sarà in particolare la riscoperta dei diari di Tonino ritrovati grazie alla digitalizzazione. Ben 400 quaderni ricchi di appunti di ogni tipo corredati dai suoi disegni tra appunti di viaggio e riflessioni sul mondo", ha detto Andrea Guerra. "Proprio nel manifesto del Festival abbiamo, per questo, deciso di usare un suo disegno, ricordo della partenza in treno per Mosca, con una simbolica gabbia in cui la matita di Tonino rinchiude amorevolmente i ritratti dei suoi amici eccellenti".

Aleksandr Sokurov, a proposito dei Diari, che come Tonino sono anche al centro del suo ultimo film, ha osservato quanto siano preziosi perché raccontano la natura stessa del lavoro artistico con tutte quelle piccole annotazioni che contengono l'opera futura perché nel diario trascrivi fissando la tensione artistica. "Oggi nel mio diario scriverò: ascoltando le parole di suo figlio ho toccato di nuovo la mano di Tonino Guerra e ne scoprirò il senso in divenire", ha detto

Father Mother Sister Brother, Emanuela Fanelli sul red carpet

La madrina di Venezia 82 ha fatto la sua apparizione sul red carpet vestita in total white

Emanuela Fanelli

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Jude Law: "Interpreto Putin, ma non temo ripercussioni"

Il volto di Vladimir Putin nel film Le Mage du Kremlin di Oliver Assayas, oggi in Concorso a Venezia 82, ha spiegato: "Non ho certo pensato a ripercussioni, mi sono messo nelle mani di Olivier per raccontare senza polemiche un personaggio all'interno di una storia molto più grande". E sulla difficoltà più grande nell'interpretare il presidente della Russia: "La cosa più difficile è stato rappresentare il suo volto pubblico da cui non trapela nulla e mostrare comunque emozioni. Ho dovuto adottare una recitazione interiore"

Jude Law

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Un Prophète, Enrico Maria Artale: "Carcere specchio della società"

La realtà carceraria "non è altra,  è uno specchio della nostra società in tutti i suoi aspetti, aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo", ha spiegato Enrico Maria Artale, regista della serie tv francese in otto episodi e Fuori Concorso a Venezia 82. "Ho fatto una lunga ricerca sulla realtà del carcere francese per comprendere quale fosse il rapporto mimetico con le persone. Da un lato volevamo aderire alla realtà, visto che questa è anche una questione politica, ma allo stesso tempo non volevamo farci imprigionare da quell'aspetto e aspirare a qualcosa di universale, etico, con un tratto romanzesco", ha proseguito il regista, che ha visitato le carceri francesi e ha trascorso molto tempo a Marsiglia con ragazzi "che avevano scontato una pena. Così ho imparato anche cose sorprendenti, qualcuno mi ha detto, per esempio, che quello in prigione era stato il più bel periodo della sua vita". Con gli autori "non volevano raccontare i personaggi come animali o vittime ma come persone degne, a volte anche nobili perché a qualcuno di loro  quella reclusione aveva anche portato momenti di alta riflessione". Per Artale è stato appassionante confrontarsi "col vissuto di questi ragazzi e dovremmo fermarci a riflettere tanti aspetti". Uno, ad esempio, è che "sono tutti ragazzi, la criminalità ha sempre più al centro una generazione di giovanissimi anche in Francia"

Enrico Maria Artale Un Prophète

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Pierfrancesco Favino, la metafora dell'insegnamento

Nel film ambientato alla fine degli anni Ottanta, l'ex tennista Raul Gatti (Pierfrancesco Favino) non ha retto alla pressione. Dopo una profonda crisi, si ricicla come maestro di tennis e allena il tredicenne Felice (Tiziano Menichelli), una promessa della racchetta prima guidata con regole ferree dal padre ingegnere alla Sip (Giovanni Ludeno). Tra Raul, fragile (anche mentalmente) e stropicciato dalla vita, ma pronto a godersene i piaceri, e Felice, fin troppo rigido per la sua età, l'incontro non è facile, ma attraverso le crisi reciproche creano un legame sempre più profondo. Alla base della storia c'è l'esperienza del regista Andrea Di Stefano. "Molte di quelle scene le ho vissute veramente", ha raccontato. "È una storia in parte autobiografica e vuole rendere omaggio a un incontro fortunato nella prima adolescenza con un maestro di tennis che mi ha aiutato a crescere". Anche Favino ha avuto tanti maestri: "Ne voglio ricordare uno in particolare, Stefano Valentini, insegnante di danza all'accademia: lui non ti insegnava a ballare, ma a trovare la musica dentro di te e questa mi sembra anche una bellissima metafora dell'insegnare"

Cate Blanchett: "Fan di Jim Jarmusch da sempre"

