Mostra del Cinema di Venezia 2024, il giorno di Francesca Comencini e Fabrizio Gifuni

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Regista e attore Fuori Concorso con Il tempo che ci vuole. La scenografa Paola Comencini premiata con il Campari Passion for Film. Fuori gara anche Broken Rage di Takeshi Kitano. In Concorso Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming) di Wang Bing e Love di Dag Johan Haugerud. Le Giornate degli Autori chiudono con Basileia di Isabella Torre. Don't cry, butterfly di Dương Diệu Linh ha vinto il Gran Premio IWonderfull assegnato dalla giuria internazionale della Settimana Internazionale della Critica

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Venerdì 6 settembre al Lido si è celebrata la penultima giornata della 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALELA GUIDALE PAGELLE AI LOOK), che vedeva in Concorso il documentario Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming) di Wang Bing, l'ultimo capitolo della trilogia sulla vita e sulle difficoltà di un gruppo di giovani lavoratori nel settore tessile in Cina, e Love di Dag Johan Haugerud, il secondo capitolo della trilogia sull’amore e sul sesso al di fuori delle convenzioni sociali (LA RECENSIONE).


Fuori Concorso Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano, un racconto molto personale sui momenti vissuti dalla regista con il padre Luigi. Premio Campari Passion for Film alla scenografa e costumista Paola Comencini, sorella della cineasta. Fuori gara anche Broken Rage di Takeshi Kitano, il regista giapponese negli anni pluripremiato al Lido. La pellicola è un doppio racconto allo specchio, tra action violento e parodia in commedia.


Le Giornate degli Autori si chiudono con Basileia di Isabella Torre, dramma fantasy ambientato sull’Aspromonte.


Assegnati i premi della Settimana della critica: Don't cry, butterfly di Dương Diệu Linh ha vinto il Gran Premio IWonderfull assegnato dalla giuria internazionale.

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Settimana della critica, tutti i vincitori

Don't cry, butterfly di Dương Diệu Linh ha vinto il Gran Premio IWonderfull assegnato dalla giuria internazionale della Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell'ambito di Venezia 81. La stessa giuria ha assegnato una menzione speciale a No sleep till di Alexandra Simpson. A Paul & Paulette take a bath del regista Jethro Massey va il Premio del Pubblico The Film Club con una percentuale di gradimento di 4.5/5.00. Il Premio Luciano Sovena alla Miglior Produzione Indipendente va ad Anywhere Anytime di Milad Tangshir, con la seguente motivazione: "Nel panorama del cinema italiano di oggi, il film di Milad Tangshir rappresenta un esempio virtuoso di unione tra l'urgenza di raccontare una storia contemporanea e l'esigenza di utilizzare le risorse produttive senza sprechi e con le capacità di unire creatività, messaggio sociale e sostenibilità produttiva. Vivo Film e Young Film restituiscono un risultato ottimo e un vero esempio di intelligenza produttiva". Homegrown di Michael Premo si aggiudica il Premio Mario Serandrei - Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico. Don't cry, butterfly si aggiudica, infine, anche il Premio Circolo del Cinema di Verona come film più innovativo, assegnato dalla giuria under 35. 


Nell'ambito della nona edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) la giuria, composta da tre professionisti dell'industria cinematografica - Giulia Achilli, Simone Bozzelli ed Elena Ciofalo  -, ha selezionato i seguenti vincitori tra i sette cortometraggi in concorso: Premio Miglior Cortometraggio Things that my best friend lost di Marta Innocenti con la motivazione: "Per la costruzione dell'empatia con personaggi forti affidato al suono, in un rave raccontato da chi non c'è ma da chi lo conosce estremamente bene". Premio Migliore Regia Nero argento di Francesco Manzato con la motivazione: "Per un lavoro che lascia la profonda curiosità di vedere cosa seguirà". Premio Miglior Contributo Tecnico At least i will be 8 294 400 pixel di Marco Talarico con la motivazione "Per l'immagine autogenerata che si fa archivio nella ricerca della memoria". Alla Settimana Internazionale della Critica, infine, fra i premi collaterali del Festival, la Giuria del Cortometraggio Premio FEDIC assegna la menzione speciale Miglior Cortometraggio a Playing God di Matteo Burani.

