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Mostra del Cinema di Venezia 2024, il giorno di Francesca Comencini e Fabrizio Gifuni

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Venezia 81: Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini
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Venezia 81: Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini
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Regista e attore Fuori Concorso con Il tempo che ci vuole. La scenografa Paola Comencini premiata con il Campari Passion for Film. Fuori gara anche Broken Rage di Takeshi Kitano. In Concorso Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming) di Wang Bing e Love di Dag Johan Haugerud. Le Giornate degli Autori chiudono con Basileia di Isabella Torre. Don't cry, butterfly di Dương Diệu Linh ha vinto il Gran Premio IWonderfull assegnato dalla giuria internazionale della Settimana Internazionale della Critica

in evidenza

Venerdì 6 settembre al Lido si è celebrata la penultima giornata della 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALELA GUIDALE PAGELLE AI LOOK), che vedeva in Concorso il documentario Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming) di Wang Bing, l'ultimo capitolo della trilogia sulla vita e sulle difficoltà di un gruppo di giovani lavoratori nel settore tessile in Cina, e Love di Dag Johan Haugerud, il secondo capitolo della trilogia sull’amore e sul sesso al di fuori delle convenzioni sociali (LA RECENSIONE).


Fuori Concorso Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano, un racconto molto personale sui momenti vissuti dalla regista con il padre Luigi. Premio Campari Passion for Film alla scenografa e costumista Paola Comencini, sorella della cineasta. Fuori gara anche Broken Rage di Takeshi Kitano, il regista giapponese negli anni pluripremiato al Lido. La pellicola è un doppio racconto allo specchio, tra action violento e parodia in commedia.


Le Giornate degli Autori si chiudono con Basileia di Isabella Torre, dramma fantasy ambientato sull’Aspromonte.


Assegnati i premi della Settimana della critica: Don't cry, butterfly di Dương Diệu Linh ha vinto il Gran Premio IWonderfull assegnato dalla giuria internazionale.

Settimana della critica, tutti i vincitori

Don't cry, butterfly di Dương Diệu Linh ha vinto il Gran Premio IWonderfull assegnato dalla giuria internazionale della Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell'ambito di Venezia 81. La stessa giuria ha assegnato una menzione speciale a No sleep till di Alexandra Simpson. A Paul & Paulette take a bath del regista Jethro Massey va il Premio del Pubblico The Film Club con una percentuale di gradimento di 4.5/5.00. Il Premio Luciano Sovena alla Miglior Produzione Indipendente va ad Anywhere Anytime di Milad Tangshir, con la seguente motivazione: "Nel panorama del cinema italiano di oggi, il film di Milad Tangshir rappresenta un esempio virtuoso di unione tra l'urgenza di raccontare una storia contemporanea e l'esigenza di utilizzare le risorse produttive senza sprechi e con le capacità di unire creatività, messaggio sociale e sostenibilità produttiva. Vivo Film e Young Film restituiscono un risultato ottimo e un vero esempio di intelligenza produttiva". Homegrown di Michael Premo si aggiudica il Premio Mario Serandrei - Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico. Don't cry, butterfly si aggiudica, infine, anche il Premio Circolo del Cinema di Verona come film più innovativo, assegnato dalla giuria under 35. 


Nell'ambito della nona edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) la giuria, composta da tre professionisti dell'industria cinematografica - Giulia Achilli, Simone Bozzelli ed Elena Ciofalo  -, ha selezionato i seguenti vincitori tra i sette cortometraggi in concorso: Premio Miglior Cortometraggio Things that my best friend lost di Marta Innocenti con la motivazione: "Per la costruzione dell'empatia con personaggi forti affidato al suono, in un rave raccontato da chi non c'è ma da chi lo conosce estremamente bene". Premio Migliore Regia Nero argento di Francesco Manzato con la motivazione: "Per un lavoro che lascia la profonda curiosità di vedere cosa seguirà". Premio Miglior Contributo Tecnico At least i will be 8 294 400 pixel di Marco Talarico con la motivazione "Per l'immagine autogenerata che si fa archivio nella ricerca della memoria". Alla Settimana Internazionale della Critica, infine, fra i premi collaterali del Festival, la Giuria del Cortometraggio Premio FEDIC assegna la menzione speciale Miglior Cortometraggio a Playing God di Matteo Burani.

A Venezia omaggio a Troisi e a "Il Postino"

Intenso l'omaggio a Massimo Troisi che La Biennale di Venezia ha dedicato all'artista nel trentennale della sua prematura scomparsa (nel giugno del 1994) e dell'anteprima de Il Postino alla 51.Mostra del cinema di Venezia. Il film è ritornato, per l'occasione, sul grande schermo proiettato nella Sala Casinò dell'81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Un evento speciale nato da un'idea di Maria Grazia Cucinotta e realizzato dalla Hollywood Communication e da La Biennale di Venezia, in collaborazione con la Settimana della Critica e le Giornate degli Autori e con il sostegno della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania. 

I voti ai look sul red carpet del 6 settembre

La penultima giornata della Mostra del Cinema numero ottantuno accoglie calorosamente Takeshi Kitano, veterano del Festival, quest'anno autore Fuori Concorso. L'attesa è per i protagonisti dell'italiano “Il tempo che ci vuole” e per quelli hollywoodiani di "Horizon - An American Saga", la cui seconda parte viene eccezionalmente presentata al Lido in anteprima. I migliori momenti glamour sotto la nostra lente d'ingrandimento


LE FOTO

Leoncino d'oro al francese The Quiet Son

The Quiet Son (Jouer avec le feu) di Delphine e Muriel Coulin con Vincent Lindon ha vinto il Leoncino d'oro a Venezia 81. Segnalazione Cinema For Unicef a Familia di Francesco Costabile. Si è tenuta oggi all'Italian Pavilion, la cerimonia di premiazione della 36/ma edizione del Leoncino d'Oro istituito da Agiscuola e promosso da A.g.i.s., A.n.e.c. e David di Donatello - Accademia del Cinema Italiano, alla presenza di Vincenzo Mannino (Consigliere del Ministro dell'Istruzione e del Merito), Bruno Zambardino (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), Pietrangelo Buttafuoco (Presidente Biennale di Venezia), Andrea Del Mercato (Direttore Generale La Biennale). Hanno fatto gli onori di casa: Piera Detassis (Presidente e Direttore Artistico Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello), Mario Lorini (Presidente ANEC e Vicepresidente AGIS), Domenico Barbuto (Segretario Generale AGIS), Andrea Iacomini (Portavoce UNICEF Italia). A coordinare i lavori della 36° Cerimonia di Premiazione del Leoncino d'Oro è stato Simone Gialdini (Direttore Generale ANEC). A ritirare il premio durante la cerimonia erano presenti Delphine e Muriel Coulin e il distributore italiano Andrea Romeo (I Wonder Pictures) e per il film Familia il regista Francesco Costabile e Paolo Orlando (Medusa Film). 