Sia Cate Blanchett, sia Charlotte Rampling, hanno raccontato in conferenza stampa il particolare clima sul set di Father Mother Sister Brother. "Sono una sua fan da sempre. Sul set io gli chiedevo sempre: "Perché facciamo questo o quest'altro?". E lui rispondeva: "Non lo so". Si lavora sempre come in un flusso di coscienza, si creano universi particolare, ma c'è sempre una grande poesia", ha detto l'attrice. . Anche per Rampling è stata una magia: "Non so come capita, ma con lui noi attori diventiamo tutti registi: così posso dire che, pur non avendo visto il film, so già esattamente quello che vedrò"

Cate Blanchett e Charlotte Rampling

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Jim Jarmusch: "I soldi delle corporate sono sporchi"

Il regista ha risposto a una domanda sul rapporto tra Mubi, che distribuirà il film in diversi Paesi, e la società di private equity Sequoia Capital,che sostiene diverse start-up israeliane nel settore della tecnologia della difesa. "Sono sconcertato", ha detto. "Ho un accordo di distribuzione su alcuni territori con Mubi, comunque si sa che tutti i soldi che vengono dalle corporate sono soldi sporchi. Certo, potrei evitare di fare film, ma è una cosa che mi piace troppo. Comunque, ripeto, non siamo noi che dobbiamo affrontare questo, ma Mubi"

Jim Jarmusch

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Pierfrancesco Favino: "Oggi c'è l'ossessione sociale di vincere"

Viviamo "un momento nel quale c'è l'ossessione sociale per cui si deve per forza essere di successo per poter esistere. Questa storia tra le varie vene ha anche quella di mostrare che si può stare al mondo anche se non vinci, se non sei per forza il numero uno", ha spiegato l'attore, protagonista del dramedy tra sport e spunti autobiografici Il Maestro di Andrea Di Stefano con Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Valentina Bellè ed Edwige Fenech, presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e in sala dal 13 novembre

Father Mother Sister Brother, il trittico di Jim Jarmusch

"Non so assolutamente da dove mi sia venuta l'idea, ma per me è sempre stato così. So solo che l'ho scritto in sole tre settimane e che considero questo film in tre parti un'opera unica. Scrivo poi già immaginando gli attori che reciteranno un certo ruolo e il risultato, devo dire, mi ha soddisfatto molto", ha raccontato al Lido il regista del film in Concorso in tre episodi e girato in tre città (Parigi, Dublino e News Jersey) che racconta con fredda leggerezza i mali della famiglia e con un mega cast composto da Tom Waits, Adam Driver, Mayim Bialik, Charlotte Rampling, Cate Blanchett, Vicky Krieps, Sarah Greene, Indya Moore, Luka Sabbat e Françoise Lebrun. "Quando giro un film, anche se ha una trama semplice, mi richiede una grande concentrazione e mi stanco molto. A fine riprese, devo dire, ero esausto. È molto più difficile lavorare sui particolari che riprendere un gruppo di scatenati zombie che esce da un treno"

Father Mother Sister Brother

Foto di Biennale di Venezia

Le Mage du Kremlin di Olivier Assayas

Il film, tratto dal romanzo di Giuliano da Empoli e con la sceneggiatura del regista e di Emmanuel Carrère, racconta tra verità e finzione l'ascesa di Vladimir Putin (Jude Law) attraverso le vicende del suo spin doctor Vadim Baranov (Paul Dano), ispirato al suo ex consigliere Vladislav Surkov.

Ambientato in Russia nei primi anni Novanta, dopo il crollo dell'Urss, il film segue Baranov, prima artista d'avanguardia e poi produttore di reality show, che diventa consigliere ufficioso di un ex agente del Kgb destinato a conquistare il potere assoluto: "lo Zar" Vladimir, che sarà modellato dalle sue visioni politiche. C'è però una figura che sfugge al suo controllo: Ksenia (Alicia Vikander), donna inafferrabile e lontana dal fascino del potere. "Questa è una storia in cui sono solo gli uomini a dettare le regole ed evidentemente c'era bisogno di una controparte femminile. Lei è importante perché diventa il riflesso del personaggio principale ed è poi una donna brillante che cambia continuamente forma", ha spiegato l'attrice. "Ksenia rappresenta una persona che protegge la propria libertà. È il simbolo di quell'energia tipica degli anni Novanta, quando c'era una generazione di russi che credevano di poter cambiare il mondo", ha aggiunto Olivier Assayas. Paul Dano ha poi sottolineato: "C'è una sceneggiatura molto ricca in questo film scritto proprio come una piece teatrale. Nel caso del mio personaggio lavorare sul linguaggio fa parte delle sue armi, è in fondo un mago che opera dietro le quinte"

Un Prophète di Enrico Maria Artale

"In questa serie si ha un grande invito a superare le rigidità rispetto alla propria identità, alla propria provenienza, a non farle diventare una gabbia, ma piuttosto un invito alla ricerca dell'altro", ha spiegato ai microfoni di Sky TG24 il regista della serie tv Fuori Concorso a Venezia 82.

