Esposizione a sostanze tossiche della plastica, dai vestiti all’acqua: come difendersi
Perché impegnarsi a ridurre l'uso di plastica? A guadagnarci è anche la salute. Il contatto con le sostanze tossiche rilasciate dalla plastica - spiegano gli esperti - può determinare un danno per la salute, più grave se trasportato dalle microplastiche, che penetrano nell'organismo
- E' stato messo a punto da medici e pediatri, all'interno della 'Campagna nazionale per la prevenzione dei rischi per la salute da esposizione alla plastica', un vademecum per aiutare i cittadini a tutelarsi dalla crescente esposizione alla plastica
- Obiettivo della campagna è diffondere l'informazione tra medici e pazienti, mettendo a disposizione i documenti disponibili per ridurre l'esposizione alle sostanze tossiche rilasciate dalla plastica, e conoscerne i rischi, particolarmente alti nell'esposizione in utero e nell'infanzia, aiutando al contempo l'ambiente a liberarsi da rifiuti pericolosi per tutti gli ecosistemi
- Il primo consiglio pratico per arrivare a essere 'plastic free' è scegliere oggetti non in materiale plastico e abolire completamente quelli usa e getta
- Bisogna poi verificare che i prodotti acquistati come vestiti, tessuti, cosmetici etc. non contengano plastica. Le microplastiche infatti si assorbono anche attraverso la pelle
- Eliminare da subito l'acqua in bottiglie di plastica e bere quella del rubinetto. In 1 litro di acqua in bottiglia - secondo gli esperti - si trovano circa 5 milioni di microplastiche
- Meglio fare acquisti nei negozi che vendono prodotti alimentari e per l'igiene sfusi e scegliere confezioni green e riutilizzabili (carta, cartone, alluminio). Se possibile acquistare frutta e verdura dai contadini locali, ai mercati e dai gruppi di acquisto solidali che ormai sono presenti in moltissimi Comuni
- Per lo smaltimento utilizzare gli appositi contenitori per la plastica in casa e fuori. Non buttare mai la plastica nell'ambiente
- Perché impegnarsi a ridurre l'uso di plastica? A guadagnarci è anche la salute. Il contatto con le sostanze tossiche rilasciate dalla plastica - spiegano gli esperti - può determinare un danno per la salute, più grave se trasportato dalle microplastiche, che penetrano nell'organismo, soprattutto con gli alimenti che consumiamo, oppure con l'acqua e le bevande in bottiglia di plastica, per contatto con tessuti sintetici, creme e cosmetici che le contengono, detergenti, ma anche semplicemente per contatto con giocattoli in plastica
- Le numerose sostanze chimiche contenute nelle microplastiche possono causare: interferenza endocrina, con effetti negativi sulla fertilità maschile e femminile; effetti sul neurosviluppo; aumentato rischio di alcuni tipi di cancro; criptorchidismo; effetto 'obesogeno' favorente la resistenza all'insulina e l'insorgenza di diabete di tipo 2; effetti infiammatori con alterazione della microflora intestinale e possibile interferenza sull'assorbimento di nutrienti
- La campagna è condotta dall'Associazione medici per l'ambiente Isde Italia e dalla Rete italiana medici sentinella, in collaborazione con la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), l'Associazione medici endocrinologi (Ame), l'Associazione culturale pediatri (Acp), la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), la Società italiana di pediatria (Sip), Choosing Wisely Italy e la facoltà di Scienze dell'alimentazione Università di Pollenzo (Cn)