Campo di battaglia, il cast del film di Gianni Amelio con Alessandro Borghi. FOTO

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, Campo di Battaglia di Gianni Amelio è arrivato in sala giovedì 5 settembre. Vediamo il cast


FOTO

Love, amore e sesso senza conformismi. La recensione del film in concorso a Venezia 2024

Presentato l'ultimo lungometraggio in gara per vincere il Leone d'Oro all'81.ma edizione della Mostra del Cinema, Dopo Sex, il regista novergese Dag Johan Haugerud porta al Lido il secondo emozionane capitolo della sua trilogia nata per dimostrare che sono possibili per tutti nuovi modi di pensare e di comportarsi. La pellicola sarà distribuita prossimamente in Italia da Wanted Cinema


LA RECENSIONE

Broken Rage, Takeshi Kitano: "Commedia e violenza sono collegate"

A Venezia è anche il giorno di Broken Rage, film del regista giapponese Takeshi Kitano, presentata fuori concorso. “Broken Rage è una parodia - ha spiegato in conferenza stampa il regista - e per fare una parodia bisogna avere prima un punto di partenza: puoi avere una parodia di Via col Vento solo se conosci la storia originale. Questa storia non è altrettanto nota ed è dovuta essere breve e sufficientemente convincente perché la parodia funzionasse: idealmente anche chi sbadiglia nella prima parte può ridere nella seconda! violenza e commedia sono in realtà collegate: entrambe coinvolgono reazioni molto fisiche e sono influenzate sia dalla nostra percezione sia dai nostri sentimenti che ci informano della nostra percezione".

Il tempo che ci vuole, Campari Passion for Film a Paola Comencini

Paola Comencini, scenografa che ha firmato le scene de Il Tempo Che Ci Vuole, sarà premiata col Campari Passion For Film questa sera, alle 21.30, il premio. Il film fuori concorso sarà proiettato dopo la cerimonia

Pupi Avati: "Il cinema è l'arte di rendere credibile l'inverosimile"

Pupi Avati ha raccontato la sua visione del cinema nella Masterclass tenuta a Venezia: “Il cinema è l’arte di rendere credibile l’inverosimile - ha detto -. Ma come nascono le idee? Buddha, giustamente, diceva che non si percepisce mai l’origine delle cose. Avere un’idea significa essere fecondati da qualcosa di misterioso e di trascendente. Tuttavia, l’idea comincia a verificarsi e, mentre la pensi, si dilata. Poi, quando inizi a raccontarla, la maturi sempre di più finché non si percepisce la necessità di scrivere. Imparare a scrivere di noi stessi è il modo migliore per capire chi si è. Scrivere è scoprire di avere una vita interiore. Il film, infine, è il figlio ed erede del testo principale. Ma, al contempo, è differente, originale”.

Pupi Avati e il suo rapporto con l'horror nella Masterclass a Venezia 81

Durante la Masterclass tenuta il 6 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia, il regista Pupi Avati ha raccontato il suo rapporto col genere horror: “Per me, l’horror rappresenta molte cose. Provengo da una cultura contadina che si fonda su due strumenti didattici: la favola, intesa come deterrente per spaventare i bambini, e la religione, che parla di peccato, di inferno . ha spiegato -. Entrambe incutono timore. A mio modo di vedere, la paura aumenta la fantasia. La persona spaventata è quella presente a se stessa, più che in qualunque altra emozione. Il bambino è attratto, ma anche spaventato, dalla paura. Nell’horror c’è anche il tema della morte e il rapporto con essa: un tema di cui si parlava spesso e liberamente nelle case di campagna di un tempo”.

A "Iddu" il premio Carlo Lizzani a Venezia 81

È andato al film Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, con Elio Germano, Toni Servillo, Barbora Bobulova e Antonia Truppo, prodotto da Indigo Film, Rai Cinema e Les Films du Losange, il premio Carlo Lizzani, assegnato da una giuria di esercenti. La cerimonia oggi, presso l'Italian Pavillion, alla presenza della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, di Flaminia Lizzani e Francesco Ranieri Martinotti, Presidente ANAC. "Per aver saputo raccontare - questa la motivazione della Giuria - una storia italiana che partendo da fatti reali ha identità e forza narrativa distintive in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore in estrema coerenza con la poetica dei suoi due autori".

Il tempo che ci vuole, Fabrizio Gifuni:

Nei panni di Luigi Comencini in Il Tempo Che Ci Vuole, in concorso a Venezia 81, recita Fabrizio Gifuni: “Mi sembrava insensato andare in una direzione fortemente evocativa, quasi mimetica, per interpretare lo straordinario regista Luigi Comencini - ha raccontato l'attore -. Tuttavia mi sembrava altrettanto insensato non tenere conto del suo corpo e della sua voce. Nel lavoro di ricerca ho trovato pochissimo materiale su di lui, proprio perché era un regista molto schivo. Alla fine, l’ho veramente trovato nel suo capolavoro, l’inchiesta I Bambini E Noi: lì c’è Luigi perché vediamo in campo la sua speciale qualità nell’ascolto, un ascolto puro, libero, senza giudizi precostituiti”.

Il tempo che ci vuole, Romana Maggiora Vergano:

Interpretare la regista che ti dirige non è facile e non ti capita tutti i giorni. Romana Maggiora Vergano lo ha fatto in Il Tempo Che Ci Vuole, fuori concorso a Venezia 81: “Vivere questa esperienza è stata un’occasione meravigliosa. Mi sono sentita privilegiata, e anche impaurita, di collaborare e interpretare la stessa Francesca Comencini, autrice e regista che ho sempre ammirato - ha spiegato l'attrice -. La bellezza di questo progetto è stata pensare ai due protagonisti non tanto come Luigi Comencini e Francesca, ma come il padre e la figlia”.

Il tempo che ci vuole, Francesca Comencini:

Francesca Comencini ha presentato fuori concorso a Venezia 81 il suo nuovo film Il Tempo Che Ci Vuole: "Un film che avevo dentro di me da sempre, ma difficile da realizzare per diverse ragioni - ha detto la regista in conferenza stampa -. In primo luogo, non mi sentivo abbastanza matura per poter elaborare serenamente la storia, sia dal punto di vista tecnico cinematografico sia da quello personale. Solo successivamente, nel periodo della pandemia, dell’angoscia e dell’isolamento sociale, ho sentito forte la necessità di mettere per iscritto i miei ricordi. La memoria è vera e sognante e compone un film tra il realismo e il surrealismo. Ho avuto inoltre l’onore di consultarmi con il mio Maestro, Marco Bellocchio. Sono contenta di aver portato questa storia sul grande schermo, specie per il legame tra padre e figlia. Si tratta di una relazione fondante e fondamentale per ogni donna, ma, mi sono resa conto, poco trattata nel cinema".