Un ritratto viscerale, crudo e intenso della vita in una brutale prigione francese, dove Malik, un giovane immigrato africano, deve cercare di sopravvivere dopo essere stato incarcerato per spaccio di droga. Solo e vulnerabile, incontra Massoud, un potente e losco uomo d’affari che gli offre protezione in cambio di obbedienza. Ma Malik si rende presto conto di essere solo una pedina nel gioco di Massoud e che l’unico modo per sopravvivere è prendere il potere per sé

Father Mother Sister Brother, Cate Blanchett racconta il suo personaggio

"Non mi sono dovuta "preparare" per questo ruolo, perché sono già io timida e nervosa; quindi, ho lasciato che il mio interno venisse fuori!", ha raccontato ai microfoni di Sky TG24 l'attrice, protagonista del film di Jim Jarmusch oggi in Concorso a Venezia 82

Le Mage du Kremlin, Olivier Assayas sul red carpet

"Le Mage du Kremlin non è un film sull’ascesa di un singolo uomo, né sulla forza con cui viene imposto il potere, né sulla reinvenzione di una nazione moderna e arcaica, ancora una volta sotto il giogo del totalitarismo", ha dichiarato nelle note di commento il regista francese, oggi in Concorso con la pellicola. "Radicato in eventi reali e contemporanei, è piuttosto una riflessione sulla politica moderna, o meglio, sulla cortina fumogena dietro cui oggi si nasconde: cinica, ingannevole e tossica. I potenti di oggi brandiscono strumenti di manipolazione e distorsione di massa con una precisione un tempo inimmaginabile. In questo senso, Le Mage du Kremlin non è tanto un film politico quanto un film sulla politica e sulla perversità dei suoi metodi, che ora ci tengono tutti in ostaggio"

Olivier Assayas

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Da Sofia Gascon a Monica Guerritore i premiati del Kineo

Karla Sofia Gascón (Miglior Attrice Internazionale per Emilia Pérez di Jacques Audiard), il turco Aras Aydin (Miglior Attore di Serie Internazionale) e Monica Guerritore (Miglior Attrice di Serie Italiana per Inganno di Pappi Corsicato) sono alcuni dei vincitori del Premio Kinéo ideato e diretto da Rosetta Sannelli, festeggiati al Lido nell'ambito della Mostra del cinema di Venezia. Tra le giovani promesse, Andrea Arru Premio Giovani Rivelazioni per Il ragazzo dai pantaloni rosa e Clotilde Esposito per Mare Fuori. Il riconoscimento come Miglior Attore Protagonista è stato attribuito a Massimiliano Gallo per Questi fantasmi. Cristiana Capotondi è la Miglior Attrice italiana in un film Internazionale: No Place Like Rome, film che segna anche il successo di Cecilia Miniucchi Berg, premiata come Miglior e Unica Regista Italiana donna che lavora negli Stati Uniti. Il Revelation Award è stato assegnato a Tatiana Luter, attrice formatasi tra Roma e Los Angeles che ha lavorato con registi come Paolo Sorrentino, Francis Ford Coppola e Gabriele Muccino

Karla Sofia Gascon

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Le Mage du Kremlin, anche Jeffrey Wright sul red carpet

L'attore è uno dei protagonisi del film in Concorso di Olivier Assayas insieme a Paul Dano, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Will Keen e Jude Law

Jeffrey Wright

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Le Mage du Kremlin, anche Jeffrey Wright sul red carpet

L'attore è uno dei protagonisi del film in Concorso di Olivier Assayas insieme a Paul Dano, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Will Keen e Jude Law

Jeffrey Wright

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I voti ai look sul red carpet con Jude Law e Cate Blanchett

Parata di divi nazionali e internazionali al Lido nel giorno in cui si presentano in Concorso il film Le mage du Kremlin di Olivier Assayas e la pellicola Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch, entrambi con cast stellari. Chiuderà la sfilata Pierfrancesco Favino, protagonista dell'ultima opera Il Maestro di Andrea Di Stefano. Attesi anche gli ospiti del Filming Italy Venice Award. Ecco le foto dei look e le pagelle. FOTOGALLERY

Alicia Vikander

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Favino, corteo pro Gaza? "Non dimentichiamo potenza del cinema"