A Venezia omaggio a Troisi e a "Il Postino"

Intenso l'omaggio a Massimo Troisi che La Biennale di Venezia ha dedicato all'artista nel trentennale della sua prematura scomparsa (nel giugno del 1994) e dell'anteprima de Il Postino alla 51.Mostra del cinema di Venezia. Il film è ritornato, per l'occasione, sul grande schermo proiettato nella Sala Casinò dell'81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Un evento speciale nato da un'idea di Maria Grazia Cucinotta e realizzato dalla Hollywood Communication e da La Biennale di Venezia, in collaborazione con la Settimana della Critica e le Giornate degli Autori e con il sostegno della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania. 

I voti ai look sul red carpet del 6 settembre

La penultima giornata della Mostra del Cinema numero ottantuno accoglie calorosamente Takeshi Kitano, veterano del Festival, quest'anno autore Fuori Concorso. L'attesa è per i protagonisti dell'italiano “Il tempo che ci vuole” e per quelli hollywoodiani di "Horizon - An American Saga", la cui seconda parte viene eccezionalmente presentata al Lido in anteprima. I migliori momenti glamour sotto la nostra lente d'ingrandimento


LE FOTO

Leoncino d'oro al francese The Quiet Son

The Quiet Son (Jouer avec le feu) di Delphine e Muriel Coulin con Vincent Lindon ha vinto il Leoncino d'oro a Venezia 81. Segnalazione Cinema For Unicef a Familia di Francesco Costabile. Si è tenuta oggi all'Italian Pavilion, la cerimonia di premiazione della 36/ma edizione del Leoncino d'Oro istituito da Agiscuola e promosso da A.g.i.s., A.n.e.c. e David di Donatello - Accademia del Cinema Italiano, alla presenza di Vincenzo Mannino (Consigliere del Ministro dell'Istruzione e del Merito), Bruno Zambardino (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), Pietrangelo Buttafuoco (Presidente Biennale di Venezia), Andrea Del Mercato (Direttore Generale La Biennale). Hanno fatto gli onori di casa: Piera Detassis (Presidente e Direttore Artistico Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello), Mario Lorini (Presidente ANEC e Vicepresidente AGIS), Domenico Barbuto (Segretario Generale AGIS), Andrea Iacomini (Portavoce UNICEF Italia). A coordinare i lavori della 36° Cerimonia di Premiazione del Leoncino d'Oro è stato Simone Gialdini (Direttore Generale ANEC). A ritirare il premio durante la cerimonia erano presenti Delphine e Muriel Coulin e il distributore italiano Andrea Romeo (I Wonder Pictures) e per il film Familia il regista Francesco Costabile e Paolo Orlando (Medusa Film). 

Campo di battaglia, il cast del film di Gianni Amelio con Alessandro Borghi. FOTO

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, Campo di Battaglia di Gianni Amelio è arrivato in sala giovedì 5 settembre. Vediamo il cast


FOTO

Love, amore e sesso senza conformismi. La recensione del film in concorso a Venezia 2024

Presentato l'ultimo lungometraggio in gara per vincere il Leone d'Oro all'81.ma edizione della Mostra del Cinema, Dopo Sex, il regista novergese Dag Johan Haugerud porta al Lido il secondo emozionane capitolo della sua trilogia nata per dimostrare che sono possibili per tutti nuovi modi di pensare e di comportarsi. La pellicola sarà distribuita prossimamente in Italia da Wanted Cinema


LA RECENSIONE

Broken Rage, Takeshi Kitano: "Commedia e violenza sono collegate"

A Venezia è anche il giorno di Broken Rage, film del regista giapponese Takeshi Kitano, presentata fuori concorso. “Broken Rage è una parodia - ha spiegato in conferenza stampa il regista - e per fare una parodia bisogna avere prima un punto di partenza: puoi avere una parodia di Via col Vento solo se conosci la storia originale. Questa storia non è altrettanto nota ed è dovuta essere breve e sufficientemente convincente perché la parodia funzionasse: idealmente anche chi sbadiglia nella prima parte può ridere nella seconda! violenza e commedia sono in realtà collegate: entrambe coinvolgono reazioni molto fisiche e sono influenzate sia dalla nostra percezione sia dai nostri sentimenti che ci informano della nostra percezione".