Soundtrack Stars Award, premi per Joker, Colapesce e Margherita Vicario

Va al film Joker: Folie à Deux il Soundtrack Stars Award 2024 per la miglior colonna sonora tra i film in concorso a Venezia 81. Colapesce vince il Premio 2024 per le musiche originali di Iddu, giudicate migliore colonna sonora tra i film italiani. Soundtrack dell'anno a Margherita Vicario per Gloria!

M - Il figlio del secolo, la serie Sky sul Duce presentata a Venezia 2024. La recensione

Uno straordinario Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini è protagonista di un kolossal in otto puntate tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega. Diretta da Joe Wright, è una fiction potentissima che con uno stile immaginifico e cinematografico racconta l’Italia: dalla fondazione dei fasci all’omicidio di Giacomo Matteotti. La serie arriverà in esclusiva Sky e in streaming su Now nel 2025 (LA RECENSIONE)

Venezia 81, da Jenna Ortega a Alessia Lanza, scollature sul red carpe

Look belli da ogni lato, scollati sulla parte frontale ma anche sulla schiena, che favoriscono pose accattivanti per il muro di fotografi. La seduzione, mista ad eleganza, è sempre di moda al Lido. Sul tappeto rosso anche quest'anno c'è chi ha puntato tutto sullo stile da femme fatale scegliendo dress da sera raffinati caratterizzati da un design audace. Tra trasparenze e spacchi, una carrellata dei nostri preferiti. (LE FOTO)

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Colapesce, la colonna sonora di Iddu

Il cantautore siracusano Colapesce ha curato le musiche di Iddu, il film con Elio Germano e Toni Servillo su Matteo Messina Denaro oggi in Concorso a Venezia 81

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The Brutalist, la recensione del film di Brady Corbet in concorso a Venezia

Adrien Brody interpreta un architetto ebreo emigrato dall'Ungheria negli Stati Uniti nel 1947. Attraverso la costruzione di un edificio in stile brutalista, un emozionante viaggio nel genio e nella sregolatezza. Ecco cosa dice il dichiarante Brady Corbert: “Un'opera sui traumi generati dalla Seconda Guerra Mondiale e dedicata a quegli artisti che non hanno realizzato la proprietà visionaria” ( LA RECENSIONE )

Venezia 81, assegnato a Iddu il Premio Lizzani

Si e' svolta oggi, presso l'Italian Pavilion, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Cultura Lucia Borgonzoni, di Flaminia Lizzani e Francesco Ranieri Martinotti, presidente di Anac, la cerimonia di premiazione del Premio Carlo Lizzani al miglior film italiano della Mostra del Cinema di Venezia, giunto alla decima edizione. Il Premio assegnato dalla Giuria composta da Gaetano Renda, Domenico di Noia, Silvano Andreini, Emanuela Stefani, Tonino Errico, esercenti coraggiosi premiati il 4 settembre, e' andato al film 'Iddu' di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, prodotto da Indigo Film, Rai Cinema e Les Films du Losange con Elio Germano, Toni Servillo, Barbora Bobulova e Antonia Truppo.

"Per aver saputo raccontare - questa la motivazione della Giuria - una storia italiana che partendo da fatti reali ha identita' e forza narrativa distintive in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore in estrema coerenza con la poetica dei suoi due autori. Un'opera notevole che si avvale di una straordinaria "compagnia" di attori, di una magistrale fotografia e di una musica in salda sintonia con l'andamento narrativo, elementi che offrono grandi possibilita' di incontrare il favore del pubblico". "Vorrei congratularmi con tutta la squadra che lavora nel dietro le quinte del Premio Carlo Lizzani per l'importante traguardo raggiunto e ringraziare le persone che in questi dieci anni hanno contribuito a renderlo uno tra gli appuntamenti piu' attesi fra gli eventi correlati alla Mostra del Cinema - ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni - un riconoscimento che e' un'occasione per ribadire la centralita' delle sale nel percorso di sviluppo del sistema cinematografico e al contempo per porre l'accento sulle opere, attivita' - entrambe - su cui il Ministero della Cultura concentra grandi sforzi. E a proposito di sale, a partire da quest'anno abbiamo attivato un fondo ordinario di 20 milioni di euro, che si aggiungono alle linee gia' esistenti a favore delle sale cinematografiche. Una misura che abbiamo reso stabile.

Venezia 81, Tv2000 presenta 4 docufilm su giovani e sacro

Giovani, adolescenza, santità, simbologia del sacro. Sono i temi trattati dai quattro documentari che Tv2000 ha presentato oggi all'81esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Si tratta di Km333 - ultima fermata (regia di Gianni Vukaj), L'alpinista di Dio - Pier Giorgio Frassati (di Monica Mondo), Dove vanno gli anni (Giuseppe Carrieri) e I simboli del sacro: docuserie in 10 puntate (Filippo Genovese).


"Ringraziamo il presidente della Biennale, Pietrangelo
Buttafuoco", ha detto il direttore Vincenzo Morgante. "Ancora
una volta la Mostra del cinema di Venezia apre le braccia per accogliere e lanciare le proposte di Tv2000 per la nuova stagione televisiva: un poker di documentari di cui siamo particolarmente orgogliosi e che, ne sono certo, non mancheranno di suscitare l'interesse del pubblico"

Venezia 81, a Vermiglio e Ainda Estou Aqui premio Green Drop

Ai film "Vermiglio" di Maura Delpero e "Ainda Estou Aqui" di Walter Salles, in concorso alla 81ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, e' andato il "Green Drop Award" 2024 di Green Cross Italia, giunto alla tredicesima edizione. Il premio, la goccia di vetro di Murano realizzata dal maestro Simone Cenedese, contiene quest'anno la terra della casa natale di Rachel Carson, a Springdale, nei pressi di Pittsburgh, in Pennsylvania. "Ci sono stati due titoli che hanno rappresentato i valori e la mission di questo premio": con queste parole la giuria d'onore presieduta da Simone Gialdini, direttore generale ANEC - Associazione Nazionale Esercenti Cinema, ha annunciato i vincitori di questa edizione. 'Vermiglio' per aver rappresentato, con echi poetici che richiamano il cinema di Ermanno Olmi, un mondo rurale che vive secondo il ritmo delle stagioni scandito dalla natura, dando vita a una narrazione che, oltre a recuperare memorie e valori di una societa' contadina ormai scomparsa, diviene un significativo apologo sulla modernita'. 'Ainda Estou Aqui' perche' unisce il tema portante della resilienza civile, al percorso della protagonista come attivista dei diritti civili - negli stessi anni in cui in Brasile si assiste, per esempio, alla campagna di perimetrazione dei territori della foresta amazzonica - ribadendo una volta di piu', come i valori che riguardano l'umanita' non siamo mai distanti e non possano essere disgiunti da un processo di crescita democratica e in generale come l'etica umana sia l'unica via di salvezza per il nostro pianeta. (Vai alla recensione di Vermiglio)

Venezia 81, assegnato il premio "Persone Lavoro Ambiente"

Nell'ambito della  Mostra del cinema di Venezia si è tenuta la quinta edizione del Premio collaterale della Fai-Cisl "Persona Lavoro Ambiente". Il riconoscimento e' andato al film "Peacock" del giovane regista austriaco Bernard Wenger. Un'opera che si distingue, ha spiegato la giuria del Premio, "per la qualita' della scrittura, della realizzazione e dell'interpretazione, una commedia a tratti grottesca che scava in modo originale e accattivante nella drammaticita' di tematiche come la solitudine, il conformismo e l'estensione dell'offerta dei servizi alla sfera dei rapporti umani e dell'intimita', con l'anestesia dei sentimenti e l'alienazione che ne derivano", spingendo lo spettatore "a interrogarsi su un necessario ma sempre piu' labile confine tra dimensione individuale e professionale". 