"I festival sono sempre stati momenti di riflessione, il cinema da sempre si occupa di quello che succede nella realtà. Questo non vuole dire che debba specificatamente raccontare un tema. Io ero a Cannes lo scorso anno e c'era già un conflitto in corso, e lo stesso due anni fa. Tendiamo a scordarci che i film possano parlare alle persone, in Concorso ce ne sono alcuni che parlano chiaramente di certi temi. È chiaro che ci debba essere anche essere libertà di manifestare, di dire la propria, che questi eventi possano essere delle lenti di ingrandimento sugli avvenimenti che ci circondano", ha detto Pierfrancesco Favino nel corso della conferenza stampa per il film Fuori Concorso Il maestro di Andrea Di Stefano, in merito alla mobilitazione per Gaza alla Mostra del Cinema di Venezia. Però, "continuo a pensare che ciò che si può fare è chiedere, e lo dico io a mio nome, che diplomaticamente gli Stati risolvano questa situazione. Da cittadini del mondo ed europei, chiedere all'Europa di avere un atteggiamento molto chiaro verso quello che sta accadendo cercando di risolverlo". Dopodiché, "ognuno ha la libertà di esprimerlo come vuole, ma non vorrei che in tutto questo si sottovalutasse la potenza e la capacità del cinema di saper raccontare un mondo, probabilmente anche di saper risvegliare alcune coscienze, sennò (il cinema, ndr) diventa solo narcisista. Comunque ogni occasione è sacrosanta per ricordare da che parte di vuole stare. Penso che qualsiasi artista stia dalla parte della bellezza, e io non conosco niente di più pacifico al mondo della ricerca della bellezza. Penso che il più grande ricordo sulla pace che si possa avere, se si crea bellezza si cerca la pace"

Pierfrancesco Favino

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Jude Law sul red carpet, occhi e flash puntati su di lui

Sul red carpet del film in Concorso Le mage du Kremlin di Olivier Assayas c'è l'attore protagonista Jude Law.

Russia, primi anni Novanta. L’URSS è crollata. Nel caos di un Paese che cerca di ricostruirsi, Vadim Baranov, un giovane brillante, sta per trovare la propria strada. Prima artista d’avanguardia, poi produttore di reality show, diventa spin doctor di un ex agente del KGB in ascesa: Vladimir Putin. Immerso nel cuore del sistema, Baranov plasma la nuova Russia, confondendo i confini tra verità e menzogna, credenze e manipolazione. Ma c’è una figura che sfugge al suo controllo: Ksenia, donna libera e inafferrabile, che incarna la possibilità di fuga, lontano da questo gioco pericoloso. Quindici anni dopo, ritiratosi nel silenzio e avvolto nel mistero, Baranov accetta di parlare, rivelando i segreti occulti del regime che ha contribuito a costruire.

Jude Law

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La première de "Il mago del Cremlino"

Jeffrey Wright, Paul Dano, Alberto Barbera, Jude Law, Olivier Assaya, Alicia Vikander, Andrei Zayats, Tom Sturridge, Sidonie Dumas, Olivier Delbosc e Will Keen sul red carpet de Il mago del Cremlino.

il cast del mago del cremlino

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Alicia Vikander sul tappeto rosso a Venezia

Tra i protagonisti de Il mago del Cremlino anche Alicia Vikander.

alicia vikander

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Paul Dano alla première de "Il mago del Cremlino"

paul dano

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Jude Law sul red carpet de "Il mago del Cremlino"

jude law

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Cate Blanchett e Charlotte Rampling al photocall di "Father Mother Sister Brother"

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Il red carpet de "Il mago del Cremlino" con Jude Law LIVE

Venezia 82, fuori concorso "Il Maestro" con Pierfrancesco Favino. L'INTERVISTA

Jim Jarmusch, polemica su Mubi

Sono sconcertato da quello che è successo. Ho un accordo di distribuzione su alcuni territori con Mubi, comunque si sa che tutti i soldi che vengono dalle corporate sono soldi sporchi. Certo, potrei evitare di fare film, ma è una cosa che mi piace troppo. Comunque, ripeto, non siamo noi che dobbiamo affrontare questo, ma Mubi". Così Jim Jarmusch, durante la conferenza stampa al Lido per Father Mother Sister Brother, film in tre episodi in concorso a Venezia 2025.  Il regista ha risposto a una domanda relativa al rapporto tra il distributore del film, Mubi, e la società di private equity con sede nella Silicon Valley Sequoia Capital. Diversi registi - come ricorda Deadline - hanno firmato una lettera aperta in cui si chiede alla società di restituire un investimento di 100 milioni di dollari da parte di Sequoia Capital a causa del suo sostegno a diverse start-up israeliane nel settore della tecnologia della difesa. Mubi - fa notare ancora Deadline - detiene i diritti di Father Mother Sister Brother per il Nord America e per numerosi altri territori, mentre la sussidiaria della società, The Match Factory, ha tradizionalmente venduto tutti i film di Jarmusch.

