
Attivista e blogger, dal 2011 è il principale oppositore di Vladimir Putin, pur non avendo mai ricoperto cariche istituzionali. Negli anni ha indetto marce contro la corruzione, ha subito diversi arresti, fino all’avvelenamento del 20 agosto 2020. Trasferito per le cure in Germania, è stato dimesso dall'ospedale il 22 settembre dopo 32 giorni di ricovero, 24 dei quali trascorsi in terapia intensiva

Alexei Anatolevic Navalny, 44 anni, nato a Mosca, è un attivista e blogger politico. Laureato in legge e poi in finanza, è sposato e ha due figli. Attualmente è leader del partito Russia del Futuro, fondato da Boris Nemtsov nel 2011
Russia, Alexei Navalny e il ricovero per avvelenamento
Navalny ha iniziato la sua carriera politica nel 2000 con il partito di opposizione Yabloko, di cui diventa uno dei volti più conosciuti nell’area moscovita
Russia, oltre 100 arresti per le proteste anti Putin
Nel 2007 lascia però il partito per alcune divergenze con i vertici e l’anno successivo apre un blog personale in cui racconta episodi di corruzione all’interno del Paese e si occupa di politica
Navalny dimesso dall'ospedale di Berlino. I medici: "Completa guarigione è possibile"
Il suo blog diventa popolarissimo tra gli oppositori del governo guidato da Vladimir Putin, che spesso è il principale obiettivo dei suoi attacchi
Navalny scrive alla moglie: “Mi hai salvato dal coma”
Nel 2013 si candida come sindaco di Mosca ma ottiene il 29,24% dei voti, secondo dietro al primo cittadino uscente Sergei Sobyanin con il 51%

A seguito di tutti questi arresti, nel 2018 la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha condannato la Russia a risarcire Navalny con 50mila euro per danni morali, 1.025 per danni materiali e 12.653 euro per le spese sostenute

“Ha subito un avvelenamento tossico”, ha dichiarato la sua portavoce Kira Yarmysh su Twitter. Navalny viene ricoverato inizialmente nel reparto di terapia intensiva per pazienti tossicologici nell'Ospedale di emergenza n.1 di Omsk

Il 22 agosto, su volere della moglie, il dissidente russo viene trasferito in Germania dalla Russia, allo Charitè di Berlino. In Germania viene anche riscontrato un avvelenamento da Novichok, confermato successivamente dai laboratori di Svezia e Francia

Il 19 settembre Navalny posta una foto su Instagram che lo ritrae in piedi sulle scale dell'ospedale di Berlino: "Fatemi raccontare della mia ripresa", scrive l'attivista anti-Putin
Navalny posta una foto su Instagram: in piedi sulle scale dell'ospedale Charité di Berlino
Il 22 settembre il paziente viene dimesso dopo 32 giorni di ricovero, 24 dei quali trascorsi in terapia intensiva. Secondo i medici, è “possibile” che si arrivi a una completa guarigione
Navalny dimesso dall'ospedale di Berlino. I medici: "Completa guarigione è possibile"