Per la menzione speciale sul tema del Lavoro sono stati premiati due film. "Sugar Island" di Johanne' Go'mez Terrero ha colpito per la sensibilita' antropologica con cui descrive, attraverso la gravidanza della tredicenne protagonista, i retaggi coloniali e le lotte dei lavoratori haitiani delle piantagioni di canna da zucchero a Santo Domingo, schiacciati da un sistema sociale e normativo che nega l'iscrizione all'anagrafe e l'accesso ai piu' basilari diritti, tra i quali anche quelli previdenziali. 

Mentre il film italiano "Anywhere Anytime" di Milad Tangshir e' stato apprezzato per aver raccontato, omaggiando anche il celebre "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica, la condizione dei lavoratori immigrati attraverso la storia di un giovane rider, facendo emergere l'aspetto irrisolto dei cosiddetti "invisibili" e di una mancata inclusione che spinge il protagonista nei circuiti dell'illegalita' e del lavoro nero. La menzione speciale per la tematica Ambiente e' andata invece al film francese "Le Mohican" di Frèderic Farrucci, apprezzato per aver denunciato, attraverso la ribellione alle speculazioni edilizie e alla mafia da parte di uno degli ultimi pastori di capre della Corsica, la distruzione del paesaggio e la scomparsa di pratiche agricole tipiche, rilanciando i temi della legalita' e della tutela dei territori, senza precludere la possibilita' di un futuro positivo attraverso il ricambio generazionale.

Tutti i red carpet di Kasia Smutniak

Dagli abiti romantici e ricamati del 2012, edizione nella quale era stata scelta come madrina, agli outfit minimal e seducenti delle ultime stagioni, il tappeto rosso della Mostra del Cinema di Venezia ha assistito all'evoluzione dello stile dell'attrice (dallo scorso anno anche regista), ammiratissima dal pubblico grazie al fascino irresistibile e ai guardaroba incredibili e audaci (LA GALLERY)

Kasia Smutniak

©Getty

Joker: Folie à Deux, un sequel inaspettato. La recensione

Joaquin Phonenix e Lady Gaga in una sorprendente opera dark incentratata su Arthur Fleck e sul suo alter ego truccato da clown. Tra animazione, dramma carcerario, thriller processuale e melò, il regista Todd Philllips firma un coraggioso lungometraggio dove la musica e la danza sono protagoniste (LA RECENSIONE)

Joker: Folie à Deux

Foto di Warner Bros Pictures

Il tempo che ci vuole, con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano

Gli attori sono arrivati al Lido per presentare la pellicola di Francesca Comencini, un racconto sui momenti vissuti con il padre, il regista Luigi

Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano

©Getty

Wang Bing, in Cina fare denaro è l'unica ambizione

Con l'avvicinarsi delle vacanze di Capodanno i laboratori tessili di Zhili sono quasi tutti deserti. I pochi dipendenti rimasti sono in disperata attesa dello stipendio per pagarsi il viaggio di ritorno a casa. Dalle rive del fiume Yangtze alle montagne dello Yunnan, tutti festeggeranno nelle proprie città natali e celebreranno i rituali di prosperità con la famiglia. Per Shi Wei questa è anche l'opportunità di sposarsi, come per Fang Lingping. Il marito, ex tecnico informatico, dovrà seguirla a Zhili dopo la cerimonia. Imparare è difficile, ma ciò non ostacola l'avvento di una nuova generazione di lavoratori.


È il racconto di Youth: Homecoming, il film in Concorso a Venezia 81 firmato dal grande documentarista cinese Wang Bing, nonché ultima parte di una trilogia formata con i precedenti Youth (Spring) e Youth (Hard Times). "In Cina la maggior parte dei giovani lavora duramente per mantenersi. Gli stipendi sono molto bassi, le giornate infinite e non c'è quasi tempo di riposare. La società cinese ha ridotto la loro vita quotidiana a lavoro. Guadagnare denaro è diventato l'unica ambizione", ha detto il regista. "Lavorare nelle zone del fiume azzurro, dal 2014 al 2019, è stata esperienza molto significativa, molto bella. La Cina è oggi un Paese in grande sviluppo, ma esistono anche classi sociali che vivono in situazioni davvero molto difficili. È anche vero che siamo in tanti, ma ho voluto far vedere questo grande disagio, questa parte meno conosciuta del mio Paese".


Il tema della trilogia, ha spiegato Wang Bing, "non a caso racconta questo ambiente di giovani operai e contadini. Un ambiente che conosco bene. Quando ho deciso di fare il regista mi chiedevo, ma cosa posso mai fare come cineasta? E alla fine ho capito che dovevo documentare quel mondo in cui ero cresciuto, era il modo migliore per lasciare la mia testimonianza". 


Il prossimo sarà ancora un documentario?  "Credo che proseguirò nel documentario, è la mia forma di espressione, anche se immagino che la fiction sia più apprezzata dal pubblico. Cercherò comunque di portare avanti questo genere che conosco bene e di migliorarlo ancora"

Francesca Comencini, racconto il mio legame padre-figlia

"Il legame padre-figlia è fondante e fondamentale per qualsiasi donna, e di fatto mi sono resa conto che è stato trattato molto poco nel cinema. Questo film è quindi il tentativo di raccontare questo legame così importante", ha detto la regista Francesca Comencini, oggi Fuori Concorso con il film Il tempo che ci vuole,  dedicata a suo padre Luigi. "Si tratta di un film che avevo dentro di me da sempre, però ci voleva del tempo perché mi sentissi pronta. Ci vuole del tempo anche per poter dire grazie. Una delle cose che il cinema, e l'arte, ti consente di fare, è attraversare il
confine tra chi è vivo e chi non c'è più. E questo è forse uno degli scopi ultimi del lavoro che facciamo"