Assayas su "Il mago del Cremlino": "Non un film sulla politica, ma sul personaggio politico". VIDEO

Jude Law racconta il suo Putin ne "Il mago del Cremlino". VIDEO

La conferenza stampa de "Il Maestro"

"Il Maestro" di Andrea Di Stefano a Venezia 82

A Venezia è anche la giornata de Il Maestro di Andrea Di Stefano, presentato fuori concorso, con Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, con Valentina Bellè, Astrid Meloni, Chiara Bassermann, Paolo Briguglia, Roberto Zibetti, Fabrizio Careddu, e con Edwige Fenech. In corso la conferenza stampa.

È anche il giorno di Jarmusch

Il regista Jim Jarmusch è arrivato a Venezia per presentare il suo film Father Mother Sister Brother con Cate Blanchett e Charlotte Rampling

Jim Jarmusch Venezia

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Venezia 82, Jude Law: "Nei panni di Putin, ma non temo ripercussioni"

L'attore esclude qualsiasi timore per conseguenze politiche legate alla sua interpretazione di Vladimir Putin in Il Mago del Cremlino. L’attore sottolinea la sfida nel restituire emozioni con una recitazione intima su un volto imperscrutabile

Venezia 82, Jude Law: 'Nei panni di Putin, ma non temo ripercussioni'

Venezia 82, Jude Law: 'Nei panni di Putin, ma non temo ripercussioni'

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Le parole di Carrère

"Mentre nel libro Limonov il personaggio principale è stranamente e singolarmente libero, nel film è anche manipolatore nei confronti di chiunque possa opporsi a lui. È crudele. Credo che il film rimanga fedele al romanzo di Giuliano Da Empoli, pur lasciandoci un discreto grado di libertà interpretativa”, ha detto lo scrittore Emmanuel Carrère (che ha co-firmato la sceneggiatura di Le Mage Du Kremlin.

Georgina Rodriguez al suo arrivo all'Hotel Excelsior

Georgina Rodriguez

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Il cast del film di Assayas

Jude Law, Alicia Vikander, il rgista Olivier Assayas, Paul Dano, Jeffrey Wright, Tom Sturridge e Will Keen durante la photocall di The Wizard Of The Kremlin (Le Mage Du Kremlin

Il mago del Cremlino Venezia

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Jude Law al Lido

Jude Law Venezia

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Le parole di Jeffrey Wright

"Quando ho letto per la prima volta il libro ne sono rimasto sbalordito", dice Jeffrey Wright, nel cast di Le Mage du Kremlin. "Fornisce un quadro per comprendere come tecnologia e potere siano interconnessi, ed è ancora più rilevante ora di quanto non lo fosse prima. È una storia su un personaggio specifico, Vladimir Putin, e su un Paese specifico, la Russia. Ma è fondamentale che gli americani lo guardino, perché siamo ancora aggrappati all'idea che, anche in mezzo al grottesco che stiamo vivendo, potremmo essere migliori. Se perdiamo questa convinzione, rischiamo di diventare esattamente ciò che questo libro e questo film ritraggono".

Cosa ha detto Tom Sturridge

Nel cast di Le Mage du Kremlin anche l'attore Tom Sturridge che ha detto: "Ho imparato cos'è il potere e ho compreso appieno la storia del mio personaggio attraverso la ricerca collaborativa con il resto del team. Ho bisogno di questo lavoro di squadra. Credo che il mio personaggio incarni opportunismo e avidità, qualità che possono essere premiate o punite all'interno di questo tipo di struttura di potere".

Assayas spiega Le Mage du Kremlin

"Il Mago del Cremlino non è un film sull'ascesa di un uomo, né sulla forza con cui viene imposto il potere o sulla reinvenzione di una nazione moderna e arcaica allo stesso tempo, nuovamente soggiogata dal totalitarismo. È piuttosto una riflessione sulla politica moderna, o meglio, sulle cortine fumogene dietro cui essa si nasconde oggi: cinica, ingannevole e tossica", dice Olivier Assayas al Lido del suo film, tratto dal romanzo di Giuliano da Empoli, con la sceneggiatura scritta dal regista insieme a Emmanuel Carrère. Racconta, tra verità e finzione, l'ascesa di Putin (Jude Law) attraverso le vicende del suo spin doctor Vadim Baranov (Paul Dano), ispirato al suo ex consigliere Vladislav Surkov.

Jude Law: "Io nei panni di Putin, ma non temo ripercussioni"

A Jude Law è stato chiesto se ha paura di Putin. "Non ho certo pensato a ripercussioni. La cosa più difficile è stato rappresentare il suo volto pubblico da cui non trapela nulla e mostrare comunque emozioni. Ho dovuto adottare una recitazione interiore".

