Giorgia Meloni, dal premierato al caso Pozzolo: i temi della conferenza stampa
La presidente del Consiglio nel tradizionale incontro con la stampa, durato tre ore, ha risposto alle 42 domande dei giornalisti: dalla politica estera alle elezioni europee, dal Mes al Patto di Stabilità, dal nuovo Patto sulle migrazioni al Piano Mattei, dalle riforme a un possibile confronto tv con Elly Schlein
- Politica estera e interna, riforme, elezioni europee, migrazioni, Mes e Patto di Stabilità. E ancora i casi che stanno facendo discutere, da Anas a Pozzolo. Sono tanti i temi su cui la presidente del Consiglio ha risposto nella conferenza stampa durata tre ore - 42 le domande - che doveva essere "di fine anno" ma è stata rinviata due volte a causa dei suoi problemi di salute
- La presidente del Consiglio ha detto di non aver "ancora deciso se candidarmi alle europee, devo capire se una mia eventuale candidatura toglierebbe tempo al mio lavoro dal presidente del Consiglio. Perché penso che sia una decisione che va presa insieme agli altri leader della maggioranza. Penso che la mia eventuale candidatura potrebbe portare anche altri leader a fare la stessa scelta che potrebbe diventare un test di altissimo livello"
- Parlando ancora del voto europeo e di eventuali alleanze, Meloni ha detto: "Non sarei disposta a fare una maggioranza stabile in Parlamento con la sinistra", un "ragionamento diverso" è il sostegno, "quando si forma la nuova Commissione" dove "quando si fa un accordo" e "ciascuno nomina un commissario poi i partiti di governo" tendono a votare a favore dell'accordo. La premier ha ricordato che nel caso di Ursula von der Leyen la Commissione è stata votata da partiti come il Pis polacco che poi "non hanno fatto parte della sua maggioranza"
- Draghi presidente della commissione Ue? "Oggi parlare del totonomi della presidenza e dei commissari è buono per fare dibattito ma non è il tema, il vero tema è cosa debba fare la commissione", dice Meloni. "Credo che sia impossibile parlare oggi di chi potrebbe guidare la commissione, Draghi ha dichiarato di non essere disponibile, sono due elementi da considerare"
- "Non auspico, non voglio e non lavoro a un rimpasto dei ministri - dice Meloni - Sono contenta della mia squadra, del clima che c'è, del lavoro che stiamo facendo, poi tutto si può migliorare". Poi per le elezioni europee si vedrà "caso per caso" quando ci saranno le scelte "dei partiti con le candidature, io non le sto seguendo". "Per ora abbiamo parlato dell'ipotesi di candidare i tre leader del partito della maggioranza, è corretto fare insieme" questa riflessione ma "mi pare presto: io non lavoro per ottenere un rimpasto"
- "Sul Medio Oriente noi abbiamo lavorato fin dall'inizio per evitare un'escalation del conflitto perché l'escalation di questa crisi potrebbe avere conseguenze che io considero inimmaginabili", dice Meloni. "Credo sia fondamentale lavorare da ora per una soluzione strutturale per il problema palestinese, credo sia nell'interesse di tutti, credo sia un errore dire prima distruggiamo Hamas e poi ne parliamo"
- "Per l'Ucraina, differentemente da quello che sostiene chi dice che non dovremmo mandare armi, perché così si costruisce l'escalation, io credo che sia l'esatto contrario - dice Meloni - L'unica possibilità che in Ucraina c'è di arrivare ad un qualsiasi soluzione diplomatica è mantenere l'equilibrio tra le forze in campo e se avessimo fatto quello che ci era stato proposto da chi ci dice che non avremmo dovuto sostenere l'Ucraina non avremmo avuto nessuna pace ma un'invasione, una guerra più vicina a casa nostra"
- "Il Mes esiste da tempo e penso che nella reazione dei mercati si legga una consapevolezza rispetto al fatto che è obsoleto. Forse la mancata ratifica da parte dell'Italia può diventare un'occasione per trasformarlo in qualcosa di più efficace", ha detto Meloni. Poi ha aggiunto: in Parlamento "non c'è mai stata una maggioranza" per approvare la ratifica, "perché l'ex governo Conte l'ha sottoscritta quando sapeva che non c'era una maggioranza per approvarla? Ha messo l'Italia in una situazione di difficoltà"
- "Non credo che il tema della mancata ratifica del Mes vada letto in relazione ai risultati del patto di stabilità" di cui Meloni si dice "soddisfatta a condizioni date. Chiaramente non è quello che avrei voluto io". Da ciò "emerge che in Europa non c'è questo superiore interesse comune, ci sono nazioni che valutano il loro migliore interesse e poi" si trova una "sintesi"
- Alla domanda di Sky TG24 se sarebbe disponibile a un confronto tv con Elly Schlein, Meloni ha risposto: "Mi impegno volentieri, credo che sia normale, credo che sia giusto che il presidente del Consiglio si confronti con il leader dell’opposizione prima della campagna elettorale e delle elezioni europee. Non mi sono mai sottratta e non lo farò stavolta"