Francesca Comencini

©Getty

Venezia 81, la Regione Veneto presenta un corto sulla sicurezza sul lavoro

La Regione Veneto ha portato la prevenzione in sanità alla Mostra del Cinema di Venezia, dove è stata presentata la Sicurezza sul Lavoro: responsabilita' di qualcun altro tutti, finalizzata a creare consapevolezza sugli infortuni sul lavoro. Qualcun altro è approdata a Venezia 81 con il cortometraggio  Compagni, presentato oggi nello spazio della Regione Veneto. "Con la presentazione qui alla Mostra del Cinema di questi due corti vogliamo sottolineare come sia importante la comunicazione e il linguaggio per raggiungere più persone possibile anche con diversi mezzi di comunicazione, e quindi la
sicurezza sui luoghi di lavoro", ha detto l'assessore Manuela Lanzarin. "Ma è una sicurezza che è di tutti noi, quindi ognuno di noi con i nostri gesti, con piccole cose, possiamo effettivamente cercare di essere più sicuri nei luoghi di lavoro e fare più sicurezza. Guardiamo anche alla sicurezza stradale, e quindi alla consapevolezza che se abbiamo abusato, se siamo stanchi insomma, vale la pena fermarci. Fare una pausa serve proprio per non mettere a repentaglio la nostra vita, ma anche la vita di chi ci ha a fianco o di chi è in giro per lavoro. Sappiamo che il Veneto sta investendo molto con l'aggiornamento al nuovo piano strategico per quanto riguarda la sicurezza negli infortuni sul lavoro con il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema, e
sta puntando molto sulla comunicazione e sul linguaggio proprio per far arrivare un messaggio di questo tipo".


La campagna è stata progettata anche con il contributo delle parti sociali, che hanno rappresentato l'impegno di tutti, nessuno escluso, per aumentare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Accanto ai principali settori dove si sono verificati gli infortuni mortali nella Regione del Veneto (Agricoltura, Edilizia, metalmeccanica), la campagna di comunicazione interessera' setting chiave quali le scuole di ogni ordine e grado, ovvero i luoghi dove si formano i lavoratori di domani e dove è necessario portare il messaggio che la sicurezza nei luoghi di lavoro comincia innanzitutto dai comportamenti di ciascuno. Il corto presentato, per la regia di Mattia Beraldo che già aveva diretto Il secondo tempo di Julian Ross, è stato concepito in collaborazione con Shado che ha curato la campagna di comunicazione per la Regione e si pone come strumento di comunicazione

Venezia 81, assegnato il premio "Persone Lavoro Ambiente"

Nell'ambito dell'81esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia si è tenuta la quinta edizione del Premio collaterale della Fai-Cisl Persona Lavoro Ambiente. Il riconoscimento è andato al film Peacock del giovane regista austriaco Bernard Wenger. Un'opera che si distingue, ha spiegato la giuria, "per la qualità della scrittura, della realizzazione e dell'interpretazione, una commedia a tratti grottesca che scava in modo originale e accattivante nella drammaticità di tematiche come la solitudine, il conformismo e l'estensione dell'offerta dei servizi alla sfera dei rapporti umani e dell'intimità, con l'anestesia dei sentimenti e l'alienazione che ne derivano", spingendo lo spettatore "ad interrogarsi su un necessario ma sempre più labile confine tra dimensione individuale e professionale".


Per la menzione speciale sul tema del Lavoro sono stati premiati due film. Sugar Island di Johanné Gómez Terrero ha colpito per la sensibilità antropologica con cui descrive, attraverso la gravidanza della tredicenne protagonista, i retaggi coloniali e le lotte dei lavoratori haitiani delle piantagioni di canna da zucchero a Santo Domingo, schiacciati da un sistema sociale e normativo che nega l'iscrizione all'anagrafe e l'accesso ai piu' basilari diritti, tra i quali anche quelli previdenziali. Mentre il film italiano Anywhere Anytime di Milad Tangshir è stato apprezzato per aver raccontato, omaggiando anche il celebre Ladri di
biciclette
di Vittorio De Sica, la condizione dei lavoratori immigrati attraverso la storia di un giovane rider, facendo emergere l'aspetto irrisolto dei cosiddetti "invisibili" e di una mancata inclusione che spinge il protagonista nei circuiti dell'illegalità e del lavoro nero.


La menzione speciale per la tematica Ambiente è andata invece al film francese Le Mohican di Frédéric Farrucci, apprezzato per aver denunciato, attraverso la ribellione alle speculazioni edilizie e alla mafia da parte di uno degli ultimi pastori di capre della Corsica, la distruzione del paesaggio e la scomparsa di pratiche agricole tipiche, rilanciando i temi della legalità e della tutela dei territori, senza precludere la possibilità di un futuro positivo attraverso il ricambio generazionale

Venezia 81, a Vermiglio e Ainda Estou Aqui il premio Green Drop

Ai film Vermiglio di Maura Delpero e Ainda Estou Aqui di Walter Salles, in Concorso alla 81esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, è andato il Green Drop Award 2024 di Green Cross Italia, giunto alla 13esima edizione. Il premio, la goccia di vetro di Murano realizzata dal maestro Simone Cenedese, contiene quest'anno la terra della casa natale di Rachel Carson, a Springdale, nei pressi di Pittsburgh, in Pennsylvania. "Ci sono stati due titoli che hanno rappresentato i valori e la mission di questo premio", ha dichiarato la giuria d'onore presieduta da Simone Gialdini, direttore generale ANEC - Associazione Nazionale Esercenti Cinema, che ha annunciato i vincitori. 


Vermiglio per aver rappresentato, con echi poetici che richiamano il cinema di Ermanno Olmi, un mondo rurale che vive secondo il ritmo delle stagioni scandito dalla natura, dando vita a una narrazione che, oltre a recuperare memorie e valori di una società contadina ormai scomparsa, diviene un significativo apologo sulla modernità. Ainda Estou Aqui perché unisce il tema portante della resilienza civile al percorso della protagonista come attivista dei diritti civili - negli stessi anni in cui in Brasile si assiste, per esempio, alla campagna di perimetrazione dei territori della foresta amazzonica - ribadendo una volta di più come i valori che riguardano l'umanità non siano mai distanti e non possano essere disgiunti da un processo di crescita democratica, e in generale come l'etica umana sia l'unica via di salvezza per il nostro pianeta

Vermiglio

Love, Dag Johan Haugerud racconta il film oggi in Concorso a Venezia 81

“Fare una trilogia, di cui Love è il terzo e ultimo capitolo, significa assumere prospettive diverse e sperimentare diverse texture. Gran parte della sceneggiatura è stata anche modellata sugli attori con cui volevo raccontare questa storia. Alcuni argomenti che tocchiamo nel film, come il cancro alla prostata, possono essere piuttosto cupi, ma abbiamo cercato di non narrarli in modo cupo perché troviamo più interessante presentarli come parte della vita quotidiana. In questo film in particolare il dramma e il conflitto si svolgono su livelli diversi, il che forse rende questo film il più romantico dei tre", ha commentato il regista

Kevin Costner, il divo avvistato al Lido

L'attore e regista è sbarcato alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare Fuori Concorso il film di chiusura Horizon: An American Saga - Capitolo 2, che racconta la nascita, la morte e la rinascita di una colonia fluviale nel Territorio del Nuovo Messico del diciannovesimo secolo. Attraverso il sovrapporsi dei punti di vista spesso contrastanti di coloni e soldati, magnati delle ferrovie e mercanti di bestiame, nativi americani e lavoratori cinesi immigrati, il film racconta la storia unica, coraggiosa e concreta delle difficoltà di una giovane nazione, delle sue promesse e dei suoi peccati originali

Kevin Costner

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Queer, Luca Guadagnino e Daniel Craig rispondono su 007 gay

Interrogati in conferenza stampa sul possibile orientamento sessuale della spia britannica, che l'attore ha interpretato più volte sul grande schermo, i due artisti hanno risposto con ironia. In particolare, il regista ha commentato: "Ragazzi, facciamo gli adulti per un secondo" (IL VIDEO)

Luca Guadagnino e Daniel Craig

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Disclaimer, la serie di Alfonso Cuarón con Cate Blanchett parteciperà agli Oscar 2025?