Jude Law in conferenza stampa

Jude Law, che interpreta un giovane Putin nel film Le Mage du Kremlin,  ha dichiarato: "Sapevo di sentirmi sicuro nelle mani di Olivier Assayas. Sapevo che questa storia sarebbe stata raccontata in modo intelligente, con sfumature e attenzione. Il mio personaggio non è un'imitazione, anche se avevamo molti riferimenti: ha una storia molto più ampia. Non volevamo definire nessuno. Il mio personaggio rivela molto poco: indossa una maschera, e poi c'è il suo io individuale. È stato difficile da interpretare. Cos'è il potere? Non c'è una risposta definitiva. Per me, il potere significa avere il controllo delle proprie scelte, delle esperienze che si vivranno e della loro realizzazione".

L'arrivo di Barbara Chichiarelli

Anche l'attrice Barbara Chichiarelli, tra le protagoniste della serie Sky M - Il figlio del secolo, è arrivata a Venezia

 Barbara Chichiarelli

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L’attrice premio Oscar Da'Vine Joy Randolph arriva all’Hotel Excelsior

L’attrice premio Oscar Da'Vine Joy Randolph arriva all’Hotel Excelsior

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Cosa ha detto Alicia Vikander

"Interpreto l'unico personaggio femminile in un mondo guidato dagli uomini e, in effetti, il film è una storia su molti uomini che parlano nelle stanze", ha detto Alicia Vikander riferendosi alla sua parte nella pellicola di Assayas. "Interpreto una controparte femminile per loro, ma il mio personaggio funge anche da bussola morale e da specchio che costringe gli altri ad affrontare la verità. Incarna la libertà, in un contesto in cui la libertà è un concetto confuso".

Le parole di Paul Dano

Paul Dano, uno dei protagonisti di Le Mage du Kremlin, ha detto: "Sarebbe una semplificazione eccessiva etichettare semplicemente il mio personaggio come cattivo. Invece, è meglio cercare di capire il punto di vista di Vadim Baranov non come una questione di bianco o nero, ma analizzandolo più a fondo. E se lo trovate spaventoso, è utile e significativo capire perché lo trovate spaventoso".

Anche Carrere a Venezia

Lo scrittore francese Emmanuel Carrere alla Mostra del Cinema di Venezia. È co-autore della sceneggiatura di Le Mage du Kremlin

Carrere Venezia

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L’attrice Rocio Munoz Morales al Lido

Rocio Munoz Morales Venezia

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Le parole di Lucrecia Martel in conferenza stampa

La conferenza del film Le Mage du Kremlin

In questo momento è in corso la conferenza stampa del film Le Mage du Kremlin di Olivier Assayas con Paul Dano, Jude Law, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Jeffrey Wright. Qui il link per seguire la diretta streaming.

Martel a Venezia

La regista argentina Lucrecia Martel è a Venezia Fuori concorso con il suo Nuestra Tierra (Landmarks). Eccola durante la photocall

Lucrecia Martel Venezia

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Le parole di Vincenzo Cavallo in conferenza stampa

Gli arrivi in Laguna

Francesca Barra e Claudio Santamaria, Rocco Papaleo, Micaela Ramazzotti. In questi minuti stanno arrivando molte star del cinema italiano a Venezia.

venezia arrivi

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Savina Neirotti su Biennale College Cinema

Le parole di Barbera in conferenza stampa

Willem Dafoe a Venezia

A Venezia è il giorno anche di The Souffleur di Gastón Solnicki con Willem Dafoe.

L'arrivo di Fabio Testi

L'attore italiano Fabio Testi arriva all'Excelsior di Venezia

Fabio Testi Venezia

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Le immagini della quarta giornata di Venezia

Mostra del Cinema di Venezia, Pupi Avati: "Una marcia per Gaza non può cambiare le cose"

Il cineasta riconosce "l'orrore" che si sta vivendo in Palestina ma rimane scettico sulla manifestazione del 30 agosto: "Non credo proprio che Netanyahu soprassieda rispetto a ciò che sta facendo perché c'è un corteo durante un Festival cinematografico".

Venezia 82, Pupi Avati: 'Una marcia per Gaza non cambia le cose'

Venezia 82, Pupi Avati: 'Una marcia per Gaza non cambia le cose'

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Le conferenze stampa di oggi in streaming

Sono iniziate alle 11.30 le conferenze stampa odierne della Mostra del Cinema di Venezia. Ecco lo streaming per seguirle live.

Cosa è successo nella quarta giornata a Venezia

Il cast del film "Made in EU"

Eike Goreczka, Vesselin Hristov, Katya Trichkova, il regista Stephan Komandarev, Gergana Pletnyova e Simeon Ventsislavov alla photocall del film Made In EU (oggi nella sezione Venezia Spotlight)

Made in EU

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Mostra del Cinema di Venezia, 13 minuti di applausi per Frankenstein di Del Toro. IL VIDEO

La standing ovation tributata alla pellicola presentata sabato 30 agosto in concorso è finora la più lunga di questa edizione.