Il tempo che ci vuole, Campari Passion for Film a Paola Comencini

Paola Comencini, scenografa che ha firmato le scene de Il Tempo Che Ci Vuole, sarà premiata col Campari Passion For Film questa sera, alle 21.30, il premio. Il film fuori concorso sarà proiettato dopo la cerimonia

Pupi Avati: "Il cinema è l'arte di rendere credibile l'inverosimile"

Pupi Avati ha raccontato la sua visione del cinema nella Masterclass tenuta a Venezia: “Il cinema è l’arte di rendere credibile l’inverosimile - ha detto -. Ma come nascono le idee? Buddha, giustamente, diceva che non si percepisce mai l’origine delle cose. Avere un’idea significa essere fecondati da qualcosa di misterioso e di trascendente. Tuttavia, l’idea comincia a verificarsi e, mentre la pensi, si dilata. Poi, quando inizi a raccontarla, la maturi sempre di più finché non si percepisce la necessità di scrivere. Imparare a scrivere di noi stessi è il modo migliore per capire chi si è. Scrivere è scoprire di avere una vita interiore. Il film, infine, è il figlio ed erede del testo principale. Ma, al contempo, è differente, originale”.

Pupi Avati e il suo rapporto con l'horror nella Masterclass a Venezia 81

Durante la Masterclass tenuta il 6 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia, il regista Pupi Avati ha raccontato il suo rapporto col genere horror: “Per me, l’horror rappresenta molte cose. Provengo da una cultura contadina che si fonda su due strumenti didattici: la favola, intesa come deterrente per spaventare i bambini, e la religione, che parla di peccato, di inferno . ha spiegato -. Entrambe incutono timore. A mio modo di vedere, la paura aumenta la fantasia. La persona spaventata è quella presente a se stessa, più che in qualunque altra emozione. Il bambino è attratto, ma anche spaventato, dalla paura. Nell’horror c’è anche il tema della morte e il rapporto con essa: un tema di cui si parlava spesso e liberamente nelle case di campagna di un tempo”.

A "Iddu" il premio Carlo Lizzani a Venezia 81

È andato al film Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, con Elio Germano, Toni Servillo, Barbora Bobulova e Antonia Truppo, prodotto da Indigo Film, Rai Cinema e Les Films du Losange, il premio Carlo Lizzani, assegnato da una giuria di esercenti. La cerimonia oggi, presso l'Italian Pavillion, alla presenza della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, di Flaminia Lizzani e Francesco Ranieri Martinotti, Presidente ANAC. "Per aver saputo raccontare - questa la motivazione della Giuria - una storia italiana che partendo da fatti reali ha identità e forza narrativa distintive in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore in estrema coerenza con la poetica dei suoi due autori".

Il tempo che ci vuole, Fabrizio Gifuni:

Nei panni di Luigi Comencini in Il Tempo Che Ci Vuole, in concorso a Venezia 81, recita Fabrizio Gifuni: “Mi sembrava insensato andare in una direzione fortemente evocativa, quasi mimetica, per interpretare lo straordinario regista Luigi Comencini - ha raccontato l'attore -. Tuttavia mi sembrava altrettanto insensato non tenere conto del suo corpo e della sua voce. Nel lavoro di ricerca ho trovato pochissimo materiale su di lui, proprio perché era un regista molto schivo. Alla fine, l’ho veramente trovato nel suo capolavoro, l’inchiesta I Bambini E Noi: lì c’è Luigi perché vediamo in campo la sua speciale qualità nell’ascolto, un ascolto puro, libero, senza giudizi precostituiti”.

Il tempo che ci vuole, Romana Maggiora Vergano:

Interpretare la regista che ti dirige non è facile e non ti capita tutti i giorni. Romana Maggiora Vergano lo ha fatto in Il Tempo Che Ci Vuole, fuori concorso a Venezia 81: “Vivere questa esperienza è stata un’occasione meravigliosa. Mi sono sentita privilegiata, e anche impaurita, di collaborare e interpretare la stessa Francesca Comencini, autrice e regista che ho sempre ammirato - ha spiegato l'attrice -. La bellezza di questo progetto è stata pensare ai due protagonisti non tanto come Luigi Comencini e Francesca, ma come il padre e la figlia”.

Il tempo che ci vuole, Francesca Comencini:

Francesca Comencini ha presentato fuori concorso a Venezia 81 il suo nuovo film Il Tempo Che Ci Vuole: "Un film che avevo dentro di me da sempre, ma difficile da realizzare per diverse ragioni - ha detto la regista in conferenza stampa -. In primo luogo, non mi sentivo abbastanza matura per poter elaborare serenamente la storia, sia dal punto di vista tecnico cinematografico sia da quello personale. Solo successivamente, nel periodo della pandemia, dell’angoscia e dell’isolamento sociale, ho sentito forte la necessità di mettere per iscritto i miei ricordi. La memoria è vera e sognante e compone un film tra il realismo e il surrealismo. Ho avuto inoltre l’onore di consultarmi con il mio Maestro, Marco Bellocchio. Sono contenta di aver portato questa storia sul grande schermo, specie per il legame tra padre e figlia. Si tratta di una relazione fondante e fondamentale per ogni donna, ma, mi sono resa conto, poco trattata nel cinema".