Il magazine statunitense Deadline ha riportato in esclusiva che il regista premio Oscar avrebbe intenzione di creare una versione per l'Academy della sua acclamata produzione di sette ore, presentata in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia (SCOPRI QUI)

Disclaimer

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Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming), il regista Wang Bing

"In Cina la maggior parte dei giovani lavora duramente per mantenersi. Gli stipendi sono molto bassi, le giornate infinite e non c’è quasi tempo di riposare. La società cinese ha ridotto la loro vita quotidiana a lavoro. Guadagnare denaro è diventato l’unica ambizione", ha commentato Wang Bing, regista del documentario Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming), oggi in Concorso a Venezia 81

Wang Bing

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Le star al Lido, da Luca Marinelli a Isabelle Huppert

Per la penultima giornata della Mostra del Cinema di Venezia, le celebrità scelgono il meglio che possiedono. Dall’abito in seta rosa confetto con dettagli cut-out e fiore-coccarda tridimensionale dell’attrice Alessandra Masi, fino al mix casual chic di Luca Marinelli, protagonista della nuova serie Sky Original M – Il figlio del secolo, presentata Fuori Concorso a Venezia (LA GALLERY)

Alessandra Masi

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Giornate degli Autori, arriva Basileia di Isabella Torre

"L’Aspromonte, con il suo paesaggio aspro e spietato, è il vero protagonista della mia storia. Lì il passato è una presenza costante, depositario della tradizione ma anche di un destino ineluttabile. I conflitti esplodono improvvisamente in momenti particolari, quando è necessario confrontarsi con forze esterne e minacce straniere. Nel mio racconto l’archeologo e le sue attività rappresentano questa improvvisa e violenta intrusione che scatena conseguenze inimmaginabili. Ma il tentativo di riportare alla luce il passato e di piegarlo agli imperativi della scienza e del commercio scatena reazioni violente e mostruose. Dalle viscere della terra violata e ferita emergono le Ninfe, minacciose e affascinanti al tempo stesso. Sono creature senza freni, né umane né divine, né vive, né morte. Una volta liberate, si infiltrano nella vita dei villaggi vicini disseminando morte e distruzione. Sono creature indefinibili, effimere ed eteree come la nebbia delle montagne circostanti, ma lasciano un segno indelebile su tutto ciò che toccano. Sono lì per ristabilire la distanza tra gli uomini e i misteri del mondo", ha detto la regista.


Isabella Torre è una regista, scrittrice e attrice italiana. Nel 2018 ha scritto, diretto e interpretato il suo primo cortometraggio, Ninfe, che è stato presentato in anteprima alla Mostra di Venezia. Nel 2019 ha diretto Vernice, un cortometraggio documentario sul tema della seconda generazione di immigrati in Italia, basato sulla storia di Mojo, un rapper di Roma. Nel 2021, è tornata a Venezia con il cortometraggio Luna piena, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Basileia è il suo primo lungometraggio

Isabella Torre

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Il tempo che ci vuole, Francesca Comencini e la memoria del padre Luigi

"Il mio scrupolo è stato quello di essere il più onesta possibile, il più vicina possibile al teatro della mia memoria". La regista Francesca Comencini ha raccontato a Sky TG24 la genesi de Il tempo che ci vuole, il racconto sui momenti vissuti con il padre Luigi oggi Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

Diva Futura, tra porno e libertà il film su Riccardo Schicchi. La recensione

Tratto dal romanzo Non dite alla mamma che faccio la segretaria di Debora Attanasio (Barbara Ronchi), il film di Giulia Steigerwalt in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia racconta il regista, fotografo e imprenditore italiano Riccardo Schicchi (Pietro Castellitto), che con la sua agenzia Diva Futura ha reso popolare in Italia il termine Pornostar. Un viaggio tra luci e ombre alla scoperta di un fenomeno sociale e mediatico. Nel cast anche Denise Capezza, Lidija Kordic e Tesa Litvan, rispettivamente nei ruoli Moana Pozzi, Ilona Staller ed Eva Henger (LA RECENSIONE)

Diva Futura

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Red carpet, le coppie più belle

Il tappeto rosso della Mostra del Cinema di Venezia ha fatto da cornice a molti innamorati celebri, che sotto i riflettori hanno regalato al pubblico apparizioni che hanno rivelato l'armonia che regna tra le loro mura domestiche. Tra coppie consolidate e neo-sposi sono spiccati i nostri sportivi, che dopo i Giochi Olimpici si sono goduti ancora i flash (LA GALLERY)

Brad Pitt e Ines de Ramon

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Venezia 81, Filippo Sensi (Pd), doc su soldati russi. Quanto è red quel carpet

"Alla Biennale di Venezia un bel documentario su quanto sono umani i soldati russi in Ucraina. Quanto è red quel carpet", ha scritto sui social network il senatore del Pd, Filippo Sensi, che ha commentato il documentario Russians at War di Anastasia Trofimova sulla vita dei soldati russi lungo la linea del fronte, presentato il 5 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia

Venezia 81, il party per il film in 3D PapMusic

PAPMusic - Animation for Fashion, il primo lungometraggio 3D in full CGI firmato dalla casa di produzione indipendente Not Just Music e scritto e diretto dalla cantautrice e artista LeiKié, è stato protagonista di uno dei party più glamour delle serate della Mostra del Cinema di Venezia. L'evento ha richiamato numerosi ospiti tra professionisti del settore, celebrities, giornalisti, fotografi, appassionati di cinema e, naturalmente, protagonisti ideatori e realizzatori del progetto.