Frankenstein, 13 minuti di applausi per il film di Del Toro a Venezia

Frankenstein, 13 minuti di applausi per il film di Del Toro a Venezia

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Avati: “Boicottare il cinema non porta pace”

"Ma davvero pensiamo che una marcia a Venezia durante la Mostra del Cinema possa cambiare le cose?". Lo afferma in un'intervista al Corriere della Sera il regista Pupi Avati. "Sono sempre stato un cane sciolto. Per partecipare a manifestazioni collettive bisogna essere persone che hanno una visione delle cose più omologata. Io, in ogni circostanza, ho sempre cercato di avanzare una mia visione, poi non ce l'ho fatta e sono sempre rimasto alternativo, tutta la vita, politicamente e cinematograficamente. Questo è un prezzo che uno paga per la propria indipendenza. Ma non significa che non abbia un'opinione su quello che sta accadendo. Stiamo vivendo un orrore, ma sono disincantato sul fatto che sia sufficiente fare una marcia a Venezia perché le cose cambino. Il cinema italiano - dice Avati - soffre un momento di grande debolezza, in generale. Non credo proprio che Netanyahu soprassieda rispetto a ciò che sta facendo perché c'è un corteo durante un Festival cinematografico. E, poi, impedire a due attori (il riferimento è a Gal Gadot e Gerald Butler, ndr) di partecipare è un'operazione che non aiuta la costruzione di rapporti di pace". "Ma noi davvero immaginiamo che Trump, Netanyahu o Putin tengano conto di una manifestazione alla Mostra del Cinema di Venezia? A me pare solo che si tolga a Venezia una ulteriore occasione per parlare di film" conclude il regista.

L'arrivo in Laguna di Alicia Vikander

Anche Alicia Vikander è arrivata all'Hotel Excelsior di Venezia. L'attrice è nel cast di Le Mage du Kremlin di Olivier Assayas accanto a Paul Dano e Jude Law.

Alicia Vikander Venezia

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Frankenstein di Guillermo del Toro, la recensione del film

Dopo Pinocchio, Guillermo del Toro firma il suo film più personale: Frankenstein, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e in arrivo su Netflix. Con un cast stellare guidato da Oscar Isaac e Jacob Elordi, il regista trasforma il mito di Mary Shelley in un poema gotico e visionario che parla di imperfezione, desiderio di amore e ribellione. Un’opera che intreccia orrore e poesia, politica e sentimento, riaffermando la forza eterna del cinema.

Frankenstein di Del Toro, il gotico che diventa poesia. La recensione

Frankenstein di Del Toro, il gotico che diventa poesia. La recensione

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Willem Dafoe, tra i protagonisti di The Souffleur (sezione Orizzonti), presenta oggi il film diretto da Gastón Solnicki alla Mostra del Cinema

Willem Dafoe Venezia

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"Sotto le nuvole" di Gianfranco Rosi, tutto sul film in concorso alla Mostra del Cinema

All’82esima Mostra del Cinema di Venezia ieri è arrivato Sotto le nuvole, l’ultima opera di Gianfranco Rosi, regista Leone d’Oro nel 2013 con Sacro Gra e Orso d’Oro a Berlino nel 2016 con Fuocoammare, film per il quale è stato anche candidato all’Oscar. Ecco tutto quello che bisogna sapere su questa attesissima pellicola.

Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, il film in concorso a Venezia

Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, il film in concorso a Venezia

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L'arrivo di Jude Law a Venezia

Jude Law arriva all'Hotel Excelsior: oggi viene presentato Le Mage du Kremlin di Olivier Assayas in cui interpreta un giovane Vladimir Putin.

Jude Law a Venezia

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The Last Viking, la recensione del film di Jensen con Mads Mikkelsen presentato a Venezia

The Last Viking (En Sidste Viking), presentato Fuori Concorso alla Mostra di Venezia, è la nuova opera di Anders Thomas Jensen con Mads Mikkelsen e Nikolaj Lie Kaas: un viaggio epico e ironico tra mito e quotidianità, dolore e commozione, dark comedy e poesia. Un film che ride e ferisce, che intreccia identità smarrite e traumi nascosti, ricordandoci che siamo tutti un po’ vichinghi, un po’ folli, un po’ fragili.

The Last Viking, la  recensione del film con Mads Mikkelsen

The Last Viking, la recensione del film con Mads Mikkelsen

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Il cast e la regista di "Un anno di scuola"

Pietro Giustolisi, Giacomo Covi, la regista Laura Samani, Stella Wendick e Samuel Volturno a Venezia per la photocall di Un anno di scuola

Un anno di scuola Samani

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Gli attori di "Un anno di scuola"

Samuel Volturno e Stella Wendick, due dei protagonisti del film Un anno di scuola di Laura Samani, durante la photocall a Venezia.