- Riguardo al tema poi Meloni aggiunge: "Sulla condizione femminile siamo intervenuti a vari livelli, non credo dovrebbe essere solo questo l’oggetto del confronto, indipendentemente dal fatto che siano donne due leader politici si occupano di tutte le materie. Adesso non so dirle la sede, dove lo facciamo, non so se Elly Schlein sia disponibile, però insomma non mi faccia prendere impegni sul dove, capisco che giustamente lei ha anche messo diciamo un chip sulla questione avendolo chiesto, sono disponibile a fare il confronto"
- "Il tema delle pensioni va affrontato in maniera più organica di quanto fatto finora, anche da noi" e va "affrontato anche con le parti sociali se hanno voglia di fare questo lavoro con noi. Io sono fiera del lavoro fatto in manovra sulle pensioni dei giovani", dice Meloni, secondo cui non si può "scaricare su chi non si può difendere" e bisogna colmare "il gap" esistente "di garanzie. Abbiamo iniziato a mettere qualche paletto. La sostenibilità del sistema pensionistico va costruita con equilibrio:il sistema migliore possibile ma uguale per tutti"
- "Io confido che lungo questo anno si posa essere ragionevoli e immaginare una diminuzione dei tassi di interesse, che libererebbe diverse risorse che abbiamo da pagare sul debito pubblico", ha detto Meloni
- La tassazione sugli extraprofitti delle banche "per lo Stato è un’operazione win win", dice Meloni. "Avevamo varato una tassa su un margine giusto, non aveva intento punitivo. In sede di conversione c'è stata l'aggiunta della possibilità di accantonare un importo pari a 2 volte e mezzo l'importa della tassa in una riserva non distribuibile. Aumentando le riserve aumenta il credito ai cittadini. Se si optasse per questa seconda ipotesi ciò comporterebbe un aumento del credito. E nel medio periodo alcune banche pagheranno più tasse"
- Meloni ha risposto anche a una domanda sul caso Pozzolo e ha annunciato: "Io ho chiesto che Pozzolo venga deferito alla commissione dei probiviri di Fdi indipendentemente dal lavoro che fa l'autorità competente e che nelle more del giudizio sia sospeso da Fdi"
- Rispondendo a una domanda sull'inchiesta sugli appalti Anas, Meloni dice: "Penso che sulla questione bisogna attendere il lavoro della Magistratura, gli sviluppi, se necesario commentare quelli e non i teoremi. Da quello che ho letto le intercettazioni fanno riferimento al precedente governo, Salvini non è chiamato in causa e ritengo che non debba intervenire in Aula su questa materia"
- "Io ho da chiedere alla sinistra se sia normale che persone nominate per incarichi super partes si comportino da militanti politici", dice Meloni parlando del caso Degni. "Mi ha colpito che non ci sia stato nessuno a sinistra a dire due parole: Paolo Gentiloni che l'ha nominato, Elly Schlein, io vengo chiamata in causa per qualsiasi cosa. Un magistrato della Corte dei conti che come incarico ha quello di mettere in sicurezza i conti pubblici che spera per ragioni politiche che l'Italia vada in esercizio provvisorio un po' di preoccupazione la mette"
- "Le nuove regole sul patto di immigrazione sono migliori del precedente, c'è un meccanismo serio che impegna gli altri Paesi a fare un lavoro di redistribuzione - dice Meloni - I nostri hotspot erano pieni e abbiamo bloccato la possibilità di prendere persone che avevano passato il confine mentre gli altri Paesi avevano bloccato la possibilità di redistribuire, ora per noi c'è un meccanismo di garanzia. Ma quel patto non è la soluzione, non risolveremo i problemi dei migranti se pensiamo di gestirli solo quando arrivano"
- Sempre in tema migranti, secondo Meloni "del piano Mattei non ha funzionato l'atteggiamento paternalistico che non aiuta nella cooperazione con i Paesi africani. In Africa non va fatta la carità ma vanno costruiti dei rapporti di cooperazione e non predatori, difendendo il diritto a non emigrare. Il piano Mattei costruisce questa idea e il mio obiettivo è che diventi un modello per gli altri Paesi. Ci sarà la conferenza Italia-Africa tra poche settimana e quella sarà l'occasione per presentare il piano che poi si confronterà con il Parlamento"
- "L'Italia è una nazione in cui molti investirebbero se avessimo maggiori certezze. Penso che queste siano due riforme che servono, la riforma della burocrazia e della giustizia e le considero due delle mie priorità per il prossimo anno. Su burocrazia e giustizia bisogna avere il coraggio, e io vorrei farlo quest'anno, di metterci le mani, di formare in maniera seria per dare segnale che l'Italia non vuole più essere fanalino di coda degli investimenti esteri"