PAPmusic - Animation for Fashion è una commedia romantica e musicale dallo stile narrativo originale, una combinazione di moda, musica e comicità che trascina lo spettatore in un'avventura travolgente realizzata con la rivoluzionaria tecnica CGI (Computer Generated Imagery). Il progetto ha richiesto la produzione di oltre 50 personaggi, centinaia di comparse, la ricerca di look stravaganti ispirati ai colori e al mood della Pop Art, ma anche la riproduzione spettacolare e fedele nei dettagli di bellezze artistiche iconiche del nostro Paese, dalle antiche rovine di Pompei fino al romantico Ponte dei Sospiri di Venezia e al Duomo di Milano. A questa combinazione di elementi visivi accattivanti si aggiunge una frizzante colonna sonora ispirata alla musica pop italiana

Joaquin Phoenix lascia Venezia con la compagna Rooney Mara

Il protagonista di Joker: Folie à Deux e l'attrice lasciano il Lido dopo la proiezione della pellicola in Concorso, avvenuta il 5 settembre. Mara nasconde probabilmente in un fagotto il secondogenito, nato pochi mesi fa. La coppia ha già un figlio di tre anni, River, nato nel 2020 e chiamato così in onore del defunto fratello di Joaquin, River Phoenix, scomparso prematuramente nel 1993

Joaquin Phoenix e Rooney Mara

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Mostra del Cinema di Venezia, i bookmaker puntano su The Brutalist per il Leone d'Oro

Sta per calare il sipario di Venezia 81. Domani, sabato 7 settembre, la kermesse si concluderà con le premiazioni, ed è già partito il toto nome di chi si aggiudicherà il Leone d'Oro. Come riporta Agipronews, il favorito dei bookmaker internazionali è The Brutalist, il film di Brady Corbet con Adrien Brody, offerto
a 1,75. Seguono April a 2,50 e Babygirl a 8. Ancora, entrambi a quota 9, La stanza accanto di Pedro Almodóvar, il primo lungometraggio in inglese del regista spagnolo, che include nel cast anche Julianne Moore, Tilda Swinton, e I'm Still Here di Walter Salles, che torna sugli schermi dopo 12 anni. Subito dietro, proposto a 16, c'è Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino, mentre sono minori le chance per Vermiglio di Maura Delpero (40) e Campo di battaglia di Gianni Amelio.


Per la Coppa Volpi, sono tanti gli attori italiani in corsa. Per la vittoria si profila una competizione a tre: in pole position a 2, c'é Vincent Lindon per The Quiet Son, seguito a 2,5 da Daniel Craig per Queer, e a 7 da Adrien Brody. Si gioca a 16 la coppia Alessandro Borghi-Gabriel Montesi per Campo di battaglia, mentre vale 20 l'ipotesi Elio Germano-Tony Servillo per Iddu. Attardato a quota 28 c'è invece Joaquin Phoenix con Joker: Folie à Deux, mentre per il premio di Miglior attrice comanda a 2,50 Fernanda Torres, davanti a Sukhitashvili (3) e a due big come Tilda Swinton (7) e Nicole Kidman (9)

The Brutalist

The Brutalist

Luca Marinelli, al Lido con la compagna Alissa Jung

Il protagonista della serie M - Il figlio del secolo, in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, è in compagnia della fidanzata, l'attrice tedesca Alissa Jung, che aveva incontrato per la prima volta nel 2012 sul set galeotto della fiction Maria di Nazaret, dove i due avevano rispettivamente intrerpretato i ruoli di Giuseppe e di Maria

Luca Marinelli e Alissa Jung

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Iddu, Elio Germano: "Lavoro di interiorità"

"È stato un lavoro di interiorità, di ricerca, di quali motivazioni potessero muovere una persona così". Elio Germano racconta a Sky TG24 il personaggio di Matteo Messina Denaro, da lui interpretato in Iddu, il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

Iddu, Toni Servillo racconta il suo personaggio Catello

"Una sintesi di tante maschere italiane". Toni Servillo ha descritto così Catello, il politico di lungo corso che ha perso tutto da lui interpretato nel film in Concorso Iddu

Barbara Chichiarelli, l'amante del Duce in M - Il figlio del secolo

Al Lido è arrivata Barbara Chichiarelli, che nella serie M - Il figlio del secolo di Joe Wright interpreta Margherita Sarfatti, l'amante di Benito Mussolini, ma non solo: "Margherita è stata il pigmalione di Benito Mussolini, la sua talent scout. L’idea di tornare ai fasti dell’età romana è sua, è lei che ha creato l’iconografia del fascismo anche nell’architettura", ha raccontato a Elle l'attrice

Barbara Chichiarelli

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Iddu, il film ispirato al boss Matteo Messina Denaro. La recensione

Liberamente ispirato a fatti realmente accaduti, prende le mosse dalla vicenda del boss latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro e riflette sulla contaminazione della mafia nella nostra società. Con Elio Germano e Toni Servillo (LA RECENSIONE)

Iddu

Foto di Giulia Parlato

Joker: Folie à Deux, un film folle

"In primo piano, la follia e il suo fascino seduttivo". L'attesissimo Joker: Folie à Deux di Todd Phillips, con Lady Gaga nei panni di Harley Quinn e Joaquin Phoenix nei panni di Joker, l'arcinemico di Batman, è stato presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

Iddu, in Concorso il film su Matteo Messina Denaro

Sicilia, primi anni Duemila. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco

M - Il figlio del secolo, il regista Joe Wright racconta la serie tv

"Quello che ho trovato interessante è stata l'idea che l'uomo e il politico esistessero nella stessa persona". Joe Wright, regista di M - Il figlio del secolo, racconta la serie tv su Benito Mussolini presentata Fuori Concorso a Venezia 81

Joker: Folie à Deux, Joaquin Phoenix: "Volevo esplorare ancora il personaggio"

"Sapevo che c'era altro da esplorare del personaggio, questo è il motivo per il quale ho voluto reinterpretarlo". Joaquin Phoenix racconta ai microfoni di Sky TG24 il suo Joker, folle arcinemico di Batman protagonista di Joker: Folie à Deux, il film di Todd Phillips presentato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

M - Il figlio del secolo, Luca Marinelli: "Importante capire perché"

"Lui veniva dalla nostra società. E quindi questo è importante: capire perché è venuto fuori, perché si è affermato". Luca Marinelli racconta ai microfoni di Sky TG24 la serie tv M - Il figlio del secolo, dove interpreta Benito Mussolini

Venezia 81, M - Il figlio del secolo con Luca Marinelli

"La nascita del fascismo in Italia, l'ascesa al potere di Benito Mussolini, la storia di un paese che si è arreso alla dittatura e quella di un uomo che è rinato molte volte dalle proprie ceneri". Denise Negri di Sky TG24 racconta M - Il figlio del secolo, la serie tv tratta dal romanzo Premio Strega di Antonio Scurati e presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia

M - Il figlio del secolo, la serie Sky sul Duce. La recensione

Uno straordinario Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini è protagonista di un kolossal in otto puntate tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega. Diretta da Joe Wright, è una fiction potentissima che racconta l’Italia con stile immaginifico, dalla fondazione dei Fasci all’omicidio di Giacomo Matteotti. La serie arriverà in esclusiva Sky e in streaming su Now nel 2025 (LA RECENSIONE)

M - Il figlio del secolo

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Red carpet, scollature, trasparenze e spacchi a Venezia 81