Un anno di scuola

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Laura Samani a Venezia

La regista Laura Samani all'arrivo alla photocall di presentazione del suo film Un anno di scuola (A Year Of School) inserito nella sezione Orizzonti.

Laura Samani

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Mostra del Cinema di Venezia, il cast di Frankenstein. FOTO

Al Lido ha debuttato l’attesissima pellicola di Guillermo del Toro. Ecco il cast del film agli arrivi all’Hotel Excelsior e al photocall durante la giornata di ieri. Da Christoph Waltz a Mia Goth fino ad arrivare a Jacob Elordi e Oscar Isaac, i due grandi protagonisti di questa rilettura in chiave moderna del mito gotico consacrato da Mary Shelley, ecco tutti gli interpreti che hanno sfilato alla kermesse cinematografica

Mostra del Cinema di Venezia, Elordi, Isaac e il cast di Frankenstein

Mostra del Cinema di Venezia, Elordi, Isaac e il cast di Frankenstein

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Il programma di oggi

Il Maestro, il film con Pierfrancesco Favino presentato oggi fuori concorso a Venezia

Il Maestro, il film con Favino tra tennis, formazione e legami inattesi nell’estate italiana, viene presentato fuori concorso domenica 31 agosto 2025 a Venezia. L’estate di fine anni Ottanta torna protagonista con questo film drammatico diretto da Andrea Di Stefano. Con una durata di 125 minuti, il lungometraggio racconta una storia di formazione, ambizioni e seconde possibilità attraverso lo sguardo di un giovane talento del tennis e del suo mentore imperfetto.

Il Maestro, il film con Pierfrancesco Favino presentato oggi fuori con

Il Maestro, il film con Pierfrancesco Favino presentato oggi fuori con

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Un anno di scuola

Nella sezione Orizzonti (Sala Darsena alle 14.15) debutta la seconda autrice italiana in gara, Laura Samani, che in Un anno di scuola racconta "le sfide che comporta il crescere come giovane donna in un mondo dominato dagli uomini, dove il corpo e i desideri possono facilmente diventare armi rivolte contro di te" spiega la regista. Nel cast Stella Wendick, Giacomo Covi, Pietro Giustolisi, Samuel Volturno. La storia è ambientata a Trieste. Fred, diciottenne svedese esuberante e coraggiosa, arriva in città per frequentare l'ultimo anno di un Istituto Tecnico. Si ritrova a essere l'unica ragazza in una classe di soli maschi e catalizza l'attenzione di tutti.

Tutte le dirette di oggi dal Lido

Ecco il calendario delle dirette streaming previste per oggi alla Mostra del Cinema di Venezia

Il Maestro con Favino

Questa sera alle 22, fuori concorso, arriva il film di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano, Paolo Briguglia, Valentina Bellè, Edwige Fenech. In un’estate di fine anni Ottanta il 13enne Felice, che porta sulle spalle tutte le aspettative paterne, inizia ad affrontare i tornei nazionali di tennis. Il padre lo affida al sedicente ex campione Raul Gatti, che vanta addirittura un ottavo di finale negli Internazionali d'Italia al Foro Italico.

Nuestra Tierra di Martel

Fuori concorso (Sala Grande alle 14) la regista argentina racconta la vicenda avvenuta nel 2009 quando un uomo e due complici tentano di sfrattare i membri della comunità indigena di Chuschagasta, nel nord dell'Argentina. Rivendicano la proprietà della terra, sono armati, e uccidono il leader della comunità, Javier Chocobar. L'omicidio viene registrato da una telecamera.

Il ritorno di Jim Jarmusch

Sempre in Sala Grande, alle 19.30, tocca a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch con Tom Waits, Adam Driver, Mayim Bialik, Charlotte Rampling, Cate Blanchett. Tre storie che raccontano le relazioni tra figli adulti e genitori piuttosto distanti, e tra fratelli. Ognuna delle tre parti è ambientata nel presente e ciascuna si svolge in un Paese diverso.

Attesa per il film di Assayas sull’ascesa di Putin

Nella Sala Grande alle 16.30 viene presentato Le Mage du Kremlin di Olivier Assayas con Paul Dano, Jude Law, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Jeffrey Wright. Ambientato in Russia nei primi anni Novanta, dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Nel caos di un Paese che cerca di ricostruirsi, Vadim Baranov, un giovane brillante, sta per trovare la propria strada. Prima artista d'avanguardia, poi produttore di reality show, diventa spin doctor di un ex agente del Kgb in ascesa: Vladimir Putin.

Spettacolo: Per te