Soundtrack Stars Award, premi per Joker, Colapesce e Margherita Vicario

Va al film Joker: Folie à Deux il Soundtrack Stars Award 2024 per la miglior colonna sonora tra i film in concorso a Venezia 81. Colapesce vince il Premio 2024 per le musiche originali di Iddu, giudicate migliore colonna sonora tra i film italiani. Soundtrack dell'anno a Margherita Vicario per Gloria!

M - Il figlio del secolo, la serie Sky sul Duce presentata a Venezia 2024. La recensione

Uno straordinario Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini è protagonista di un kolossal in otto puntate tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega. Diretta da Joe Wright, è una fiction potentissima che con uno stile immaginifico e cinematografico racconta l’Italia: dalla fondazione dei fasci all’omicidio di Giacomo Matteotti. La serie arriverà in esclusiva Sky e in streaming su Now nel 2025 (LA RECENSIONE)

Venezia 81, da Jenna Ortega a Alessia Lanza, scollature sul red carpe

Look belli da ogni lato, scollati sulla parte frontale ma anche sulla schiena, che favoriscono pose accattivanti per il muro di fotografi. La seduzione, mista ad eleganza, è sempre di moda al Lido. Sul tappeto rosso anche quest'anno c'è chi ha puntato tutto sullo stile da femme fatale scegliendo dress da sera raffinati caratterizzati da un design audace. Tra trasparenze e spacchi, una carrellata dei nostri preferiti. (LE FOTO)

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Colapesce, la colonna sonora di Iddu

Il cantautore siracusano Colapesce ha curato le musiche di Iddu, il film con Elio Germano e Toni Servillo su Matteo Messina Denaro oggi in Concorso a Venezia 81

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The Brutalist, la recensione del film di Brady Corbet in concorso a Venezia

Adrien Brody interpreta un architetto ebreo emigrato dall'Ungheria negli Stati Uniti nel 1947. Attraverso la costruzione di un edificio in stile brutalista, un emozionante viaggio nel genio e nella sregolatezza. Ecco cosa dice il dichiarante Brady Corbert: “Un'opera sui traumi generati dalla Seconda Guerra Mondiale e dedicata a quegli artisti che non hanno realizzato la proprietà visionaria” ( LA RECENSIONE )

Venezia 81, assegnato a Iddu il Premio Lizzani

Si e' svolta oggi, presso l'Italian Pavilion, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Cultura Lucia Borgonzoni, di Flaminia Lizzani e Francesco Ranieri Martinotti, presidente di Anac, la cerimonia di premiazione del Premio Carlo Lizzani al miglior film italiano della Mostra del Cinema di Venezia, giunto alla decima edizione. Il Premio assegnato dalla Giuria composta da Gaetano Renda, Domenico di Noia, Silvano Andreini, Emanuela Stefani, Tonino Errico, esercenti coraggiosi premiati il 4 settembre, e' andato al film 'Iddu' di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, prodotto da Indigo Film, Rai Cinema e Les Films du Losange con Elio Germano, Toni Servillo, Barbora Bobulova e Antonia Truppo.

"Per aver saputo raccontare - questa la motivazione della Giuria - una storia italiana che partendo da fatti reali ha identita' e forza narrativa distintive in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore in estrema coerenza con la poetica dei suoi due autori. Un'opera notevole che si avvale di una straordinaria "compagnia" di attori, di una magistrale fotografia e di una musica in salda sintonia con l'andamento narrativo, elementi che offrono grandi possibilita' di incontrare il favore del pubblico". "Vorrei congratularmi con tutta la squadra che lavora nel dietro le quinte del Premio Carlo Lizzani per l'importante traguardo raggiunto e ringraziare le persone che in questi dieci anni hanno contribuito a renderlo uno tra gli appuntamenti piu' attesi fra gli eventi correlati alla Mostra del Cinema - ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni - un riconoscimento che e' un'occasione per ribadire la centralita' delle sale nel percorso di sviluppo del sistema cinematografico e al contempo per porre l'accento sulle opere, attivita' - entrambe - su cui il Ministero della Cultura concentra grandi sforzi. E a proposito di sale, a partire da quest'anno abbiamo attivato un fondo ordinario di 20 milioni di euro, che si aggiungono alle linee gia' esistenti a favore delle sale cinematografiche. Una misura che abbiamo reso stabile.

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