Look belli da ogni lato, scollati sulla parte frontale ma anche sulla schiena, che favoriscono pose accattivanti per il muro di fotografi. La seduzione, mista ad eleganza, è sempre di moda al Lido. Sul tappeto rosso anche quest'anno c'è chi ha puntato tutto sullo stile da femme fatale scegliendo dress da sera raffinati caratterizzati da un design audace (LA GALLERY)

Jenna Ortega

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Isabelle Huppert, penultimo giorno al Lido

Per il penultimo arrivo al Lido, la presidente della Giuria internazionale del Concorso ha sfoggiato uno stile casual e ha indossato una t-shirt con la scritta in italiano "ciao bello"

Isabelle Huppert

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Lady Gaga a Venezia con il fidanzato Michael Polansky, i red carpet dal 2018 al 2024

La cantante e attrice è tra le grandi star dell'81esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Arrivata il 2 settembre in Laguna con il futuro sposo, l'imprenditore Michael Polansky, il giorno successivo ha partecipato all'esclusiva cena Warner Bros. Il 4 settembre, alla première di Joker: Folie à Deux, ha conquistato nuovamente tutti con stile bon-ton (LA GALLERY)

Lady Gaga e Michael Polansky

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Joker: Folie à Deux, Lady Gaga e il rapporto con la musica

"Il mio rapporto con la musica mi ha aiutata, fin da piccola cantavo e suonavo per affrontare le difficoltà della vita". Lady Gaga, protagonista di Joker: Folie à Deux nei panni di Harley Quinn, si racconta ai microfoni di Sky TG24

Red carpet, i voti ai look, da Bobulova a Luca Marinelli

Al Lido, funestato dal maltempo, le star hanno incontrato il pubblico e i fotografi prima dell'ingresso in sala. La pioggia, però, non ha fermato né la kermesse, né l'entusiasmo per i titoli della nona giornata, tra i quali spiccano il film italiano in Concorso Iddu e la serie evento M – Il figlio del secolo. Una serata con tanti momenti glamour al maschile con Elio Germano, Toni Servillo e Luca Marinelli (LA GALLERY)

Luca Marinelli

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Il tempo che ci vuole, Francesca Comencini: "Grazie papà"

"Dopo tanti anni passati a fare il suo stesso lavoro cercando di essere diversa da lui, ho voluto raccontare quanto ogni cosa che sono la devo a lui", ha spiegato la regista, oggi Fuori Concorso con un racconto molto personale sui momenti vissuti con il padre Luigi. "Ho voluto rendere omaggio a mio padre, al suo modo di fare cinema, al suo modo di essere, all'importanza che la sua opera e il suo impegno hanno avuto per il nostro cinema, all'importanza che la sua persona ha avuto per me. Forse, mi sono detta, forse ora sono abbastanza anziana, ne sono capace, forse ora sarò all'altezza di questo racconto. Forse, ora, è arrivato il momento di dirgli grazie"

Giornate degli Autori, Basileia dramma fantasy di Isabella Torre

Le Giornate degli Autori si chiudono con il dramma fantasy Basileia di Isabella Torre.


Tra la fitta nebbia e la natura selvaggia dell’Aspromonte, un archeologo e i suoi aiutanti cercano un antico tesoro. Ma i loro scavi sprigionano creature misteriose e mitiche che cambieranno per sempre la vita degli abitanti di un remoto villaggio di montagna

Fuori Concorso, Broken Rage del pluripremiato regista Takeshi Kitano

Fuori Concorso arriva anche il film Broken Rage di Takeshi Kitano, il leggendario regista giapponese negli anni pluripremiato al Lido (ha vinto, tra gli altri, il Leone d'Oro nel 1997 per Hana-bi - Fiori di fuoco e il Leone d'Argento nel 2003 per la regia di Zatōichi).


La pellicola in due parti è nella prima metà un violento film d’azione che si svolge negli oscuri bassifondi della malavita e ruota attorno ad un sicario e alla sua lotta per la sopravvivenza quando si ritrova incastrato tra la polizia e la yakuza. La seconda metà segue la stessa storia, ma trasformata in commedia, una parodia completa, scena per scena, della prima parte

Premio Campari Passion for Film a Paola Comencini

Prima della proiezione di Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini è attesa la consegna del Premio Campari Passion for Film alla scenografa e costumista Paola Comencini, sorella della regista

Paola Comencini

©IPA/Fotogramma

Fuori Concorso, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano

Fuori Concorso arriva Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini e con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano, un racconto molto personale sui momenti vissuti dalla regista con il padre.


Un racconto personale che però trova la giusta distanza nel fatto che tra il padre e la figlia c’è sempre il cinema come passione, scelta di vita, modo di stare al mondo. Il cinema come una rete che sottende il racconto dei loro scambi, crea lo spazio dell’immaginazione. “Con il cinema” dice, il padre “si può scappare. Con l’immaginazione”

Il tempo che ci vuole

Foto di Valeria Gifuni

Concorso, Love di Dag Johan Haugerud sull'amore e sul sesso al di là delle convenzioni sociali

In gara esordisce anche Love di Dag Johan Haugerud, secondo capitolo della trilogia sull’amore e sul sesso al di fuori delle convenzioni sociali.


Marianne, una dottoressa pragmatica, e Tor, un infermiere compassionevole, stanno entrambi evitando le relazioni convenzionali. Una sera, dopo un appuntamento al buio, Marianne incontra Tor sul traghetto. Tor, che spesso passa lì la notte in cerca di incontri fortuiti con altri uomini, le racconta di esperienze di intimità spontanea e di importanti conversazioni. Incuriosita da questa prospettiva, Marianne inizia a mettere in discussione le norme sociali e si chiede se tale intimità casuale possa essere un’opzione anche per lei

Love

Foto di Motlys K1

Concorso, Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming) di Wang Bing ultimo capitolo della trilogia sui lavoratori tessili in Cina

In Concorso arriva il documentario Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming) di Wang Bing, l'ultimo capitolo della trilogia sulla vita e sulle difficoltà di un gruppo di giovani lavoratori nel settore tessile in Cina.


Con l’avvicinarsi delle vacanze di Capodanno, i laboratori tessili di Zhili sono quasi deserti. I pochi dipendenti rimasti sono in disperata attesa dello stipendio per pagarsi il viaggio di ritorno a casa. Dalle rive del fiume Yangtze alle montagne dello Yunnan, tutti festeggeranno nelle proprie città natali e celebreranno i rituali di prosperità con la famiglia. Per Shi Wei questa è anche l’opportunità di sposarsi, come per Fang Lingping. Il marito, ex tecnico informatico, dovrà seguirla a Zhili dopo la cerimonia. Imparare è difficile, ma ciò non ostacola l’avvento di una nuova generazione di lavoratori

Qing Chun: Gui (Youth: Homecoming)

Mostra del Cinema di Venezia, al via la penultima giornata

Venerdì 6 settembre al Lido si apre la penultima giornata della 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (LO SPECIALE)

Spettacolo: Per te