- Rispondendo a una domanda sul premierato, Meloni ribadisce: "Non vedo in cosa l'elezione diretta del capo del governo significhi togliere potere al Capo dello Stato. Quando ho presentato la riforma costituzionale del premierato, la prima cosa che ho detto è di non toccare poteri del presidente della Repubblica e non li tocchiamo. Manteniamo intatto il ruolo del presidente perché è giusto così e perchè è sempre stato una figura di assoluta garanzia" Si crea secondo me un equilibruio che è un buon equilibrio, si rafforza la stabilità dei governi"
- "L'Autonomia si tiene con il premierato, perfettamente. Oggi ci sono presidenti di Regione eletti direttamente che hanno una forza sbilanciata rispetto al premier. Ripristinare questo equilibrio è importante", dice Meloni. "Non credo nelle sperequazioni fra nord e sud, l'Autonomia non è togliere a una regione per dare a un'altra, ma stabilisce il principio che se tu gestisci bene le tue risorse lo Stato può valutare di darti anche altre competenze. Credo che questo possa essere un volano anche per il Mezzogiorno"
- "Sul terzo mandato ravviso pro e contro, sono laica su questa materia - dice Meloni -Sul metodo però, penso sarebbe corretto che una eventuale iniziativa venga presa dal Parlamento. Se il Parlamento intende prendere una iniziativa sul terzo mandato su sindaci e Presidenti di regione ne parlerò con il mio partito di riferimento. Non sarebbe una buona iniziativa se presa dal governo"
- "A me colpisce moltissimo che per paradosso le immagini atroci del 7 ottobre degli attacchi di Hamas su civili inermi abbiano prodotto una recrudescenza dell'antisemitismo - osserva Meloni - Vuol dire che forse noi abbiamo sottovalutato soprattutto le forme contemporanee di antisemitismo che sono quella mascherata da critica verso Israele come del fondamentalismo islamico. Una valutazione seria sul fatto che si è messa qualche volta la testa sotto la sabbia va fatta"
- Nelle privatizzazioni il governo intende muoversi con una "riduzione delle quote in partecipate che non riduce il contrololo pubblico, come Poste, oppure con l'entrata di privati con quote minoritarie, come in Ferrovie", spiega Meloni. "Abbiamo dato un segnale con Mps - aggiunge - con la nostra iniziativa parte delle risorse sono rientrate, abbiamo dato un bel segnale. Lo Stato deve controllare ciò che è strategico ma ciò comporta aprirsi anche al mercato"
- Ad Atreju "abbiamo invitato Elon Musk perché è una persona che ha delle cose da dire, ha una sua rilevanza anche sull'Intelligenza artificiale. Questo non cambia la mia posizione sulla maternità surrogata e sul fatto che i bambini non si comprano e non si vendono - dice Meloni - Non sono merce da banco che puoi scegliere da un catalogo, non penso che questo sia difendere la vita umana, non penso che pagare una donna povera che mette al mondo un figlio che poi vende sia progresso"
- Meloni ha risposto a una domanda sulle parole della parlamentare di FdI, Lavinia Mennuni, che aveva parlato della maternità come "massima ispirazione": "Non so dirle se la parola aspirazione sia giusta, ma posso dire che da Presidente del consiglio se mi si chiedesse cosa scegliere fra il ruolo di premier e mia figlia Ginevra non avrei dubbi, come qualsiasi altra madre, perché la maternità dà qualcosa che nient'altro può regalare. Se questo è il concetto lo condivido. Non condivido che il traguardo della maternità possa toglierti opportunità"
- "La situazione delle carceri? La situazione è molto complessa, con un sovraffollamento cronico", dice Meloni, ma "io non credo che il problema si risolva con amnistie, indulti o svuota carceri". Bisogna, invece, "ampliare la capienza delle carceri e potenziare il personale" carcerario", cosa che si sta facendo. "Anche su questo bisogna fare di più ma questa è la direzione" ovvero "trovare una soluzione strutturale".
- Meloni parla anche della sua famiglia: "L'accusa di familismo comincia a stufarmi. Ci sono 2 coppie di coniugi entrambe a sinistra, Pd e sinistra Italiana che ha un gruppo di 8 persone per cui la coppia fa il 25% del partito e non c'è mai stata un'accusa di familismo. Si sa che quando dedichi tanto tempo alla politica le persone diventano amici, moglie o marito, ma non toglie il valore del militante. Mia sorella è da 30 anni militante di FdI, forse la dovevo mettere in una partecipata statale come fanno gli altri, l'ho messa a lavorare al partito mio"
- "C'è una questione di trasparenza sulla beneficenza, su cui forse bisogna lavorare" affinchè il caso singolo "non impatti sulla beneficenza: capire quali sono oggi le regole di trasparenza ed eventualmente immaginarne di migliori potrebbe essere utile per tutti", osserva Meloni parlando del caso Ferragni. Sul ritorno sui social dell'influencer "non ho nulla da dire", aggiunge